sabato 12 settembre 2009

Emilio Morenatti


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Catalina Bartolome

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Bossi assume il figlio all' Expo: 12.000 euro al mese

E Gilli chiosa:

Per sconfiggere corruzione, guerra e malefatte varie della politica, la soluzione non si trova in una moralizzazione forzata della politica (la famosa “questione morale”), né tanto meno in altre soluzioni più o meno estemporanee (dal divieto di avere parenti in politica, al limite di due mandati nel Parlamento, etc.). Piuttosto, se dove c’è politica c’è corruzione, la soluzione si trova nel ridurre al minimo lo spazio della politica nell’arena sociale. Dove c’è economia c’è efficienza. Dove c’è politica c’è, inevitabilmente, inefficienza.

Certo, il potere corrompe e la politica sfuma inevitabilmente in corruzione. E' così da duemila anni e non c' è Di Pietro che tenga.



L' importante è vedere se l' economia non degeneri naturalmente in politica creando un unico circuito. D' altronde il capitalismo da chi va difeso se non dai capitalisti?



Se un circuito simile esiste non ha nessun valore pragmatico il consiglio di puntare sull' economia, è un proclama al pari di quello dei moralizzatori.



Per diminuire la politica ed esaltare l' efficienza si punti piuttosto sulla sete localistica di potere. Un potere decentrato entra necessariamente in competizione e accresce la necessità di efficienza facendo in modo che ci si rivolga all' economia. W il federalismo, quindi (e magari anche i paradisi fiscali).



Non è che per combattere il Bossi dell' Expo sia necessario il Bossi di Pontida?

L' ipotesi più confermata nelle scienze sociali

It’s fun to say we didn’t see the crisis coming, but the central empirical prediction of the efficient markets hypothesis is precisely that nobody can tell where markets are going – neither benevolent government bureaucrats, nor crafty hedge-fund managers, nor ivory-tower academics. This is probably the best-tested proposition in all the social sciences.

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venerdì 11 settembre 2009

Liberali o Radicali?

Cofrancesco prova a tracciare il discrimine usando come cavia Della Vedova.

Per scoprire dove ci di colloca, forse basta chiedersi quale sia il miglior cervello in circolazione. La due e la tre sono le posizioni cruciali. Proprio quelle che mi danno più da pensare.

Un saluto a Mike

E un particolare ricordo della sua lotta indomita per lo sponsor

La tirannia dell' esperto

The professionalization of everyday life was a trend from the outset of modernity, and has grown hugely since the 1960s. It’s a tyranny of experts...

Quello dell' esperto non è il mio cervello preferito, anche se una certa soggezione la mantengo.

Forse è per questo che tirio un sospiro di sollievo quando scopro che non ne sanno granchè.

Cenerentola

Cenerentola aveva una vita infelice tra le mura domestiche, ma non aveva ereditato alcun patrimonio genetico dalla matrigna che abusava di lei. Il messaggio della favola è che si puo' riuscire bene nella vita, si trionferà sulle avversità se si è abbastanza fortunati da aver ereditato buoni geni. Oliver Twist racconta la stessa storia. Il cattivo era il fratellastro malvagio di Oliver, figlio di una madre malvagia. Oliver aveva una madre diversa, d' animo gentile come lui. Storie del genere sembrano ingiuste, ed in effetti lo sono. Di sicuro non sono mai state lette da molti ricercatori impegnati ad isolare gli effetti dell' abuso dei genitori sui minori.

***

La materia è delicata, preferisco articolare meglio il discorso della Harris sugli abusi in famiglia.

1) Abusi gravi possono avere conseguenze permanenti: a) danni al cervello se il bambino è colpito in testa, b) disturbi post-traumatici dovuti allo stress c) personalità multipla.

2) Evitati i casi estremi di cui al punto 1, non c' è prova di altri inconvenienti.

3) Eppure molti studi segnalano delle conseguenze. Esempio classico: chi ha subito abusi è più aggressivo, più inquieto, più infelice...

4) Sono questi, inconvenienti con spigezioni alternative esaurienti.

5) Per esempio considerando i geni ereditati.

5) Per esempio considerando gli abusi tra pari, che il bambino cresciuto ricorda meglio. Molti bambini sono vittime ovunque. E' triste ed ingiusto ma alcuni tratti della personalità o dell' aspetto fisico fomentano il maltrattamento sia in famiglia che fuori.

6) Per esempio gli spostamenti continui a cui questi bambini, spesso sottratti alle famiglie d' origine, sono soggetti.

giovedì 10 settembre 2009

I tre bubboni della Sanità USA

La sanità USA è sotto attacco da parte dell' amministrazione Obama. Mi dispiaccio perchè ritengo quel modello superiore al nostro.

Eppure, a parte la mitologia imbastita sui cadaveri senza carta di credito che ostruiscono le porte dei Pronto Soccorsi, ci sono anche difetti che all' apparenza vale la pena prendere in considerazione.

  1. Speranza di vita: la nostra (Europa) è più alta.
  2. Non assicurati: sono 47 milioni. Continuiamo così?
  3. Costi: toccano il 16% del PIL. Noi europei ce la caviamo molto meglio.


Trattandosi di numeri oggettivi il dibattito sembrerebbe finito. Obama sventola la sua bandiera. Eppure, come dice Davide, i numeri vanno interpretati.

Questa volta ci pensa l' ottimo Greg, con la consueta pacatezza della ragione, a ribaltare alcune conclusioni affrettate. Buona lettura.

P.S.

SUNTO

Speranza di vita. Togli omicidi, incidenti... e gli USA balzano al primo posto. Ricorda poi che sulla mortalità gli stili di vita incidono comunque molto più dei servizi sanitari.

Non assicurati: Togli 1) non cittadini (tra cui molti immigrati illegali) 2) chi puo' permettersela 3) chi ha diritto ma non s' iscrive... e il fenomeno si ridimensiona. Tieni conto comunque che un non assicurato USA riceve più cure che un Canadese (assicurazione universale).

Costi: 1) distingui tra costi all' utenza e costo sociale 2) chi è più ricco di solito spende di più proprio nei servizi sanitari.

Alla ricerca delle vittime

La Rich, affidandosi ai fatti, revoca in dubbio diverse certezze relative al rapporto genitori-figli. Noi profani rimaniamo un po' spiazzati perchè ritenevamo di averle apprese da una scienza ben fondata.

Mi chiedo chi sia la vittima della sua requisitoria? Chi, al termine della sparatoria, resti davvero sul campo. Forse gli psicologi che uscirebbero ridimensionati?

Direi di no, l' accusa è formulata grazie all' erculeo e geniale sforzo di molti psicologi. Un lavoro meticoloso che è giunto a maturazione regalandoci risultati piuttosto univoci.

Sarebbe come accusare gli economisti se la loro materia ha dei limiti. E' grazie al puro genio di molti economisti se oggi sappiamo qualcosa in più intorno a quei limiti. La loro individuazione è un successo adamantino per la professione, non uno smacco.

E' come accusare i logici se nessun ragionamento potrà mai essere fondato su presupposti logico-matematici. E' grazie alle geniali intuizioni di Godel se possediamo questa preziosissima certezza sui limiti. Conosciamo forse per quelle materie una stagione più fulgida?

E allora, dove stanno le vittime?

Sono forse i genitori, lasciati ormai in balia di se stessi?

Non penso proprio: se un genitore riteneva corretto un certo comportamento tenuto con i figli, continuerà su quella via anche dopo aver saputo che cio' che fa ha scarsa influenza nella formazione del bambino. Perchè mai dovrebbe cambiare? Cio' che è giusto è giusto, l' utilità è una questione secondaria.

Forse l' unica vittima della faccenda è il genitore ipocritamente "moralista". Quello che non ha a cuore una relazione etica con il bambino ma solo il bene di quest' ultimo. Costui, in realtà, si disinteressa all' etica genitore-figlio concentrando le sue preoccupazioni sulla riuscita della prole.

Devo ammettere che mi annovero in quest' ultima categoria, faccio fatica ad immaginare un' etica tra genitore e figlio svincolata dalla felicità e riuscita del figlio nella vita, svincolata dalla relazione di utilità. Una relazione che sembra saltata sul serio per aria.

Divide et impera

Vuoi pubblicare uno studio "scientifico" sullla socializzazione in famiglia? Niente di più facile: procurati una buona base dati e non preoccuparti se c' è un po' da lavorare con la calcolatrice. Isola cinque elementi familiari e 5 fattori della personalità infantile, potrai abbinarli in 25 modi diversi ottenendo 25 possibili correlazioni. Basandosi puramente sul caso, è possibile che un paio di correlazioni possano essere statisticamente significative. E se non dovessi trovarne nemmeno una? Niente paura, non tutto è perduto, possiamo suddividere i dati e riesaminarli. Separando i maschi dalle femmine si raddoppia immediatamente il numero delle correlazioni: 50 possibilità di successo anzichè 25! Puo' anche valere la pena di considerare separatamente padri e madri. Poi si passa all' età. Procedi nella suddivisione finchè lo ritieni opportuno. Avrai ottenuto di sicuro una paio di correlazioni significative pubblicabili (sono quelle che escono dal computer con l' asterisco di fianco. Mi raccomando di non fare alcuna menzione della tua scoperta più importante: la montagna di dati irrilevante dal punto di vista statistico che avrai prodotto. Una proliferazione di questo tipo, accompagnata dal silenzio sulle relazioni inesistenti, portò due eminenti studiosi dell' età evolutiva a domandarsi "se il numero di correlazioni significative rivelate sia maggiore di quello attribuibile al caso"- Io chiamo il metodo "dividi et impera": funziona come la lotteria, compri più biglietti e raddoppi le probabilità di vittoria.

Genitori interscambiabili

In altre parole, si scopre che la maggior parte degli elementi che si riteneva avessero effetto rilevante sui bambini non l' hanno per nulla. Che i genitori lavorino o non lavorino, leggano o non leggano, bevano o non bevano, litighino o non litighino, rimangano insieme o si dividano: questi fattori si suppongono sostanzialmente uguali per tutti i bambini in una stessa famiglia e pertanto sembrano avere un impatto assai limitato sui figli nel medio lungo periodo. Con un tratto di penna, Maccoby e Martin avevano cancellato la maggior parte di cio' su cui i ricercatori della socializzazione si erano guadagnati da vivere per decenni.

Per chi non accetta come prove le opinioni di molti psicologi, elenco altri elementi che non incidono o incidono in modo modesto sulla personalità dei figli nel lungo periodo alla luce dei fatti conosciuti:

- metodo educativo (autoritario, lassista, "just right");
- madri che lavorano;
- frequenza del nido;
- qualità del nido;
- genitori omosessuali (e altre famiglie non convenzionali);
- gravidanza indesiderata;
- figlio unico;
- divorzio;
- punizioni corporali.

mercoledì 9 settembre 2009

Ora di Religione

Siete favoreli ad un' ora di religione che spieghi i contenuti della religione cattolica? La vorreste come materia scolastica al pari di tutte le altre? Io, personalmente, sì.

E per quale motivo? Innanzitutto per lo stesso motivo per cui preferisco che mio figlio conosca gli affluenti del Po' piuttosto che quelli del Brahmaputra.

Secondo poi... bè, lasciamo perdere.

Eppure, lo sappiamo bene, qualcuono opina su questo punto come su molti altri relativi ai programmi scolastici.

E allora?

E allora W l' autonomia, purchè responsabilizzata.

Che ciascun fornitore scelga cosa offrire e ne sopporti le conseguenze.

Più facile di così.

La Diabolica Morra

Un Placido furioso perde le staffe dopo che un cronista lo rimprovera: "ti dici di sinistra e poi fai i film con Medusa".

Trattasi veramente di una contraddizione?

A prima vista la deduzione non sembra esatta visto che lo stesso rilievo potrebbe essere rivolto a Medusa. Come è possibile che entrambi nuocciano alla propria ideologia quando si tratta di ideologie opposte l' una all' altra?

In realtà c' è stato solo uno scambio.

Un momento, ma l' ideologia capitalista (Medusa) è proprio una religione che venera l' "idolo dello scambio".

E' proprio vincendo una Morra del genere che il Capitalismo ha sconfitto in Occidente chi lo osteggiava. Altro che Guerra all' Impero del Male!

P.S. Pasolini, mordendosi le dita fino a farle sanguinare, ci guida nei meandri di questo giochino tanto semplice quanto gravido di conseguenze.

Alta tecnologia nella "rete"

Esistono economie di rete nell' alta tecnologia? Mica tanto.

Previsioni autoirrealizzabili

La previsione di uno scienziato sociale gode di scarso credito, inutile negarlo. Di questo non c' è da stupirsi, la loro imprecisione è proverbiale, oltre che comprensibile.

Il fatto singolare è che lo scetticismo si prolunga anche quando ci prendono, anche mentre ci prendono. Sembra quindi che la questione non sia solo legata ai "fatti". Un esempio canonico?

Osservando il mondo negli ultimi vent' anni, quali sono le più importanti tendenze in atto? Direi 1) il mondo è sempre più pacifico, 2) il mondo è sempre più democratico e 3) il mondo è sempre più aperto al mercato.

In altre parole, si potrebbe dire così: il mondo intero tende ad adottare il modello occidentale.

Vent' anni fa qualcuno predisse questa convergenza e mal gliene incolse. Ricordate Francis Fukuyama e la sua affermazione per cui "La Storia sta finendo"?

Bene, se la ricordate probabilmente sarete d' accordo nel constatare che nessuna previsione fu tanto sbertucciata proprio nel mentre si stava realizzando. Non solo, nessuna previsione è stata tanto ridicolizzata anche dopo che si è realizzata.

Come mai?

via ss

martedì 8 settembre 2009

La vecchiaia non è un picnic

Philip Roth è un ottimo scrittore. Anche se non ha ancora vinto il Nobel, si puo' stare tranquilli: è americano!

Questa estate ho scelto la sua compagnia intrattenendomi con un piccolo capolavoro forgiato nella sua operosa officina, "Patrimonio".

Il soggetto è, come al solito, un evento biografico. C' è un Padre da accompagnare lungo l' ultimo anno di vita concessogli dal cancro che, partendo dal cervello, ha già cominciato a divorarlo. Ci sono parole consolatorie che devi pronunciare al genitore mentre ti scopri incapace di crederle.

E c' è anche una dentiera dimenticata sulla poltrona da spostare: ecco, Roth nel suo libro racconta l' umidore che s' irradia dal palmo del figlio mentre la ripone in un bicchiere di fortuna.

Come capita in questi casi, ci si sveglia un mattino e l' uomo che il giorno prima assomigliava così tanto a lui non gli somiglia più: metà del suo viso se n' è andata per conto suo, non è più quella. Piccoli ictus hanno cominciato il loro singolare e grottesco lavorio notturno.

La bocca è storta e parla come fosse appena fuggita dalle grinfie di un dentista.
Mangiare è causa di frustrazione mascherata. Quel che non riesce a nascondere è il residuo di cibo che staziona a sua insaputa sul mento mentre ti guarda tra un boccone e l' altro.

E ora, che ne faremo di questo vecchietto?

Non fa più paura a nessuno quel vecchio leone in disarmo con le orecchie stiracchiate quasi fossero caramelle mou e il viso che gli regala la pappagorgia di famiglia afflosciandosi sempre più sulle ossa facciali.

Stringere le radiografie di quel cranio tra le mani... che esperienza! E' il suo cervello! Il cervello che lo faceva dormire ai concerti giudicati poi "bellissimi" al risveglio tra gli applausi. Quel cervello che lo faceva pensare in modo tanto brusco, che lo faceva parlare in modo tanto enfatico e primitivo, che lo faceva combattere ottusamente ogni punto di vista che si discostasse anche di poco dai suoi trionfanti pregiudizi.

Un modo insopportabile, specie per un figlio che ha fatto la metà della metà di lui e studiato il doppio del doppio.

E' il miracoloso cervello che nella prole spargeva tanta preoccupazione e frustrazione ai tempi della sua onnipotenza; il cervello che animava una tale ansiosa dispotica tirannia in grado di spegnere mestamente, al solo contatto, ogni vivace indipendenza in fieri.

Un cervello che si appresta ora ad ingolfarsi causa "grande massa neo plastica localizzata in zona parietale". E' una meraviglia che tanta vita vissuta e fatta vivere potè uscire da quel "coso". D' altronde la volontà di Dio eruppe da un roveto ardente e, in modo non meno miracoloso, quella del Padre scaturì da lì.

Vecchio, vedovo e con un cancrone nel cervello... che fare? Una strana pigrizia pre-mortuaria avvolge la vittima predestinata. Si consumano ancora dei pasti, ovvio. Ma ci si limita a qualche wurstel bollito o a fagioli in scatola.

Nonostante la solida situazione finanziaria non si esce nemmeno a comprare il giornale: si aspetta tutto il giorno di riceverne una copia da qualcuno nel condominio.

Vestiario: si comincia a tirar via su cio' che agli altri non è visibile; pigiama, fazzoletti, mutande, calzini: sembrano attendere una moglie che li sistemi.

Poca voglia di parlare. Qualche crocchio sul pianerottolo dove il vicino racconta del cognato, un tale con un tumore del tutto simile: gli hanno fatto le radiazione ed è andato via.

Solo il portinaio riesce a rianimarlo: ce l' hai da dieci anni, il ritmo è tanto lento che ce l' avrai per altri dieci, sono ben altre le bestiacce ti fotteranno. E lui che rintraccia ogni parente per elencare con autentica gioia i potenziali assassini alternativi.

La vecchiaia non è un picnic, e scopri solo oggi quel misto patetico di sfida e rassegnazione dissimulata che i figli scambiano per onnipotenza castrante.

Onnipotenza? Il ricordo del rifiuto grezzo con cui ti rovinava la vita impedendoti di uscire la sera, oggi lo riconosci, ne cogli la disperazione di fondo e ti commuove: è lo stesso con cui allontana da sè la croce del catetere.

Roth è talmente cristallino nella sua prosa che tutti lo capiscono. Ma se tuo padre non è stato uno stinco di santo, lo capisci ancora meglio.

E ho in mente quei Padri criticabili che non riesci fisicamente a criticare: e a 58 anni è difficile come a 18, come a 8. Che persino oggi sanno disseccare i virgulti intorno a loro con incazzature degne di chi ha davanti una vita intera. Sono casi in cui è molto più semplice uccidere che criticare.

Che pacchia, pensi, quando a sopravvivere è la mamma! Per lui non c' era nulla della mamma che andava bene, doveva rassegnarsi all' inevitabile: sarebbe diventato il boss della mamma come di tutti gli altri; anche se la mamma non aveva affatto bisogno di un boss, anche se nessuno in famiglia aveva più bisogno di un boss.

Il bisognoso era lui, anche all' acme del vigore aveva sempre impellente necessità di un partner placido, bonario e paziente a cui correggere continuamente i difetti.

La mamma non era in grado di opporsi; incitata pronunciava mentalmente la solita solfa: "come faccio a fargli una scenata... lui non è come me... non la sopporterebbe... andrebbe a pezzi...". Quando il sacro terrore di mandare a pezzi qualcosa invasa chi hai al tuo fianco, puoi permetterti un vitalismo oggi irreperibile.

Lo senti sbraitare verso la zia che apre la scatola di fagioli senza mantenerla ferma, è sinceramente stizzito... ma possibile che non capisca... che non la tenga dal basso... che sia così tonta... ma come si fa... lui gliel' ha detto mille volte?! Ascolti dall' altra stanza: "sei sull' orlo della catastrofe, vecchio scemo, fai solo passi piccolissimi per non cadere e allarghi le braccia per tenerti alle pareti del corridoio, lascia che apra quella scatola come cazzo vuole".

Poi, un bel giorno, un Padre così si smerda. E tu devi pulire. Lo trovi piagnucolante in bagno, gli fai una doccia e lo metti a letto. Operazioni durante le quali è riuscito a spargere merda ovunque. E tu devi pulire senza capire bene da dove cominciare.

Si pulisce la merda del proprio padre perchè va pulita: una volta sfuggita la nausea, ignorato il disgusto e dominate quelle fobie che hanno raggiunto la forza di un tabù, c' è ancora tantissima vita da accogliere dentro di se', c' è un intero Patrimonio nascosto da ereditare.

Morire è un lavoro e i nostri padri erano sia dei gran lavoratori che dei gran datori di lavoro.

***

Un padre ebreo che muore facendosi odiare a più non posso, dunque. Come gli ebrei traffichini nei campi di Maus. E quando l' odio cresce nel cuore insieme alla compassione, libera una fragranza che rinuncio fin da subito a descrivere perchè per essere all' altezza del compito ci vorrebbe molto più di un premio Nobel. Ci vorrebbe un bel Nobel americano.

lunedì 7 settembre 2009

Quando l' Apartheid funziona

Se in classe si creasse il gruppo dei "secchioni" affianco a quello degli "scansafatiche", e la cosa è molto probabile allorchè le provenienze degli alunni siano varie, il divario nei rendimenti sarebbe destinato ad accrescersi nel tempo. Non solo, chi finisse per sbaglio nel secondo gruppo, dopo poco meriterebbe di stare lì a pieno titolo. Il contrasto funziona come un' altalena: quando uno sale, l' altro scende; ma il saldo non è neutro: peggiorare è molto più facile. A questo punto è chiaro il motivo per cui bambini che frequentano scuole private o parrocchiali riescono così bene. Queste scuole si rivolgono ad una popolazione omogenea: i bambini che le frequentano provengono da ambienti in cui i genitori danno a queste cose un' importanza tale da essere disposti a pagare per l' istruzione dei figli. Inserite in queste scuole un piccolo numero di alunni che hanno una borsa di studio, e assumeranno i comportamenti dei loro compagni. Margaret Thatcher, ex primo ministro britannico, aveva frequentato, dopo aver vinto una borsa, una scuola privata di lusso. Omogeneità: è questo il motivo, per quanto paradossale possa sembrare, per il quale le femmine riescono meglio in matematica e scienze in scuole di sole femmine, e le Università che per tradizione ammettono solo neri, sfornano un numero incredibile di scienziati e matematici neri fra i più dotati del Paese.

La Harris risponde ai dubbi di una vecchia discussione: classi separate no; classi separate ed isolate sì.

Quando l' Apartheid funziona

Se in classe si creasse il gruppo dei "migliori" affianco a quello dei "peggiori", e la cosa è molto probabile allorchè le provenienze siano varie, il divario sarebbe destinato ad accrescersi nel tempo. Non solo, chi finirebbe per sbaglio nel secondo gruppo, dopo poco meriterebbe di stare lì a pieno titolo. Il contrasto funziona come un' altalena: quando uno sale, l' altro scende; ma il saldo non è neutro: peggiorare è molto più facile. A questo punto è chiaro il motivo per cui bambini che frequentano scuole private o parrocchiali riescono così bene. Queste scuole si rivolgono ad una popolazione omogenea: i bambini che le frequentano provengono da ambienti in cui i genitori danno a queste cose un' importanza tale da essere disposti a pagare per l' istruzione dei figli. Inserite in queste scuole un piccolo numero di alunni che hanno una borsa di studio, e assumeranno i comportamenti dei loro compagni. Margaret Thatcher, ex primo ministro britannico, aveva frequentato, dopo aver vinto una borsa, una scuola privata di lusso. Omogeneità: è questo il motivo, per uanto paradossale possa sembrare, per il quale le femmine riescono meglio in matematica e scienze in scuole di sole femmine, e le Università che per tradizione ammettono solo neri, sfornano un numero incredibile di scienziati e matematici neri fra i più dotati del Paese.

La Harris risponde ai dubbi di una vecchia discussione: classi separate no; classi isolate sì.

venerdì 4 settembre 2009

I danni dell' autostima

Secondo molti esperti, la stima di sè è la cosa più preziosa che un genitore possa dare ad un figlio. Forse costoro mettono il carro davanti ai buoi, non tengono conto del semplice principio che molti nostri sentimenti derivano da quello che facciamo anzichè esserne la causa. L' approccio promosso dai guru del "benessere spirituale" potrebbe avere addirittura un effetto negativo scoraggiando le persone al tentare di ritagliarsi una vita decente e incoraggiandole invece a fare di tutto per star bene con se stesse senza migliorarsi in nulla. Esiste addirittura una teoria che collega la violanza alla bassa autostima, ma la conclusione opposta sembra meglio confermata: la violenza deriva da un egotismo minacciato. Quando le capacità di chi gode di alta autostima vengono revocate in dubbio, scatta una reazione violenta. La violenza è una faccenda rischiosa, difficilmente attrae i pavidi sfiduciati. Guidare ubriachi e restare incinte senza volerlo, per esempio, è tipico di chi gode di ottima autostima. Lo sfiduciato resta in casa una vita torturandosi per non riuscire ad uscire e sparare a qualcuno, di solito finisce invece nello studio di qualche psichiatra, il quale, quasi sempre, intraprende la cura con un obiettivo preciso: fare in modo che il paziente smetta di biasimare se stesso per incolpare finalmente i genitori. Poichè spesso ha a che fare con depressi, la cosa è abbastanza facile, costoro rivangano l' infanzia mantenendo un' intonazione infelice e malinconica. E' così facile convincere persone del genere che la colpa di tanta tristezza sia di mamma e papa'.