lunedì 13 luglio 2015

HFT e dintorni


La posizione di Tyler Cowen su HFT
  • Telefono e telegrafo, una prima versione di HFT...
  • Critica: chi ha accesso a certe tecnologie vince facile. Chi nn crede ad una versione forte di EMH accetta qs fatto pensando ai benefici sociali di domani...
  • HFT rende il mercato + liquido..HFT spaventa gli operatori mettendoli in fuga. Vero forse nel breve ma nel lungo il mercato risponde aggiornando le strategie...
  • Contro hft finora polemica spicciola e nn argomenti chiari...
  • Xchè un'ora è meglio di 1 secondo?…
  • La critica più fondata: se tutti utilizzassero HFT gli esiti dell'arbitraggio nn sarebbero differenti rispetto allo slow trading cosicchè gli investimenti in HFT possono ben dirsi sprecati. Tuttavia si tratta di uno spreco limitato dalle aspettative degli operatori: nn investirò se nn mi aspetto guadagni...
  • Inoltre la velocità nn instaura monopoli naturali poichè si abbina sempre a strategie particolari: il più veloce nn prende affatto tutto il mercato proprio come DFW nn prende affatto tutto il mercato ebook anche se produrne uno in più è a costo zero...
  • Da studi attendibili si direbbe che il pc in borsa abbia aumentato la liquidità e i tempi di arbitraggio...
  • Xchè nn obbiettiamo sullo spreco di risorse degli arbitraggi tradizionali, pensa solo alle banane? Eppure la logica HFT è la medesima e medesimo è lo spreco. Forse il ns intuito funziona solo con certe scale...
  • HFT crea uno spreco ma elimina lo spreco precedente mettendo fuori causa i rentier di prima...
  • HFT è un xicolo? Sì, soprattutto x quei mercati che nn l'hanno...
  • La liquidità di HFT: sembra illusoria e quando serve sparisce...
  • HFT nn compete con il risparmiatore ma con gli altri trader...
continua

Il punto di landsburg:


  • La competizione darwiniana, rispetto a quella di mercato, è inefficiente: vedi apologo sulla lunga coda degli uccelli del paradiso...
  • A volte il mercato si comporta in modo darwiniano con derive di spreco. Un es. potrebbe essere l' HFT...
  • condizioni: mercati win take all con costi di prod. marginali pari a zero: tutti investono ma uno solo vince cosicchè l'investimento dei xdenti è "spreco"…
  • Caso classico: lo sport. Se c' è MJ su un canale tv che raggiunge tutti a costo marginale pari a zero vincerà su tutti gli altri eventi sportivi che risulteranno sprecati. Spettacolo: Se DFW vende il suo ebook (cm pari a zero) tutti compreranno i suoi e solo i suoi libri e la produzione di altri libri sarà un mero spreco...
  • Difficilmente l'inefficienza darwiniana si presenta allo stato puro: in effetti né MJ, né DFW hanno alcun monopolio, evidentemente lo zero-marginal-cost deve comunque vedersela con differenziazioni nella produzione...
  • I cestisti e gli scrittori avrebbero potuto accordarsi in anticipo con MJ e DFW evitando lo spreco di risorse, esattamente come gli uccelli del paradiso si sono accordati x tagliarsi la coda....
  • Altro caso di scuola: la corsa senza esclusione di colpi x impadronirsi dell' unico pozzo di petrolio. Tutti sopportano costi ma solo il vincente non spreca l' investimento. Non sarebbe stato meglio mettersi d' accordo con un asta?…
  • NB: anche qs fallimento è comunque riconducibile alla presenza dei costi di transazione: se i concorrenti consapevoli si accordassero prima di investire l' eff. sarebbe preservata. Vedi la riunione degli uccelli del paradiso....
Caso di scuola:

  • Innovazione IT
  • costo alice: 5000
  • ricavi alice: 100.000
  • costo bob: 80.000
  • ricavi bob: 100.000
  • costo consumatori con alice: 100.000
  • godimento cons. con alice: 200.000
  • cc con bob: 100.000
  • gc con bob: 201.000
  • valore sociale con bob: 20.000 - 95000 + 101.000 = 26.000
  • vs alice: 95.000 + 100.000 - 20.000 = 175.000
  • Problema (mio): ma gli 80.000 non vanno conteggiati anche tra i benefici sociali? (sono un reddito per i softeristi)
  • Chiarimento: no. Se si assumono mercati competitivi la produzione non ha mai margini (valore sociale tendente a zero)
  • Semplificazione del problema: si passa da A a B con un piccolo vantaggio x i consumatori. Ma in A il monopolista speculava molto + che in B: a parità del resto in A il valore sociale è maggiore...
  • Detto altrimenti: in un sistema dove il consumatore è sovrano scambia un piccolo vantaggio x il c. contro un grande vantaggio del produttore...
  • E se alice e bob si accordassero per nn passare a B? No. Quel che chiamiamo "alice" può anche essere un gruppo numeroso di persone a cui si aggiungrrebbe bob solo x lasciare il suo ruolo a fred.
  • Ma attenzione (colpo di scena): quando il "gruppo alice" diventerà sufficientemente numeroso nessuno degli appartenenti guadagnerà alcunchè (come in concorrenza xfetta), ciò consentirà di passare in B senza costi sociali (mero trasferimento di risorse tra i ricattatori di alice agli sviluppatori del soft dell' ennesimo Bob)
  • Conclusione: solo un ricatto (se entri investirò x farti concorrenza e anche se vincerai avrai margini bassi) può salvare l' efficienza locale. Ok, il ricatto con le sue asimmetrie d' informazione può creare inefficienze, ma qs sono inefficienze tradiznali (da costi di trans). 
continua

sabato 11 luglio 2015

Triumph of the City: How Our Greatest Invention Makes Us Richer, Smarter, Greener, Healthier and Happier by Edward Glaeser


Glaeser sulla città: più ricca, più felice, più innovativa. Inno al grattacielo.
  • Siamo in troppi? Domanda assurda dopo l'invenzione della città: tutta l'umanità potrebbe stare comodamente in Texas, ogni famiglia col suo comodo e spazioso appartamento. Il problema nn è dunque il numero delle xsone... 
  • L'innovatore impara x contatto e prossimità prima che x istruzione. Il talento è contagioso. Il talento x esprimersi deve verificare che può farlo, nemmeno lui crede alle sue potenzialità pratiche, da qui l'importanza di vivere dove il ghiaccio è già stato rotto... 
  • Paradosso: quanto + si è connessi, tanto più conta la prossimità fisica. Perchè? E si torna alla centralità delle idee... 
  • In città c'è poco spazio x cui si producono quei beni che occupano poco spazio: le idee nn ne occupano nessuno. Le idee fanno incontrare sviluppo e cultura in un mix stimolante... 
  • O-ring production: la concentrazione dei talenti consente ai migliori di lavorare insieme e quindi di nn sprecare i prodotti del genio con la rottura di anelli deboli... 
  • Quanto più un paese è "urbanizzato" tanto + è ricco e felice... 
  • L'arte rinsscimentale sarebbe stata concepibile senza una città come Firenze dove i geni erano a stretto contatto e si insegnavano a vicenda?... 
  • Torino, Detroit e il declino delle città. Una città rischia se si affida ad un unico progetto e declina con esso. Allo stesso modo nn può essere resuscitata con le grandi opere. È il pluralismo che vivifica una città xchè solo le diversità esaltano le interconnessioni... 
  • Qual è il marchio della città fallita? avere troppe infrastrutture (rispetto alla domanda) nn troppo poche. I grandi progetti sono rischiosi. Dopo una castrofe meglio dare aiuti alle persone che progettare a tavolino la ricostruzione (vedi Katrina)... 
  • Una città nn è fatta da case o infrastrutture ma da xsone: nn doniamo case o infrastrutture ma soldi ed education alle xsone più bisognose affinchè spendano indirizzando gli investimenti... 
  • E la povertà delle xiferie? La City attrae i poveri, nn li crea. Il povero di città è un ricco rispetto al povero di campagna. Contro i crimini e le malattie contagiose il ruolo dello stato è decisivo, nn illudiamoci col libero mercato... 
  • Le ec. di scala della città favoriscono la cultura: musei, teatri... 
  • Limitare le costruzioni è la classica politica anti-poveri che alza solo i prezzi, altro che "consumo del territorio". Le mille restrizioni sono anche fonte di corruzione. Ieri Parigi ospitava la bohem, che ha dato lustro alla città, oggi è talmente "preservata" che un fenomeno del genere nn potrà più darsi... 
  • Un duello inatteso: grattacielo vs auto. Nel primo caso si va a piedi e la città è densa, popolata, viva - vedi Manhattan. Noi abbiamo scelto l'auto e le case basse. Forse era meglio limitare la circolazione piuttosto che l'edificabilità...
  •  Un' altra tendenza da combattere: la proprietà. È una tendenza che favorisce la villetta rispetto all'appartamento... 
  • Grattacielo verde. Basta con l'idea che l'ambientalista viva tra gli albrri. Gli abitanti delle grandi città sono i veri ambientalisti: vivere ammasssti fa risparmiare risorse. Vivere nella cintura o in campagna incide molto di + sull' ambiente. Preghiamo che India e Cina optino x grattacieli e città ad alta densità abitativa... 
  • Vuoi preservare l'ambiente stoppando nuove costruzioni in città?. Bene, stai solo inquinando di più il pianeta incentivando costruzioni in una periferia a distesa.
continua

venerdì 10 luglio 2015

Telefono e HFT

I do not worry about high-frequency trading. Telegraphs and telephones also brought their own, earlier versions of high-frequency trading. As did stock index futures. There are second-best arguments relating to hockey helmets and the like but that is the case with most forms of progress and greater economic speed. You don't have to think that the current profits measure the current social value of high-frequency trading to argue that the overall trend should be allowed. The correct judgment of efficiency occurs at the system-wide level, not at the level of the individual trading strategy.

High frequency trade

I’ve yet to see a good argument that they are high. HFT is taken to mean many things, but let’s (for now) focus on high-speed arbitrage and near-arbitrage. Let’s say the market for coconuts in Thailand reacts somewhat slowly, and the market for coconut derivatives in Singapore allows for quicker trading. A storm comes to Thailand, the two coconut prices split, and a number of traders rush in to take advantage of the price discrepancy. (Of course since the Thai market is slow and less liquid, this won’t be perfect arbitrage.) If ten traders have more or less the same speed (and quality) of trading technology, the returns to rushing would appear to be pretty small. At most, the $$ invested in speed will rise to equal the size of the available p x q discrepancy. That’s basically the same result you get with slower trading technologies. Call it waste, or not, but I don’t see that any new problem has arisen here. There is some waste, bounded by the p x q discrepancy, whether people compete over speed at higher speeds or lower speeds. If one trader has dominant speed, that seems to also limit the costs of running after the arbitrage profits. Rent exhaustion will be far from complete. Alternatively, imagine a leapfrog model. The quickest firm gets to be clear leader for a year, but by the time that year is up they are leapfrogged by a new and speedier technology, and then there is a new leader. It still seems to me that the investments in the new speed technologies are bounded by the p x q discrepancies, as they were in slower times. Keep in mind, if HFT yields profits, there are also incentives to improve the trading technologies in the slower of the two coconut markets. Those incentives will limit the profits from HFT and thus the resources invested in HFT. I understand full well that this discussion considers only a few relevant factors. Nonetheless I don’t see that the critics are imposing even this much structure on the problem. I don’t see why “at higher speed” makes the rent exhaustion problem from price arbitrage more costly in social terms. I don’t see a good theoretical or empirical argument on the table, much less a verified argument. You also might think that more volatile intra-day asset prices are a cost of HFT. Hold off on that for now, I’ll consider it in another post.

Siamo troppi?

"l'intera umanità starebbe comodamente in Texas e ogni famiglia avrebbe a disposizione un comodo e spazioso appartamento" Edward Glaeser.

Il problema non sembra lo quindi il numero.

giovedì 9 luglio 2015

Glaeser studia l'imprenditoria dell'odio


  • Tema: come interagiscono la domanda e l'offerta d'odio? Quest'ultima si sostanzia in storie criminali con protagoniste le minoranze da esorcizzare. Qui si propone un modello...
  • L'odio tra diversi è fonte di mille guai: violenza, corruzione, egoismo...
  • L'odio è + volatile di quel che si creda...
  • L'odio è rivolto per lo più verso chi ci somiglia...
  • L'odiatore vuole essere coerente: l'odiato deve essere rappresentato come un criminale...
  • Ma dal punto di vista oggettivo nn esiste una relazione tra crimini e odio. E in effetti le storie propalate sono false o comunque non rappresentative (imprenditoria dell'odio)...
  • Il metodo Goebbles: ripetere una bugia la trasforma in verità...
  • Esiste una domanda d'odio: è costituita dalla platea di tutti coloro che nn hanno interesse ad approfondire le storie proposte...
  • Le politiche che riducono i contatti (anti-immigrazione segregazione) fomentano l'odio e si auto-alimentano...
  • Le politiche ridistribuzioniste incrementano l'odio tra gruppi: i ricchi si sentono derubati, i poveri si sentono vittime del sistema. L'esempio è quello degli afro-amrricani destinatari dei molti suissidi federali...
  • L'anti-semitismo moderno parte dal pretesto religioso e serve x opporsi al socialismo degli intellettuali ebrei...
  • In medio oriente gli usa appoggiano i liberali, nemici giurati dei fondamentalisti. Da qui la costruzione dell'odio...
  • Tesi: nn esiste odio senza motivazioni politico-economiche....

Recent Declines in Labor’s Share of US Income

Recent Declines in Labor’s Share of US Income:



'via Blog this'



Tesi riscontrata: capitale e lavoro sono complementari e non sostitutivi

mercoledì 8 luglio 2015

Un buon argomento per le quote rosa


Un buon argomento sessista in favore delle quote rosa:
  1. E' giusto aiutare i più sfortunati;
  2. Nascere donna è una sfortuna (talento, abilità, motivazioni...);
  3. Dire che "nascere donna è una sfortuna" alimenta gli stereotipi per cui non è possibile una ridistribuzione esplicita del reddito dagli uomini alle donne;
  4. Non restano che ricorrere a trasferimenti mascherati come, per esempio, le quote rosa.

The Armchair Economist by Steven E. Landsburg. Perché non sono un ambientalista.


Steven Landsburg su come deprogrammare i vostri bambini dall'indottrinamento ambientalista.
  • Il miglior modo x combattere la religione oggi consiste nel combattere l'ambientalismo: è lì che si concentrano i dogmi più irrazionali. Una regolare de-programmazione dei figli sembra necessaria... 
  • L'antidoto alle superstizioni è la scienza. L'antidoto all'ambientalismo è l'economia... 
  • IMHO: perchè se colpiamo un collega con un bastone diciamo che un gesto del genere è inammissibile anzichè dire che "bisogna portare rispetto x il bastone". Xché? Eppure qs ultima è la formula che utilizziamo quando danneggiamo il prossimo attraverso l'ambiente. Una forzatura tutt'altro che innocente. Un modo x dare la precedenza all'abiente sull'uomo. Perchè esiste l'anno della terra e nn l'anno del bastone?… 
  • L'errore dell'ambientalismo: anteporre la morale alle preferenze. Costruiamo un parcheggio o un parco? È un dilemma e la scienza propone alcuni metodi x risolverlo. L'ambientalismo, per contro, pensa di avere la Ragione dalla sua. Si obbietta che il profitto nn è una preferenza. E xchè mai? Oltretutto il profitto trasmette le preferenze dei consumatori... 
  • La retorica delle generazioni future: ma le g.f. preferiscono ereditare un bosco o i profitti accumulati negli anni da un parcheggio? la questione è aperta, inutile far finta di vederla chiusa... 
  • Senza l'assunto della "superiorità morale" nn si spiega la leggerezza dei verdi nell'argomentare... 
  • I verdi impugnano sempre qualche statistica ma dopo averla declamata saltano a conclusioni arbitrarie: le foreste stanno decrescendo, quindi ricicliamo. È + attendibile la conclusione contraria: vuoi più foreste? spreca + carta e i produttori creeranno + foreste. Ma l'ambientalista nn vuole + alberi, a lui interessa il rituale del riciclaggio, del sacrificio. Al fondo è un religioso... 
  • Pesticidi: sono cancerogeni ma abolirli fa collassare il consumo di frutta con effetti sulle malattie legate al cancro. Xché il verde guarda solo al primo effetto? Perchè è un sacerdote... 
  • Estinzione delle specie. Nn sappiamo bene cosa succede quando si estingue una specie, sperimentare sarebbe utile. In fondo ieri una nuova scimmia è stata scoperta in Amazzonia e la mia vita nn ne ha risentito molto. Ma i verdi si oppongono a priori... 
  • Xchè nn ricollocare le industrie + inquinanti nei paesi poveri? Staremmo tutti meglio. Eppure la proposta ha sollevato un coro d'indignazione e l'atteggiamento religioso ha prevalso: inquinare è peccato.... 
  • Il verde mira a convertire il tuo stile di vita. Le soluzioni che nn implicano qs conseguenza, x quanto efficaci, sono escluse a priori dal suo catechismo..… 
  • Quando il padre dice al figlio:"chiudi il rubinetto" la cosa ha un senso. Se a dirlo è il tuo amico verde -magari x mezzo di un politico- la cosa è assurda visto che tu paghi x l'acqua che consumi di conseguenza nn esiste spreco ma preferenza.... 
  • Ai bimbi viene insegnato a nn sprecare le risorse ma nn viene insegnato che anche il tempo è una risorsa... 
  • Xchè nn scambiare un pò di natura selvaggia in cambio di più confort. Con il trasporto pubblico risparmiamo ma l'auto privata è più comoda... 
  • L'economia - mettendo al centro la diversità umana- insegna la tolleranza... 
  • Come c'è l'esonero dall'ora di religione, dovrebbe esserci l'esonero dalle lezioni di ambientalismo
continua

Fair Play by Steven E. Landsburg. La tassa perfetta


Steve Landsburg sulla tassa perfetta
  • I bambini sanno bene che la giustizia ripristina una simmetria. È un ottimo punto di partenza x spiegare l'iniquità onnipresente nel fisco... 
  • Esperimento mentale: A B C vivono su un isola e se la dividono. A e B sono abili costruttori e abbelliscono la loro parte di isola. Devono contribuire anche ad abbellire la parte di C? Devono contribuire in pari maniera o in proporzione alle loro costruzioni (ipotizziamo che B le abbia edificate più belle e più grandi)? Ebbene, i codici fiscali nn sembrano rispettosi di alcuna simmetria. L'ironia sta nel fatto che la progressività della tassazione è spesso presentata come misura equa. Un bimbo ha tutti gli elementi per comprendere qs ironia... 
  • Gli economisti quando parlano di tasse dicono che c'è un trade off tra efficienza ed equità. La cosa sarebbe del tutto incomprensibile a un bambino... 
  • Tesi: quando il reddito dipende dalle scelte (a cominciare dalla scuola) la tassa + giusta è quella capitale... 
  • Lotteria dei talenti. Cosa sceglieremmo dietro il velo d'ignoranza? N.b.: data l'opportunità di fingersi stupidi, ciò che rileva nn è il contratto effettivo ma quello che pesa i potenziali opportunismi. A meno che nn esista uno scanner dei talenti... 
  • Conclusione: la tassa ideale colpisce l'abilità, nn l'attività (tassa sulla natura nn sul lavoro). Tassare la razza, il sesso, la bellezza, l'altezza... 
  • Tasse del genere già esistono: le pensioni x le donne (che vivono di più). L'affirmative action x neri... 
  • Se tassare la razza vi sembra inaccettabile, allora è inaccettabile qualsiasi redistribuzione... 
  • Ma xchè la tassa xfetta ci sembra talmente imperfetta da risultare ripugnante (razzista, sessista)? Per rinforzare questa ripugnanza aggiungo che è compatibile con lo schiavismo: se esistesse il modo di far lavorare i più talentuosi saremmo giustificati a farlo.
continua

Landsburg su tasse, ridistribuzione e lotteria dei talenti:


  • Il problema di una tassa efficiente: nn disincentiva il politico avido e spendaccione visto che con una tassa efficiente non rischierà mai di uccidere la sua gallina dalle uova d'oro. I fallimenti della politica si moltiplica... 
  • Paradosso: la tassa inefficiente affossa l'economia. La tassa efficiente nn pone limiti alla politica implicando la tirannia. Soluzioni 1) nessuna tassa (x redistribuzione) 2) un compromesso (tassa mista)... 
  • Le tasse - sia quelle efficienti che quelle inefficienti - richiedono un' autorità centrale, e qui sorgono altre preoccupazioni... 
  • Critica a Rawls: nel suo contratto nn si accenna alle istituzioni ma da chi è tenuto a far rispettare un contratto dipende il contenuto del contratto stesso. Es. nessun codice fiscale pone limiti alla tassazione ma qs è la prima cosa che richiediamo nel c. di Rawls... 
  • Alla ridistribuzione non crede nessuno. Redistribuzione e ambientalismo. I verdi ci chiedono sacrifici x le generazioni future. Ma qs è chiedere ai poveri x dare ai ricchi. Tra una dozzina di generazioni l'americano medio guadagnerà quanto Bill Gates... 
  • Quando si tagliano le tasse si leva il solito allarme: il deficit sarà a carico dei ns nipoti. Ma nessuno obbliga qs. gufi a scaricare alcunchè sui suoi nipoti: risparmi e lasci eredità cospicue... 
  • Redistribuzione: 1) se fatta con tasse inefficienti è inefficiente 2) se fatta con tasse efficienti è oppressiva e legittima la schiavitù (che ci ripugna eticamente) 3) nessuno ci crede realmente (altrimenti aiuteremmo l'africa o ci preoccuperemmo meno dell'ambientalismo) 4) nessuno ci crede realmente altrimenti appianerebbe anche le altre diseguaglianze (pensa alla sfortuna di chi nasce poco attraente e si accoppia raramente) 5) la teoria della ridistr. come furto sofisticato spiega molto... 
  • L'unica cosa che spiega la rid. e la tassazione prog. è il tentativo di legittimare un furto. Ma xchè molti ricchi sposano la causa?... 
  • Se il ricco considera doveroso ridistribuire potrebbe firmare un assegno al Ministero. Dire: "nn lo faccio se nn lo fai anche tu" nn sembra una buona ragione... 
  • Pragmatismo: "aiutiamo i poveri o si ribelleranno". Una simile soluzione ha conseguenze spiacevoli: "aiutiamo i brutti o si ribelleranno"… 
  • Xchè nn tutte le diseguaglianze ci sensibilizzano? La teoria del "grabbing" risponde bene a qs domanda... 
  • Il sesso forzato dei belli coi brutti (ridistribuzione delle fortune) offende la ns. dignità. Non tolleriamo lo stupro e poco importa se il brutto è stato sfortunato. La mia bellezza la sentiamo nostra e ci sentiamo lesi nella ns dignità se stuprati al fine di riequilibrare le fortune. Lo stesso dicasi x il furto di proprietà... 
  • Altro argomento. Nordhaus: l'innovatore cattura solo il 3% della ricchezza che crea. Non vi sembra che abbia così adempiuto alle sue eventuali obbligazioni sociali?…
continua

martedì 7 luglio 2015

Libertarianism, from A to Z by Jeffrey A. Miron. Difesa nazionale


  • La difesa nazionale è il classico bene pubblico accettato anche dai libertari... 
  • Tuttavia sotto qs cappello si nascondono anche altre attività molto dubbie: attacchi preventivi. L'Iraq è un esempio preclaro. Ma Israele nel 67 fornisce un buon esempio in senso contrario. Bisogna giudicare con granus salis... 
  • Altro abuso: la guerra umanitaria. Interventi del genere hanno alti costi x chi li fa e producono pochi benefici a chi li sprrimenta. Vedi Iraq

Economia dell'odio

Il rimedio: l'incentivo all'interazione. L'ideale sono i commerci. http://scholar.harvard.edu/files/glaeser/files/the_political_economy_of_hatred.pdf

Fair Play by Steven E. Landsburg


Il genitore economista
  • Se sei un genitore, sei un economista. L'economia riguarda le scelte difficili. Praticandola scopri quante variabili entrano in gioco e diventi + tollerante... 
  • L'economia allena la compassione. Perchè i carrelli della spesa sono oggi + grandi che ieri? Devi metterti nei panni di una famiglia tipo per scoprirlo... 
  • A volte questioni complesse diventano magicamente semplici quando spiegate al proprio figlio. Talmente semplici che le impara meglio anche il genitore. Un'occasione da nn perdere.
La lezione del cortile smaschera le ipocrisie della politica

  • La retorica redistribuzionista: i ricchi hanno troppo, i poveri troppo poco. Occorre + equità. Domanda: ma i politici che indulgono a una simile visione ci credono veramente... 
  • Basta un'occhiata alla vita di cortile x smascherare la grande ipocrisia: noi spingiamo i ns figli a condividere ma mai ventiliamo il diritto al furto... 
  • Nella vita dei piccoli la parabola della cicala si ripete ossessivamente: chi sperpera ora poi si ripresenta all'incasso in lacrime. Al che il genitore è costretto al sermoncino. Purtroppo qs sermoncino ce lo scordiamo nel mondo degli adulti... 
  • C'è chi difende il canone dicendo: è poca cosa di fronte alle spese militari. Chissà come reagiscono qs apologeti del canone quando i loro figli parlano così: "ok, ho rubato un biscotto ma conosco un bambino che ha rubato una bicicletta"... 
  • Conclusione: da genitori riconosciamo subito gli argomenti difettosi anche se con qs continuiamo ad usarli tra adulti...

lunedì 6 luglio 2015

Ministero del Matrimonio. Esperimenro mentale

Se un algoritmo potesse individuare i matrimoni più a rischio sareste d'accordo nel proibirli? The Department of Marriage: A Thought Experiment http://bleedingheartlibertarians.com/2015/07/the-department-of-marriage-a-thought-experiment/

The Che Guevara Myth and the Future of Liberty by Alvaro Vargas Llosa


  • Oggi il Che è un brand della società capitalista ma pochi conoscono la sua storia se nn attraverso il classico panegirico hollywoodiano. Nulla di più sviante. 
  • Chi era in realtà? Un tipo violento, di una violenza romantica quanto ideologica, innamorato della morte (altrui) che x tutto aveva un'unica soluzione: la rivoluzione. Sempre quella. Nelle sue lettere si dichiara continuamente "assetato di sangue". Ha quasi una concezione estetica della morte come certi fascisti europei. Chiede a tutti i suoi collaboratori + crudeltà e attribuisce i fallimenti rivoluzionari alla sviante pietà degli insorti. Protagonista in prima fila in tutte le esecuzioni. Motto: "se sei in dubbio uccidi". La rapina delle banche e l'esproprio appartenevano al suo modus operandi abituale... 
  • Il suo meglio il Che lo dette come direttore della Cabana dopo la Rivolucion. 200/1000 morti, esecuzioni tutte le notti. Ci teneva a presenziare. Capito il tipo? Come ci sono i mafiosi che si commuovono all'opera, ci sono anche le macchine di morte in grado di sciogliere ispirati inni alla rivoluzione contro tutte le ingiustizie.
  • Noto è il puritanesimo che imponeva alle città via via conquistate alla Rivoluzione, una specie di Sharia che regolava sesso, alcol e giochi. Una vera mania totalitaria, una passione x il controllo ipertrofico, a Cuba si occupò xsonamente della polizia segreta e dei campi di concentramento.... 
  • Il Che può essere inquadrato come un ortodosso. La sua ossessione era la controrivoluzione, che intendeva sttoncare sul nascere.. Le sue vittime preferite: dissidenti, cattolici, omosessuali, testimoni gi Geova... 
  • Se Castro è un pragmatico opportunista, il Che è l'ideologo puritano e intransigente, il fanatico della "sovietizzazione" a tutti i costi. Il suo modello: la Nord Corea. Spinse x la nuclearizzazione di Cuba da perte dell'URSS. Si allonta dai sovietici quando li reputò troppo arrendevoli nei trattati: Mao divenne il suo nuovo idolo. Inoltre l' URSS osava chiedere qualcosa in cambio dei volossali aiuti dimostrando una mentalità capitalista... 
  • Cuba si collocava stabilmente tra i primi 4 paesi del Sudamerica quanto a ricchezza. Bastarono pochi mesi del Che alla Banca Nazionale e al Ministero dell' Industria per far collassare un'intera economia e a stenderla per decenni. Ma in qs ambito + che radicale si dimostrò ignorante e i danni inferti da politiche sciagurate permanenti. Alla fine Cuba si rassegnò a vivere di sussidi sovietici... 
  • Fu per lo meno un abile guerrigliero? La cosa è ormai seriamente in dubbio. L' unico suo successo - Cuba - sembra viziato dalle mazzette a destra e a manca (d'altronde l'esercito di Battista era notoriamente corrotto e demotivato, non proprio un grande avversario). Altrove il Che fallì sempre conducendo a morte certa centinaia di xsone. Il risultato ottenuto era sempre lo stesso: rinforzare il militarismo e le ingiustizia... 
  • L'alter ego del Che? Alberdi. Molti tratti in comune: viaggi, cosmopolitismi, sensibilità sociale. Senonché nn uccise mai una mosca puntando su governi limitati, immigrazione, commerci, p.p. In qs modo rese grande l'Argentina. tanto per dire: le alternative c'erano. Peccato non esistano T-shirt con la loro effige..

venerdì 3 luglio 2015

La vera vittima del nostro tempo.

Paradosso: ci immaginiamo immersi in un mondo materialistico/consumistico quando in realtà viviamo in un mondo dove il gratuito e l'immateriale trionfa.

L'unica vera innovazione tecnologica che ci coinvolge tutti è internet: passiamo gran parte del nostro tempo sulla rete, costa poco (o nulla) e possiamo accedere a sempre nuove esperienze.

La vera rivoluzione consiste allora nel passaggio da consumi materiali a consumi immateriali se non spirituali. Oltretutto questi ultimi spiazzano i primi oltre che l'attività produttiva classica.

Il materialismo è la vera vittima del nostro tempo.

The Great Stagnation by Tyler Cowen


Capitolo 1 tesi
  • Alcune spie inquietanti: 1) jobless recovery 2) median wage 3) aumento tenore di vita (cfr tra generazioni) 4) debiti crescenti sia nel pubblico che nel privato. Cosa ci segnala tutto ciò?... 
  • Tesi del libro: abbiamo raccolto tutti i "frutti bassi" dell'innovazione ma programmiamo le ns vite come se ce ne fossero altri disponibili... 
  • Low Hanging Fruit: terra libera, libera immigrazione, nuove tecnologie.... 
  • La Rivoluzione Industriale ha rotto gli argini dello sviluppo e la sua forza propulsiva si è fatta sentire fino al cuore del 900 ma ora sembra esaurirsi. Il PIL di tutte le nazioni + ricche rallenta in modo evidente, i guadagni di produttività seguono la stessa sorte... 
  • Tecnologia: togliete la magica intrnet: la ns. vita è praticamente la stessa che negli anni 50. Certo, i servizi sono migliorati x qualità e affidabilità ma sono fondamentalmente ancora quelli: auto, elettrodomestici, elettricità. Il mondo dei Jetson nn si è mai realizzato. L' uomo è andato sulla luna e pensavamo alla rivoluzione tecnologica ma nulla è successo... 
  • Istruzione: è cresciuta molto la partecipazione, difficile oggi che un talento resti infruttuoso. Anche qs via di sviluppo sembra ormai satura (il tasso di partecipazione scolastica addirittura cala). Lo "studente marginale" oggi è una testa di rapa, difficile che sarà mai lui a garantirci la prosperità futura... 
  • Discriminazione. E quando donne e altre minoranze entreranno a pieno titolo nel sistema produttivo? Anche questo "frutto basso" è stato colto nei decenni passati... 
  • Una speranza x l'immediato: i paesi poveri. Qs. economie hanno ancora molti frutti bassi da cogliere e il beneficio potrebbe estendersi anche a noi che siamo fermi nella palta
capitolo 2 contabilità nazionale

  • Obiezione alla tesi del libro: ma i numeri della produttività sembrano buoni! Sì ma potrebbero essere ingannevoli: in gran parte sono ottenuti licenziando (e mantenendo inalterata la produzione). Spesso segnalano solo bolle (vedi produttività finanziaria). D'altronde salari e azioni sono stagnanti, evidentemente parliamo di una produttività sterile... 
  • Il punto debole della contabilità nazionale: il valore di beni e servizi statali è valutato al prezzo (poichè sono venduti) quello di beni e servizi statali al costo (visto che nn esiste x loro un mercato). Ora, un aumento di produzione si traduce in un aumento meno che prop. nel valore ma qs. dinamica è catturata dai prezzi nn dai costi cosicchè il contributo statale risulta sopravvalutato. Un conto è arricchirsi con l"export un altro espandendo la spesa pubblica. Domanda: quanto PIL dobbiamo a sopravalutazioni di qs. tipo? Tesi: quanto + il governo partecipa all'economia tanto + è difficile capire se stiamo migliorando. Ai tempi d'oro dell'innovazione il G. pesava per il 5% sul PIL... 
  • Quanto vale veramente la nostra sanità? Domanda legittima visto che i dottori nn si sottopongono al test del mercato. Con loro oltretutto, persino il criterio di mercato funziona poco (figuramoci il criterio della spesa): 1) i benefici sono troppo protratti in là nel tempo cosicchè finiscono x contare altri fattori 2) di solito nn spendiamo i ns. soldi ma i soldi di altri (governo o assicurazioni). Qui la produttività nn è misurabile in modo attendibile: confronta Cipro e USA. Questi ultimi spendono di più senza ottenere di più. Ciò significa che la produttività sanitaria di Cipro è superiore? Si può escluderlo, molto semplicemente la produttività sanitaria è molto ambigua... 
  • Tesi: alcune cure funzionano altre no e noi spendiamo molto di più per le seconde. Tutta la ns. spesa marginale è sulle seconde. Conclusione: nella sanità è evidente + che altrove che i LHF sono stati colti. Qui + che mai un aumento della spesa pubblica nn segnala necessariamente un aumento di pari importo della ricchezza e purtroppo è proprio l'ampliamento di qs settori a trainare il PIL e a farci dire che stiamo meglio... 
  • L'istruzione è un altro settore dove la spesa è aumentata molto. Quanto ha reso qs. investimento? Gli studenti sono + preparati oggi? Nella scuola dell'obbligo gli ultimi 40 anni nn sembrano registrare miglioramenti (italiano e matematica). Qs. mediocri risultati sono ottenuti avendo a disposizione ragazzi più intelligenti e con più mezzi e il pc a casa. La matem. poi nn cambia cosicchè le tecniche d'insegnamento possono affinarsi. Nel frattempo la spesa x alunno è raddoppiata. Forse le scuole sono più accoglienti e offrono + attività rispetto a ieri. Come se nn bsstasse nemmeno qui c'è un market test gran parte della spesa è pubblica. Ebbene, anche qs ambiguo settore risulta trainante quando misuriamo la crescita di qs. anni.
capitolo 3 internet

  • In realtà l'innovazione esiste: internet. Solo che è ben diversa da quella passata. Crea un valore differente xchè di natura mentale visto che i suoi servizi sono per lo più gratuiti ed è difficile quantificarli. Inoltre nn sono disponibili x tutti, occorrono abilità cognitive particolari x sfruttarli e goderne... 
  • Immagina che si scopra la droga xfetta: tutti noi staremmo meglio ma gli indicatori economici segnerebbero un tracollo. Ebbene, internet produce uno scollegamento del genere lasciandoci nel mistero. Comprare 2 euro di banane alza il pil di 2 euro ma godere con internet x 20 euro nn incide sulle cifre ufficiali anzi le abbassa xchè ci distoglie da altri lavori... 
  • Internet genera pochi posti di lavoro. Tutti abbiamo sentito di Twitter ma solo qualche centinaio di xsone lavora lì. Il lavoro grosso lo fanno gli utenti x divertimento. Il resto lo fanno le macchine o da lavoratori con competenze particolari. Ecco spiegate le jobless recovery o il fatto che alta disoccupazione conviva cpn imprese alla vana caccia di xsonale... 
  • Paradosso: ci immaginiamo immersi in un mondo materialistico/consumistico quando in realtà viviamo in un mondo dove il gratuito si è moltiplicato. La vera rivoluzione consiste allora nel passaggio da consumi materiali a consumi immateriali se non spirituali. È difficile dare un valore a qs. attività spirituale mentre è chiaro come incida negativamente sulle attività tradizionali che creano un valore più facilmente quantificabile.

giovedì 2 luglio 2015

L'economia del Neolitico


  • Neolitico: passaggio all'agricoltura, fine del nomadismo, aumento delle diseguaglianze, avvento proprietà privata, inizia il lavoro duro, diminuisce il benessere ma si pongono le basi x la fuoriuscita dalla trappola malthusiana. Aggiungo che il fenomeno si è ripetuto + volte indipendentemente...
  • Mistero: perchè cambiare stile di vita visto che si finisce per stare peggio?...
  • Ipotesi dei primi studi: la crescente aridità crea dello oasi che attirano insediamenti facili...
  • Matranga: l'emergere di un clima stagionale spiega tutto. Le stagioni sono uno shoc x i nomadi che nn accumulano e che quindi nn possono più diversificare la loro dieta...
  • La diseguaglianza emerge con la prop.privata. La difesa del prodotto richiede una concentrazione di più individui rispetto alle bande nomadi. Ci si conosce meno e si interagisce meno con l'altro. Spesso le relazioni sono anonime. A ciò si aggiunga che l'opera dell'agricoltore è meno monitorabile. L'informazione privata abbonda e la p.p. diventa il mezzo ideale per conservare la fiducia reciproca e minimizzare gli opportunismi...
  • Perchè i grandi sprechi che alla fine rendevano + poveri gli stanziali? Era un modo x segnalare la propria potenza ai possibili ladri. E anche un modo x realizzare coesione sociale nella difesa del bene comune accumulato. Il sacrificio garantiva adesione ai valori sociali. La cosa era quanto + necessaria tanto + cresceva la numerosità del gruppo e le sue diseguaglianze interne. Altra teoria del "sacrificio": liberarsi del superfluo x rendersi prede meno ambite...

All'origine della pretesa cristiana di Luigi Giussani


Introduzione e capitolo primo.
  •  L' ipotesi cristiana vive di ragioni a priori e di ragioni a posteriori. Giussani si concentra sulle seconde, in particolare sul valore della testimonianza. L' analogia del delitto calza a pennello per capire meglio: analizzando la scena del delitto posso farmi un' idea del colpevole ma conoscendo i sospettati posso aumentare o diminuire le probabilità della mia ipotesi iniziale. Ecco, Giussani punta tutto sulla conoscenza che segue l' idea iniziale (o a priori). Punta tutto sulla "fase seconda", ovvero sull' esperienza religiosa. Da qui una possibile critica: non sono in molti i privilegiati a cui è dato di fare una profonda esperienza religiosa...
  • Non si può chiedere di Dio a chi nn crede poiché Dio è al suo fondo un'esperienza da vivere, un'esperienza di cui l'ateo è privo...
  • L'uomo immagina la soluzione al dilemma delle cose ultime partendo dai dati di realtà che esperisce tutti i giorni. In qs senso la sua immaginazione è induttiva (scientifica) ovvero ragionevole. La religione è una costruzione con fondamenta razionali...
  •  I frutti dell' immaginazione: 1) l'uomo si rivolge all'ignoto immergendosi in un flusso armonico che gli consente di abbracciare il suo destino 2) l'uomo si rivolge con fiducia all"ignoto come ad una persona benevola... 
  • METODO 1 razionale: conoscere tutte le religione x scegliere la migliore. Ma come è possibile immagazzinare tanta sapienza? Questo metodo è astratto, utopico, contrario alla nostra natura... 
  • METODO 2: considerare solo le religioni principale e decidere. È cmq un metodo lacunoso, pensate a cosa sarebbe successo applicando qs. metodo 2000 anni fa a Roma... 
  • METODO 3: prendere il meglio da ogni religione (sincretismo). Ma nn x tutti "il meglio" coincide... 
  • METODO 4 o empirico: adeguati alla tua tradizione mantenendoti pronto a convertirti allorchè incontri ciò a cui la tua ragione aderisce meglio
  • IMHO: nella tradizione sei già immerso di fatto, non devi "immergerti". Nella condizione in cui sei fai le tue ipotesi e verifica le proposte più vicine, i nuovi incontri ti faranno aggiornare sempre la tua credenza. Il metodo religioso non è mai differente dal metodo scientifico...
continua

Race Against The Machine by Erik Brynjolfsson, Andrew McAfee


capitolo 1
  • Il tema del libro IT e lavoro. Si parte da un'osservazione preoccupante: xchè i livelli occupazionali nn vengono ripristinati anche se la recessione è rientrata? Eppure gli altri indicatori esprimono un'economia in salute. Le ditte comprano macchinari ma nn assumono... 
  • Prima spiegazione: ciclicità. La crescita è illusoria e le ditte nn assumono, nn si fidano. Tutto nella norma: l'economia è malata e la disoccupazione impazza (Krugman). La domanda esangue contribuisce alla stanca agonia. Un normale ciclo evonomico affrontato con i mezzi sbagliati... 
  • Seconda spiega: stagnazione. Un lento declino si trascina. Non sappiamo più innovare, abbiamo puntato tutto sul welfare. I "frutti bassi" della rivoluzione sono stati già colti. I delta pil riscontrati sono illusori, afferiscono per lo più a settori pubblici artificiosamente espansi. La Recessione nn è un fattore decisivo (Tyler Cowen)... 
  • Terza spiega: l'emergere di Cina e India ha equalizzato i redditi della classe media. La grande convergenza crea stagnazione nei paesi più ricchi. L'innovzione pervasiva nn premia chi mantiene i livelli precedenti di innovazione (Michel Spence)... 
  • Quarta ipotesi: "fine del lavoro". Non c'è poca innovazione, ce n'è troppa: le macchine sostituiscono l'uomo minacciando il lavoratore della classe media... 
  • Tesi del libro: si sposa l'ultima ipotesi: nè Grande Recesdione né Grande Stagnazione ma Grande Ristrutturazione: il sistema produttivo vuole + macchine e - lavoratori... il che può essere fonte di mille problemi...
continua

mercoledì 1 luglio 2015

Poligamia. Perché no?


  • Tesi: tutte le obiezioni alla Poligamia si applicano anche al Matrimonio Tradizionale, quindi nn ha senso nn riconoscere P...
  • Prima obiezione: P. rafforza la discriminazione della donna. Ma questo può valere anche per MT. Il fatto che un matrimonio sia contratto tra tradizionalisti nn significa che nn debba essere riconosciuto...
  • Seconda obiezione: in P il rapporto padre/figlio è superficiale. Prendi allora un MT con molti figli, anche lì i rapporti col padre sono più superficiali ma nessuno si sogna di penalizzarli...
  • Terza obiezione: legalizzare P richiede una riforma radicale dei codici fiscali, civili ecc. Francamente nn sembra un problema insormontabile...
  • Quarta obiezione. Si crea penuria di donne e abbondanza di uomini senza partner, il che porta squilibri, aggressività, sovrainvestimento sui figli anzichè sulle figlie. La scarsità di donne le rende oggetti pari a merci, il loro ruolo è poi quasi sempre di tipo tradizionale. I ricchi sono privilegiati e ad essi è riservata la riproduzione. Risposta: anche il matrimonio tra lesbiche crea penuria di donne eppure molti lo accettano. Anche le donne che non intendono sposarsi danneggiano ola società creando penuria? Si tratta poi di congetture fondate su alcune esperienze passate dove vigeva una P. particolare, oltretutto alcune nn sono nemmeno così nefaste: se si riproduce il meglio della società avremo una società eugeneticamente migliorata. Altre sembrano secondarie: se in P. il ruolo della donna è più di stampo tradizionale la cosa rappresenta un problema solo per chi avversa questa ripartizione dei ruoli. Inoltre una donna scolarizzata alla quale è impedito il matrimonio infantile sa e può scegliere. Piuttosto, come si rapportano la felicità della donna in P e in M...
  • Parlando di P ci si preoccupa del potenziale soggetto debole, la donna. Purtroppo lo fa chi nn sembra troppo preoccupato della sorte dei figli nel matrimonio omosessuale...
  • Se nn legalizziamo P. creeremo un mercato nero con donne senza diritti, adulteri, mancanza di trasparenza ecc. Forse P. non è l'optimum ma renderla illegale è ancora peggio...

Una critica al concetto di disobbedienza civile di Martin Luther King


  • Disobbedienza Civile. La posizione di MLK: puoi infrangere una legge ingiusta se ti sottoponi alla pena corrispondente. In caso contraroo sarebbe l'anarchia...
  • Obiezioni: 1) tollerare la punizione significa consentire la realizzazione di un'ingiustizia 2) MLK è pessimista circa gli effetti dell'anarchia sul vivere sociale...
  • Esoterismo: x quanto la teoria di MLK sembri scorretta, resta la migliore da divulgare alla massa...
  • MLK: accettare la punizione ti porterà a riflettere meglio su quali siano le leggi veramente ingiuste...
  • Anche in qs versione la posizione di MLK presenta 2 problemi: 1) nn considera l'alternativa di raccomandare prudenza e riflessione 2) esistono molti  "virtuosi paurosi": nn potremmo mai contare su di loro per combattere le ingiustizie...
  • Michael Huemer: infrangere una legge ingiusta è doveroso così come è doveroso cercare d'impedirne l'applicazione...
  • Esempio: cammini con il tuo amico gay quando incroci un paio di bulli che ti bloccano e ti chiedono se il tuo amico è frocio. Che fai? Menti ma poi, una volta portato in salvo il tuo amico, ti senti in dovere di tornare dai bulli x dire loro che hai mentito sopportandone le conseguenze? 
  • E se la gang ti chiede di giurare su quanto affermi? Ci sono gli estremi per giurare il falso?
  • Le 3 leggi della promessa: 1) è lecito romperla se estorta con la forza 2) è lecito romperla per realizzare un bene + grande (es.: ho promesso di prenderti all'aeroporto ma sulla via incontro un ferito che mi chiede aiuto) 3) è lecito romperla se realizzo le conseguenze atroci del suo mantenimento (es. ho promesso di prestarti la mia pistola ma vengo a sapere che vuoi fare una strage...
  • E lo spettro dell'anarchia? Il fatto che molti disobbediscano a leggi giuste nn rappresenta un buon argomento per impedirvi di disobbedire a leggi ingiuste. Il rimedio al primo inconveniente è semplice: investire di più sul ragionamento etico...

martedì 30 giugno 2015

Asteroidi

Marginal REVOLUTION — Small Steps Towards A Much Better World: "Today is Asteroid Day, the anniversary of the largest asteroid impact in recent history, the June 30, 1908 Siberian Tunguska asteroid strike. The Tunguska asteroid was only about 40 meters in size but the impact was 1000 times more powerful than the Hiroshima nuclear bomb.

Large asteroid strikes are low-probability, high-death events–so high-death that by some estimates the probability of dying from an asteroid strike is on the same order as dying in an airplane crash. To mark asteroid day, events around the world, including here at the observatory at George Mason University, will discuss asteroids and how we can protect our civilization.

Tyler and I are signatories to the 100X Declaration which reads in part:

There are a million asteroids in our solar system that have the potential to strike Earth and destroy a city, yet we have discovered less than 10,000….

Therefore, we, the undersigned, call for…A rapid hundred-fold acceleration of the discovery and tracking of Near-Earth Asteroids to 100,000 per year within the next ten years.

I am also a contributor to an Indiegogo campaign to develop a planetary defense system–yes, seriously! I don’t expect the campaign to succeed because, as our principles of economics textbook explains, too many people will try to free ride. But perhaps the campaign will generate some needed attention. In the meantime, check out this video on public goods and asteroid defense from our MRU course (as always the videos are free for anyone to use in the classroom.)"



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Sustainable Capitalism

Sustainable Capitalism | askblog: "The title of this post contains a redundancy. Capitalism is inherently sustainable, relentlessly producing more human satisfaction using fewer resources. What environmentalists call “sustainability” ought to be called primitivism, producing less human satisfaction using more resources. Read Ausubel’s entire piece."



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Is There Anything Good About Men?: How Cultures Flourish by Exploiting Men by Roy F. Baumeister


capitolo 1
  • Le maggiori differenze tra uomo e donna si configurano come trade off: se U è migliore nel fare X allora D fa meglio Y... 
  • Non esiste società al mondo in cui gli uomini non dominino. Perchè? Tre spieghe: 1) l'uomo è superiore 2) la donna è oppressa 3) uomo e donna hanno motivazioni differenti...
  •  La terza spiegazione sembra vincente: le inclinazioni dell'uomo sembrano più idonee a costruire sistemi sociali estesi, anonimi, astratti. La donna è più attratta dalla sfera personale... 
  • Tesi del libro: la cultura è una costruzione maschile ma ciò nn significa che tuteli il maschio, al contrario, gli uomini ricoprono spesso i panni della vittima... 
  • Il femminismo ha prodotto uno spiacevole effetto collaterale: la teoria del complotto patriarcale. Non sembra davvero una tesi sostenibile. Avete mai sentito dei maschi complottare? In genere maschi e femmine collaborano. Il conflitto dovrebbe essere qualcosa che accade all'insaputa dei protagonisti. Solo alcune femministe radicali sembrano coscienti... 
  • Il femminismo da movimento per i pari diritti si è trasformato in movimento antagonista. Molti cervelli hanno giudicato raggiunti gli obbiettivi mollando il colpo e lasciando il movimento nelle mani della frangia più radicale... 
  • Non lo si può negare: chi nell'accademia revoca in dubbio gli assunti femministi rischia. Non esiste un pari trattamento tra ipotesi esplicativi. Es. il wage gap: esistono molte ipotesi alternative all'oppressione dei pregiudizi (full time, rschio, sacrifici, preferenze, negoziazione...) eppure... Altro esempio eloquente sono le ricerche sulle preferenze sul sesso del nascituro, spesso sono dovute all'assetto istituzionale più che hai pregiudizi ma ipotizzarlo pubblicamente è molto rischioso... 
  • U. e D. sono differenti, le culture che capitalizzano qs. differenza sono vincenti. Il matriarcato ha perso in questa lotta. Perchè. Tesi: nn che le donne siano inette a governare ma hanno meno motivazioni: sono più avverse al rischio e ai sacrifici (hanno più alternative alla carriera)... 
  • Ma come è possibile che il sistema sfrutti i maschi quando i maschi sono ai vertici di qualsiasi organizzazione? L'errore qui è di concentrarsi sui vertici. Guarda anche ai margini, scoprirai che anche lì la prevalenza maschile è indiscutibile. Margini: prigione, barboni, incidenti sul lavoro, vitime di guerra. Per la nostra cultura la vita di un uomo vale meno. Spiegazioni? Forse è tutto legato alla generazione della prole: bastano pochi uomini per garantire una numerosa figliolanza, mentre le donne devono essere necessariamente molte... 
  • Norah Vincent: una femminista che si è fatta passare da uomo x scrivere il suo libro. Conclusione inattesa: che vita di m.!... Trade off. Esiste un genfer gap opposto nei salari e negli incidenti sul lavoro. Forse sono legati: parte del salario copre i rischi di incidenti. La logica del trade off compensa i gender gap e spiega molto in qs. tematiche.
continua

lunedì 29 giugno 2015

Perchè il moralismo tira

I sermoni fanno vendere a prescindere dal prodotto  http://www.massmoralizing.org/#about

Un'interpretazione del Don Chisciotte

Ascoltata ieri: l' hidalgo si attarda a credere nelle "regole" del passato, non si aggiorna, ha un rifiuto verso il rinnovamento, non tiene il passo dei tempi e preferisce credere che l'auro bel tempo che fu - quello della cavalleria - continui ad esistere.

video personali

https://www.youtube.com/watch?v=71Belp3v8fw

https://www.youtube.com/watch?v=Xbv0pW1VTBM

https://www.youtube.com/watch?v=WuSKNrLJSmI

https://www.youtube.com/watch?v=OAhOJBoDGyo

https://www.youtube.com/watch?v=YGyIqUZn6GQ

https://www.youtube.com/watch?v=kyTcUPzlUZ0

Scandinavian Unexceptionalism di Nima Sanandaji


capitolo 8
  • Il tasso di povertà tra i gli "americani scandinavi" è pari a quello degli scandinavi, senonchè i primi sono mediamente più ricchi...
  • Gli scandinavi hanno una cultura particolare: robusta etica del lavoro, notevole fiducia reciproca. probabilmente le loro buone prestazioni economiche dipendono più dalla cultura che dall'assetto istituzionale. 
  • Il welfare nn sembra essere il motore della prosperità, la cultura (o la genetica) ha un ruolo predominante. Il welfare esteso, colpendo gli incentivi, minaccia la ricchezza.
continua

sabato 27 giugno 2015

Anche negli USA passa il matrimonio omosessuale

Il matrimonio omosessuale è legalizzato a ritmo crescente un po' in tutto il mondo, i cattolici stanno perdendo la loro "battaglia persa", spero che non si demoralizzino e si concentrino invece sul bicchiere mezzo pieno: di fronte a loro ci sono almeno due sfide stimolanti:
  • Ora finalmente potranno dimostrare nei fatti e non a parole che la Famiglia Tradizionale funziona davvero meglio, che in essa il bambino cresce mediamente più equilibrato e felice. Nella società ci sarà una concorrenza effettiva che faciliterà i confronti su questo punto. S’impegnino anche per favorire una conoscenza reale su questo punto battendosi contro i veli del politically correct che affliggono molta ricerca accademica.
Ma a me interessa soprattutto la seconda:
  • Chi ora beneficia di pari diritti presto si lamenterà che l'uguaglianza effettiva fatica ad affermarsi, che sono necessari dei privilegi (quote, bonus, diritti...) a compensazione di una pervasiva cultura omofoba che ancora opprime la minoranza indipendentemente dai diritti concessi. Un copione già visto. Ebbene, i cattolici hanno l'occasione di condurre una battaglia libertaria tesa ad ostacolare questo genere di ingegneria sociale.
supreme-court-gay-marriage-for-favorible-ruling

Scandinavian Unexceptionalism

Scandinavian Unexceptionalism: "The descendants of Scandinavian migrants in the US combine the high living standards of the US with the high levels of equality of Scandinavian countries. Median incomes of Scandinavian descendants are 20 per cent higher than average US incomes. It is true that poverty rates in Scandinavian countries are lower than in the US. However, the poverty rate among descendants of Nordic immigrants in the US today is half the average poverty rate of Americans – this has been a consistent finding for decades. In fact, Scandinavian Americans have lower poverty rates than Scandinavian citizens who have not emigrated. This suggests that pre-existing cultural norms are responsible for the low levels of poverty among Scandinavians rather than Nordic welfare states."



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venerdì 26 giugno 2015

Robert Jürjendal - Tantsiks ka

La libertà per Croce

E' un concetto per noi difficile da afferrare poichè è inerente alla dialettica anzichè alla logica classica.

Implica il riconoscimento di forze superiori legate allo Spirito e alla Storia. Esse agiscono creando parti e conflitti che si sintetizzano benignamente in una forza finale. Il liberale riconosce, accetta e si adegua a questo movimento dialettico.

Ci si chiede come possa esistere una posizione anti-liberale? Dal punto di vista della logica classica non esiste, ma dal punto di vista dialettico è colui che si oppone alle Sintesi della Storia volendo far prevalere la sua parte in modo che controlli, plasmi e rinchiuda tutto il mondo. L'anti-liberale è colui che vorrebbe fare della sua parte un Tutto (totalitarismo).

Infinite Jest di David Foster Wallace. Pt.1

  • Tiri liberi: ...riesco quasi a vederli deLint e White, seduti con i gomiti sulle ginocchia nella posizione defecatoria tipica degli atleti a riposo...
  • Una spruzzatina proustiana ci sta sempre bene: ... Orin si ricorda che nel bel mezzo del trasloco io uscii di casa di corsa piangendo come una fontana e mi presentai in cortile con una tutina rossa e pelosa tipo orso, e urlavo e tenevo nel palmo della mano qualcosa di davvero sgradevole a vedersi. Dice che avevo piú o meno cinque anni e piangevo ed ero tutto rosso nell’aria fredda della primavera. Continuavo a ripetere qualcosa che non capiva, finché mia madre non mi ha visto, ha spento il Rototiller e si è avvicinata per vedere cosa avevo in mano. Era un grosso pezzo di muffa – Orin pensa venisse fuori da qualche angolo buio della cantina della casa di Weston, che era sempre calda per via della caldaia e ogni primavera si allagava. Per come lo descrive lui, quel pezzo di muffa era orripilante: verde scuro, viscido, a tratti irsuto, punteggiato qua e là di chiazze fungiformi gialle, arancioni e rosse. Ma quel che è peggio, videro che quell’affare appariva stranamente incompleto, come fosse stato morsicato; e c’era un po’ di quella roba nauseante intorno alla mia bocca aperta. Stavo dicendo: «Ho mangiato quest’affare»...
  • Mamme dopo l'incidente:... dice che a questo punto i suoi ricordi si confondono, forse a causa dell’ansia. Ci sono due versioni. Nella prima la Mami comincia a girare per il cortile in ampi cerchi di pura isteria: «Dio!» esclama.
  • Giornate nere:... le mattine peggiori, coi pavimenti freddi e le finestre calde e la luce senza pietà – la certezza dell’anima che il giorno non dovrà essere traversato ma scalato verticalmente, e andare a dormire alla fine della giornata sarà come cadere da un punto molto in alto, a strapiombo...
  • E adesso un po' di teologia:... "mi sembra che Dio abbia un modo piuttosto disinvolto di gestire le cose, e questo non mi piace per nulla. Io sono decisamente antimorte. Dio sembra essere sotto ogni profilo promorte. Non vedo come potremmo andare d’accordo sulla questione, lui e io, Boo".
  • James Struck: ... e quel James Struck che sembra sempre lasciarsi dietro la scia come le lumache...
  • Il capo-allenatore: Schtitt, a quasi settant’anni si è ammorbidito fino a diventare una sorta di anziano uomo di Stato che comunica astrazioni piú che disciplina, un filosofo anziché un re. La sua funzione piú importante è quella verbale; in tutti e nove gli anni di Schtitt all’Eta la bacchetta da meteorologo non ha avuto contatti correttivi con un solo sedere d’atleta...
  • Privilegi dell'handicap: Mario piú che altro ascolta. Si può dire che Mario è un ascoltatore nato. Una delle cose positive dell’essere visibilmente menomato è che la gente a volte può dimenticarsi che ci sei, perfino quando interagisce con te. È un po’ come origliare. È un po’ come se dicessero: Se in realtà non c’è nessuno là dentro allora non c’è ragione di essere timidi. Ecco perché le cazzate cadono a pioggia quando c’è nei paraggi un ascoltatore menomato, le convinzioni profonde vengono rivelate e ci si abbandona ad alta voce a ricordi privati tipo diario;
  • Problemi con le vie aeree:... quando Schtitt espira fa dei piccoli suoni che variano in esplosività fra la P e la B.
  • Narciso social: Schtitt poi sprofonda nel tipo di silenzio di chi si diverte a riavvolgere e riascoltare mentalmente ciò che ha appena detto.
  • Ecco, il solito canadese:... come la maggior parte dei canadesi, John Wayne solleva leggermente una gamba per scoreggiare, come se la scoreggia fosse una cosa che richiede impegno.
  • Il vero giocatore di tennis: Ortho Stice e John («N.R.») Wayne appaiono piú distaccati che affaticati; hanno quella capacità da vero giocatore di spegnere per brevi periodi la loro intera rete neurale; fissano lo spazio che occupano, avvolti nel silenzio, distanti per un momento dalla correlazione degli eventi.
  • Tassonomia da spogliatoio: John Wayne è della scuola calzino-scarpa, calzino-scarpa...
  • I colori del tennista:... gambe e braccia color terra di Siena carico tipo guantone da baseball e piedi e caviglie di un bianco pancia-di-rana, il bianco della tomba, mentre i busti, le spalle e le parti superiori delle braccia tendono piú al bianco sporco – ai tornei i giocatori possono sedere in tribuna senza maglietta, cosí prendono almeno un po’ di colorito al torace. Le facce sono la cosa peggiore, forse, la maggior parte rosse e lucenti con in piú qualche residua spellatura profonda data dalle tre settimane di fila di tornei all’aperto in agosto-settembre.
  • Lezione di teoria agli under 14:... "Mettiamo che devi scoreggiare... sai che è una di quelle puzzolentissime, pressurizzate»... mormorii enfatici adesso, scambio di occhiate. Josh Gopnik annuisce con calore... "per cautela non la fai", dice Josh..."ma cosí hai trattenuto una scoreggia urgente, e corri per il campo cercando di vincere con una terribile impellente puzzolentissima scoreggia che a sua volta corre per il campo dentro di te".
  • Le fatiche dei match in trasferta:... neppure i tappi per orecchie in polistirolo espanso Flents modello industriale possono risolvere il problema di un compagno di stanza che russa se il compagno in questione è cosí gigantesco e adenoideo che le sue russate creano vibrazioni subsoniche che arpeggiano lungo tutto il vostro corpo e la vostra branda tremola.
  • Cose scoperte in comunità:
... che certe prostitute tossicodipendenti hanno piú difficoltà a smettere con la prostituzione che con la droga, fornendo poi una spiegazione che riguarda l’opposta direzione del flusso di denaro nelle due attività...
... che la solitudine non è una funzione dell’isolamento.
... che le attività noiose diventano perversamente molto meno noiose se ci si concentra molto su di esse.
... che la vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi.
... che esiste una cosa come la cruda, incontaminata, immotivata gentilezza.
... che è possibile addormentarsi di botto durante un attacco d’ansia.
... che quando vi si vuole convincere che si tratta di un disagio, l'addetto [una specie di Cacciari] vi fa sedere a guardarlo mentre scrive DISAGIO su un pezzo di carta poi divide la parola con un trattino cosí da farla diventare DIS-AGIO, poi vi fissa come se si aspettassero di vedervi colpiti da un’accecante consapevolezza epifanica.
... che il novantanove per cento dei pensieri di chi soffre di pensiero compulsivo è rivolto a se stessi.
... che il novantanove per cento dei pensieri di chi soffre di pensiero compulsivo è rivolto a se stessi.
... che il novantanove per cento dell’attività del pensiero consiste nel cercare di terrorizzarsi a morte.
... che provare a ballare da sobri è tutto un altro paio di maniche.
... che Dio potrebbe inserire la questione se crediate nell’esistenza di un dio o meno piuttosto in basso nella lista delle cose sul vostro conto che a lui/lei/esso interessano.
... che farsi togliere un tatuaggio vuol dire solo passare da una forma di deturpazione a un’altra.
... che un’esibizione semovente di tatuaggi ad alto pentimento induce alla malinconia.
  • Vita sociale tra gli esclusi: Don Gately ha sviluppato l’abitudine di fissare freddamente Ewell fino a quando il minuscolo avvocato si cheta; in parte fa cosí perché spesso Gately non riesce a seguire ciò che dice Ewell, e non sa se questo accade perché lui non è abbastanza sveglio o colto per capirlo o se invece è perché Ewell è completamente fuori di testa...
  • Cose che peggiorano col tempo: Michael Pemulis ha l’abitudine di guardare da un lato e dall’altro prima di dire qualcosa... questa cosa peggiora quando ha preso un paio di indrine.
  • Esaminando "la roba":... il profilo contorto dal monocolo che tiene nell’orbita...
  • Camerata... coi letti a pelle di tamburo...
  • I pusher: due ex ribelli canadesi che portavano avanti progetti insurrezionali pateticamente obsoleti...
  • Premulis frega il negro che spaccia nella sesta strada... sentendosi come doveva essersi sentito William Penn nel suo cappello da quacchero quando intorno al XVI secolo aveva barattato della chincaglieria in cambio del New Jersey trattando con i tonti nativi del luogo...
  • Il siriano appena giunto al campus: ... per questa giovane promessa due settimane pagate di allenamenti per rettificare una dinamica del servizio che gli sta erodendo il capitello radiale.
  • Post-allenamento, pre-doccia:... col sudore nei capelli sul punto di solidificarsi e congelare.
  • Spettatori dietro le reti metalliche:... le dita orribilmente aracnodattiliche...
  • Uno dei momenti più tristi in assoluto:... quell’invisibile svolta alla fine di una festa – anche di una brutta festa – quel momento di tacito accordo quando tutti cominciano a raccogliere l’accendino e la partner...
  • Il pre-suicidio: uno dei miti piú pericolosi è quello secondo il quale chi sta per suicidarsi diventa sempre positivo e generoso e altruista. La verità è che le ore prima di un suicidio sono fatte di enorme presunzione ed egocentrismo.
  • Arriva la figa... accompagnata dallo staccato dei fragili tacchi a spillo.
  • Spacciatori downtown:... ragazzetti tanto neri da essere blu, orrendamente giovani e scheletrici, poco piú che ombre viventi coi berretti di maglia e le felpe lunghe fino al ginocchio e le scarpe da basket bianchissime; spostano il peso da un piede all’altro e si soffiano nelle mani a coppa alludendo alla disponibilità di un certo Materiale, vi alludono appena, con la postura e lo sguardo annoiato, vuoto e arrogante.
  • Funzioni continue:... c'era poi A.Y. («Campo Vettoriale») Rickey della Brandeis University, che entusiasmava Hal e Mario a Weston sfilandosi il gilet senza prima togliersi la giacca del vestito, cosa che anni piú tardi M. Pemulis ha denunciato come mero trucchetto da prestigiatore da quattro soldi, una misera applicazione di certe caratteristiche basilari delle funzioni continue, rivelazione che è dispiaciuta a Hal nel modo tipo Babbo-Natale-non-esiste mentre Mario ha semplicemente ignorato il tutto e ha preferito considerare pura magia la faccenda del gilet.













Enciclica laudato si'

Ho cercato di leggere il documento papale con il sussidio di alcuni commentatori di diversa estrazione. Ecco l’idea che me ne sono fatto.
Francesco ci ricorda che il mondo è la nostra casa comune e ad essa dobbiamo portare rispetto in nome di quella fratellanza che ci lega con tutti i suoi abitanti.
 E' tutt'altro che un'osservazione innocente poiché pone l'uomo al centro del creato distanziandosi da gran parte dell'ambientalismo militante: non esistono valori ambientali che non possano essere ricondotti alla dignità dell'uomo. Non esiste un dovere di rispettare l'ambiente ma solo un dovere di rispettare nostro fratello.
La concezione dell'ambiente che propone Francesco è molto ampia: anche una parola gentile crea la giusta atmosfera migliorando l'ambiente in cui tutti siamo immersi. Così come la gentilezza perderebbe di senso senza un destinatario, così pure le cure ambientali sarebbero vuote senza un "prossimo" su cui tenere fisso il nostro pensiero.
Ma come preservare e valorizzare questa ricchezza? Francesco intende farlo mettendo al centro "gli ultimi", e anche per questo spende parole dure per le soluzioni adottate dalla società capitalista.
Francesco non sembra riconoscere i successi ottenuti sul fronte della povertà, implicitamente respinge anche possibili soluzioni di mercato al problema ambientale visto che si mostra ripetutamente simpatetico con alcune "idee pericolose":
  1. il mercato crea instabilità;
  2. il mercato distorce i valori;
  3. il mercato spreca e produce alienazione;
  4. la politica è la soluzione a tutti questi "fallimenti del mercato".
Si tratta di affermazioni problematiche poiché innescano subito una raffica di domande: quanta "instabilità" è da imputare ad un sano adeguamento alla realtà? quanto "spreco" è dovuto solo ad una crescita della ricchezza disponibile? quali alternative si propongono al classico "valore di mercato"? perché mai i "fallimenti della politica" sarebbero da preferirsi ai "fallimenti del mercato"?
Ma la "pericolosità" del modello "marxista-keynesiano" prescelto non sta tanto nella sua validità, quanto nel fatto che il Papa si schiera in modo esplicito su questioni istituzionali in cui la Chiesa si dichiara incompetente.
Ma il Papa è davvero consapevole della sua "militanza"?
Secondo me no, non fino in fondo. A me sembra prevalere l'ingenuità (e anche un pizzico di ignoranza sui temi specifici), come se il Papa si rivolgesse ad un pubblico privo di qualsiasi strumento.
Propongo un'analogia per spiegarmi meglio: è un po' come se il Papa, considerando il nostro universo un "disegno intelligente", proponesse questa idea autenticamente cristiana adottando il linguaggio e gli schemi concettuali di quei "creazionisti" che negano alla radice l'evoluzione.
Cosa penserà un pubblico che oggi, almeno alle nostre latitudini, è per lo più “acculturato”? Ad un'ingenuità o ad un "creazionismo" militante?
Personalmente propendo per la prima ipotesi. Il vocabolario del "creazionismo militante" ha comunque un potere seduttivo maggiore sul credente “delle periferie” più incline alla reazione emotiva e avulso dalle polemiche creazionismo/evoluzionismo.
Lo stesso dicasi per le questioni istituzionali: l' idea ingenua di un Politico-Compassionevole che sistemi le cose dall'alto facendo combaciare tutti i pezzi seduce il credente ingenuo che, estraneo al conflitto socialismo/capitalismo, d'istinto è portato a pensare alla figura del Creatore Misericordioso.
Per ora, comunque, di questa Enciclica prendiamoci il buono, perché di buono ce n'è comunque molto.
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Sei punti sulla laudato si'


  1. Il buono dell'Enciclica: rispettare l'ambiente x rispettare ns. fratello (e non per adorare... "Gaia"). 
  2. Una concezione vasta dell'ambiente: anche l'empatia, la cordialità e la buona educazione rendono l'ambiente più vivibile.
  3. Il cattivo dell'enciclica. Francesco nn celebra mai i successi raggiunti, sembra dimenticarsene, si preoccupa solo di mordere la mano che sfama molti poveri.
  4. Le tre idee pericolose: 1) il mercato spreca 2) il mercato distorce i valori 3) il mercato crea squilibri. A cio' si aggiunge una quarta idea non meno problematica: la politica è la soluzione.
  5. Il papa benedice quindi un modello marxista/keynesiano. Ma fino a che punto è consapevole della sua mossa?
  6. penso sinceramente che Francesco nn sia nemmeno cosciente di schierarsi in modo militante in un dibattito serrato in corso da decenni nel mondo della cultura.
  7. C'è poi un aspetto confusionario. Al motto "tutto si tiene" Francesco, sotto il cappello dell'ambientalismo, affronta mille temi (aborto tecnologia famiglia...) a scapito di chiarezza e distinzione. I nessi diventano vaghi e lasciano troppo spesso il lettore in mezzo al guado.

giovedì 25 giugno 2015

Capitalismo pacifista

http://www.vox.com/2015/6/4/8725775/pinker-capitalism

Finanza e crescita

Finance and Growth http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2015/06/finance-and-growth.html

Experimental Philosophy by Joshua Knobe, Shaun Nichols - L'intenzione


  1.  Tesi: la morale ci chiede di rilevare la presenza di un' intenzione prima di condannare. Ma a volte il nesso agisce a ritroso: presupponiamo intenzione laddove condanniamo... 
  2. Knobe effect: ti propongono un'azione da cui scaturisce un bene xsonale e un male collettivo. Rispondi di procedere del male collettivo non ti interessa. Poi ti propongono un'azione che implica sia un bene xsonale che collettivo. Rispondi che del bene collettivo te ne sbatti, si proceda. Ebbene, la cavia media ririene che tu nei cfr della collettività abbia agito "intenzionalmente" solo nel primo caso... 
  3. Cosa occorre x dire che Tizio ha voluto X. Il caso dell'effetto collaterale non voluto ma prevedibile. È intenzionale? Il Knobe effect è rilevante: la risposta dipende dal giudizio morale che si dà dell'effetto collaterale... 
  4. Anche l'abilità interagisce in modo singolare con moralità e intenzionalità. Jack vuole fare centro con lapistola ma è un inetto, spara e fa centro per puro caso. Il suo centro è intenzionale? Il giudizio cambia se l'azione portata a termine da Jack fosse malvagia o benigna. Mele: la gente pensa che un colpevole agisca sempre intenzionalmente. Sbagliato: vedi caso dell' ubriaco. Adams: la gente è pragmatica e bada alle conseguenze di quanto dice piuttosto che alla precisione. Nadelhoffer: semplici bias dovuti all' indignazione Io: distinguere colpa da dolo, l' intenzione gioca ruoli diversi. Nel 1 caso riteniamo int. irrilevante in assenza di conseguenze etiche o cattive. Azzardo un' ipotesi per uscire dal ginepraio: sbagliamo nel contrapporre merito e colpa, la vera simmetria è tra merito e dolo. La colpa implica un' intenzionalità indiretta. Problema: qual è il concetto positivo simmetrico a quello di colpa? Boh, forse non l' abbiamo e questo scatena i paradossi e i bias

Experimental Philosophy by Joshua Knobe, Shaun Nichols - Il compatibilismo


Perché non sono compatibilista. Qui di seguito i migliori argomenti per il compatibilismo
  1. Incompatibilismo: libero arbitrio e determinismo sono incompatibili... 
  2. La posizione i. viene con l'argomento che è più intuitiva. Ma è proprio così?... 
  3. Primo problema: di quale libertà parliamo? Secondo gli autori di quella che consente di attribuire meriti e colpe. La libertà che ci interessa è legata alla dignità della persona. IMHO: qui c'è una forzatura, il legame tra libertà, meriti, giustizia e dignità è complicato. Perchè mai introdurlo quando disponiamo di nozioni più elementari del concetto di libertà: libero è colui che può scegliere tra due alternative senza essere determinato verso una delle due opzioni... 
  4. Perchè è così importante sapere se i. corrisponde all'intuizione comune? p.1819... 
  5. Come testare l'intuizione. Esperimenti p.1908... 
  6. L'i. tipo fa osservare che non appena ci viene fatto sapere che un certo comportamento è dettato da cause esterne noi allentiamo la responsabilità. È quindi tenendo conto di qs che si organizzano gli esperimenti..
  7. Immaginiamo qs. scenario: abbiamo scoperto tutte le leggi di natura e possiamo prevedere tutto con certezza. Prevediamo anche che Hal rapinerà la Banca e come tutte le ns. previsioni la cosa si avvera. Hal è responsabile? Molti rispondono sì. Secondo esempio: immagina che l'univrrso venga creato più volte sempre destinato a subire la medesima evoluzione. In tutti qs. universi Hal compie il suo furto. Hal è colpevole? Molti rispondono sì. 
  8. Critica: 1) prevedere e determinare sono cose ben diverse, tutti i giorni compiamo azioni libere (nel senso i. del termine) ma xfettamente prevedibile. 2) la scienza può ipotizzare e corroborare l'ipotesi determinista ma nn può "scoprirlo" una volta x tutte visto che segue una logica induttiva; la situazione che ci viene chiesta di immaginare è quindi inimmaginabile 3) per 1 e 2 ciò che intuiamo veramente è che il determinismo è sempre confutabile qui ed ora: se il superpc mi dice che ora alzerò il braccio a me basterà abbassarli x confutarlo 4) esistono esperimenti alternativi. Certo, ma nn ha molto senso realizzarli: metti la cavia di fronte ad un bivio con una strada sbarrata, quando imboccherà l'altra chiediti se lo ha fatto liberamente?... 
  9. Gli autori riconoscono che + il detrminismo è sullo sfondo più i risultati sono confermati ma aggiungono che il determinismo è per sua natura sullo sfondo e nn va confuso con altre cause che comprimono la libertà. IMHO: qs argomento non si capisce: xchè mai non dovrebbe essere un mondo determinato quello dove dio vede e dispone tutto? Dire che in quel caso non introduciamo il determinismo ma un'altra causa che comprime la libertà non è comprensibile poiché allo stesso modo potremmo dire che nel caso presentato non si testa il determinismo come limite alla libertà ma le leggi naturali. 
  10. Alcuni sostengono che la nozione intuitiva di libertà che abbiamo è libertaria (possibilità di fare altrimenti) e che l'i. è derivato, un mero calcolo che a volte puo' essere complicato. Negli esperimenti fatti i soggetti falliscono nella derivazione nn nell'intuizione. Risposta degli autori: si tratta di considerazioni derivate dall'introspezione e nn da esperimenti condotti da nn filosofi.
  11. Inwagen: le intuizioni che contano sono più basilari. Del tipo che se C dipende solo da A e B e noi non possiamo incidere su A e B allora nn possiamo incidere nemmeno su C (prop. transitoria). Negli scenari presentati le cavie nn riconoscono un caso in cui le intuizioni di base sono applicabili (noi filosofi invece sì) ciò nn toglie che tali intuizioni esistano, anzi questa ipotesi è rafforzata dal fatto che quanto più lo scenario scopre un meccanismo transitorio tanto più i giudizi delle cavie si allineano con la soluzione i. Gli autori sostengono che il loro esperimento è comunque un indizio di non esistenza della prop. transitiva ma trascurano l'esistenza di un ragionamento complesso e quindi la necessità di esperimenti graduali che introducano in modo sempre più scoperto il determinismo... 
  12. Altri ammettono l'esistenza di intuizioni confliggenti tra cui scegliere: quella dello scenario e quella della prop. transitiva. Qs. anarchia delle intuizioni ci porta a negare che il concetto di free will abbia senso. Ma i. sceglie un'altra via: l'intuizione della prop.trans. è più basica mentre quella sperimentata è in realtà la soluzione ad un calcolo complesso. IMHO: mi sembra di poter concludere affermando che negli scenari proposti la cavia nn ricostruisce correttamente il dilemma filosofico poichè diverse intuizioni e istinti si mescolano visto la complessità. Tutravia le intuizioni oggetto delli studio sembrano ugualmente esistere poichè la ricostruzione della cavia è sempre più coerente con esse quanto più le leggi detrministiche sono evidenti.
  13. Gli autori sembrano problematizzare una gerarchia tra intuizioni: dalle più semplici alle più complesse. Un criterio potrebbe essere l'universalità: se una intuizione è universale allora è semplice. DaL che deriva che le intuizioni astratte sono più semplici di quelle complesse e quindi che l'intuizione della prop. transitiva è più semplice dell'intuizione richieste dagli sperimentatori.
continua

mercoledì 24 giugno 2015

The Dadly Virtues: Adventures from the Worst Job You'll Ever Love by Jonathan V. Last

Capitolo 8 a cura di Johna Goldberg: prenditi un cane.

  1. Ho una figlia. Ed è migliore dei vostri figli. Perchè? Perchè è mia. Per capire, tu che nn hai figli, fatti un cane e capirai subito cosa intendo dire.... 
  2. Quanto appena affermato è irrazionale ma sensato. È un dogma. Ecco, abbiamo appena sperimentato quanto dogmatismo e senso possano essere legati... 
  3. chi condivide capisce come la "proprietà comune" dei bimbi sia un concetto deleterio... 
  4. Il cane rappresenta il pre-politico, la pura affezione, il puro legame xsonale. Ti dimostra che una simile dimensione esiste e che il totalitarismo è assurdo. Cosmo si è fatto cocvolare da Ted Kennedy!
continua