Giussani è categorico: puoi scegliere solo se fai esperienza in profondità.
Sembrerebbe una riformulazione del principio liberale "conoscere per deliberare".
Eppure vedo rischi, grossi rischi. In genere chi fa esperienza di X investe su X molto del suo capitale umano e questo lo induce a dare un giudizio positivo di X perdendo parte della sua lucidità.
Chiedete a chi ha figli se si pente della sua scelta? La risposta sarà certamente "no". Ma è una risposta credibile? Persino chi legge un libro voluminoso e impegnativo difficilmente ammetterà che è brutto.