lunedì 22 dicembre 2025

L’INTELLIGENZA DIVENTA SEMPRE PIÙ GENETICA COL PASSARE DEL TEMPO

L’INTELLIGENZA DIVENTA SEMPRE PIÙ GENETICA COL PASSARE DEL TEMPO

Da bambini l’ambiente conta, eccome. Poi cresci, scegli, ti selezioni il mondo addosso, e il QI si “genetizza”. Più libertà hai, più diventi ciò che sei già. L’istruzione non crea geni, li amplifica. E l’uguaglianza delle opportunità non produce uguaglianza dei risultati, produce differenze ancora più visibili.

L’ORIENTAMENTO SESSUALE È MOLTO MENO GENETICO DI QUANTO PIACCIA CREDERE

L’ORIENTAMENTO SESSUALE È MOLTO MENO GENETICO DI QUANTO PIACCIA CREDERE

I dati dicono ~30% di ereditarietà: poco. Il resto? Biologia prenatale, ormoni, sviluppo—non “educazione”, non propaganda.

domenica 21 dicembre 2025

LA RISATA NON È “SIMPATIA”, È UN’ARMA SOCIALE CHE RISCRIVE I RAPPORTI DI FORZA

LA RISATA NON È “SIMPATIA”, È UN’ARMA SOCIALE CHE RISCRIVE I RAPPORTI DI FORZA

Il bello (e il subdolo) è la sua involontarietà: proprio perché non la controlli, la risata suona come se dicesse “non è propaganda, ci stiamo solo rilassando”. Ad ogni modo, la civiltà non cade per il conflitto di idee, cade quando la gente smette di trattenersi di fronte al politico o al sacerdote. 

Di più nel Pinker nei commenti.

APOCALISSI

APOCALISSI

Una decina di anni fa — forse anche di più — mi consideravo un “apocalittico” e oggi, dopo una lunga migrazione intellettuale, mi ritrovo nuovamente al punto di partenza. Il quadro di riferimento prende le mosse dal paradosso di Fermi: “Come mai non c’è nessuno là fuori?”. La risposta che trovo più convincente è la seguente: le civiltà che si sviluppano oltre una certa soglia collassano, si estinguono o restano comunque paralizzate in cicli periodoci. Nessuna, dunque, riesce a raggiungere il livello tecnologico necessario per viaggiare e conquistare l’universo. Chiamo questa soglia GRANDE FILTRO, e non escludo del tutto che qualcuno possa superarla.

Seconda domanda: il GRANDE FILTRO è già alle nostre spalle, o lo abbiamo ancora davanti? Per qualcuno il GF è la nascita della vita, per altri il passaggio dai batteri agli eucarioti, questa sarebbe per noi una buona notizia. Seguendo però un ragionamento di tipo antropico, poiché le civiltà cosmiche che hanno superato il grande filtro sono rare, mentre quelle che ancora devono affrontarlo sono numerose, un semplice calcolo probabilistico ci colloca fra queste ultime. Ciò implica che stiamo andando incontro all’apocalisse, ovvero all'implacabile selezione imposta dal GRANDE FILTRO.

Terza domanda: in che modo ci estingueremo? Le ipotesi sono numerose, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Personalmente, mi trovo in sintonia con quelle formulate da Peter Turchin, forse perché ravviso già in atto, in Occidente — la civiltà più avanzata del pianeta — alcuni meccanismi di marcescenza. Lo schema è il seguente: in una civiltà fiorente nasce un diffuso ottimismo, e questo sentimento genera in ciascuno la sensazione di possedere una ricetta per il successo sociale. Tuttavia, per sua natura, tale ricetta non è scalabile, poiché il successo sociale è un gioco a somma zero: se io ambisco al vertice della gerarchia, devo inevitabilmente scalzare chi già lo occupa.

Questo difetto strutturale genera delusione e frustrazione nei soggetti più ambiziosi, i quali, per come funziona la mente umana, difficilmente attribuiranno a se stessi la responsabilità dell’insuccesso. Preferiranno, piuttosto, individuare dei capri espiatori — che, in una società estremamente ricca, non mancheranno mai: disuguaglianze, clientele, ingiustizie sistemiche. Un simile malcontento nella fascia degli ambiziosi — quella che Turchin definisce “élite in eccesso” — alimenta conflitti intestini le cui conseguenze possono variare: dalla paralisi alla distruzione della civiltà.

Per rendere lo schema più concreto con esempi piuttosto puerili: nella nostra epoca si crede che la via al successo passi per lo studio e l’istruzione. Tuttavia, dopo aver attraversato il sistema universitario di massa, ci si ritrova spesso nella condizione di neo-proletari, anziché di dirigenti, e ciò avviene all’interno di una società impoverita anche per aver investito pesantemente in istituzioni — le università — che, invece di emettere “segnali onesti”, producono soltanto “rumore” inutilizzabile. Trattandosi di una tipica dinamica di “corsa agli armamenti”, ciò che ieri valeva per il diploma, oggi vale per la laurea, e domani varrà per i master e le scuole di specializzazione. Non c'è fine, almeno finché ci sono risorse pubbliche per finanziare un inutile "passo oltre".

Questa è soltanto una teoria del collasso — nota come “sovrapproduzione delle élite” — ma esistono numerosi riscontri storici che delineano, se non un’estinzione, una traiettoria ciclica paralizzante in attesa di estinzione: al collasso segue una ripresa, e poi un nuovo collasso. Vi sono però molte altre teorie non meno ragionevoli: ad esempio, quella secondo cui la crescente avversione al rischio e la femminilizzazione delle istituzioni finisce, in assenza di armi adeguate, per condannarci alla resa non appena i cavalieri dell'apocalisse si profileranno all'orizzonte. Mi fermo qui ma ognuno è libero di scegliere la sua via del declino preferita.

pil

Io difendo il PIL perché misura soldi, non “come ti senti". Il PIL non dice se sei una brava persona, dice se stai diventando più produttivo. Senza produttività non c’è welfare, clima, cultura, né tempo libero: solo retorica. Attaccare il PIL è come distruggere il termometro perché hai la febbre.Se fosse così è solo perché il legislatore non ha fatto il suo lavoro con le tasse pigouviane. Il difetto del PIL, piuttosto, è che ricomprende beni e servizi non sottoposti al test di mercato. Parlo dei servizi elargiti dal settore pubblico. Una stortura del genere fa sì che il PIL possa essere aumentato alzando lo stipendio degli statali anche quando non producono nulla di utile. Cosa che sperimentiamo tutti i giorni. In questo senso, il PIL potrebbe essere migliorato limitandosi alla quota di produzione del settore privato.Un'altra carenza del PIL è che non considera il lavoro gratuito che si svolge in gran parte in famiglia ed è in gran parte opera delle donne. Questa è una tara importante perché una donna che lavora produce PIL, una donna che lavora in casa no, una pastasciutta fatta al ristorante aumenta il PIL, una pastasciutta fatta in casa no. Occorrerebbe un modo per correggere questo errore, affinché i governanti, inseguendo le statistiche, non siano attratti verso politiche sbagliate. Sembra infatti a volte che la donna che esce di casa e lavora aumenti la ricchezza nazionale ma molto spesso non è affatto così.

CULTURE WAR

CULTURE WAR

L'ossessione per “costruire nuove culture” è autoinganno. Senza isolamento non nasce nulla di profondo. La cultura vera è disciplina che si eredita, senza figli che restano, senza costi d’uscita, resta solo turismo identitario, censura e decreto legge emergenziale.

LA FORMA PIÙ ONESTA DI DISONESTÀ POLITICA

LA FORMA PIÙ ONESTA DI DISONESTÀ POLITICA

Dire una sciocchezza evidente come “il salario minimo crea lavoro” o l’affitto è alto per colpa della speculazione” o "occorre definanziare la polizia" o "il governo italiano complice di genocidio" è il badge tribale perfetto, dimostra che sei disposto a sospendere la ragione per la causa. Come fa il credente che giura che la Terra ha 6.000 anni. Non è ignoranza, è lealtà ostentata.

IL SALARIO MINIMO RENDE ILLEGALE IL LAVORO DEI PIÙ SCARSI..

IL SALARIO MINIMO RENDE ILLEGALE IL LAVORO DEI PIÙ SCARSI...

Meglio disoccupato che pagato “poco”, dicono, salvo poi inventarsi stage gratuiti, lavori non pagati, “esperienze formative” per aggirare la stessa legge che hanno appena santificato. 10 euro l’ora è sfruttamento, 0 euro l'ora è solidarietà. Si crea disoccupazione per legge e poi si regalano lavoratori a imprese amiche, mantenuti dai contribuenti.

CHE DIFFERENZA C’È TRA UN MASCHIO E UNA FEMMINA?

CHE DIFFERENZA C’È TRA UN MASCHIO E UNA FEMMINA?

L’uomo “programmaticamente” guerriero, la donna è “programmaticamente” ansiosa: la madre muore, muoiono anche i figli; se i maschi non fanno branco, muore il villaggio. Dimensione privata e dimensione pubblica.

C'È SOLO UN'UNICA MALATTIA MENTALE

C'È SOLO UN'UNICA MALATTIA MENTALE

Sotto schizofrenia, depressione, ansia, ADHD c’è un’unica vulnerabilità mentale. Questo manda in crisi un’intera industria di specialisti iper-settoriali. Non hai cinque disturbi: hai un cervello fragile che soffre in modi diversi.E significa anche che l’identità “sono il mio disturbo” è una bugia rassicurante: sei più generale, e più instabile, di così.

L'UNICA POLITICA SINCERA È QUELLA DI CENTRO

L'UNICA POLITICA SINCERA È QUELLA DI CENTRO

La destra moralizza e divorzia, la sinistra predica e consuma. L’astrazione serve a sembrare puri mentre si vive da incoerenti, e più sei istruito più sei bravo a raccontartela. Il centro non è conformista: è solo sincero. Ma la sincerità non dà status, non crea tribù, non fa carriera politica e non seduce.

PIÙ SOLDI ALLE DONNE, MENO BAMBINI

PIÙ SOLDI ALLE DONNE, MENO BAMBINI

Il dato è solido: quando il trasferimento di denaro finisce nelle mani dell’uomo, la fertilità sale; quando finisce nelle mani della donna, la fertilità scende. Cambia il rapporto di forza: più potere contrattuale femminile → meno bambini.

LA FRASE PIÙ STUPIDA DEL NOSTRO TEMPO È “L’AI NON POTRÀ MAI FARE X”

LA FRASE PIÙ STUPIDA DEL NOSTRO TEMPO È “L’AI NON POTRÀ MAI FARE X”

Il problema è che l''AI potrebbe diventare più adattabile di noi, e a quel punto la “riconversione del lavoro” muore. Le tecnologie passate eliminavano mestieri, non l'adattamento. L'algoritmo impara nuovi lavori più in fretta di quanto io impari a difendere i vecchi, e quando la macchina si riaddestra più velocemente di te, nessun corso online ti salverà.

mercoledì 17 dicembre 2025

L’immigrazione non diluisce l’individualismo,

 L’immigrazione non diluisce l’individualismo, lo rafforza. Quando vivi accanto a chi è diverso, impari a difendere confini personali, diritti astratti, regole impersonali. Il multiculturalismo non produce “comunità”, produce individui. La paura conservatrice dell’erosione dei valori occidentali sembra empiricamente sbagliata.

PIÙ MERCATO, MENO SANGUE

 PIÙ MERCATO, MENO SANGUE.

L’integrazione nei mercati riduce gli omicidi, soprattutto nei paesi meno sviluppati. Il capitalismo ti costringe a prevedere il comportamento altrui, a controllarti, a rimandare l’impulso. La violenza è figlia dell’arbitrio, non dello scambio. Le reti economiche dense producono autocontrollo, non predazione. Il vero carburante degli omicidi non è il profitto, piuttosto l’assenza di regole impersonali.

lunedì 15 dicembre 2025

IL "MONDO MIGLIORE" E' UNA STRONZATA E I BIAS LO STESSO

 IL "MONDO MIGLIORE" E' UNA STRONZATA


Gli stereotipi funzionano, i bias sono strategie adattive, la disinformazione è propaganda. Eccetera. L’idea che siamo vittime di un malinteso, l'idea che siamo “guasti” e ci servano tecnici della mente per "ripararci" è solo il narcisismo di chi auspica di essere nominato "riparatore ufficiale delle menti altrui". Ma noi non vogliamo un mondo migliore, vogliamo solo vincere.

https://www.everythingisbullshit.blog/p/a-big-misunderstanding

BIAS

La maggior parte dei "bias" cognitivi non sono veri e propri bias: sono strategie ed euristiche intelligenti (date un'occhiata al libro di Lionel Page Optimally Irrational). In effetti, Daniel Kahneman, colui che ha co-scoperto la maggior parte di questi "bias", ha dichiarato in un'intervista che scoprirli non ha migliorato in alcun modo il suo comportamento. Era, significativamente, poco motivato a diventare più "razionale". Forse una parte di lui sapeva che i bias che aveva scoperto erano strumenti utili al suo egoismo

 TUTTI I LIMITI DELLA CONVIVENZA


No, non è una prova generale del matrimonio ma una trappola che ti fa sposare la persona sbagliata. Dormire insieme crea legami emotivi potenti prima che il cervello abbia finito l’analisi costi-benefici, e a quel punto sei già fregato. Il sesso produce attaccamento, non lucidità. Ti incolla a qualcuno che, a mente fredda, non avresti mai scelto per quarant’anni di mutuo e silenzi. La convivenza non seleziona i migliori partner, spesso sfocia in un matrimonio per stanchezza, non per scelta.

 Austerity

Leggo en passant che negli ultimi 25 anni la spesa pubblica è RADDOPPIATA. Non aumentata ma RADDOPPIATA. Ecco, basta, mi fermo qui. Direi che con questo dato, senza tanto bisogno di ulteriori approfondimenti, l'argomento austerity può essere tranquillamente liquidato come "populista". Parliamo d'altro, per favore. Comunque mi rendo conto che la miglior difesa è l'attacco, e che quindi, quando dici che lo stato spendacione è la radice dei nostri mali, la risposta più efficace non consiste nel negarlo, ma nel gridare che invece spende troppo poco. Se lo gridi abbastanza forte e ripetutamente, qualche effetto lo otterrai, soprattutto in chi ascolta distrattamente, il 99% delle persone, e ancor di più in chi ha in mente una "spesuccia" ulteriore che potrebbe fargli molto comodo, il 98% delle persone. A questo punto non c'è dato che tenga. Si ragiona come ragiona Toni quando cerchi di sottrargli dalle fauci il biscottino che ha già predato.

 Finché la povertà è un grafico o una percentuale, i benestanti votano “più aiuti”; quando il povero ha un volto, un odore, abitudini sgradevoli e scelte discutibili, la carità evapora e resta il giudizio morale. Il dato controintuitivo è questo: conoscere i poveri non rende più di sinistra, rende più severi. Non perché siano cattivi, ma perché l’esperienza diretta distrugge la favola del “sistema ingiusto che spiega tutto”. La distanza alimenta l’idealismo, la vicinanza produce realismo.

 La retorica dei “bias” non serve a renderti più informato, serve a farti sentire più furbo degli altri. Questo non riduce il tribalismo, lo raffina, e funziona perché oggi sentirsi meno manipolati conta più che essere meno ignoranti.