lunedì 22 giugno 2015

Tamar Kushnir su quello che ci insegnano i bambini: la curiosità

Non c'è accordo su cosa sia la curiosità, sappiamo solo che si manifesta soprattutto nei bambini, instancabili ricercatori "tormentati" dai perchè".

Punta sulle informazioni trascurando le bizzarrie. Il bimbo nn è attratto dalle stranezze scollegate dalla sua esperienza bensì dalle variazioni sul pregresso.

Ogni approfondimento comporta un rischio a cui siamo sempre più sensibili invecchiando. La paura ci paralizza, l'esempio dei bimbi è costruttivo: tra loro, quando la curiosità s'impone, n è + possibile distinguere i timidi dagli intraprendenti.

Non avere fretta. Spesso la soluzione sta intorno a noi piuttosto che davanti a noi.

I bambini sono un vortice di "perchè", chiedono finchè nn ricevono risposte soddisfacenti ma soprattutto chiedono a chi sa, all'adulto. Anche noi dovremmo chiedere a chi si occupa da una vita del problema che ci interessa.

Il valore della conoscenza supera quello dei beni materiali. Il bimbo che sceglie il cassetto con una caramella nn è dispiaciuto quando scopre che nell'altro ce n'erano 3. L'importante x lui è sapere.

La curiosità è correlata con l'apertura mentale e favorisce la conoscena x serendipity, forse la + attendibile. Consiglio: lasciate a casa il GPS (ogni tanto) girate facendovi guidare dalla curiosità e dall'intuito.

La curiosità crea tensione con le credenze pregresse

 il curioso 1 riconosce il nuovo 2 sa ridurlo

strategia x riconoscere il nuovo: 1 mind the gap. 2 le cose nn si ripetono mai

strategia x domare il nuovo: siate accoglienti verso chi è confuso

da cosa nasce cosa: mai vero come oggi... ambiente ideale x il curioso

il curioso sa conversare e adattarsi è socialmente una risorsa... elenco dei benefici

elenco rischiè felice il curioso?curiosità e inteligenza sono correlate