Sembrerebbe proprio di no: il principio di realtà dei bimbi non distingue tra realtà sensibile e fantasie bensì tra differenti tipi di immaginazione.
Il bambino/scienziato, così come lo descrivono alcuni psicologi dello sviluppo, osserva la realtà sensibile e lentamente ne inferisce le leggi interne costruendo la realtà ma il bambino reale non procede in questo modo per stabilire cosa per lui è reale e cosa non lo è.
Alcuni esperimenti sorreggono questa conclusione.
Per i bambini Lincoln e Potter sono entrambi personaggi mai incontrati che non hanno visto. Come reagiscono se raccontiamo loro le due storie e poi chiediamo quale dei due è reale?
E tra Lincoln e Mosé?
I risultati sono eterogenei.
Questo ci fa capire che per i bimbi alcune immaginazioni sono incompatibili con la realtà mentre altre lo sono.
Nemmeno i germi sono per loro un incontro abituale.
In altre parole: per fissare il principio di realtà distinguono tra immaginazioni e non tra immaginazione e una realtà sensibile più affidabile delle prime.
Ma per distinguere tra immaginazioni occorre una grande meta-immaginazione! E' proprio grazie a questa facoltà che il bambino costruisce il suo mondo.
I bambini, più che scienziati, sono filosofi.
https://www.bigquestionsonline.com/content/how-can-we-encourage-imagination-early-life