sabato 31 ottobre 2015

I misfatti dell'istruzione pubblica di Denis de Rougemont


I misfatti dell'istruzione pubblica di Denis de Rougemont
  • la scuola pubblica ha senso se esiste uno scopo unico e una volontà unica. rousseau tanto per dire pensava che tutto cio' esistesse
  • per i liberali invece è sospetta: la sp potrebbe cercare un consenso ideologico in vista di un consenso politico
  • einaudi contro il titolo di studio: un modo per smantellare la sp
  • è significativo che l'intervento statale ebbe inizio a livello universitario (leggi: serve il consenso non l'alfabetizzazione). scopo: evitare che si moltiplichino le teorie politiche
  • la scuola per i conservatori riproduceva bene l'ordine statuale con le sue gerarchie e i suoi avanzamenti pre-ordinati.
  • lo studente: un amministrato. il docente: un impiegato statale. l'esame di stato: la via per il lavoro
  • il piano di de rougemont: abbandonare la conoscenza fondazionalista: sia nella variante illuminista che in quella idealista. la conoscenza è un processo non un sapere statico.
  • don sturzo: finché la scuola non sarà libera gli italiani non saranno liberi
  • lo stato istruttore non potrà che essere uno stato etico
  • notevole il numero di grandi scienziati cattivi scolari
  • XXX
  • un legame inscindibile: sp democrazia e militarismo
  • la democrazia ci livella verso il basso ed è l'azione che svolge sp: tarpare aspirazioni e velleità, sopire lo slancio
  • la democrazia chiede cosenso e la sp lo fornisce.
  • la scuola del buon cittadino omologa e indottrina. i buoni voti vanno ai perfetti imitatori. scuola come distilleria della noia.
  • i due argomenti a favore della sp: sp come bene pubblico; sp come veicolo per le pari opportunità
  • illuminismo e condorcet: la sp si rende necessaria per combattere la tirannia dell'ignoranza. ok, ma se qs antidoto viene fornito dall'avvelenatore c'è qualcosa che non va
  • gli illuministi liberali si accorgono della gaffe e tentano di rimediare: l'istruzione deve fornire competenze e non valori ma ecco che a qs punto le indicazioni per una buona sp si trasformano in una serie infinita di caveat su cosa fare. difficile passare ore ed ore con una persona senza subirne l'influsso valoriale.
  • giussani: la scuola neutra fomenta il bigottismo verso quella particolare religione che si chiama appunto "neutralità" o verso il qualunquismo. l'unica neutralità possibile è il pluralismo delle credenze, inoltre la scuola neutra è diseducativa poiché lascia solo il ragazzo con il suo silenzio.  la scuola ideologica ti dà un metro per rapportarti alle altre posizioni e, al limite, per aggiustare le tue. 
  • rosmini: la chiesa ha un diritto/dovere ad educare secondo i suoi valori
  • john lott: la sp esiste per minimizzare i costi di trasferimento delle risorse dai privati verso lo stato: il cittadino indottrinato paga più volentieri. 
  • correlazione statistica interessante: più sp, più autoritarismo centralista.
  • argomento: la scuola unica ci mette a disposizione un vocabolario comune. ok, ma esistono molti incentivi privati ad imparare un simile vocabolario, non dovrebbe essere necessario un obbligo di frequenza. forse i reali obiettivi stanno altrove. l'istruzione è economicamente parlando un bene privato in quanto escludibile. 
  • scuola pubblica e progresso. difficile rapporto poiché chi resta fissa chi non puo' cambiare pena la morte ama poco il progresso.
conclusioni