Robert Sirico sulla dottrina sociale della Chiesa:
- Furono gli effetti della rivoluzione industriale a sollecitare le encicliche dove più è sviluppata la dottrina sociale della Chiesa, a partire dalla Rerum Novarum di Leone.
- L'insegnamento delle Encicliche sociali è dinamico ed anche generico: la Chiesa pur riconoscendosi una scarsa expertise sociologica ritiene che l'insegnamento etico abbia ripercussioni sull'organizzazione sociale per cui non si esime dal dire la sua.
- Tesi del libro: la Centesimus Annus di GPII incarna un coraggioso sviluppo rispetto alla Dottrina Sociale della Tradizione. Senza rotture fa avanzare l'insegnamento della chiesa aggiornandolo col sapere più verificato delle dinamiche sociali...
- Qual è l'autorità del magistero ecclesiale? E che ruolo rivestono le Encicliche? Inutile negare che la CC si attribuisce un ruolo privilegiato nell'intuizione morale e religiosa che esercita attraverso il Papa e i Vescovi riuniti in assemblea. Lo spirito santo è all'origine di questo privilegio. Tuttavia ammette l'esistenza di taluni limiti a tale intuizione: fede e morale. Poi è ben vero che "morale" è termine vago destinato ad esaltare il ruolo dell'interprete...
- Infallibile vs Autorevole. Il secondo insegnamento costituisce il 90% del magistero. Il primo è sempre esercitato in modo solenne: ex cathedra o tramite Concilio Ecumenico... Encicliche sociali: 1) nn sono infallibili 2) nn attengono le competene ecclesiali. 3) discernere l'insegnamento morale da quello pratico...
- I rapporti tra Chiesa e Liberalismo sarebbero stati molto diversi se l'incontro fosse stato con il liberalismo anglosassone...
- Se la Rerum orchestra una difesa della proprietà privata lo dobbiamo all'incombente minaccia della Rivoluzione sui possedimenti ecvlesiastici
- Tesi (sulla Rerum): condanna del socialismo per ambiguità antropologica e moderata apertura al liberalismo...
- Il creato è per l'umanità che lo valorizza con la sua opera. In qs processo gioca un ruolo di rilievo lo strumento della proprietà privata. Notevole la considerazione antropologica: tramite la p.p. l'uomo esprime la sua personalità. P.p. nn è un diritto astratto ma si lega all'anima dell'individuo...
- Gli uomini sono diversi e la loro diseguaglianza segue questo dato di partenza...
- Sui salari Leo invoca il principio della "giusta paga". Purtroppo nulla viene detto sul ruolo del mercato nella realizzazione del principio, cosicchè interpretazioni forzate si sono sentite sdoganate...
- Nella Rerum il concetto di giustizia è il classico: a ciascuno il suo (secondo i meriti). Oggi la giustizia implica equità e quindi parità di trattamento. Ebbene, anche il liberalismo classico si rifà al concetto tradizionale di giustizia. La libertà resta allora centrale nel legittimare le pretese: amore e giustizia convivono. Amare il prossimo nn riguarda la giustizia ma la carità...
- Nella Rerum Leo si preoccupa di fissare obiettivi accennando di passaggio ai possibili strumenti. E anche quando invita all'intervento governativo è pronto a mettere dei limiti: sussidiarietà. La Chiesa teme di essere soppiantata dallo Stato Rerum: la librra contrattazione nn assicura il giusto salario. Qui Leo denuncia limiti nella comprensine del mercato e di come salari artificiali arrechino i loro danni: anche prezzi + alti colpiscono i lavoratori. Senza dire dei disoccupati....
- L'obiettivo di Leo è di trasformare il lavoratore in mini-capitalista. L'intervento invocato servirebbe ad accumulare un capitale di partenza. Conclusione a tesi: la Chiesa nn propone una Terza Via tra socialismo e Liberalismo, si sforza invece di comprendere e dialogare con un liberalismo compatibile con i precetti morali che propone. GPII confermerebbe questa visione. Senza dire che l'ipotesi della Terza Via ridurrebbe ciò che è teologia in politica.
- La sinistra interpreta la Rerum rivendicando un ruolo + ampio per lo stato. Per i movimenti progressisti migliorare la condizione dei lavoratori implica un intervento statale. Non ci sono alternative...
- La funzione sociale della proprietà privata: la p.p. è un diritto naturale che lo stato deve regolare. Il ruolo sociale della p.p. prevale (contrariamente al dettato della Rerum che radicava la p.p. nell'individuo). Ecco il concetto chiave con cui il socialismo cacciato dalla porta rientrava dalla finestra. Ecco spiegato anche lo stretto legame tra Chiesa e Sindacati...
- La Chiesa si interessa solo dei lavoratori nn alza mai lo sguardo s 365 gradi, l'avidità capitalista è equiparata al socialismo ...
- L'attrazione verso il socialismo era irresistibile. Leo lo aveva condannato perchè materialista ma la sua posizione era percepita come "esagerata"...
- Nella Centesimus la musica cambia. Si celebra anche la creatività dell'imprenditore e le virtù dell'uomo produttivo: diligenza, prudenza, affidabilità, autocontrollo. Si legittima il profitto personale sia moralmente che praticamente. Si accusa lo stato assistenziale di deresponsabilizzare l'individuo, s'invoca il principio di sussidiarietà. Ma soprattutto si fa esplicita una scelta di campo liberale invocando un capitalismo che metta al centro l'uomo (par. 42). La parificazione etica tra socialismo e capitalismo - che alcuni individuavano nella Sollecitudo - viene fugata. Bisogna risalire ai tardo-scolastici per incontrare un atteggiamento tanto aperto al mercato. La scuola austriaca e quella virginiana sembrano tra le fonti ispiratrici e ad ammetterlo sono i fautori marxisti della teologia della liberazione...
- Dove la Centesimus ammette l'intervento statale? Salari, previdenza sociale, sussidi di disoccupazione...
- La Centesimus distingue tra aspetto etico e aspetto economico: si critica il consumismo pur nell'opzione per l'economia libera
continua