Piccolo manuale pratico del conversatore accorto.
Ricorda sempre che:
- Nessun pasto è gratis. Corollario: Babbo Natale non esiste.
- Devi pensare al margine. Corollario: l' assoluto è una "direzione" non uno "stato" e noi dobbiamo decidere sul prossimo passo.
- Gli incentivi contano. Corollario: l' uomo prima o poi impara la lezione.
- Si migliora realmente solo quando tutti stanno meglio. Corollario: la soluzione del problema consiste in uno scambio.
- La conoscenza è decentralizzata. Corollario: nella nostra testa entra al massimo il 10% delle informazioni necessarie per risolvere un problema.
- Le conseguenze non intenzionali dominano l' azione umana. Corollario: "errore" è sinonimo di "abuso di conoscenza".
- Non è detto che la verità stia "nel mezzo". Corollario: se il "nazi" vuole bruciare 100 ebrei e tu vorresti astenerti da ogni azione, puo' darsi che 50 non sia affatto un numero congruo.
- Tutto è in concorrenza con tutto. Corollario: non si migliora migliorando l' esistente ma mutando paradigma.
- In ogni discussione si formano due fronti (great divide), partecipa solo a quelle in cui non sai dove collocarti, oppure fai in modo che la linea del fronte si sposti affinché tu non sappia dove collocarti.
- Tutt' e tre le principali ideologie sono rispettabili. Te le ricordo: il progressista giudica sull' asse oppresso/oppressore, il liberale sull' asse libero/coartato e il conservatore sull' asse civile/barbaro. Corollario: adotta l' asse della controparte e porta rispetto.
- Esiste un principio di carità. Corollario: evita le caricature.
- I piaceri sono soggettivi. Corollario: evitare le soluzioni che richiedono un confronto tra interiorità.
- Ricchezza e lavoro sono cose diverse. Corollario: la distinzione parassiti/produttori è sempre fruttuosa e non coicide con quella lavoratori/non lavoratori.
- Non abbiamo a disposizione che le nostre intuizioni. Corollario: quando ne critichi una ricordati che ti stai basando su un' altra.
- Devi pensare in termini di distribuzione probabilistica. Corollario: se dico che gli uomini sono più propensi delle donne a fare X significa che esistono comunque molte donne che fanno X molto meglio di molti uomini.
- Il concetto di "mercato senza regole" non esiste poiché "mercato" è l' espressione stenografica di due regole ben precise: rispetto dei contratti e della proprietà.
- Hitler ha fatto tante cose buone. Corollario: evita di discutere con chi non ammette che nel male c' è sempre del bene.
- Devi sottoporti al test di Turing ideologico (simulare in modo credibile l' appartenenza al partito avverso) . Corollario: meglio limitarsi a criticare le idee in cui si è creduto fermamente.
- Altra operazione preliminare prima di accingersi a discutere: individua tre personalità che rispetti e che sostengono idee contrarie alle tue. Se non ci riesci non scendere in campo ma continua ad ascoltare finché non hai adempiuto a questa operazione preliminare.
- Per ogni concetto che esprimi fai almeno un esempio concreto. Meglio ancora se fai precedere l' esemplificazione alla concettualizzazione.
- La chiarezza è un dovere morale.
- Ricordati che a volte le cose vanno in un modo, a volte in un altro (Merle Kling).
- Ricordati, dopo aver esposto la tua soluzione, di pensare sempre: comunque è più complicato di così.
- Facebook lavora per renderti stupido sollecitandoti reazioni immediate. Purtroppo, una volta che hai preso posizione è difficile cambiarla, ti senti come in dovere di difenderla, pensi che se l'intuizione immediata ti tradisce non hai scampo cosicchè ti rifiuti di accettare una simile eventualità; esiste in psicologia cio' che è noto come "effetto dotazione" e lavora per impedirci i cambi di rotta e le rinunce, per quanto appetibile sia cio' che avremo in cambio. Scrivi allora il tuo commento ma lascialo "decantare" per almeno 24 ore, se in quel lasso di tempo non interverranno ripensamenti molto probabilmente la sua sostanza coincide con quello che pensi. L'operazione è difficile e rallenta il dialogo ma ancora più difficile è cambiare idea.
- Tenere sempre ben presenti le tre leggi di Cowen:
- In ogni posizione che si sostiene c' è almeno un errore (la coscienza di questo fatto dovrebbe invitarci alla prudenza).
- Su ogni argomento c' è una letteratura abbondante, penso a persone che hanno dedicato la vita accademica a sviscerarlo (la coscienza di questo fatto dovrebbe indurci a limitare le "sparate" estemporanee, almeno finché non si domina la letteratura di cui sopra).
- I dati disponibili non sono mai sufficienti a dirimere la questione.
Continua.
Esercizio: tutti i consigli precedenti sono errati in quanto espressi in forma stenografica e quindi apodittica. Il buon conversatore, applicando il nono consiglio, cerchi di pensare la forma corretta a cui i consigli rinviano.
Chissà che il manuale "da treno" non sia riciclabile anche sui social dove il veleno circola in dosi massicce.