Miracoli di C.S. Lewis
- Problema teorico: haldane contro il naturalismo: se sono determinato xchè mai dovrei avere pensieri veri? Di conseguenza il n determinista si spiazza da sè.
- Problema empirico: il naturalismo nn sembra render conto della coscienza
- Evoluzione: emerge ciò che è utile nn ciò che è vero.
- Il naturalista coerente nn può credere seriamente al naturalismo
- Teismo: x lui la ragione deriva da dio. Da un ordine più elevato rispetto alla natura.
- A maggior ragione x n nn ha senso la razionalità nei giudizi morali.
- Qui il n nn è del tutto incoerente. Ma i problemi nn mancano: ogni dovere è ridotto ad un capriccio.
- Ad essere incoerenti sono i comportamenti morali dei n: essi si comportano come se credessero di aver ragione. Benedetta incoerenza!
- Ma distruggere la moralitá e poi aspettarsi che prosperi è rischioso.
- Conclusione: la posizione del sopranaturalista sembra più rigorosa nel suo complesso
- Il s accetta un condizionamento della natura ma anche l esistenza di forze s
- Se il miracolo è una manifestazione del s allora la ragione umana è un miracolo di x sè
- L esistenza di dio nn inplica miracoli
- Ob: molti miracoli del passato sono dovuti a leggi n scoperte più tardi
- R: chi crede nei m crede nella loro possibilità. Le credenze specifiche sono sempre prob
- La concezione dell universo: anche in passato si postulava l insignificanza della terra!
- Il miracolo necessita di molta scienza: senza scienza il miracolo xde senso
- Il miracolo è essenziale x il cristianesimo che si fonda su un miracolo. Islam e induismo sono in un altra condizione
- Cristianesimo tappabuchi: arretra con l avanzare della scienza
- Tesi: un cristianesimo nn tappabuchi ma cornice nn deve rinunciare al miracolo. Anzi.
- Si pensa x immagini. A volte pensiamo pensieri veri avvalendoci di immagini grottesche o cmq false se descritte alla lettera. Specie se parliamo di cose estranee ai sensi
- Il dio antropomorfo è un immagine commovente e felice ma resta inadeguata x quanto sottenda una verità
- Il cristiano adulto si rifugia nel panteismo quando teme di xdere la sua rispettabilità. Ma così facendo tradisce il pensiero cristiano.
- Paradosso: il panteismo è in realtà l idea più rozza un animismo tribale. Il cristianesimo è idea più sofisticata ed evoluta
- L analogia panteista è informe opaca rozza inespressiva confusa. Veicola un pensiero confuso
- Il dio panteista elude l intuizione razionale. È un istinto primitivo: vedi un uccello volate e dico che lo spirito lo fa volate. Il pant manca di un elemento ordinativo.
- Dio infinito. Ma nel senso che ha poteri infiniti
- Dio creatore: nn può essere che specifico.
- Dio agisce. Fa anche miracoli. Nn può che essere specifico
- Dio compie miracoli? In fondo sono i tiranni che sviano le proprie regole.
- Licenza o errore?
- Ateo: accetterá le storie più imp pur di rifiutare il miracolo. Allucinazioni collettive.
- Hume: il suo anti miracolismo è in contraddizione con il suo scetticismo
- Eventi che accadono una volta. Sono infinitamente impeobabili? E la storia della terra?
- L incarnazione e la ns vita. Analogia: possediamo un romanzo mutilo e qlcn ci dice: ecco la parte mancante.
- L evidenza che chiedo alla storia è minima perchè mi sia sufficiente.
- Il mistero dell i è grande? Nn più di quello del dualismo
continua