Non c'è accordo su cosa sia la curiosità, sappiamo solo che si manifesta soprattutto nei bambini, instancabili ricercatori "tormentati" dai perchè".
Punta sulle informazioni trascurando le bizzarrie. Il bimbo nn è attratto dalle stranezze scollegate dalla sua esperienza bensì dalle variazioni sul pregresso.
Ogni approfondimento comporta un rischio a cui siamo sempre più sensibili invecchiando. La paura ci paralizza, l'esempio dei bimbi è costruttivo: tra loro, quando la curiosità s'impone, n è + possibile distinguere i timidi dagli intraprendenti.
Non avere fretta. Spesso la soluzione sta intorno a noi piuttosto che davanti a noi.
I bambini sono un vortice di "perchè", chiedono finchè nn ricevono risposte soddisfacenti ma soprattutto chiedono a chi sa, all'adulto. Anche noi dovremmo chiedere a chi si occupa da una vita del problema che ci interessa.
Il valore della conoscenza supera quello dei beni materiali. Il bimbo che sceglie il cassetto con una caramella nn è dispiaciuto quando scopre che nell'altro ce n'erano 3. L'importante x lui è sapere.
La curiosità è correlata con l'apertura mentale e favorisce la conoscena x serendipity, forse la + attendibile. Consiglio: lasciate a casa il GPS (ogni tanto) girate facendovi guidare dalla curiosità e dall'intuito.
La curiosità crea tensione con le credenze pregresse
il curioso 1 riconosce il nuovo 2 sa ridurlo
strategia x riconoscere il nuovo: 1 mind the gap. 2 le cose nn si ripetono mai
strategia x domare il nuovo: siate accoglienti verso chi è confuso
da cosa nasce cosa: mai vero come oggi... ambiente ideale x il curioso
il curioso sa conversare e adattarsi è socialmente una risorsa... elenco dei benefici
elenco rischiè felice il curioso?curiosità e inteligenza sono correlate