- neowhorfismo: teoria per la quale il linguaggio modella il pensiero. il libro si pone come obbiettivo quello di ridimensionare una simile tesi
- spesso gli esperimenti neowhor sono anche accurati ma si prestano ad una presentazione distorta da parte dei media, la critica, più che gli esperimenti, critica la loro pessima divulgazione
- le conclusioni neowhor vengono tratte da esperimenti tipo questo: in inglese il tempo è misurato come una lunghezza mentre i giapponesi lo rappresentano come una quantità. ebbene, gli inglesi sono più abili nel predirre quando un corpo in movimento raggiungerà un certo obbiettivo mentre i giapponesi quando un contenitore dove si riversa la sabbia si riempirà completamente. esperimenti sui colori: i russi hanno nomi diversi per diverse sfumature di blu e, forse in virtù del loro linguaggio, sono più veloci a compiere certi abbinamenti.
- domanda: ma davvero qualche millesimo di secondo di differenza nel compiere certi abbinamenti tra i colori puo' essere la base per dire che il linguaggio dei russi conferisce loro una diversa visione della vita? Sembrerebbe proprio di no.
- quando le differenze cominciano ad essere interessanti scopriamo che non è il linguaggio a guidare i parlanti ma piuttosto la cultura. si dice:"i piraha non hanno parole per i numeri e quindi sono scarsi in matematica". Assurdo, sarebbe come dire che "i tizi non hanno gambe né parole che designino le gambe e quindi non riescono a correre". gli eschimesi hanno 30 parole per designare la neve, nulla di speciale: vivono al polo! il loro ambiente pone delle esigenze su cui si modella il loro linguaggio. i guguu esprimono la posizione coi punti cardinali anzichè con parole tipo dietro, davanti ecc., nulla di speciale: vivono nel deserto dove ci sono certe esigenze di orientamento. L'ambiente incide sulla cultura la quale modella il linguaggio.
- linguaggio e cultura, cosa viene prima? E' un dilemma in stile uovo/gallina. No, per almeno tre motivi: 1) i guguu sradicati dal loro ambiente cessano di esprimersi utilizzando i punti cardinali 2) nessuno nella foresta parla il linguaggio dei guguu 3) i vicini dei guguu magari non hanno il liro stesso linguaggio ma possiedono processi mentali molto simili. e qui cade anche la tipica difesa neowhorf: esistono popoli che condividono l'ambiente ma non il linguaggio. ma nessuno sostiene che condividere l'ambiente porti necessariamente allo stesso linguaggio.
- conclusione: il linguaggio modella il pensiero? ma cosa si intende per pensiero? se si intende quella facoltà in virtù della quale noi possediamo una certa visione del mondo, la tesi è da respingere. il linguaggio puo' al limite condizionare certi comportamenti minimi che possiamo tranquillamente considerare trascurabili.
continua