Il problema della sostenibilità entra nei programmi scolastici, qualche considerazione:
- Definizione: una soluzione non è sostenibile se la sua applicazione pregiudica le generazioni future.
- Problema: dovremmo conoscere il mondo delle generazioni future per attuare programmi sostenibili, in particolare dovremmo conoscere le preferenze di queste ultime: vogliono un mondo più comodo o più "verde"? O ancora: puo' darsi che le generazioni future non abbiano più acqua potabile che sgorgherà dai loro rubinetti. Ma tutto cio' è irrilevante se quelle generazioni potranno permettersi di acquistare acqua in bottiglia.
- Altro problema: se anziché considerare i danni alle generazioni future consideriamo i "danni netti", il tutto si riduce al classico calcolo costi/benefici.
- Il più rilevante indicatore di sostenibilità è la capacità di fare utili senza sussidi.
- Chi non concorda col giudizio di mercato probabilmente considera solo i costi visibili, un caso classico è il km0: si guarda ai costi di trasporto ma non ai costi allocativi delle risorse (fare del centro di una grande città un campo di grano è uno spreco bell e buono).
- La sostenibilità alternativa al mercato (vedi riciclaggio) richiede una notevole regolamentazione e quindi spreco e corruzione.
- il calcolo della sostenibilità è troppo complesso per non essere affidato ai prezzi di mercato.
Continua.