C' è sempre il problema della qualità dell' arte e dei "generi bassi".
Ma se la bellezza è un' esperienza prima ancora che un requisito, possiamo tracciare un legittimo parallelo con la fede.
Ora, possiamo avere la fede del raffinato teologo come possiamo avere la fede dell' ignorante pastorella (magari di Lourdes).
Chi dei due sperimenta una fede più degna? Difficile dirlo, di sicuro la sperimentano viaggiando su mezzi differenti: il primo sfrutta i ponderosi libri di teologia per accendere la sua fiammella, la seconda sfrutta l' accorata preghiera della devozione popolare.
Esiste una sorta di qualità sia nel primo tramite che nel secondo, una qualità che porta ad una fede degna sia nel primo caso che nel secondo.
Così pure nella musica, per esempio, la bellezza puo' essere sperimentata sia apprezzando una grandiosa sinfonia che immergendosi in una canzone popolare costruita con tutti i crismi dell' autenticità.