giovedì 20 novembre 2008

Una meritocrazia qualsiasi è sufficiente

Nelle nostre società la diseguaglianza cresce ma noi sembriamo disposti ad accettarla.

Le due spiegazioni tradizionali sembrano impotenti.

[ricordiamole: 1. non ci confrontiamo mai con chi è troppo diverso da noi 2. la presenza di opportunità ci fa sopportare tutto]

E allora ne occorre una terza: è il modo con cui oggi si costruiscono le celebrità a renderci tanto acquiescenti.

La celebrità di oggi è molto simile a noi: la cassiera dell' Esselunga di Corbetta, il figlio del mio vicino di casa. Tutto cio', sebbene sia un' illusione ottica, fa pensare che anch' io possa avere la mia chance.

Inoltre queste celebrità escono da una competizione. Non so bene quanto meritorio sia vincerle, ma trattasi comunque di dure competizioni quali ri reality, lo sport, eccetera.

Conclusione: 1) se non c' è meritocrazia nella società pazienza, l' importante è che ci sia in TV. 2) la meritocrazia è centrale, non importa molto quale, purchè sia chiara.

Che tristezza, qualcuno penserebbe. Ma volte "regole chiare" e "regole giuste" sono sinonimi. In fondo rispettiamo la fortuna e un istinto atavico ci fa distinguere tra Male e Ingiustizia.

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