La generosità e i suoi puzzles
- Chi nn vota leggi x i poveri è egoista?…
- All'apparenza i "presunti egoisti" non ammettono di esserlo ma avanzano altre ragioni: nn voto xchè altrimenti 1) nessuno lavorerà più se togliamo a chi lavora x dare a chi nn lavora e 2) ho diritto a quel che mi sono guadagnato. Si tratta di ragioni pretestuose?
- Affrontiamo dapprima un'altra questione: chi vota la legge è invece generoso? Probabilmente no, se veramente tenesse ai poveri, e soprattutto se la legge per i poveri non passasse, ci aspetteremmo da lui che dia il superfluo in elemosine a favore dei poveri: d'altronde, se davvero pensasse al prossimo xchè nn farlo? Soffrirebbe di più trattenendo presso di sè le sue ricchezze: potrebbe forse un padre vivere nell'abbondanza sapendo che il figlio vive nelle ristrettezze? Avesse anche dieci figli e le sue sostanze bastassero solo per cinque, devolvere ai cinque che puo' salvare per lui sarebbe comunque un sollievo.
- Una parentesi numerica: chi vota "no" alle leggi x i poveri è di solito non è meno generoso ma è più generoso verso i poveri stessi...
- Altra considerazione: poichè il voto di un ricco è ininfluente xchè mai dovrebbe votare contro esponendosi all'accusa di egoismo senza guadagnarci nulla? Evidentemente crede nel suo voto. Democrazia e ideologia (in buona fede) sono contigue. Ciò è rafforzato dal fatto che chi vota "no" è più generoso. La spiega + semplice sta dunque nel pensare che credano a quel che dicono...
- Però neanche i ricchi donano tutto il loro extra! Sia chi vota sì che chi vota no è dunque un ipocrita? Non sembra proprio: chi vota no è comunque attento a nn creare disincentivi nemmeno con l'elemosina e poi nn pensa affatto che sia suo dovere donare l' extra, in questo è coerente. Chi invece vota "sì" sembra proprio un perfetto ipocrita poichè i suoi principi e il suo comportamento nn sono allineati...
continua