giovedì 23 luglio 2015

Viktor Zaslavsky sul PCI nel dopoguerra


  • Tesi: la Svolta di Salerno (decisione di collaborare con le altre forze) nn fu un atto autonomo di Togliatti ma fu dettato da Stalin...
  • Reperiti documenti che attestano fino a pochi momenti prima la volontà contraria di Togliatti e di altri dirigenti, la convocazione a Mosca del medesimo, l'ordine di Stalin di virare strategia e l'esecuzione di quell'ordine...
  • Prima dell'accesso ai documenti secretati la storiografia tradizionale inquadrava la "svolta" come il primo atto indipendente da Mosca...
  • Critica di Canfora: fu una scelta tormentata, i tentennamenti di Togliatti vanno compresi...
  • L'intervento dei Sovietici in Ungheria era stato sollecitato e approvato dal PCI. IL fatto che Calfora farcisca d'insulti questa osservazione di per sé non poi così decisiva la dice lunga sul muro di documentazione che una critica seria e svolta nel merito dovrebbe scalare...
  • Z. era stupefatto dalla buona reputazione del PCI in Italia. Fu attaccato in modo scorretto non nel merito ma nella persona tacciata di anti-comunismo viscerale...
  • Mosca nel dopoguerra finanziò Nenni e poi la sua corrente a sinistra infine il PSIUP. Poi il PSI attinse con la DC alle partecipazioni statali per tentare infine con Craxi una forma di "autonomismo finanziario" che terminò con mani pulite...
  • Berlinguer e la questione morale. B. nn era ipocrita, la qm di cui parlava nn aveva nulla a che fare col finanziamento ai partiti o la legalità (il PCI esisteva grazie al flusso di risorse da Mosca). Era invece legata ad una condanna di consumismo ed edonismo...
  • Il dott. Vincenzo Palmieri. Partecipò alle riesumazioni di Katyn subendo l'ostracismo del PCI x la sua onestà intellettuale...