Alcuni filosofi ritengono che l' essere umano cominci la sua vita allorché la materia corticale inizia ad organizzarsi nel suo cranio, ovvero 25/32 settimane dopo il concepimento. Questo perché si pensa che l' essenza dell' uomo risieda nella sua capacità di avere dei desideri e questa capacità diventa operativa con la presenza di un' attività corticale.
Di solito a costoro si obbietta con il caso dell' uomo in stato comatoso: un soggetto con attività cerebrale pari a zero. Nessuno ucciderebbe chi si trova in questa condizione, specie se destinato a riacquistare la sua coscienza.
Se poi ipotizziamo che il risveglio avverrà dopo nove mesi e con una coscienza da riformare completamente (la vecchia è perduta), ecco che si stabilisce un' evidente analogia con il feto: il comatoso ristabilito sarà un uomo nuovo a tutti gli effetti.
Non ho mai incontrato una risposta articolata a questa obiezione, oggi finalmente ne ho letta una.
E' quella del filosofo David Boonin, imperniata sul concetto di desiderio disposizionale DD.
Il DD non non è un desiderio prodotto ma un desiderio sotteso: noi desideriamo una buona vita ma il nostro cervello non produce in continuazione questo tipo di desiderio. Tuttavia, per postulare l' esistenza di un DD occorre pur sempre una base materiale, un cervello. Ripeto, non è necessario che il cervello funzioni poiché non deve produrre proprio niente. Il cervello è solo la base materiale che il nostro intuito ritiene necessaria per avere un DD. Ecco allora che si realizza una differenza tra il comatoso - che ha questa base - e il feto prima della 25esima settimana - che non ce l' ha.
A me una soluzione del genere appare un po' astrusa, lo ammetto. Mi risulta difficile postulare l' esistenza di una realtà fluttuante come il DD. Trovo più lineare la soluzione proposta dagli anti-abortisti: la vita del comatoso va preservata perché il suo cervello, anche se momentaneamente fuori uso, tornerà a funzionare. In altri termini: il cervello del comatoso è potenzialmente funzionante. Ma anche il feto appena concepito contiene in sé la base materiale per un cervello potenzialmente funzionante. Questa CONTINUITA' preserva sia il comatoso che il feto.
Qualcuno potrebbe dire che DD non è una realtà fluttuante ma una realtà inferita della vita passata del comatoso. Qui non ci siamo per almeno due motivi: 1) e se il comatoso è destinato a risvegliarsi con una nuova coscienza? 2) è ragionevole pensare che anche il feto, una volta adulto preferisca la vita alla morte.