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giovedì 8 ottobre 2009
Lo sapevate che la morte è azzurra?
Le dinamiche della violenza sono per noi qualcosa di misterioso anche e soprattutto per la grande diffusione di film violenti.
One reason that real violence looks so ugly is because we have been exposed to so much mythical violence. … Contemporary film style … may give many people the sense that entertainment violence is, if anything, too realistic. Nothing could be farther from the truth
Un paio di esempi? Lo scontro violento non è affatto contagioso (come sembrerebbe osservando le risse da saloon); lo scontro violente è quasi sempre molto breve, la resistenza prolungata è una rara eccezione. Per chi è avido di altri particolari ecco il link al primo capitolo del libro di Collins: Violence.
Solo il sesso puo' ambire ad una rappresentazione ancora più distorta.
P. S. Con tutti quei morti in TV anche della morte potrebbe sfuggirci un' idea realistica. Forse possiamo recuperarla grazie alla rete. Qui sotto la morte reale arriva a cavallo dei respiri e dei singulti dello sciatore sotto la valanga. Il tempo della morte è fatto di noia, terrore, rassegnazione... e molto azzurro. La morte è azzurra, non lo sapevo. Penso che sotto la valanga o sull' asfalto sia molto simile. Ma non preoccupatevi, in questo caso tutto finisce bene, anche se non è un film di John Ford, dopo quattro minuti anche qui "arrivano i nostri".
One reason that real violence looks so ugly is because we have been exposed to so much mythical violence. … Contemporary film style … may give many people the sense that entertainment violence is, if anything, too realistic. Nothing could be farther from the truth
Un paio di esempi? Lo scontro violento non è affatto contagioso (come sembrerebbe osservando le risse da saloon); lo scontro violente è quasi sempre molto breve, la resistenza prolungata è una rara eccezione. Per chi è avido di altri particolari ecco il link al primo capitolo del libro di Collins: Violence.
Solo il sesso puo' ambire ad una rappresentazione ancora più distorta.
P. S. Con tutti quei morti in TV anche della morte potrebbe sfuggirci un' idea realistica. Forse possiamo recuperarla grazie alla rete. Qui sotto la morte reale arriva a cavallo dei respiri e dei singulti dello sciatore sotto la valanga. Il tempo della morte è fatto di noia, terrore, rassegnazione... e molto azzurro. La morte è azzurra, non lo sapevo. Penso che sotto la valanga o sull' asfalto sia molto simile. Ma non preoccupatevi, in questo caso tutto finisce bene, anche se non è un film di John Ford, dopo quattro minuti anche qui "arrivano i nostri".
Avalanche Skier POV Helmet Cam Burial & Rescue in Haines, Alaska from Chappy on Vimeo.
mercoledì 7 ottobre 2009
Punito per aver limitato i danni
Pensando a David Letterman...
Perchè la legge punisce il ricattaore e non il pettegolo?
Il secondo è ben più dannoso: mentre il ricattatore ti mette nelle condizioni di limitare i danni, il pettegolo non ti dà scampo.
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Perchè la legge punisce il ricattaore e non il pettegolo?
Il secondo è ben più dannoso: mentre il ricattatore ti mette nelle condizioni di limitare i danni, il pettegolo non ti dà scampo.
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Psicologia del terzomondismo
Lo si sente dire spesso: è l' ignoranza del "diverso" ad alimentarne la paura e l' odio.
Quanto sia lacunosa una simile posizione lo ricaviamo dal fatto che quella contraria è ancor più vera e più documentata: maggiori informazioni abbiamo dell' "altro" e più lo disprezziamo.
Non solo. La tesi contraria è anche più facilmente spiegabile: amare l' "altro" ci rende più amabili e compensa le nostre insicurezze. Inoltre, finchè l' "altro" se ne sta ben lontano, difficilmente "sfrutterà" il nostro amore imponendoci dei costi.
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Quanto sia lacunosa una simile posizione lo ricaviamo dal fatto che quella contraria è ancor più vera e più documentata: maggiori informazioni abbiamo dell' "altro" e più lo disprezziamo.
Non solo. La tesi contraria è anche più facilmente spiegabile: amare l' "altro" ci rende più amabili e compensa le nostre insicurezze. Inoltre, finchè l' "altro" se ne sta ben lontano, difficilmente "sfrutterà" il nostro amore imponendoci dei costi.
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martedì 6 ottobre 2009
Perchè non sono un utilitarista
Chi cerca un' etica senza dogmi finisce inevitabilmente nelle braccia dell' utilitarismo. Magari fatica a chiamarlo così, il termine "pragmatismo" è più rassicurante.
Personalmente non posso accettare l' impostazione utilitarista, ci sono troppi contro-esempi che la invalidano.
Bottom line, tanto per evitare equivoci: sto dicendo che non tutto puo' essere ricondotto all' utilitarismo; in altri termini: scelgo di dare ancora un ruolo importante ai dogmi.
Personalmente non posso accettare l' impostazione utilitarista, ci sono troppi contro-esempi che la invalidano.
Bottom line, tanto per evitare equivoci: sto dicendo che non tutto puo' essere ricondotto all' utilitarismo; in altri termini: scelgo di dare ancora un ruolo importante ai dogmi.
venerdì 18 settembre 2009
giovedì 17 settembre 2009
Anti-semitismo come forma di anti-capitalismo
Ascoltato in casa: chissà perchè gli ebrei sono sempre tanto odiati?
George Gilder intervistato da Front Page Magazine
FP: Israel has a powerful and progressive government. Why does the left hate Israel so much?
Gilder: The left loved Israel as long as it was socialist and utopian, pacifist and beleaguered. The left loved the Kibbutzim with their fatuous and always unfulfilled dreams of transcending family and property. The left loves Jews as victims. When Israel emerged as a leading capitalist state, capable of defending itself from deadly enemies, and pragmatic in its policies, the Left turned against it. But whether in Russia, Hungary, Germany, or Israel itself, socialism has always brought catastrophe for Jews. Socialism focuses on gaps between groups rather than on achievements of superior individuals. Socialism concentrates on equalizing excellence rather than promoting it. Historically, equalizing excellence has always meant suppression of Jews. This rule applies everywhere, whether by quotas as in the United States, or by pogroms in Stalin’s nationalities policy designed to equalize ethnic groups in the USSR.
FP: But isn’t hatred of Israel chiefly an effect of anti-Semitism?
Gilder: Anti-Semitism is chiefly a virulent form of anti-capitalism. In my book I closely scrutinize Hitler’s Mein Kampf . His fundamental objection to Jews is their superiority to Aryans as capitalists, as financiers, as entrepreneurs, as “middlemen.” Thomas Sowell has shown in several books that during bad times such hostility to “middleman minorities” flares up wherever an identifiable ethnic group outperforms the rest of the population in the economy.
George Gilder intervistato da Front Page Magazine
FP: Israel has a powerful and progressive government. Why does the left hate Israel so much?
Gilder: The left loved Israel as long as it was socialist and utopian, pacifist and beleaguered. The left loved the Kibbutzim with their fatuous and always unfulfilled dreams of transcending family and property. The left loves Jews as victims. When Israel emerged as a leading capitalist state, capable of defending itself from deadly enemies, and pragmatic in its policies, the Left turned against it. But whether in Russia, Hungary, Germany, or Israel itself, socialism has always brought catastrophe for Jews. Socialism focuses on gaps between groups rather than on achievements of superior individuals. Socialism concentrates on equalizing excellence rather than promoting it. Historically, equalizing excellence has always meant suppression of Jews. This rule applies everywhere, whether by quotas as in the United States, or by pogroms in Stalin’s nationalities policy designed to equalize ethnic groups in the USSR.
FP: But isn’t hatred of Israel chiefly an effect of anti-Semitism?
Gilder: Anti-Semitism is chiefly a virulent form of anti-capitalism. In my book I closely scrutinize Hitler’s Mein Kampf . His fundamental objection to Jews is their superiority to Aryans as capitalists, as financiers, as entrepreneurs, as “middlemen.” Thomas Sowell has shown in several books that during bad times such hostility to “middleman minorities” flares up wherever an identifiable ethnic group outperforms the rest of the population in the economy.
Etichette:
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ideologia,
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politica estera,
razzismo
martedì 15 settembre 2009
Offensiva contro la charter school
Salvarsi evadendo dal pubblico sarebbe un comportamento segregazionista.
I ragionamenti a pancia piena di Greenpeace
Chi è più degno di ammirazione?
Madre Teresa di Calcutta o Norman Borlaug?
Sarei stupito e dispiaciuto di abitare in un mondo che ignora queste due grandi figure.
Sarei dispiaciuto ma nient' affatto stupito di abitare in un mondo che si limitasse ad ignorarne una delle due, sicuramente quella che c' ha lasciato ieri.
Quanto all' opzione poi, che ognuno, sulla base dei propri valori, scelga chi vuole.
Se però date un peso alle vite salvate (magari con intenti egoistici), sappiate che non c' è partita. L' uomo di Cresco, il padre della rivoluzione verde, con il suo bilioncino all' attivo, non puo' essere insidiato neanche da lontano.
Bush, consegnando un premio, ebbe a dire che Barlaug era la dimostrazione vivente di come un uomo e un' idea potevano cambiare il mondo. Julian Simon avrebbe detto che B. è la dimostrazione vivente di quanto sia rischioso il controllo demografico.
P.S. Reason: Why do you think people still listen to Ehrlich? One can go back and read his doomsday scenarios and see that he was wrong.
Borlaug: People don't go back and read what he wrote. You do, but the great majority of the people don't, and their memory is short. As a matter of fact, I think this [lack of perspective] is true of our whole food situation. Our elites live in big cities and are far removed from the fields. Whether it's Brown or Ehrlich or the head of the Sierra Club or the head of Greenpeace, they've never been hungry.
Madre Teresa di Calcutta o Norman Borlaug?
Sarei stupito e dispiaciuto di abitare in un mondo che ignora queste due grandi figure.
Sarei dispiaciuto ma nient' affatto stupito di abitare in un mondo che si limitasse ad ignorarne una delle due, sicuramente quella che c' ha lasciato ieri.
Quanto all' opzione poi, che ognuno, sulla base dei propri valori, scelga chi vuole.
Se però date un peso alle vite salvate (magari con intenti egoistici), sappiate che non c' è partita. L' uomo di Cresco, il padre della rivoluzione verde, con il suo bilioncino all' attivo, non puo' essere insidiato neanche da lontano.
Bush, consegnando un premio, ebbe a dire che Barlaug era la dimostrazione vivente di come un uomo e un' idea potevano cambiare il mondo. Julian Simon avrebbe detto che B. è la dimostrazione vivente di quanto sia rischioso il controllo demografico.
P.S. Reason: Why do you think people still listen to Ehrlich? One can go back and read his doomsday scenarios and see that he was wrong.
Borlaug: People don't go back and read what he wrote. You do, but the great majority of the people don't, and their memory is short. As a matter of fact, I think this [lack of perspective] is true of our whole food situation. Our elites live in big cities and are far removed from the fields. Whether it's Brown or Ehrlich or the head of the Sierra Club or the head of Greenpeace, they've never been hungry.
Tolleranti alla riscossa. Nuove vite blindate in arrivo?
Una banda di tolleranti (motto: Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo) discute della riforma scolastica a suo modo:
La Gelmini a questa riforma sta dando solamente il nome e la faccia. In realtà, l'artefice dietro le quinte di essa, il puparo, è
l'ebreo Giorgio Israel. Come lo era Biagi, il riformatore della legge del lavoro, come lo è quel nano malefico di Brunetta...Chi è Giorgio Israel?...Ti è venuto il prurito a leggerne il cognome?
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La Gelmini a questa riforma sta dando solamente il nome e la faccia. In realtà, l'artefice dietro le quinte di essa, il puparo, è
l'ebreo Giorgio Israel. Come lo era Biagi, il riformatore della legge del lavoro, come lo è quel nano malefico di Brunetta...Chi è Giorgio Israel?...Ti è venuto il prurito a leggerne il cognome?
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L' italietta di noi ragionieri
lunedì 14 settembre 2009
Come Mike spaccò l' Italia
Più razionalità e giustizia nel mondo del lavoro
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