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lunedì 27 febbraio 2023

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martedì 26 novembre 2019

IL SENSO COMUNE COME BASE DELLA SCIENZA

IL SENSO COMUNE COME BASE DELLA SCIENZA
Tutta la scienza moderna si basa sull'induzione, ovvero su un ragionamento che estrapola informazioni da eventi passati. Supponiamo che io osservi un gran numero di cigni e che tutti siano bianchi. Applicando il ragionamento induttivo concludo che il prossimo cigno che incontrerò sarà probabilmente bianco. L'assunto è che gli oggetti non osservati di un determinato tipo tendono ad essere simili a quelli osservati dello stesso tipo.
Ma perché consideriamo vero questo principio chiave? Di sicuro non grazie alle osservazioni visto che per definizione il principio si applica solo a fenomeni non osservati. Non è nemmeno auto evidente visto che spesso non vale affatto: se al casinò esce il rosso tre volte di fila non è affatto detto che esca ancora. Nemmeno possiamo utilizzare l'induzione per provarlo, visto che cadremmo in un ragionamento circolare: non possiamo provare induttivamente che l'induzione funziona.
Di fronte a questa impotenza molti filosofi hanno rinunciato rassegnandosi allo scetticismo. Parlo di filosofi illustri come Hume e Popper! Ma lo scetticismo sembra una posizione folle: quasi tutte le nostre convinzioni sul mondo che ci circonda dipendono dall'induzione. Per esempio, personalmente penso che il sole sorgerà domani, perché mai dovrei essere scettico? È assurdo dire che credenze come questa siano completamente ingiustificate, si tratta di senso comune.
Fortunatamente, è possibile fornire un buon argomento, lo stesso che utilizziamo per risolvere i paradossi legati al principio di indifferenza (PI), ovvero il principio che ci fa attribuire probabilità uguali (50/50) quando siamo di fronte ad alternative di cui ignoriamo tutto.
Esempio di paradosso legato al PI: qual è la probabilità che ci sia una qualche forma di vita su Titano? Boh! Applichiamo il principio di indifferenza rispondendo 1/2. Ma lo stesso identico problema puo' essere riformulato così: qual è la probabilità che vi sia vita vegetale su Titano? Boh! Ancora una volta, rispondiamo a 1/2. E nessuna vita animale? Boh: 1/2. Ora riprendiamo il quesito iniziale: qual è la probabilità che su Titano non vi sia né vita vegetale né vita animale? Dobbiamo moltiplicare 1/2 per 1/2 e rispondere 1/4. Ciò significa che la probabilità di una qualche forma di vita su Titano è ora salita a 1 - 1/4 = 3/4, contraddicendo la nostra precedente stima di 1/2.
Come si sana questo paradosso? Nello stesso modo con cui si dimostra che l'induzione della scienza è più che giustificata. Ora però il post si è fatto lungo e non vado oltre, forse qualcuno ha qualche idea.
Commenti
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riassuntino della risposta...  Perchè il sole del sorgere sì e il rosso alla roulette no? Perché i giri di roulette sono indipendenti tra loro (sicuro 100). Per la roulette, quindi, il principio di indifferenza si applica su rosso e nero 50/50. Ma il sorgere del sole domani è indipendente dalle osservazioni passate? Non so: 50/50 (è qui che si applica il PI e non all'evento). Quindi, ricapitoliamo, il sole sorgerà domani? Se l'evento è indipendente dal passato (0.5 per il PI) allora la prob che sorga è 0.5 (come il rosso per la roulette). Prob totale in caso di indipendenza 0.5*0.5=0.25. Se invece è dipendente dal passato (0.5 di prob per il PI) allora sorgerà come in passato, prob 1 (comunque superiore a 0.5). Prob totale che sorga nel caso di dipendenza 1*0.5=0.5 (comunque superiore a 0.25). Prob complessiva dell'evento "il sole sorge": 0.25+0.5=0.75 (cmq supriore a 0.5). Quindi, tra il sorgere e il non sorgere il primo evento è più probabile. La logica induttiva vale.

lunedì 26 agosto 2019

HL CHAPTER 1 Induction and the Problem of Induction

CHAPTER 1 Induction and the Problem of Induction
Note:1@@@@@@@@@@Storia della scienzaw...bacone...hume...induttivismo

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We had both taken a lot of physics, so we both knew rationally that this was a pendulum and the ball would stop before it hit me
Note:MANZI METTE LA FACCIA DOVE HA RILASCIATO UN PENDOLO

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But it was still deeply counterintuitive not to flinch.
Note:I DUE SAPERI...CON LA TESTA E CON IL CORPO

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science allows us to overrule our experience
Note:Cccccccccc

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The Origins of the Scientific Method
Note:Tttttttttttt

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Francis Bacon’s text Novum Organum,
Note:GURU

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Scholastic natural philosophy against which Bacon was reacting.
Note:REAZIONW

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They viewed any material body as comprising both an inert substratum of primary matter and a quality-bearing essence—its
Note:VISIONE SCOLASTICA.....LA NATURA DI X...LA SUA ESSENZA....MOLTEPLICITÀ DELLE ESSENZE

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There is some “essence” of the bowling ball that makes it different from the loaf of bread.
Note:ESEMPIO

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In Physics, he asked by way of example why front teeth regularly grow sharp, and back teeth broad, in a fashion that is good for an animal. He claimed that we must go beyond just the interaction of particles, because it cannot simply be coincidence
Note:I MATERI DI ARISTOTELE....TUTTO PREORDINATO AD UN FINE

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“the end, that for the sake of which a thing is done.”
Note:Cccccccccccc

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essence of the animal causes interacting particles to organize themselves differently
Note:Ccccccccccccc

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Bacon’s central argument was not exactly that this was wrong, but rather that it was impractical.
Note:IRROMPE BACONE

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scientists would be more productive if they ruled questions about things like final causes to be out of bounds;
Note:Cccccccccccc

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considering such questions to be metaphysics rather than physics.
Note:NATURA ED ESSENZE

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that human life be endowed with new discoveries and powers.”
Note:LI SCOPO DELLA SCIENZA X BACONE...ERA ANCHE UN POLITICO

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nature is extraordinarily complicated as compared to human mental capacities,
Note:LA NATURA NN RIENTRA BENE IN UN PIANO.....PER QS L IDEA SCOLASTICA NN FUNZIONAVA

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The second element of his theory was his belief that humans tend to overinterpret data into unreliable patterns and therefore leap to faulty conclusions,
Note:ALTRO ELEMENTO CONTRO IL PARADIGMA SCOLASTICO

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The result was a closed intellectual system whose adherents spent their energies in ceaseless argumentation based on false premises, rather than seeking new information.
Note:ESITO SCOLASTICO

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Bacon proposed a new method (novum organum) that would start with the meticulous construction of factual knowledge as a foundation for belief
Note:NUOVO ORGANO

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He called this method induction.The
Note:Cccccccccc

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he was expressing the viewpoint that scientists should proceed as if they are pure materialist reductionists,
Note:AS IF

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The ultimate goal of Baconian science is not philosophical truth; it is improved engineering.
Note:ESPULSIONE DELLA FILISOFIA

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Bacon had a clear understanding of the roles of what today we call basic and applied research. Although he saw the ultimate goal of science as material benefit, he believed that, paradoxically, focusing on slowly building sufficient experimental knowledge to develop general physical laws (“experiments of Light”), rather than trying to immediately solve specific practical problems (“experiments of Fruit”),
Note:SCIENZA DI BASE

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he asserted the primacy of careful experiments as the initial building blocks of scientific knowledge.
Note:L ESPERIMENTO MATERIALE

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Bacon’s degree of focus on experimentation at the expense of theorizing can be caricatured.
Note:RESTA PICO DI BACONE.....MA NN MINIMIZZIAMO

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It was not until many years later that the concept of the controlled experiment (carefully changing only one potential causal factor and observing the result) was more rigorously distinguished from nonexperimental observation than in Bacon’s somewhat impressionistic “verified, weighed, and counted” description.
Note:ESPERIMENTO E OSSERVAZIONE

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Bacon attempted to define a process of scientific experimentation and inference, but in this he failed; the detailed method he proposed has not been used by scientists in practice. He was never able to explain exactly how the induction of general physical laws from individual observations should work at an algorithmic or logical level.
Note:IL FALLIMENTO DI BACON...IL COMPITO ERA IMPOSSIBILE

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“the logic of scientific discovery.”
Note:SOLO CON POPPER SO DELINEERÀ UNA CERTA LGICA

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The Problem of Induction
Note:Ttttttttttt

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skeptical British philosopher David Hume focused on the problem of how we can generalize from a finite list of instances
Note:ARRIVA LO SCETTICONE

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An Enquiry Concerning Human Understanding.
Note:OPERA

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“simple enumeration” is not what we’re after, that the development of cause-and-effect rules is central to practical knowledge:
Note:SOLO LE TEORIE FANNO CONOACENZA

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we can never be sure of a cause-and-effect rule developed through induction.
Note:CONCLUSIONE DEL TACCHINO

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how do we know that the connection between these chemicals and health will continue in the future?
Note:IL FUTURO È APERTO

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to the extent that my belief in a particular cause-and-effect relationship relies on induction, this belief must always remain provisional.
Note:INSICUREZZA CONGENITA

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This might seem like the kind of thing that only a philosopher with too much time on his hands could care about, and in fact, Hume was careful to ridicule the seemingly airy-fairy nature of his concern before his readers could do it for him.
Note:IL PROB DELL INDUZIONE...UN PROB SECONDARIO

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The Problem of Induction becomes a practical problem when we begin to depart from the arena in which common sense works.
Note:IL SENSO COMUNE

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The Problem of Induction can be restated usefully as the observation that there may always be hidden conditionals to any causal rule that is currently believed to be valid.
PROBLEMA INDUZIONE => VARIABILI NASCOSTE QUINE DEHUM

sabato 19 gennaio 2019

TUTTO C’ENTRA CON TUTTO

TUTTO C’ENTRA CON TUTTO

Quando parla un dilettante lo vedi subito: collega tutto con tutto. Non c’è nesso che lui non sia in grado di stabilire (se lo vuole).
In questo la scienza e la logica lo incoraggiano: la prima adotta il metodo induttivo e nel metodo induttivo “tutto c’entra con tutto”.
Nel metodo scientifico ogni informazione è utile allo scopo, magari poco ma è utile. Ma perché?
Prendiamo l’affermazione “tutti i corvi sono neri”, come testarla usando il “metodo scientifico”?
Bè, facile. Se si incontra un corvo bianco l’affermazione è da considerare falsa, se invece si incontra un corvo nero l’affermazione è “corroborata”, se poi se ne incontra un altro diventa addirittura “probabile”, se se ne incontra un altro ancora diventa “più probabile”, se se ne incontra di nuovo un altro diventa “ancora più probabile”, se si incontra l’ennesimo corvo nero diventa “molto probabile” e via così… ma se si incontra un pappagallo verde e giallo?
Qui sta il bello. Facciamo una traduzione logica dell’affermazione “tutti i corvi sono neri”: “tutti gli oggetti che non sono neri sono non-corvi”. Aver incontrato un pappagallo verde e giallo corrobora chiaramente la seconda affermazione, e quindi anche la prima che ne è l’equivalente. Ovvero: i pappagalli c’entrano con i corvi… “tutto c’entra con tutto” (cvd).

N.B. Il metodo scientifico è spesso vilipeso, per esempio nelle aule di giustizia: impedire ai membri di una giuria popolare di avere contatti con l’esterno o di leggere il giornale significa non capire la scienza, ovvero il fatto che “tutto c’entra con tutto”.