Macromemoir di Arnold Kling
- Kling: la politica fiscale non funziona come tampone alle crisi: destruttura il sistema produttivo e si risolve in un double deep
- La crisi secondo Keynes (crisi di domanda): il sistema produttivo non sembra avere gravi falle, funziona, produce bene e a basso prezzo, tuttavia qualcosa (per esempio una bolla che scoppia) terrorizza i consumatori che non consumano ma accumulano
- La crisi per i neoclassici: il sistema produttivo non è più in grado di fronteggiare la domanda e deve riformarsi
- Posizione Market monetarism: la pf è sempre vanificata dall' offset di pm mentre pm non è mai compensata da pf
- Posizione di Friedman: la pf non funziona se xcepita come ciclica (ipotesi del reddito vitale). Poiché so che quello che ricevo in più oggi mi servirà anche domani (quando si chiuderanno i rubinetti), risparmio.
- Chicago: pf spiazza investimento privato (alza i tassi)
- X TL: pm è vanificata da tassi a zero, sotto non si puo' scendere
- K: la politica monetaria non funziona: V neutralizza M. Occorre PF (Kling "compra" la prima parte dell'argomento)
- Neoclassici: PF ha costi di inefficienza allocativa
- New K: accogliamo la critica neoclassica in uno scenario di prezzi rigidi. Quindi: nelle crisi di domanda osservare la gerarchia degli interventi
- MM: anche il keynesiano + ortodosso nn può negare all' infinito l' inefficacia di pm. L' inefficacia di pm segnala piuttosto problemi nell' offerta
- MM: ad ogni modo è giusto esista un mercato dove i keynesiani facciano soldi grazie alle loro conoscenze sull' irrazionalità a oltranza che vedono negli altri
- MM: lasciamo che lo dicano i mercati con i future sul PIL nominale
- MM: come fare l' easing?: penalizzare la liquidità (tasse o estrazione). oppure comprare valuta estera
- K: i salari sono rigidi, quindi l' aggiustamento deflattivo è impotente. Interpreta: la deflazione pone problemi di free riding
- Kling: ma x' sono rigidi? Il ruolo dell' informazione
- Origine delle crisi: innovazione + Minsky Moment. La crisi di domanda è solo un sintomo
- Cosa serve x prevenire? Nulla, bisogna rassegnarsi (o rinunciare all' innovazione)
- Cosa serve x reagire? Dinamismo e deregolamentazione (o regole pro business)
- L' errore della macroeconomia: modellare la funzione di produzione come se fosse istantanea. La produzione è qualcosa di complesso. Un processo che voinvolge un numero elevato di partecipanti. Non può essere istantanea!
- Lucas: la modellistica è vanificata dalle aspettative
- MM: la critica di lucas è vincente con crisi d' offerta ma esistono anche crisi di domanda. Insomma, è cruciale calcolare il corretto tasso di disoccupazione x sfuggire alla stagflazione
@@@@@@@@LA MIA POSIZIONE@@@@@@
- Ogni crisi ha una componente offertista e una componente si domanda
- La seconda si cura con MM (tNPIL target), la prima con SS (deregulation). Se ci sono vincoli esterni alla PM ricorrere alla gerarchia degli interventi
- Un MM (crisi di domanda) che prende sul serio SS (crisi di offerta): è la politica monetaria a portarci fuori dal guado (pm riproduce una deflazione del tasso quando il tasso nominale è a zero garantendo una costanza del tasso reale naturale).
- In caso di crisi di domanda pura osservare una gerarchia degli interventi (Mankiw) in modo da fronteggiare la critica neoclassica
- Destruttura anche meno l' apparato produttivo, secondo i dettami di SS.
- Ciò non toglie che occorra anche una POLITICA ANTICICLICA DELLE REGOLE che faciliti le ristrutturazioni
- Macroeconomia? Scienza o ideologia?
- Kling racconta la sua vicenda umana nelle più prestigiose università americane concludendo che l' ideologia ha trainato la scienza (da sinistra a destra)
- Lucas riconcilia macro e micro (eleganza riduzionista)
- Per Kling la crisi è un evento reale: si investe in capitale fisico ed umano. Quando il path è sbagliato scatta la crisi da ristrutturazione
- Solow: i prezzi sono rigidi e scatta la crisi. Ma perchè? Ipotesi Kling: problemi di informazione
- MarketMonetarism. Causa della crisi: politica monetaria troppo stretta prima della crisi
- NLT: servono stimoli (tassi reali troppo alti)
- MinskyIMoment: esiste un ciclo: stabilità poi euforia poi crisi
- Shumpeter: distruzione creativa
- MM: l' interesse nn indica la politica monetaria. Solo NPIL è affidabile.
- MM: 2/3 grandi banche possono anche fallire se la fed emette abbastanza moneta
- MM: causa? nn la crisi finanziaria ma la politica monetaria
- MM: e lo stimolo fiscale? Inutile: cambia la composizione dell' output. L' offset con la politica monetaria è sempre possibile
- MM: lo stato della macro è buono: la Taylor rule è buona ma guarda al passato e reagisce a posteriori. Inoltre ti abbandona quando i tassi sono a zero. Senza dire che le previsioni inflazionistiche oggi sono precarie
- NLT: non c'è modo di rendere negativi i tassi: come immetti moneta? Devi comprare bond o beni, e quindi, nella sostanza, fare politica fiscale.
- MM: si può acquistare valuta estera svalutando la moneta nazionale. Oppure può tassare la liquidità penalizzando le riserve
- NLT: MM non funziona x', indipendentemente dai poteri della FED, le aspettative inflazionistiche saranno comunque basse. in condizioni di panico la velocità di circolazione neutralizzarà le immissioni di moneta
- M: NLT nn funziona, il moltiplicatore fiscale è zero poichè lo stimolo è compensato da politiche monetarie + restrittive di quel che sarebbero state (vedi Taylor rule)
- MIMO: il ciclo è tutto: la sicurezza stimola speculazioni sempre + spericolate
- SS: se RBC ipotizza un collasso periodico della produttività, SS ipotizza lo shock in un unico settore che impone la ristrutturazioni di sistema
- SS: anche l' imprenditore fronteggia un calculation problem (non solo il burocrate socialista)
- SS: il keynesiano è completamente disinteressato alla struttura, quindi le sue soluzioni sono problematiche
- SS: NPIL è molto difficile: butti denaro nel sistema e la velocità si adatta vanificando tutto. La FED conta sempre meno sui mercati finanziari Inoltre l' importante è la struttura. La Fed può magari creare aspettative iperinflattive con mosse shoc ma il fine tuning di npil è impossibile
- SS: come si formano le aspettative inflazionistiche? Mistero. probabilmente sono segmentate: fino a un certo livello i è trascurata, dopo (doppia cifra) tutto viene indicizzato e innesca l iperinflazione
- SS: ammetto che acquistare valuta estera creerebbe inflazione ma il fine tuning è una chimera
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- Dopo la crisi serve un nuovo modello di specializzazioni (psst). Keynes o Friedman aiutano ad affrontare il problema? direi di no specie il primo
- Le economie meno flessibili e + sindacalizzate soffrono di +: Giappone ed Europa sono fulgidi esempi
- Aspettative inflazionistiche: sono ancorate e discontinue. Spesso si autorealizzano e se sono basse grosse iniezioni di moneta sono compensate da V
- La funzione di produzione: quella classica è istantanea quella reale a stadi. Iniziando il primo stadio si prende un rischio poichè gusti e tecnologie possono cambiare. La recessione non spiegata dai neoclassici è essenzialmente dovuta dagli assunti sulla funzione produttiva. Un critico originale di questi assunti è stato Fischer Black.
- Gli austriaci semplificano riducendo tutto a tassi e lunghezza dei processi produttivi, tuttavia la loro intuizione è valida (c'è da riaggiustare parecchi parametri e il lavoro è lungo) anche se limitata.
- Le forze creatrici e distruttrici mal sincronizzate sono causa delle crisi, la bassa domanda è solo un sintomo non la causa.
- Come esiste un ciclo economico esiste anche un ciclo finanziario: gli intermediari fanno profitti cessando di essere solvibili ma quando la fiducia viene meno la valanga incombe e travolge l' economia reale
- Le intuizioni di Minsky sono preziose: tutti noi siamo intermediari che per effetto della crisi devono cambiarsi di posto; ma vanno allargate dal mondo della finanza al mondo produttivo, ovvero ad un mondo dove l'intercambiabilità è ancora meno sincronizzabile.
continua