mercoledì 23 settembre 2015
Dare a Tizio negando a Caio
Don Juliàn Carròn, capo di CL, chiede una qualche forma di riconoscimento alle coppie omosessuali.
Apriti cielo, polemiche infuocate fuori e dentro il Movimento. Camillo Langone parla apertamente di "Don Coniglio Carron", Gianni Aversano risponde da par suo e Benedetta Frigerio condensa bene le perplessità dei militanti.
Al di là del merito mi chiedo quale possa essere un modo indolore per dar seguito alla richiesta di Carron: come riconoscere un'unione omosessuale?
Un modo indiretto per farlo consisterebbe nel "riconoscere un po' meno" quelle tradizionali. Esempio:
- far pagare il diritto alla "reversibilità" tramite un supplemento a parità di gettito totale;
- abbassare le quote di "legittima" pro-coniuge nei testamenti;
- abbassare le detrazioni per coniuge a carico;
- lasciare ai contratti pre-matrimoniali parte dei doveri coniugali;
- continua.
C'è qualche possibilità che questa strada venga seguita? Poche visto che richiede un’ipotesi forte: che le associazioni LGBT siano più attente alla sostanza e i cattolici alla forma. Penso invece che i movimenti abbiano in testa soprattutto la forma (e sulle intestazioni non cedono) mentre i singoli la sostanza (e sui privilegi concreti non cedono).