martedì 31 gennaio 2023
L'INCIDENTE
Come ogni altra cosa che ci riguarda, i nostri istinti morali sono incidenti evolutivi; sicuramente una società di gatti iperintelligenti avrebbe aspettative morali molto diverse rispetto alla nostra società di scimmie iperintelligenti. Nessuna delle due possiede la morale corretta. Detto questo, qualsiasi ricerca dell'Unica Vera Filosofia Morale deve essere tanto futile quanto la ricerca dell'Unico Vero Apparato Digestivo.
Praticamente tutto ciò che ci interessa è un incidente biologico. Il colore verde, ad esempio, è un incidente biologico. Un daltonico vede colori differenti da quelli che vedo io e, come per i gatti, non c'è monopolio della verità. Del resto, anche il tempo - o almeno la rigorosa distinzione tra tempo e spazio - è un incidente biologico. Arrivo a dire che anche l'essere è tale.
Tuttavia, sono incidenti che contano. I colori sono fenomeni biologici, ma questo non ci rende indifferenti tra tinture per capelli castane e viola. E' un dato di fatto che ci conviene annotare. Il tempo è un fenomeno biologico, ma ciò non significa che puoi arrivare in ritardo a cena. La moralità è un fenomeno biologico, ma questo non rende giusto usare i tuoi vicini per il tiro al bersaglio.
Etica degli affari. Una proposta per l'Opus Dei.
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lunedì 30 gennaio 2023
DI COSA PARLO QUANDO PARLO DI NEGAZIONISMO CLIMATICO.
Il cambiamento climatico produce sia esternalità positive che negative. La domanda è quale sarà l'effetto netto.
Vedo che lo scenario positivo riceve poca attenzione. Il caldo è generalmente una cosa buona quando si ha freddo, una cosa cattiva quando si ha caldo. A causa della fisica dell'effetto serra, il calore aumenta nei tempi e nei luoghi dova fa più freddo, aumenta d'inverno più che d'estate, ai poli più che all'equatore.
È difficile vedere un motivo a priori per aspettarsi che il cambiamento climatico ci faccia stare meglio o peggio. La terra e il suo clima, in fondo, non sono stati progettati per la nostra comodità, quindi non c'è motivo di credere che il loro stato attuale sia ottimale per noi. Noi stessi non siamo progettati per il clima attuale: nel corso della storia della nostra specie, il clima è variato molto di più rispetto ai cambiamenti previsti dal riscaldamento globale.
Ci sono almeno quattro effetti prevedibili del cambiamento climatico che appaiono inequivocabilmente negativi: innalzamento del livello del mare, caldo estremo più frequente, cicloni più forti e riduzione del pH degli oceani.
Ci sono almeno quattro effetti inequivocabilmente positivi: espansione delle aree abitabili verso i poli, freddo estremo meno frequente, meno cicloni, fertilizzazione con CO2.
Non riesco a capire cosa prevarrà, e proprio per questo, mentre possso concepire un saldo "negativo", non sono sensibile all'idea di una catastrofe che giustifichi riforme radicali con alti costi per tutti.
Ma se ho ragione, perché quasi tutti gli altri credono che il cambiamento climatico sia un problema terribile? A questo punto potrei intrattenermi sul "potere del male" e del negativo per fare colpoe catturare l'attenzione altrui, preferisco però un' altra risposta: nego che sia così. Se guardi le opinioni degli esperti come nei rapporti dell'IPCC o il lavoro di William Nordhaus, un economista che ha ricevuto un premio Nobel per il suo lavoro di stima del costo del cambiamento climatico, scopri che valutano il cambiamento climatico come indesiderabile ma non come la catastrofe che implica gran parte della discussione pubblica. Nordhaus, ad esempio, scrive che "la migliore ipotesi che formulo è che i danni economici causati dal cambiamento climatico senza interventi saranno dell'ordine del 2,5% della produzione mondiale all'anno entro la fine del ventunesimo secolo". Un danno decisamente contenuto! Qyasi irrilevante. Ultimamente è uscito un lavoro con stime più "costose" ma sono formulate a 300 anni da oggi, e postulano un blocco ad oggi della tecnologia. Direi che possono essere accantonate.
"Le credenze di lusso sono idee e opinioni che conferiscono status ai ricchi a un costo molto basso, mentre pagano un tributo alla classe inferiore. In passato, le persone mostravano la loro appartenenza alla classe superiore con il loro equipaggiamento materiale. Ma oggi i beni di lusso sono più convenienti di prima... Gli esseri umani diventano più preoccupati per lo status sociale una volta che i nostri bisogni fisici sono soddisfatti...
Perché non sono un materialista.
Perché la realtà fisica non è meno illusoria di quella spirituale. Cio' non significa che sia irrilevante. Bisogna tenerne conto, ma anche molte realtà spirituali vanno tenute nel debito conto.
PZ è pessimista sul fatto che le rotte del commercio mondiale rimarranno pacifiche e che i paesi saranno in grado di adattarsi al rapido calo dei tassi di natalità.
Economicamente, questo produrrà un circolo vizioso. … interazione ridotta significa accesso ridotto che significa reddito ridotto che significa meno economie di scala che significa meno specializzazione del lavoro che significa interazione ridotta… Tutti diventano meno efficienti. Meno produttivi. E questo significa meno di tutto: non solo l'elettronica ma anche l'elettricità, non solo le automobili ma la benzina, non solo i fertilizzanti ma anche il cibo...La scarsità di elettricità fa impazzire la produzione. La scarsità di cibo sventra la popolazione. Meno persone significa meno possibilità di mantenere in funzione tutto ciò che richiede manodopera specializzata. Meno strade, meno energia, meno cibo...
Zeihan vede la caduta del comunismo come una riduzione della motivazione dell'America a essere il poliziotto del mondo. Senza poliziotti, prevede che il commercio sarà più spesso interrotto dalla guerra e dalla pirateria. La violenza imporrà una grossa tassa sui trasporti. Tutto ciò che aumenta il costo marginale del trasporto aumenta l'attrito in tutto il sistema. Un semplice aumento dell'1% del costo di una parte sussidiaria annulla in gran parte l'economia di una catena di fornitura esistente. La maggior parte delle località si considererà fortunata se i costi di trasporto aumentano solo del cento percento...
Sebbene Zeihan sia un sostenitore dei pericoli del cambiamento climatico, la sua analisi mostra che "l'energia verde" fallisce, anche alle sue condizioni. Per generare, trasmettere e immagazzinare energia solare ed eolica, dobbiamo costruire pannelli solari, parchi eolici, batterie e nuovi sistemi di trasmissione. Il costo per farlo, compreso l'anidride carbonica che verrà rilasciata in quell'atmosfera durante il processo, è scoraggiante. Zeihan inizia con la disponibilità limitata di energia solare ed eolica affidabile. Il fatto sfortunato è che la tecnologia verde nella sua forma attuale semplicemente non è utile per la maggior parte delle persone nella maggior parte dei luoghi, né per ridurre le emissioni di carbonio o per fornire un sostituto degli input energetici.I combustibili fossili sono così concentrati da essere letteralmente "energia" in forma fisica. Al contrario, tutti i greentech richiedono spazio. Il solare è il peggiore del gruppo: è circa mille volte meno denso dei sistemi alimentati con mezzi convenzionali... … Tutte [le città] sono per definizione densamente popolate, mentre il greentech per definizione non è denso. La quadratura di quel cerchio anche in luoghi soleggiati e ventosi richiederà enormi infrastrutture per colmare il divario tra modelli di popolazione densa e sistemi di generazione di elettricità greentech molto più dispersi.Tale infrastruttura sarebbe su una scala e una portata che l'umanità non ha ancora tentato. L'alternativa è svuotare le città e ripercorrere seimila anni di storia...
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0JKAqc5aJwod2Ew72iEdpxSYKu8RRVbvDSL9ELwsPW2rCaGkgc2C1FQS8cr9RT7Gtl&id=1447752724
VOLETE AUMENTARE LA FELICITA' NEL MONDO?
Tenete a mente la conclusione ripugnante (RC): per qualsiasi numero di vite molto felici, esiste un numero (molto più grande) di vite a malapena degne di essere vissute che costituirebbe un'alternativa migliore.
Sebbene molti si rifiutino di accettare RC (compresa la persona che per prima l'ha dimostrata, Derek Parfit), RC è tra i pochi teoremi non banali dell'etica moderna.
È abbastanza ovvio dove la nostra intuizione ci depista. Quando le persone sentono parlare dei mondi A (vite felici) e Z (vite a malapena degne), consultano le loro reazioni emotive per decidere quale sia il migliore. Poiché hanno una reazione emotiva positiva più forte di fronte ad A rispetto a Z, concludono che A è migliore. Se poi sono addestrati in filosofia, iniziano a inventare teorie contorte e ad hoc per razionalizzare questa reazione emotiva. E perché la nostra reazione emotiva ad A prevale? In parte perché immaginiamo di vivere in A anziché in Z. C'è anche poi il fatto che noi sappiamo di non poter calcolare la felicità delle persone mentre RC assume che lo possiamo fare. Una moltitudine di vite "appena degne di essere vissute" per noi, inconsciamente, potrebbero essere interpretate come una moltitudine di vite non degne di essere vissute, trasformando RC da conclusione perfettamente razionale in conclusione drammatica.
domenica 29 gennaio 2023
la mia filosofia definitivo (dopo la svolta) (e dopo la controsvolta)
Dopo la svolta. Principio guida: contraddirsi è ok se funziona. Nume tutelare: la volpe. Il nemico: l'istrice. Motto: la verità è preziosa, meglio averne tante (anche in opposizione tra loro) che una.
PRINCIPIO GENERALE: di seguito elenco posizioni strumentaliste che reputo valide pur credendo, al contempo, che convenga professare di fatto posizioni (quasi sempre) contrarie, cosa che in genere faccio. Aggiungo che, per produrre questa utilità, non basta l'esoterismo ma occorre una credenza autentica. In casi del genere a cosa credo veramente? Esempio: al relativismo o all'assolutismo? Al determinismo o al libero arbitrio? Al razionalismo o alla retorica? ... Potrei rispondere che la posizione autentica è quella che fonda le altre ma un relativista, per esempio, non crede nell'esistenza di fondamenti, anche se pensa che sia conveniente per lui averne uno. Inoltre, per produrre l'utilità di cui sopra, non basta l'esoterismo ma occorre una convinzione autentica. Inoltre, credo al fatto che tale convinzione puo' essere raggiunta. La risposta alla domanda, quindi, è "non lo so", su questo punto decisivo sospendo il giudizio riservandomi di decidere in seguito.
MORALE I. Deontologia.
ONTOLOGIA. Realismo (diretto).
ANIMA. Esiste.
Di seguito alcune tipiche "grane" filosofiche.
Mi sento libero ma la scienza (pardon, lo scientismo) dice che non lo sono?
Questa è una tensione che va risolta! Ma calma, il grande filosofo ci rassicura, basta cambiare significato alla parola "libertà" e tutto torna a quadrare nel rispetto delle varie sensibilità.
Io non sono un "cervello in una vasca" e ti spedisco al manicomio se lo affermi, tuttavia non ci sono ragioni solide per tanto ottimismo?
Questa è una tensione che va risolta! Per fortuna provvede il grande filosofo che cambia significato alla parola "io" e ristabilisce l'armonia del cosmo.
Sono convinto di vivere nella realtà ma non ci sono ragioni evidenti per non pensare di essere intrappolati in un sogno?
Basta cambiare significato alla parola realtà (o alla parola sogno) e tutto si risolve: puoi continuare a non pensarci (anche perché un concetto semplice come realtà è diventato incasinatissimo e tu non sai cosa pensare).
Ho una "coscienza" ma la neuro-immagine del mio cervello non la rileva?
Basta cambiare il significato della parola coscienza e nessuno avrà più da ridire.
Eccetera, eccetera, eccetera.
La filosofia, da quando si dedica in modo indefesso a rivoluzionare il linguaggio ordinario, ci sembra tanto astrusa, lontana dal buon senso e inservibile per la vita (anche se serve molto bene per organizzare corsi semestrali all'università). Tuttavia, anziché considerare tutto cio' come un fallimento se ne compiace. D'altronde, il suo compito viene facilitato dal fatto che nessuna persona normale definisce con precisione il significato delle parole, si limita ad usarle in modo appropriato, questo perché gran parte del significato è demandato all'intuizione, ovvero a qualcosa che non è descrivibile analiticamente. Il filosofo/automatico completa ad hoc questi significati affinché tutto quadri.
Alla luce di quanto detto dividerei i filosofi in due "razze": 1) coloro che si pongono come primo obbiettivo il rispetto dei significati e delle intuizioni ordinarie di cui sopra e 2) coloro che si pongono come obbiettivo primario l'allentamento delle tensioni elencate all'inizio. Quelli che si occupano delle persone e quelli che si occupano dei colleghi. Lo stravolgimento dei significati è opera dei secondi, dediti alle forme. Ma il mio rispetto va soprattutto ai primi, ormai un gruppo sparuto, dediti alla sostanza dei problemi.
p.s. difficile chiedere alle persone che litigano tutti i giorni sui social di non giocare sulla terminologia ma di guardare in faccia la sostanza dei problemi, quando i pensatori più quotati sono i primi a optare per una strategia nominalista.
mercoledì 25 gennaio 2023
Riforma (fanta)fiscale: tassare in base ai voti scolastici (*).
lunedì 23 gennaio 2023
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