giovedì 6 agosto 2009
Destra-Sinistra
Libertario: crede nel mercato.
Conservatore: crede nella tradizione.
Progressista: crede nell' esperto.
E mi costringe ad una revisione (ancora poco convinta).
Medici calcolanti
Problema: regolare i prezzi dei medicinali, come avviene in Europa e come auspica in parte Obama, colpirà l' innovazione farmacetutica? Occasione buona per vedere diversi bias al lavoro.
Un medico (dott. Avorn) pondera la questione e alza la palla:
a couple reasons that this is a specious argument. One is that according to their filings with the SEC, the drug companies only spend about 15 cents of every dollar on research and development. That's compared to more than 30 cents in administration and marketing and more than 20 cents on shareholder equity. As an investment in R&D, I think any venture capitalist would say a company spending 15 percent on research is not a robust innovation engine.
L' economista (McArdle) incredula per l' assist, schiaccia a terra inesorabilmente:
This makes about as much sense as saying that Dr. Jerry Avorn cannot be that smart because his brain only weighs about three pounds. Presumably, you can't be really smart--really innovative--unless your brain is at least 30 percent of your body weight!
mercoledì 5 agosto 2009
Donne e Uomini di fronte alla scelta
- Le donne sono più generose con gli outsider;
- Le donne sono meno portate alla negoziazione;
- Le donne rendonomeno sotto pressione (basta vedere il tennis);
- Gli uomini peccano di troppa fiducia in se stessi;
- Le donne sono meno disposte a prendersi dei rischi;
Detto questo chi è meglio far decidere? Un gruppo misto, è chiaro.
Anche se troppo spesso i conti non tornano e sul punto sarebbe meglio astenersi.
sabato 1 agosto 2009
Un' elezione con due candidati?
did "God" or a "random" process cause life to appear? To compute Bayesian probabilities here, we must multiply the prior chance of each option by the likelihood of life appearing given that option, and then renormalize. So all else equal, the less likely that life would arise randomly, the more likely God caused life
E' un modo per sistemare la questione adottando uno sguardo esterno. Lo riformulo con delle semplificazioni: si individuano nel cosmo 1.000 "pianeti terra" (condizioni di partenza simili al nostro pianeta e vita spiegabile in termini evoluzionisti). Dopodichè si guarda agli esiti finali. L' esito del nostro pianeta è da considerarsi probabile? Per rispondere ricordarsi che abbiamo un novemilionesimo di probabilità di ricevere, quando giochiamo a bridge, le carte che abbiamo ricevuto dal mazziere. Eppure le abbiamo ricevute. Quindi, per "bassa probabilità" s' intende, per esempio, che in 999 terre la vita si è evoluta in modo sempre diverso ma non è mai andata oltre organismi microscopici. In questo senso la terra sarebbe un' eccezione. Il "caso" all' opera sembrerebbe produrre di solito esiti ben differenti. Ma la cosa rlevante è che l' unica alternativa al "caso" è il "progetto".
Forse che qualcuno non accetterebbe il metodo proposto? Non penso proprio, visto che lo adottiamo continuamente per problemi analoghi.
Ma questo consenso, sebbene nulla ci dica nella sostanza della questione, ha perlomeno una conseguenza: appare chiaro come ID ed evoluzionismo siano ipotesi omogenee, ovvero: sono candidati che partecipano alla medesima elezione con le carte in regola per farlo. Evidentemente anche il loro statuto ontologico è il medesimo.
P.S. Imagine that while considering ways life might arise randomly, we had trouble finding any scenario wherein a universe (not just a local region) randomly produced life with substantial probability. Then imagine someone proposed this solution: a new law of nature saying "life was sure to appear even though it seems unlikely." Would this solve the problem? Not in my book.
venerdì 31 luglio 2009
Dorme ancora
e penso a quale infinito si è sommerso in quel nero fumetto che la riposa,
volti, e precise idee sugli animali...
...
il ristorante...
...
l' abito da sposa...
L' errore del giudice Jones
Forse siete l' unico abitante del pianeta, lo stress non vi assedia e avete il bernoccolo della scienza. Passeggiando nella boscaglia rinvenite un orologio. Come ricostruirete la provenienza di quanto avete tra le mani? Se assumete l' esistenza di un orologiaio sarete portati a vedere il suo zampino nella faccenda. In caso contrario vi affiderete alla teoria dell' evoluzione.
Da Alfa Centauri XYZ arriva in gran segreto sulla terra e stiva minuziosamente lo strano cibo che si è portato da casa. In un futuro lontano la rimanenza di queste scorte viene rinvenuta da un' equipe scientifica. Si apre il dibattito sull' origine e sulla strana disposizione di quanto ritrovato: ID o evoluzionismo?
E ora Nagel:
Judge Jones cited as a decisive reason for denying ID the status of science that Michael Behe, the chief scientific witness for the defense, acknowledged that the theory would be more plausible to someone who believed in God than to someone who did not.
Il giudice dichiara non-scientifico l' ID in quanto riceve un appoggio dall' idea metafisica dell' esistenza divina.
Non penso che il pronunciamento del giudice Jones sia solo un' imprudenza che limita la libertà d' espressione e d' insegnamento. Penso invece che, molto più semplicemente, sia una conclusione scorretta per almeno due motivi:
- l' ipotesi metafisica che "dio" non esista favorisce una soluzione evoluzionista (storia verde);
- Ma perchè non facciamo fuori tutte le idee metafisiche e non ne parliamo più. Ovvero, perchè mai "dio" e non invece Xyz (storia marroncina)?
giovedì 30 luglio 2009
Manager sì, manager no
e cascano parimenti le braccia quando si sente dire che il toccasana è mettere in mano le scelte della ricerca e dell’insegnamento a un “management” puramente extrauniversitario – sul modello fallimentare della riforma sanitaria.
Il giorno dopo salta in aria la Sanità di Campania, Lazio, Molise, Sicilia. Motivo? Niente manager.
Il Mercato ha bisogno di regole. E anche la Politica.
Bisogna essere degli anarchici per opporsi ad una simile scontata affermazione che a volte viene scodellata quasi fosse l' uovo di colombo.
E' meno frequente ascoltare quanto la Politica sia soggetta allo stesso bisogno: regole. E chi meglio del Mercato assolve a questo compito? Un' idea l' abbiamo pensando a quanto sia debole e difettosa la competizione democratica.
Il libertario farebbe bene a non arroccarsi nel tentativo di evitare gli interventi di P in M. Parimente dovrebbe battersi per introdurre sempre maggiori forme di M in P.
L' Intelligent Design è una teoria scientifica
Trattasi di scienze con scarse conferme, teorie perdenti rispetto alle teorie rivali. Ma trattasi pur sempre di teorie scientifiche.
L' ID sostiene che la natura è la creazione di un essere intelligente (un ufo, o qualunque essere di provenienza esterna al nostro pianeta...). Noi tutti conosciamo dei sistemi creati da esseri intelligenti, sono sistemi che hanno certe caratteristiche. Ebbene, qualcuno sostiene che anche la natura abbia quelle caratteristiche e quindi.... Ma solo rintracciando l' esistenza materiale dell' essere in questione potremmo avere delle prove. E ne siamo ben lontani.
Il fatto che non ci siano prove, e molti sono scettici che mai ce ne saranno, dell' esistenza di questa "entità" non significa che la teoria non sia scientifica (possono esistere anche teorie non confermate o con conferme illusorie). Per ora ID trae la sua forza dalle debolezze dell' evoluzionismo, ed è già qualcosa.
Forse sono stato un po' confuso e poichè mi riconosco nelle parole del filosofo Thomas Nagel, lascio che sia lui, via Hanson, a parlare.
Il torcicollo dei giornali
A questo punto un' anomala concentrazione dei media nelle mani di un monopolista di destra (Berlusca?) avrebbe solo un effetto riequilibrante e, quindi, benefico.
Come contestare in modo plausibile questo argomento.
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Gli scienziati sono di Sinistra
P.S. Qualche ragione per imboccare la prima strada.
mercoledì 29 luglio 2009
Che farsene degli Stati Falliti?: P2P
Che bello!
Oppure no? I casi di Haiti, Somalia, Kosovo... visti da vicino.
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martedì 28 luglio 2009
Teoria del "cheap talk": IL FUMO UCCIDE
La teoria del cheap-talk lo spiega in modo convincente: perchè nessuno legge gli avvisi scritti da un' autorità che pratica politiche proibizioniste.
L' autorità proibizionista si giustifica dicendo di essere meglio informata dei consumatori. Ma se fosse così basterebbe che si limitasse a "informare". Purtroppo non si limita affatto a quello, e tutto cio' è sospetto.
Qualcuno potrebbe obiettare che quando le "avvertenze" si moltiplicano diventano inefficienti. Ma l' obiezione non sta in piedi, ci sono infatto modi poco "costosi" per informare: basta pensare a negozi o a reparti dediti allo smercio di prodotti "pericolosi" e/o a consumatori "patentati" che possono accedere a questi prodotti.
Le soluzioni sono di mille tipi, eppure si preferisce proibire. Perchè?
Non lo sappiamo, sta di fatto che la perversa logica sottostante finisce per apparire così: esistono prodotti sicuri e prodotti pericolosi, nel secondo caso è bene proibire.
Il consumatore si adatta a tale logica lacunosa e finisce per pensare: nel mondo in cui vivo, in assenza di proibizioni, un bene non è mai seriamente pericoloso; altrimenti, secondo la "logica paternalistica" del sicuro/pericoloso, sarebbe stato proibito.
Ecco perchè e LA MORTE a caratteri cubitali diventa "cheap talk".
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Un altro giorno stupendo
Grande esodo
- Il tempo trascorso subendo sorpassi è più lungo rispetto a quello trascorso sorpassando, anche se il gruppo delle macchine sorpassate è numeroso quanto il gruppo delle macchine sorpassanti. E' una questione ingegneristica. Basta pensarci un attimo.
- Gli sguardi lanciati alla fila a fianco sono in percentuale più numerosi quando siamo fermi.
- Siamo fatti così: più sensibili alle perdite che ai guadagni.
Piaciuta la chiarezza cristallina con cui si svela facilmente un "mistero stradale"?
Ma possibile che un libro così nessuno aveva mai pensato di scriverlo prima d' ora? Tom Vanderbilt è proprio l' uomo che fa per me: ci fa capire come il posto meno indicato per conoscere a fondo i misteri del traffico è stare chiusi in un' auto; risponde con dovizia a tutti i miei interrogativi con tanto di appendice bibliografica. Ma oltre a cio' fornisce spiegazioni su molte cose a cui non avevo minimamente pensato.
Per esempio, perchè chi guida bene spesso incapace di trasmettere le sue abilità?
In macchina diventiamo più cattivi perchè l' anonimato ci copre o perchè ci frustra?
Scatta il verde. Chi suonerà il primo colpo di clacson, e quando?
Herbert Gintis: "road rage are good thing". Prego, spiegare.
Come nacque il primo semaforo?
Mentre guidiamo possiamo parlare? Introduzione ai misteri del time sharing cerebrale.
Sono un ciclista e vorrei che le auto mi sorpassino tenendo una distanza di sicurezza. E' vero che per ottenere tutto cio' devo ampliare la mia distanza dal marciapiede? E vero che sarebbe meglio dismettere il caschetto? E vero che conviene travestirsi da donna?
E' possibile scambiere due parole con David Maister, il più importante "psicologo delle attese in coda"?
Come si impara a guidare tenendo nel dovuto conto la regola Yerkes-Dodson?
Quanti secondi di disattenzione continuata posso permettermi a bordo della mia vettura?
Perchè gli incidenti stradali mortali erano più alti nella NY del 1867 o nell' Inghilterra del 1720 rispetto ad oggi?
Perchè la guida 10 e 10 tramonta dopo l' avvento dell' air-bag?
Tutti i misteri del blind spots e del cambio di corsia ottimale finalmente spiegati.
Perchè la gran parte degli incidenti avviene vicino a casa?
Perchè la maggior parte dei tamponamenti non ha nulla a che fare con la distanza di sicurezza?
E-bay ha qualcosa da insegnare a chi gestisce le strade. Misurare la reputazione degli automobilisti.
Mexico City, città senza semafori. Precedenza a chi viene da destra? No, a chi evita lo sguardo altrui o simula in altro modo stupidità e distrazione. Spiegare meglio.
Tumori alla pelle del guidatore: colpiscono prevalentemente sul lato sinistro. A destra invece in GB e nelle ex colonie. Perchè?
Tutte le trappole del retrovisore convesso.
Il motto dei Monty Python ("siamo tutti sopra la media") sembra applicarsi agli automobilisti quando si giudicano alla guida. Spiegare esponendo almeno 5 ragioni.
Semafori: meglio il giallo lungo o il giallo corto?
Cosa ho fatto quando mi sono imbattuto l' ultima volta nel segnale "attenzione, scuola con uscita bambambini"? Nemmeno me lo ricordo, ma posso rispondere lo stesso: niente. Non parliamo poi di mucche e sassi che cadono. Comincio a capire perchè meno segnali uguale più sicurezza. "Free of traffic sign" (cartello alle porte di Makkinga)
Sono un ciclista seguito da auto e devo svoltare. Perchè alzare lo sguardo sopra la spalla è molto più efficiente che non segnalare la svolta con la mano?
Se guidare è così facile che ci riesce anche mia zia, perchè è impossibile per un robot?
Perchè un incidente sgomberato in dieci minuti puo' creare ingorghi di ore?
Quanto contano le dimensioni degli autocarri nel determinare la loro pericolosità?
Sono fermo in Autostrada; riparto e sembra che ci si sblocchi; poi ci si riferma. Ma che sta succedendo? E' inutile che mi dici trattasi di una "phantom jam illusion", spiega meglio piuttosto.
Perchè il traffico di New Delhi non è poi così caotico come sembra?
Per giudicare se la coda in cui mi sono appena incastrato sarà particolarmente onerosa, meglio guardare quante macchine ho davanti o quante ne ho dietro.
Lo specchietto retrovisore è davvero utile o è piuttosto un intralcio?
La vostra corsia si chiude, dovete convergere in quella di destra. Meglio farlo subito o il più tardi possibile? Elencare le scuole di pensiero evidenziando quella che più ha a cuore il bene comune.
Perchè negli ultimi 5 anni le compagnie sono passate dal multi server alla coda unica?
E non penso proprio che sia finita, arrivederci alla prossima puntata.
lunedì 27 luglio 2009
L' innovazione fa bene?
financial innovation, on net, was a bad thing
Elegante come assalto al pregiudizio. Ma non regge...
I can understand that particular financial innovations might be bad, but financial innovation overall? Surely this claim was false in years 1200, 1900, and also 1950. (Of course you’ll find very harmful financial explosions between those years and the current day but still on net you’ll take the progress.) If the U.S. economy resumes growing at an average rate of about two percent a year, eventually our economy will look very, very different than it does today. It’s hard for me to see running the economy of 2100 with the banking system of…what is the nostalgic year? 1992? 1957?
E se proprio siete a caccia di pregiudizi da sfatare accontentatevi di aver individuato un caso dove nulla come il mercato si cura del "lungo periodo".
Sarò pendolare?
Per esempio, vorrei sapere perchè la colonna al mio fianco scorre sempre più veloce. La scienza cosa dice in merito?
Molti miei amici si credono degli assi del volante, eppure a me sembrano solo dei mediocri autisti e nulla più. Uno di questi lo conosco bene, sono io. Come si spiega questo abbaglio?
Quali sono le manovre stradali più "traditrici"? Dove non devo fidarmi di me stesso?
Perchè quelle cretine delle formiche se la cavano nel traffico meglio di noi?
Perchè quando il traffico è congestionato vedo sempre donne nelle macchine intorno a me?
Perchè dove c' è molto traffico si è così riluttanti a costruire più strade?
Esiste veramente la "curva della morte"?
Cosa "stressa" di più il guidatore?
Perchè molte strade pericolose sono più sicure di quelle sicure e viceversa?
Perchè i parcheggi costano così poco quando addirittura non sono gratuiti?
Dove e quando farò il mio primo incidente?
Perchè quando chiedo ai miei amici se guidano più di quello che vorrebbero
mi rispondo sì, mentre quando chiedo loro se guidano più del necessario ammettono di sì!?
Meglio la rotonda o il semaforo?
Perchè chi ha deciso di cambiare affrontando spostamenti più onerosi, a posteriori si dichiare sempre più infelice di prima?
sono pericolosi i "micro-sonnellini" (time-gap experience) che tutti noi sperimentiamo al volante?
Non ho mai capito veramente a fondo la legge fondamentale del traffico: nel mondo e nella storia l' uomo dedica in media agli spostamenti lo stesso ammontare di tempo (one-hour rule). Qualcuno me la puo' spiegare?
Come si dispongono le macchine via via che arrivano occupando un parcheggio inizialmente libero? E perchè si dispongono sempre in quella maniera?
Quando devo partire? Quando devo rinunciare a partire?
Perchè ogni volta che accompagno la mamma all' esselunga devo parcheggiare vicino all' ingresso anche se cio' comporta una perdita di tempo netta?
In termini di conoscenza non mi aspetto molto dalle mie "vacanze culturali": credo che il viaggio insegni solo a viggiare. Eppure ho la netta sensazione che per sapere qualcosa su un posto, piuttosto che infilarsi nei musei è meglio noleggiare una macchina e guidare nel traffico locale. Perchè?
Per trovare parcheggio meglio la strategia dell' agguato o quella del condor che gira in tondo?
C' è qualcuno che puo' rispondermi? Ma in modo scientifico!
Update. Sembra di sì. Corro in libreria.
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