Mortimer, hai fatto una domanda imbarazzante che io stesso mi pongo di frequente: cosa deve intendersi per tradizione autentica.
Finché si istituisce il criterio "in dubio pro traditio”, aderisco entusiasta ma poi, quando ci si china su certi problemi, capire come rispettare la tradizione autentica è un' impresa improba.
In genere viene consigliato di porsi due domande:
1) dove si presenta la maggior continuità istituzionale?
2) dove risiede la maggiore continuità dottrinaria?
La duplice questione consente di liquidare alcune pratiche, altre restano pendenti.
Eppure, per mille anni la Chiesa è riuscita a restare unita. Oggi, a volte, la Chiesa e la cristianità mi appaiono come spaccate in modo estremamente problematico.