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mercoledì 26 aprile 2023

  Occorre al più presto una teoria dell'arte che spieghi le brutture della contemporaneità ma anche la condizione paradisiaca degli amanti dell'arte.


La premessa, naturalmente, è che la china presa sia decadente, non tutti infatti sono pronti ad accettarlo. L'eventuale teoria sarà allora tanto più credibile quanto più sia in grado di spiegare entrambi i fenomeni: scadimento oggettivo e diniego piccato dei fatti da parte di molti addetti ai lavori.

La mia ipotesi preferita è quella della playlist, si parte dal presupposto che la modernità abbia comportato un'esplosione della ricchezza, del tempo libero e della domanda di arte. Gente che fino a ieri avrebbe dedicato il week-end a compilare la schedina del totocalcio oggi si aggira famelica nei corridoi dei molti musei gratuiti. In queste condizioni, come per tutti i servizi alla persona, anche l'offerta si moltiplica e ogni artista si specializza in cerca della sua nicchia. Aggiungo che con la rivoluzione telematica le barriere all'ingresso nelle professioni creative si sono drammaticamente abbassate, il che significa che in giro c'è molta immondizia. Ma anche trascurando l'arte prodotta da chi non ha talento artistico, quella degli "specialisti" risulta necessariamente sempre più piatta, monotona, intellettuale, idiosincratica, ossessiva ed inevitabilmente noiosa; poiché la bellezza richiede invece varietà e completezza l'arte contemporanea ci appare ed è brutta; in molte dichiarazioni programmatiche si fa esplicitamente riferimento all'intenzione di espellere la bellezza dall'arte. Ce n'è abbastanza anche senza aggiungere che l'abbondanza generalizzata desacralizza l'opera e la perdita d'aura difficilmente giova.

Tuttavia, e qui scatta il paradosso, l'esperienza estetica dello spettatore puo' essere più soddisfacente che in passato poiché saltabeccando da un artista all'altro (ce ne sono milioni di buon livello) puo' ricostruire autonomamente quella varietà e completezza così imprescindibili per la bellezza. L'assenza di capolavori è compensata dalla possibilità di comporre una playlist "capolavoro". E' un po' come farsi il poke o comporsi il gelato in modo autonomo, la soddisfazione finale è notevole. Ogni opera contemporanea si presenta come un orribile moncherino amputato ma facente parte di uno splendido corpo che siamo chiamati a ricostruire, l'esito puo' essere molto soddisfacente.

p.s. C'è già stato un periodo storico in cui la bellezza fu chiamata ad emergere da un assemblaggio in cui la molteplicità di intelligenze all'opera fu chiamata provvidenzialmente a correggere l'inevitabile squallore prodotto dal "progettista unico", fu il gotico con le sue magnificamente imperfette cattedrali. L'opera era talmente grandiosa che, per povertà di strumenti e a malincuore da parte delle archistar dell'epoca, molte sue parti venivano date in appalto ad artigiani locali, da qui le asimmetrie, le imperfezioni, le incoerenze e i maldestri gargoyle che adornavano questi sublimi oggetti architettonici. L'etica cristiana contribuì allo sdoganamento dell'umile lavoro semi-dilettantesco: dài il massimo e, a prescindere dal risultato, ti guadagnerai il paradiso al pari dei Santi. Idea inconcepibile per i greci, condannati ad un' arte noiosamente levigata e con la perfezione sempre nel mirino. Parlo da reduce dalla valle dei Templi e dai suoi proto-casermoni. Bè, le molte contigue verdissimi valli senza templi non sono da meno. Insomma, di archi a tutto sesto ce n'è uno, di archi a sesto acuto centomila, e questo dice tutto.

venerdì 25 ottobre 2019

IL MIO INTELLETTUALE PREFERITO

Bella intervista al mio intellettuale preferito, sempre interessante sentirlo. Il suo famoso eclettismo gli consente di toccare parecchi punti.
Meritocrazia. Il dibattito è più che mai opportuno ma ancora non si sentono validi argomenti "contro".
Storia. C'è chi dovrebbe studiarla di più. Per esempio gli economisti.
Viaggiare (dove?). In Europa occidentale. E' accogliente, differente da noi, abbastanza economica e ricca di storia (qui si rivolge ai ventenni americani).
Viaggiare (perché?). Acquisisci una conoscenza intuitiva dei posti dove vai. Nell'era dell'automazione spinta, il pensiero sintetico è particolarmente prezioso.
Successo. L'intelligenza è sopravvalutata, la coscienziosità sfuggente. La dote principale per ottenerlo resta l'energia (stamina).
Progresso. La fede nel progresso è stata l'idea più pericolosa mai concepita nella storia dell'uomo.
Arte. Per conoscerla trovati una guida. Non libri, non internet. Una persona che te la spieghi e ti accompagni. Un mentore.
Arte contemporanea. Non sono apocalittico. E' molto diversificata, trovi di tutto e a buon livello. Non perdere tempo con i discorsi catastrofisti, cerca quello che ti piace e lo troverai.
Hollywood. Il livello è basso, la vedo male. Problemi: 1) tutti si spostano verso la TV, 2) Asia e Cina sono entrate pesantemente (alle belle storie e ai dialoghi arguti antepongono scazzottature ed esplosioni), 3) gli affitti dei cine in centro sono esplosi.
Critica. Prima leggevo critiche curatissime (e anche un po' prolisse) su cose di cui poi ero giocoforza costretto ad interessarmi. Oggi mi interesso a cose e riesco poi a leggere critiche intelligenti sul web, dove si trova tutto. Mi sembra più naturale il secondo percorso.
Città. Auspico si vada verso città densamente popolate e con molti grattacieli ma bisogna trovare un modo per governarle meglio e renderle più belle.
Romanzieri contemporanei. Ferrante e Knausgard
Etica. Penso che la crescita economica resti un buon indicatore, almeno se la si guarda sul lungo periodo e quando non è troppo concentrata.
AI. Non ho mai accolto un consiglio di Amazon, Spotify o Netflix. Il male e il bene del futuro prossimo verranno ancora dall'uomo.
Chiesa Cattolica. E' sottovalutata. Un po' la rimpiango, soprattutto perché constato che il suo posto è preso dalla cattiva politica.
Efficienza dei mercati. E' sottovalutata: "battere" il mercato è molto molto più duro di quanto si creda.
Pensatori del futuro. Saranno di stampo religioso (tipo Jordan Peterson). Le nostre categorie mentali sono religiose (colpa, salvezza, merito...). L'ambientalismo in fondo è un pensiero in buona parte religioso, non lo dico in senso negativo.
Si affrontano poi anche altri temi, esempio: Houllebeq, Godard, Bergman, Parfit, Solaris, 2001 Odissea nell spazio, John Cage, Philip Glass, Godzilla, caffé etiope, abbigliamento, olive, welfare animale, cyberpunk, Ivy League, morte, status...
BROWNPOLITICALREVIEW.ORG
Tyler Cowen is a distinguished professor of economics at George Mason University and noted polymath. He blogs with Alex Tabarrok on Marginal Revolution and interviews on his podcast, Conversations With Tyler, where he is renowned for his eccentric, abrupt, and fast-paced style of interview. Cowen re...

lunedì 6 maggio 2019

11 Art

11 Art
Note:11@@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 3,121
painting cave
Yellow highlight | Location: 3,121
between 15,000 and 35,000 years ago.
Yellow highlight | Location: 3,122
earliest rock art appeared some 40,000 years ago.
Note:INDONESIA

Yellow highlight | Location: 3,123
in South Africa, red ocher engravings
Note:100000

Yellow highlight | Location: 3,124
the use of red ocher as body paint
Yellow highlight | Location: 3,125
Art is also a human universal.4 Every human culture on the planet
Yellow highlight | Location: 3,126
painting, styling their hair, adorning their bodies, decorating their living spaces,
Yellow highlight | Location: 3,127
It’s a costly behavior, both in time and energy,5 but at the same time it’s impractical
Note:DILEMMA

Yellow highlight | Location: 3,132
What Is Art?
Note:LASCIAMO PERDERE

Yellow highlight | Location: 3,134
“essentially contested
Yellow highlight | Location: 3,135
why people make and enjoy art
Note:IL NS PROBL

Yellow highlight | Location: 3,145
“made special,”
Yellow highlight | Location: 3,146
for human attention and enjoyment.
Yellow highlight | Location: 3,150
while ecological selection (the pressure to survive) abhors waste, sexual selection often favors it.
Note:UNA BUONA DFINIZIONE

Yellow highlight | Location: 3,151
we prefer mates who can afford to waste
Yellow highlight | Location: 3,152
survival surplus—health,
Yellow highlight | Location: 3,154
Adaptation or Evolutionary Byproduct?
Yellow highlight | Location: 3,155
bipedalism is an adaptation:
Yellow highlight | Location: 3,155
Our ability to read,
Note:COLLATERALE

Yellow highlight | Location: 3,159
contributing to our biological fitness.
Note:ARTE COME ADATTAMENTO

Yellow highlight | Location: 3,160
Steven Pinker,
Yellow highlight | Location: 3,161
pleasurable but not particularly useful.
Yellow highlight | Location: 3,163
it’s a human universal:
Note:ARG X L ADATTIVITÀ

Yellow highlight | Location: 3,164
art is costly:
Note:SECONDO

Yellow highlight | Location: 3,167
Finally, art is old enough, in evolutionary terms, for selection
Note:TERZO

Yellow highlight | Location: 3,171
PARABLE OF THE BOWERBIRD
Note:tttttttttt

Yellow highlight | Location: 3,200
The male illustrates the virtue of the handicap principle.
Note:HANDICAP...PRODUTTORE...DIVISIONE NEI RUOLI

Yellow highlight | Location: 3,206
Female bowerbirds, in turn, illustrate the importance of discernment in evaluating
Note:CONSUMATRICE

Yellow highlight | Location: 3,208
shop around,
Yellow highlight | Location: 3,209
If a satin bowerbird population happens to live in a forest with an abundance of blue-colored objects, even a relatively unfit male might be able to muster a display that would be impressive in a blue-scarce environment.
Note:ESEMPIO DI DISCERNIMENTO

Yellow highlight | Location: 3,212
ART IN HUMANS
Note:tttttttttt

Yellow highlight | Location: 3,214
in our species, males don’t have a monopoly on making art—nor do females have a monopoly on enjoying it.
Note:DIFFERENZA

Yellow highlight | Location: 3,217
males invest a lot in their offspring and, consequently, need to be choosy about their mates.
Note:LA COSA HA SENSO

Yellow highlight | Location: 3,218
is more than just a courtship display,
Note:BIGGER DIFF

Yellow highlight | Location: 3,219
artist’s health, energy, vigor, coordination, and overall fitness.
Yellow highlight | Location: 3,222
Scheherazade uses her artful storytelling to stave off execution
Note:ESEMPIO DI USO ALTERNATIVO

Yellow highlight | Location: 3,224
Intimidating rivals
Note:ALTRA FUNZIONE

Yellow highlight | Location: 3,225
gangs tag walls to mark their territory)
Yellow highlight | Location: 3,226
use wit to humiliate hecklers).
Note:A TEATRO

Yellow highlight | Location: 3,226
many reasons for wanting to impress
Note:UNO STRUMENTO CHE IMPRESSIONA...CAPACITÀ

Yellow highlight | Location: 3,227
human artists don’t need to be conscious
Yellow highlight | Location: 3,229
important isn’t whether we’re aware that we’re using art as a fitness display, but rather the fact that art works as a fitness display.
Note:DISCLAIMER

Yellow highlight | Location: 3,233
portraying beauty and inducing pleasure.
Note:GENERAL WINDSOM UNO

Yellow highlight | Location: 3,234
self-expression or communicating
Note:DUE

Yellow highlight | Location: 3,235
These functions aren’t mutually exclusive, nor are they incompatible with the fitness display theory.
Note | Location: 3,236
COMPATIBILI

Yellow highlight | Location: 3,238
“showing off” is one of the important motives
Note:UNO DEI TANTI

Yellow highlight | Location: 3,239
our artistic instincts have been shaped substantially by this motive.
Note:L ISTINTO

Yellow highlight | Location: 3,247
Intrinsic properties
Yellow highlight | Location: 3,248
perceptual properties.
Note:INTRINSECO

Yellow highlight | Location: 3,249
everything visible on the canvas:
Note:ESEMPIO

Yellow highlight | Location: 3,251
Extrinsic properties,
Yellow highlight | Location: 3,251
the consumer can’t perceive directly
Yellow highlight | Location: 3,252
who the artist is,
Yellow highlight | Location: 3,252
how many hours it took,
Yellow highlight | Location: 3,253
how expensive the materials
Yellow highlight | Location: 3,254
whether the artist copied the painting from a photograph. This is an extrinsic property
Yellow highlight | Location: 3,257
conventional view locates the vast majority of art’s value in its intrinsic properties,
Yellow highlight | Location: 3,258
Beauty, for example, is typically understood as an experience that arises from the artwork itself.
Note:BELLEZZA...INTRINSECA

Yellow highlight | Location: 3,261
in the fitness-display theory, extrinsic properties are crucial
Yellow highlight | Location: 3,262
art is largely a statement about the artist, a proof of his or her virtuosity.
Yellow highlight | Location: 3,263
it’s often the extrinsic properties that make the difference
Note:LEGGI IL GIORNALE CHE PARLA D ARTE... IL TRIONFO DELL ESTRINSECO

Yellow highlight | Location: 3,264
If a work of art is physically (intrinsically) beautiful, but was made too easily (like if a painting was copied from a photograph), we’re likely to judge it as much less valuable than a similar work that required greater skill to produce.
Note:ESEMPIO MUSICA ROBOTICA... COPIA DI UN DIPINTO

Yellow highlight | Location: 3,266
consumers appreciate the same artwork less when they’re told it was made by multiple artists
Note:ESEMPIO

Yellow highlight | Location: 3,267
how much effort went into it,
Yellow highlight | Location: 3,273
replica museums don’t exist, and the idea strikes us as a bit silly
Note:REPLICA

Yellow highlight | Location: 3,275
replicas strongly suggests that we often use art as something other than a trigger for sensory or intellectual experiences.
Note:TESI

Yellow highlight | Location: 3,276
Mona Lisa,
Yellow highlight | Location: 3,279
80 percent of them said they’d prefer to see the ashes of the original rather than an indistinguishable replica.
Note:LE CENERI DELLA MONNALISA

Yellow highlight | Location: 3,281
THE IMPORTANCE OF EXTRINSIC PROPERTIES
Note:ttttttttt

Yellow highlight | Location: 3,285
it might actually be a seashell. Did she just pick it up off the beach, or did she somehow make it herself?
Note:ESEMPIO DELL ESTRINSECO: ...LA SCULTURA CONCHIGLIOSA ERA UNA CONCHIGLIA

Yellow highlight | Location: 3,286
This question is now absolutely central to your appreciation
Yellow highlight | Location: 3,287
thing on the pedestal is clearly pleasing to the eye. But its value as art hinges entirely on the artist’s technique. If she found it on the beach: meh.
Yellow highlight | Location: 3,290
is endemic to our experience of art.
Note:È NEL NOSTRO ISTINTO: LA BELLEZZA È SECONDARIA... UN PORTATO DELLA CIVILTÀ... L ESIBIZIONISMO È TUTTO

Yellow highlight | Location: 3,291
we care about more than the perceptual experience
Yellow highlight | Location: 3,292
Consider our emphasis on originality in works of art. We prize originality and spurn works that are too derivative,
Note:COPIARE UN TESTO

Yellow highlight | Location: 3,294
our concern for using art to evaluate the artist.
Note:NN CI INTERESSA L ARTE MA L ARTISTA

Yellow highlight | Location: 3,296
“We find attractive,” says Miller, “those things that could have been produced only by people with attractive, high-fitness qualities such as health, energy, endurance, hand–eye coordination, fine motor control, intelligence, creativity,
Note:SOLO L ARTE CHE SEGNALA GRANDI DOTI

Yellow highlight | Location: 3,299
using techniques that are more difficult or demanding, but which don’t improve the intrinsic properties
Note:LA RISPOSTA DELL ARTISTA

Yellow highlight | Location: 3,301
to demonstrate their fitness by making something that lower-fitness competitors could not make,
Note:IMPORTANTE

Yellow highlight | Location: 3,308
continue to relish live performances,
Note:LIVE E STUDIO... GLI AGGIUSTAMENTI... IL PHOTOSHOP

Yellow highlight | Location: 3,309
performing live is a handicap.
Yellow highlight | Location: 3,310
(e.g., lip synching is anathema)
Yellow highlight | Location: 3,311
improvised
Yellow highlight | Location: 3,312
the appeal of constraints in a given art form.
Note:ALTRO ELEMENTO: IL GENERE

Yellow highlight | Location: 3,314
to patch up their mistakes with putty or glue.
Note:LO SCULTORE NN SI CORREGGE

Yellow highlight | Location: 3,314
We enjoy art not in spite of the constraints that artists hold themselves to, but because those constraints
Note:FORMA E GENERI

Yellow highlight | Location: 3,315
WHEN EXTRINSIC FACTORS CHANGE
Note:tttttttttt

Yellow highlight | Location: 3,322
lobster was literally low-class food,
Note:L ARAGOSTA

Yellow highlight | Location: 3,322
harsh penal environment
Yellow highlight | Location: 3,324
how plentiful lobsters were in old New England.
Note:RAGIONE

Yellow highlight | Location: 3,326
now it’s considered a delicacy,
Note:OGGI È PRELIBATA... PERCHÈ RARA

Yellow highlight | Location: 3,327
aesthetic shift
Yellow highlight | Location: 3,327
skin color
Yellow highlight | Location: 3,328
suntanned skin was disdained as the mark of a low-status laborer.
Note:PRIMA

Yellow highlight | Location: 3,330
only the wealthy could afford to lay around soaking in the
Yellow highlight | Location: 3,330
sun.35
Note:OGGI

Yellow highlight | Location: 3,334
consumers unequivocally valued technical perfection
Note:PRIMA DELLA RIVOL IND... QUANDO TUTTO ERA FATTO A MANO

Yellow highlight | Location: 3,335
prized for their realism,
Note:SCULTURE

Yellow highlight | Location: 3,337
demonstrated the artist’s virtuosity
Note:REALISMO

Yellow highlight | Location: 3,344
A vase, for example, could now be made smoother and more symmetric than ever before—but that very perfection became the mark of cheap, mass-produced goods.
Note:OGGI

Yellow highlight | Location: 3,346
because of their imperfections.
Note:L APPREZZAMENTO

Yellow highlight | Location: 3,347
two spoons: an expensive, handmade silver spoon and a factory-made spoon cast from cheap aluminum.
Note:PARADOSSO DEL CUCCHIAIO

Yellow highlight | Location: 3,349
consumers vastly prefer the silver spoon
Yellow highlight | Location: 3,350
silver is more beautiful than aluminum?
Yellow highlight | Location: 3,350
imagine showing the spoons to an untrained forager from the Amazonian forests,
Yellow highlight | Location: 3,353
aluminum spoon is made to a more exacting standard,
Yellow highlight | Location: 3,354
After attending to all the perceptual qualities of the two spoons, the forager might easily prefer the aluminum one.
Note:LA PREFERENZA PIÙ NATURALE

Yellow highlight | Location: 3,356
The key facts, so relevant to modern consumers, are entirely extrinsic to the spoons. We know that aluminum is common and cheap,
Note:ESTRINS

Yellow highlight | Location: 3,358
factory-made goods are available to everyone, while only the wealthy
Yellow highlight | Location: 3,361
Painters could no longer hope to impress viewers
Note:DOPO LA FOTOGRAFIA

Yellow highlight | Location: 3,363
impressionism, cubism, expressionism, surrealism, abstraction.
Note:NUOVI GENERI NVENTATI

Yellow highlight | Location: 3,363
authenticity
Note:PIÚ IMP

Yellow highlight | Location: 3,363
representational
Note:MENO IMP

Yellow highlight | Location: 3,366
easier, but more precise, new techniques.
Note:ELEMENTO SPIAZZANTE

Yellow highlight | Location: 3,367
digital cameras and photo-editing software.
Yellow highlight | Location: 3,367
electronic synthesizers and pitch correction.
Yellow highlight | Location: 3,371
Whenever we prefer things made “the old-fashioned way”—handwritten instead of printed, homemade instead of store-bought, live instead of prerecorded—we’re choosing to celebrate the skill and effort of an artist over the intrinsically superior results
Yellow highlight | Location: 3,374
Roman Mars
Yellow highlight | Location: 3,375
architectural movement characterized by its use of concrete.
Note:BRUTALISM...MODERNOSMO ESTREMO.CEMENTO

Yellow highlight | Location: 3,376
intrinsically cold, inhuman,
Note:GIUDIZIO POPOLARE

Yellow highlight | Location: 3,379
requires a great deal of skill and finesse
Yellow highlight | Location: 3,379
Every little detail has to be calculated out in advance,
Yellow highlight | Location: 3,380
there’s no going back to make
Note:UNA VOLTA CHE IL CEMENTO SI VERSA

Yellow highlight | Location: 3,384
WHY ART IS IMPRACTICAL
Note:tttttttttr

Yellow highlight | Location: 3,387
however exquisite the knife’s craftsmanship, however pleasing it is to the senses, it doesn’t qualify as “art”
Note:UN COLTELLO PERFETTO...XCHÈ NN È ARTE?

Yellow highlight | Location: 3,388
fitness-display theory explains why.
Yellow highlight | Location: 3,389
advertise our survival surplus
Note:SCOPO DELL ARTE

Yellow highlight | Location: 3,390
By distilling time and effort into something non-functional, an artist effectively says, “I’m so confident in my survival that I can afford to waste time and energy.”
Note:I MESSAGGIO

Yellow highlight | Location: 3,391
waste is important.
Note:LO SPRECO È TUTTO IN CHI PUNTA SULL ISTINTO

Yellow highlight | Location: 3,397
Consider the difference between clothing, which is a necessity, and fashion, which is a luxury.
Note:MODA E ABBIGLIAMENTO... TITTO BEN VISOBILE

Yellow highlight | Location: 3,402
High heels,
Note | Location: 3,402
TACCHI

Yellow highlight | Location: 3,402
awkward for walking and brutal on the feet—which
Yellow highlight | Location: 3,403
“I care about fashion.”
Yellow highlight | Location: 3,403
Neckties
Yellow highlight | Location: 3,404
cotton or denim,
Note:QUEL CHE DURA È BRITTO

Yellow highlight | Location: 3,405
silk, lace, or wool.
Yellow highlight | Location: 3,405
polyester?
Yellow highlight | Location: 3,406
Food—as an art form—also needs to distinguish
Note:CIBO

Yellow highlight | Location: 3,406
more than mere nourishment
Yellow highlight | Location: 3,408
Haute cuisine
Yellow highlight | Location: 3,408
artful arrangement
Yellow highlight | Location: 3,410
None of these especially improves the taste,
Yellow highlight | Location: 3,411
DISCERNMENT
Yellow highlight | Location: 3,412
discernment—the skill of the savvy consumer
Note:CRITICO

Yellow highlight | Location: 3,413
“Which way is high status?”
Note:LA DOMANDA DELL ANIMALE

Yellow highlight | Location: 3,413
Like the female bowerbird,
Yellow highlight | Location: 3,416
consume a lot of art
Note:COME CHI CERCA MAROTO

Yellow highlight | Location: 3,417
common
Yellow highlight | Location: 3,418
rare
Yellow highlight | Location: 3,418
An untrained ear can’t appreciate the genius of Bach.
Yellow highlight | Location: 3,419
feel the pea beneath 20 mattresses
Yellow highlight | Location: 3,422
We spend an incredible amount of our leisure time refining our critical faculties
Note:ANCHE DISCERNERE È UN ARTE

Yellow highlight | Location: 3,424
We’re eager to evaluate art, reflect on it, criticize it, calibrate our criticisms
Yellow highlight | Location: 3,429
We don’t want others to know that we’re inept at telling good art from bad,
Yellow highlight | Location: 3,430
we evaluate each other not only for our first-order skills, but for our skills at evaluating the skills of others.

martedì 9 gennaio 2018

Gambe da museo


Gambe da museo


mariti che – carichi di borse – accompagnano le mogli al centro commerciale conoscono bene quel formicolio che sale dalle gambe, ottunde il cervello e ci mette in caccia di una sedia. Ebbene, al museo il fastidioso disturbo non fa distinzione tra i sessi.
Che pena osservare la gente trascinarsi per i musei con quelle facce di cemento!
Esiste un rimedio? Provo con qualche consiglio.
1. EFFETTO-IO. Ammettete innanzitutto a voi stessi che il vostro interesse per l’arte è sopravvalutato. Quel che vi interessa veramente siete voi, voi che visitate un museo (e che avete poco temo per farlo). Se non partite da questa franca ammissione la noia repressa sarà il vostro destino.
2. EFFETTO-FALSA COSCIENZA. Saltate subito di netto le prime 3 sale, quelle in cui la gente si accalca poiché ancora non si è accorta che non gli frega un cazzo (ovvero ha trascurato il punto 1). Le sale oltre la terza sono molto più vivibili, la gente ha smesso di sgomitare, si sparpaglia, si stravacca, consulta il telefonino…
3. EFFETTO-DIABOLIK. Ricorrete alla fantasia: siete un ladro che questa notte entrerà nel museo rubando un quadro per sala, cosa scegliete? Perché? Ma potreste anche simulare di dover arredare casa vostra. Oppure di dover acquistare con un budget limitato. Insomma, ricordate il fattore-Io: i protagonisti dovete essere voi, voi che guardate i quadri. Non i quadri. I quadri sono al vostro servizio.
4. EFFETTO-POTEMKIN. Se non capite le opere d’arte che vi stanno di fronte liquidatele in modo sprezzante: l’arte è fatta per il vostro godimento estetico, se non godete ha fallito lei, non voi. Pensare di aver di fronte “cagate pazzesche” è liberante e vi riporta al centro della scena. Liquidare l’arte venerata è un antidoto infallibile contro le “gambe da museo”. E’ incredibile come la spazzatura ci vivifichi e il sacro ci ammorbi!
5. EFFETTO-FALLACIA INTENZIONALE. Ricordate che l’autore non vanta alcun privilegio sull’interpretazione della sua opera. Tutti i diritti spettano a chi guarda, ovvero a voi. Scatenatevi nel fare dispetti all’autore: fategli dire cio’ che non avrebbe mai voluto dire.
6. EFFETTO-REGRESSIVO. Se visitate in compagnia di bambini prendete a pretesto un paio di quadri per inventarvi una storia di sana pianta e raccontarla ai piccoli (che a quel punto faranno finalmente silenzio). Inventare storie dal nulla è faticoso, ma dà soddisfazioni (salva il fattore-io). E poi, se siete capitati in un museo con dei bambini, la fatica ve la siete andata proprio a cercare.
7. EFFETTO-CLASSICI. Evitate i classici, solo roba contemporanea, mi raccomando. I classici vanno “tradotti” per essere capiti, una fatica supplementare. Se proprio volete averci a che fare accostateli sempre attraverso fonti secondarie, mai direttamente. I colori degli impressionisti francesi non ci appaiono affatto dissonanti e sbalorditivi come dovrebbero essere, piuttosto moderati e graziosi. Tanto per dire.
8. EFFETTO-VIA COL VENTO. I musei si visitano di buon passo: “circolare, circolare”. I miei figli mi danno l’esempio: “guarda qui, guarda lì”, e dopo cinque minuti di corsa sfrenata tra le bellezze sono all’uscita (o pronti per il secondo giro). L’alternativa è scegliere due opere e fissarle in modo prolungato ed esclusivo. Evitare le paludose vie di mezzo, conducono senza scampo  alle gambe da museo.
P.S. Già che ci sono regalo qualche consiglio sucome leggere i libri nel XI secolo, l’assunto di partenza è sempre quello: avete poco tempo, l’abbondanza vi sommerge e il vostro interesse per i libri è sopravvalutato: 1) leggete un paio dicapitoli centrali per sollecitare la curiosità; 2) leggete meticolosamente le prime 50 pagine e poi decidete se è il caso di continuare; 3) procuratevi una buona sintesi del libro (consiglio “Ad Alta Voce” di Radio Tre) e poi leggete aprendo a caso; 4) mollate i libri dopo tre pagine prolisse, è un comportamento razionale in presenza di tanta abbondanza (l’opera omnia di Shakespeare è reperibile a 10 euro su eBay), liberatevi dallasindrome da buffet: ho pagato e devo consumare. Liberatevi dall’ “effetto dotazione”: è mio e deve essere bello; 5) l’alternativa all’abbandono è il “salto”: saltate senza pietà, tornerete più tardi se è il caso; 6) leggete solo le parti che riguardano unpersonaggio da voi scelto (vale soprattutto dove ci sono molte storie parallele); 7) scegliete libri nuovi, usciti da massimo 5 anni, la novità gratifica; 8) leggete lo stesso libro insieme ad altri (con l’e-book è possibile, cerco sempre di leggere quello che legge mia moglie): ci si aiuta a vicenda colmando le rispettive lacune, si salta a cuore più leggero e si litiga in modo divertente.
L'immagine può contenere: una o più persone

sabato 6 gennaio 2018

Capitolo 3.1 superficie e sostanza SUNTO ITALIANO

Quanto vale il bello?
Il bello è accessorio. Senza contenuto non ci interessa. L'imballaggio senza la merce è inutile.
Motorola 1990, prima quantificazione. Una spruzzatina di colore ed ecco ti è possibile chiedere di più al cliente.
L'ortodossia vede il bello come un inganno. Un'insidia alla ragione. Bello come seduzione insidiosa.
Daniel Bell il capitalismo e cosmesi. Capitalismo con il trucco della gratificazione immediata. Il desiderio istantaneo. Un capitalismo che tradisce le sue fondamenta puritane. Edonismo.
Scuola di francoforte. Adorno e horkheimer. Creare falsa coscienza e falsi desideri. La differenza tra una Mercedes e una Volkswagen è illusoria.
Teoria infalsificabile. Se la neghi sei soggetto a falsa coscienza.
La polemica powerpoint. Scott mcnealy
Contro il lusso. Una combinazione di puritanesimo e di piramide Maslowiana semplificata.
La denuncia del degrado delle chiese evangeliche. Una festa dei sensi ma un deserto della parola.
Il bello incompatibile con il vero.
Effetti speciali al cinema. Il dolby sound dei blockbuster.
L'imperativo estetico come maschera che occulta. La grande cosmesi. Denuncia di Loos e Bell. La critica dell'ordinamento. L'attacco alle decorazioni del corpo.
Già nel 700 attacco ai trucchi femminili.
Naomi wolf, femministe per il diritto alla bruttezza. L'identità femminile è esaltata dalla donna che rifiuta di truccarsi. Il tutto come giogo. Beautiful Myth.
L'istinto ci dice che lo stile conta. Noi ignoriamo i moralisti. Ci piace lo sfarzo, ci piace il powerpoint.
Mondo del lavoro. Se non sai vestirti Cos'altro non sai fare?
I capelli della clinton. La lezione politica ricevuto da Hillary
Altro attacco alla bellezza. Tutto è status.
Robert Frank Luxury Fever. Nel suo mondo non esiste piacere estetico. Non esiste nemmeno prosperità, tutto è gara. Il bello non ci interessa. Il bello come spreco. In divisa saremmo tutti più felici. Del Bello conta solo il prezzo. Tutto da sovietizzare. Tutto in bianco e nero.
La posizione contraria, l'estetica ha un valore intrinseco. Più ragionevole. Più semplice
James Twitchell.  variante. il bello come significato che rinvia alla ricchezza. Segno di benessere.
Obiezione. Non esistono solo significati e status.
La moda come il demonio. La superficie e il mare la superficie che cambia è il male assoluto.
Vence Packard. I persuasori occulti. I telefoni comprati come congiura. obsolescenza artificiale. Per un ritorno al grigiore.
Ma esiste un solido legame tra novità e piacere estetico. Moda e imprevedibilità. Fallimenti eccellenti di chi ha voluto anticipare.
Moda senza mercati commerciali. Anne Hollander
Moda nell'abbigliamento di 800 anni fa.
Moda nei nomi. I nomi non passano dalle Elite alla massa. Molti nomi delle ditte sono trascurati perché brutti. Il fattore estetico è decisivo. Harrison ford, Arnold schwarzenegger, Wesley Snipes. Primato del gusto.
Paura del dinamismo. Nostalgia per l'autentico. Paura della contaminazione. Il tradizionalista teme l'individuo. Maledizione del piacere estetico il nome del ben fatto, del materiale di qualità e del raro.
La dipendenza dalla moda è esagerato. Il desiderio esisteva anche quando non lo si poteva soddisfare. favole come Cenerentola lo dimostrano.
La nostalgia dello statico nasconde una difesa della nobiltà e dello status quo. Chi può esibire case, ritratti, suppellettili, arredi con la patina del tempo? Solo chi ha origini nobiliari. Aura e nobiltà. Il nemico è il piacere estetico della massa.
Piacere o senso? Falsa alternativa. Lusso come insensatezza.
Piacere estetico come bene autonomo. Buono è bello vanno sempre insieme? Il problema di Leni riefenstahl.
Leni è segnata. Ma ci perdiamo del bello, inutile illudersi.
La bellezza dell'attentato alle Torri gemelle. Il bello è inaffidabile. Un contenuto orribile in un imballaggio bellissimo. Il piacere in se esiste.
Esigenza del totalitarismo. Controllare le Essenziale ma anche il superfluo. Evidentemente non è così superfluo. Le donne afghane che rischiano la vita toccandosi. La libertà estetica A fianco della Libertà di religione.

venerdì 5 gennaio 2018

Capitolo 1. L'imperativo estetico SUNTO ITALIANO

Qualità troppo alta, prezzi troppo bassi, la concorrenzapunta sull'estetica.
Mai così tanti Cercatori di bello.
Le previsioni sul XXI secolo sbugiardate. No all'Iper funzionalismo, si all'estetismo.
Siamo per natura creature visive e tattili.
Sempre più oggetti costruiti per il puro piacere sensoriale.
Stile è ovunque, anche in aria prima monopolio della funzione.
Estetica  al margine. I vecchi valori restano.
L'estetica veicola significato. Il regno dell'ambiguo
Sia gli universali dell'estetica, ovvero il biologico. Che lo specifico, ovvero il culturale.
Oggi siamo più sensibili che mai al lato estetico delle cose.
Il superfluo come regno delle identità.
Costruire la propria identità attraverso un emozione. Significato portato dalla piacere.
Gerarchie estetiche si sono rotte. Il personalismo trionfa. Solo il gusto personale.
Personalizzazione trionfa in tutti i campi. Reazione alla omogeneizzazione degli stili. Tutto si fa su misura.
La globalizzazione moltiplicate le diversità. Tribù metropolitane. Punks skaters goths. Versioni originali e versioni edulcorate fino a sfociare nel mainstream
Un'epoca pluralista dove gli stili coesistono.
Il modernismo non è molto convive con il resto.
È morto il puritanesimo modernista di Adolf loos. Quello per cui l'ornamento era una crimine. Un'amorale indulgenza.
Apple ha cambiato il PC la oggetto utilitaristico a oggetto piacevole.
Elettrodomestici carini di Michael Graves
La Volkswagen ripropone il maggiolino. Karim Rashid reinventa il trash can. Box presenta lo sbucciapatate.
Le persone
Sborsano un extra per avere un tocco di bellezza.
Carte di credito con colori originali.
Scuole di design riscuotono un successone.
Il decennio del design erano gli anni 90? No Il secolo del design è il xxi.
Musei espongono scarpe da tennis. Chitarre. Motociclette. Sedie. Scolapasta. I vestiti armani.
La concorrenza è una guerra di stili.
La moda si impossessa di tutto. Dell'hip-hop. La musica non è più ribellione ma moda.
Per vendere case occorre ridecorarle
I ricchi affittano gli chef per le loro cene.
Manager assumono stilisti che si occupino del loro abbigliamento.
Pierluigi zappacosta. Lo stile nelle periferiche del pc. Logitech.
La cura dell'ambiente. Starbucks. Vendere un atmosfera oltre che un prodotto. Colori virgola materiali, aromi, musica. Se McDonald's appartiene all'era della convenienza e ford all'era della produzione di massa, Starbucks appartiene all'era del piacere estetico.
Designer nei bagni dei ristoranti. Il luogo più trascurato Diventa un fiore all'occhiello.
Muzak sostituita da musica d'autore nei supermercati
Le vetrine come opere d'arte.
Il boom delle decorazioni casalinghe.
Una nuova arte, affrescare le pareti di casa, anche quelle del condominio. Murales.
Tappezzeria d'autore. Damien hirst, Andy warhol, Dennis hopper, Mark rothko. Eyestorm. Non è collezionismo e voglia di convivere con il bello.
L'arte in hotel. Nuove strategie di concorrenza, vincere grazie al bello.
Aeroporti. Nuovi design, nuove panoramiche, galleria d'arte all'interno,
Centri commerciali. Una volta il regno della funzionalità e della convenienza. Oggi vogliono creare un'atmosfera. La svolta estetica si impone.
Il look personale.
Essere belli ti fa guadagnare di più. Avere dipendenti belli ti fa guadagnare di più. La competenza estetica è un asset fondamentale.
Alcune catene di hotel assumono solo belli.
Il look è talmente importante che ci sono onlus che si occupano del look dei poveri. Una nuova messa in piega. Un nuovo taglio di capelli per ripartire da zero.
Estetica e politica. Il premier giapponese detto Re Leone per la sua chioma fluente. L'esperienza di Hillary clinton.
Il concetto di bellezza si allarga. Non esistono canone. Esiste il tipo. Applicazione per questione di geni
L'aspetto degli scrittori. Zadie smith, via gli occhiali e nuova pettinatura. Looks sell the books
Saloni per le unghie. Il mercato della pelle liscia. Lo sdoganamento dei tatuaggi. Capelli colorati a tutto campo.
Maschi dal corpo curato. Mai successo prima
Sfumato il confine tra sanità e bellezza. Il dentista come estetista. La rinoplastica per respirare e modificare. Dermatologi estetisti.
Sfidato il dogma del ventesimo secolo. La decorazione era ritenuta decadente, corrotta o manipolativa. E il mercato un luogo di sfruttamento.
La corsa si adegua. L'accademia si occupa della storia e del significato di vestiti e posate. I musei del design e dell'alta moda si moltiplicano. La storia della moda e dello shopping nasce come disciplina. Si diffonde la scienza del bello. Si studia la biologia del piacere estetico.
Il bello Si contamina il viaggio tra le culture.
Simmetria, proporzione. Coerenza e effetto sorpresa.
Bambini e brutte facce.
Il bello e l' economia. I belli guadagnano di più.
Sbaglia chi profetizzava un futuro uniforme e schiavo della tecnologia funzionale. Ha trionfato il superfluo della diversità.