mercoledì 15 aprile 2015
A chi presentare il conto della discriminazione?
Oggi l' affirmative action concentrerebbe i costi sui maschi in cerca di lavoro anziché su quelli che già lavorano. Ironia della sorte, se esiste una discriminazione, questa è perpetrata dai maschi che già lavorano, bisognerebbe quindi spostare i costi su questa categoria se si vuole evitare una "discriminazione invidiosa" dei maschi in cerca di lavoro. Perché non lo si fa? Forse la logica dell' affirmative action è così debole che non reggerebbe ad un reale attacco portato da una categoria organizzata come quella dei maschi che lavorano.