Tosato su Vangelo e povertà:
- Il progetto sociale di Gesù è piuttosto inquietante
- indifferenza per il sostentamento
- astensione dal lavoro
- rinuncia all' accumulo
- liquidazione dei risparmi
- rottura dei rapporti familiari
- affidamento alla provvidenza e alla speranza nel Regno
- Nel Nuovo Testamento la ricchezza è condannata in più punti. Come reagire?
- con il buon senso: non farsi schiavi della ricchezza
- storicizzando: nessuno abbandonò sul serio le sue ricchezze
- introducendo un doppio standard: certe rinunce riguardavano solo gli iniziati
- franca ammissione di irriducibilità
- Il punto più importante è l' ultimo: ammettere l' esistenza di un problema base di incompatibilità tra etica dei Vangeli e capitalismo.
- Gesù sembra adoperarsi per distruggere l' ordine sociale senza costruire alcunché
- Come riabilitare l' insegnamento di Gesù?
- Interpretare il suo messaggio ricorrendo a esegesi (interpretazione nel contesto) ed ermeneutica (traduzione in altri contesti)
- Gesù era un apocalittico e le norme che introduceva erano transitorie e dettate dall' emergenza dell'imminente apocalissi.
- Il Regno incombente era, secondo la cultura ebraica, un regno materiale e la rinuncia alla ricchezza accumulata in un sistema ingiusto si traduceva in un oculato investimento in vista dell' avvento di un nuovo ordine più giusto.
- Il rapporto tra Gesù e ricchezza va rivisto alla stregua del rapporto tra i coniugi nel matrimonio, ovvero attraverso una reinterpretazione che adatti lo spirito con cui certe norme furono scritte alla realtà contemporanea.
- La dottrina sociale della Chiesa oggi: opporsi all' economicismo (economia come fine) per promuovere l' uomo come fine. Alternativa: puntare su un problema concreto, la diminuzione della povertà nel mondo.
- Giustificazione del profitto: 1) assolve al comando di fecondare la terra (presente anche nel Nuovo Testamento nella parabola dei talenti e in quella del fico), 2) realizza la solidarietà. E' possibile una solidarietà senza intenzione? Sì: vedi beatitudini ("avevo fame e mi avete dato da mangiare", "ma quando ti abbiamo visto affamato, Signore?"). Detto questo un imprenditore puo' anche fare il suo lavoro consapevole dei benefici che apporta.
- Giudizio Universale: serve proprio perché noi non sappiamo chi ha fatto veramente del bene: Norman Barlaug ha giovato più di Madre Teresa?
- Regola aurea. E' l' unico precetto etico chiaramente formulato nei vangeli. E' una norma astratta che supera il test kantiano, una regola generale ideale per una società di mercato.
continua