A volte sembra che per la Chiesa Cattolica la volontarietà degli atti conti poco. C'è una recisa condanna all' utero in affitto, anche quando gli atti compiuti sono tutti volontari si parla di "schiavizzazione" della donna.
Altre volte l'atto volontario fa una differenza abissale: quante messe di suffragio diciamo per i bambini morti di aborto spontaneo nei primi giorni di vita, quelli della cui esistenza la donna nemmeno si accorge? Eppure sappiamo con certezza che sono molti, nonostante questo il loro anonimo passaggio ci lascia indifferenti; l'uccisione volontaria tramite aborto volontario, per contro, condannata alle fiamme eterne.
Ma allora, che peso dare alla volontarietà degli atti?