lunedì 22 dicembre 2025
L’INTELLIGENZA DIVENTA SEMPRE PIÙ GENETICA COL PASSARE DEL TEMPO
L’ORIENTAMENTO SESSUALE È MOLTO MENO GENETICO DI QUANTO PIACCIA CREDERE
domenica 21 dicembre 2025
LA RISATA NON È “SIMPATIA”, È UN’ARMA SOCIALE CHE RISCRIVE I RAPPORTI DI FORZA
APOCALISSI
pil
CULTURE WAR
LA FORMA PIÙ ONESTA DI DISONESTÀ POLITICA
IL SALARIO MINIMO RENDE ILLEGALE IL LAVORO DEI PIÙ SCARSI..
CHE DIFFERENZA C’È TRA UN MASCHIO E UNA FEMMINA?
C'È SOLO UN'UNICA MALATTIA MENTALE
L'UNICA POLITICA SINCERA È QUELLA DI CENTRO
PIÙ SOLDI ALLE DONNE, MENO BAMBINI
LA FRASE PIÙ STUPIDA DEL NOSTRO TEMPO È “L’AI NON POTRÀ MAI FARE X”
mercoledì 17 dicembre 2025
L’immigrazione non diluisce l’individualismo,
L’immigrazione non diluisce l’individualismo, lo rafforza. Quando vivi accanto a chi è diverso, impari a difendere confini personali, diritti astratti, regole impersonali. Il multiculturalismo non produce “comunità”, produce individui. La paura conservatrice dell’erosione dei valori occidentali sembra empiricamente sbagliata.
PIÙ MERCATO, MENO SANGUE
PIÙ MERCATO, MENO SANGUE.
lunedì 15 dicembre 2025
IL "MONDO MIGLIORE" E' UNA STRONZATA E I BIAS LO STESSO
IL "MONDO MIGLIORE" E' UNA STRONZATA
La maggior parte dei "bias" cognitivi non sono veri e propri bias: sono strategie ed euristiche intelligenti (date un'occhiata al libro di Lionel Page Optimally Irrational). In effetti, Daniel Kahneman, colui che ha co-scoperto la maggior parte di questi "bias", ha dichiarato in un'intervista che scoprirli non ha migliorato in alcun modo il suo comportamento. Era, significativamente, poco motivato a diventare più "razionale". Forse una parte di lui sapeva che i bias che aveva scoperto erano strumenti utili al suo egoismo
TUTTI I LIMITI DELLA CONVIVENZA
Austerity
Finché la povertà è un grafico o una percentuale, i benestanti votano “più aiuti”; quando il povero ha un volto, un odore, abitudini sgradevoli e scelte discutibili, la carità evapora e resta il giudizio morale. Il dato controintuitivo è questo: conoscere i poveri non rende più di sinistra, rende più severi. Non perché siano cattivi, ma perché l’esperienza diretta distrugge la favola del “sistema ingiusto che spiega tutto”. La distanza alimenta l’idealismo, la vicinanza produce realismo.
La retorica dei “bias” non serve a renderti più informato, serve a farti sentire più furbo degli altri. Questo non riduce il tribalismo, lo raffina, e funziona perché oggi sentirsi meno manipolati conta più che essere meno ignoranti.