Come scegliere la propria religione - Richard Swinburne
- Come scegliere la propria religione razionalmente? Una versione della scommessa di Pascal...
- Premessa: le religioni possono essere giudicate in base alla loro probabile verità o in base alla bontà dei loro scopi. Qui ci concentriamo sul secondo giudizio...
- Definizione di Religione: un sistema di credenze e comportamenti che offre benessere ora ma soprattutto dopo la morte...
- Ogni religione ha sia una dottrina che uno stile di vita...
- Tesi : 1) la dottrina serve a spiegare xchè un certo stile di vita ci guadagna la salvezza 2) nn tutte le salvezze sono uguali: alcune sono più meritevoli di essere xseguite 3) alcune "vie" rendono la salvezza + probabile di altre...
- I precetti della via cristiana sono ben chiari (comandamenti, discorso della montagna ecc.). Alcuni sono obbligatori, altri supererogatori. Alcuni sono precetti veri anche se il Dio cristiano nn esistesse. Altri invece sono tipici del credente (es. andare a messa)..Anche i buddisti hanno una loro via. In alcuni punti è simile a quella cristiana e atea, senonché raccomandano la meditazione x distaccarsi dalle passioni terrene. Il credo buddista consiste invece nella legge del Karma, della reincarnazione, del distacco e del nirvana...
- Xchè dovrei scegliere una o l'altra religione?: 1) xchè probabilmente è vera e 2) perchè il premio x chi la segue è più desiderabile. Ora ci occuperemo del secondo punto...
- Tesi: le ragioni x seguire il cristianesimo sopravanzano quelle del buddismo...
- I doveri peculiari del C. sono sentiti come ragionevoli. Il C. ci chiede di adorare e ubbidire a Dio. Analogia: quando incontriamo un altro è giusto riconoscerlo anziché ignorarlo soprattutto se è un ns benefattore. Se poi l'altro è sapiente è giusto obbedirli, specie se ci ama e si sacrifica x noi. Inoltre il dio C. ci promette un grande premio in qs vita e dopo la morte. Certo se il dio C. nn esistesse sarebbe tutto una xdita di tempo ma qs mondo dipendiamo dalle probabilità..
- .Tuttavia anche altre religioni promettono molto nell'al di là cosicchè, se vogliamo sospendere il giudizio probabilistico, diventa essenziale vagliare il benessere garantito su qs terra...
- I benefici promessi dal dio C. sono talmente elevati che vale la pena onorarlo qualora sia il dio più probabile, anche se le prob. che esista sono minime...
- E il benessere su qs terra? Facciamo proma un cfr con l'ateo. L'uomo si realizza facendo ciò che ritiene giusto. Alcune azioni sono giuste a prescindere dalla fede ma x l'uomo di fede esistono delle ragioni in + per compierle e quindi ragioni in + di felicità..
- .Fare il bene, poi, forma il carattere, anche quando il bene nn è quello che riconoscono anche gli atei: il credente ha quindi delle occasioni in più. Avere un buon carattere significa poi agire in modo conforme alla ns natura: così come è assurdo negare certe esigenze e anche certi piaceri (il buon cibo, una bella casa, una sposa ecc) è giusto nn esagerare in nulla. La vita è un dono ed è giusto goderselo. Il C. gode per molti motivi alcuni dei quali nn sono a disposizione dell'ateo...
- Conclusione: il credente è aiutato dalla sua fede ad adempiere a doveri riconosciuti da tutti, in qs modo è + prob. che si realizzi e sia felice. È dunque razionale la scelta cristiana x chi crede che quello sia il dio + prob. Anche se le prob. generali sono basse...
- Veniamo ora ad un cfr col buddismo. Il buddismo è più pessimista del C. e richiede al suo adepti l'affrancamento completo dai desideri mondani. Ma il disincanto e la xdita di passione nn è il modo giusto di stare al mondo. Di certo nn è una ricetta universale...
- Il Paradiso dei C. è abitato da chi fa il bene, da chi conosce in modo pieno, da chi gode della bellezza e dell'amicizia reciproca. Il paradiso dei B. è disabitato poichè viene raggiunto da chi si annulla...
- Conclusione: la salvezza di B. sembra decisamente inferiore a quella C. o del'Islam. Da come possiamo valutare con i mezzi che abbiamo qui ed ora nn vale la pena di perseguire la salvezza di B, specie se si ha a disposizione la salvezza C.