giovedì 27 dicembre 2007

Una critica all' economia della felicità

La mancanza di alternative credibili incorona il PIL come unica misura attendibile del benessere.
Those who wish governments to take into account measures of wellbeing when
setting policy often point to the fact that increases in income have not led to
increases in measured happiness, and thus governments should concentrate on
redistribution and improving the quality of life, rather than on allowing people
to benefit from economic growth. In fact, measured happiness does not appear to
be related to public spending, violent crime, property crime, sexual equality,
disability, life expectancy or unemployment either


addendum

5 miliardi di donazioni (ma senza farlo sapere)

Vita dura per i generosi italiano. Devono operare in incognito per paura del fisco. Elio Silva sole 24122007 p.1

Produttività del lavoro in flessione, salari in aumento

Per la prima volta dagli anni 70 la produttività del lavoro risulta in calo (periodo 2000-2006 -0.1%). Nello stesso lasso le retribuzioni lorde reali aumentano dello 0.7%. Studio Confindustria sul sole 241207 p.1

lunedì 24 dicembre 2007

L' immigrazione fa bene all' economia

La storia si ripete. Un commento di Michele Boldrin.

Natale al fronte

Non è proprio il fronte, ma è pur sempre la Serbia

Statistiche pastafariane


La Diana mi ha mandato i suoi simpatici auguri natalizi pastafariani. Quest' anno sono nella versione che allego qui sopra.

Non paga di provocarmi ha aggiunto la statistica che quest' anno va più per la maggiore tra i pastafariani: quella che vede una stretta correlazione tra il riscaldamento del globo terracqueo e la scomparsa della pirateria.
Ne approfitto per fare chiarezza a me stesso sui requisiti che deve avere una correlazione rispettabile.
Non basta che due variabili siano correlate in modo statisticamente significativo affinchè possa ipotizzarsi seriamente un legame di causalità tra le due.
Occorre:
  1. con un' operazione discrezionale occorre isolare un set di variabili "papabili" per spiegare un certo fenomeno;

  2. occorre fare tante regressioni quante sono le combinazioni e le parametrizzazioni delle variabili isolate;

  3. occorre incociare le regressioni per ricavare l' incremento conoscitivo che ciascuna variabile è in grado di apportare nelle varie combinazioni.

Solo dopo queste operazioni si avanza la candidatura di alcune variabili e l' accantonamento (temporaneo) di altre. Non appena tra le variabili "papabili" ne viene introdotta una nuova si ricomincia la tiritera.

Global warming: bella catena di ragionamenti ma con un anello debole

Se proprio volete giocare la parte degli scettici in una discussione sull' ambienta, allora non disperdete le forze, l' argomento è incasinatissimo e le variabili in gioco una miriade.

Molto proficuo, in questi casi, avere un koan su cui concentrarsi.

Per fortuna ce ne fornisce uno quella testa pensante del sig. King. Il dubbio da cui farsi trapanare e da sostenere imperterriti è il seguente:

"...what are the most persuasive reasons for believing that the rise in temperature is due to increased atmospheric carbon dioxide..."

Un dubbio che nasce spontaneo una volta considerato che:

"...we have about three data points--an increase in temperatures from 1900-1940, and slight decrease from 1940-1970, and a recent increase..."

A fronte di queste evidenze la CO2 è cresciuta costantemente.

Gold standard: una doccia scozzese sulle recessioni

In questo post de Lamiadestra sono linkate le posizioni di chi si è recentemente espresso sulle politiche monetarie che discendono da un sistema gold standard.


I dubbi derivano dal fatto che queste politiche, trattando la moneta come una merce qualsiasi, saranno invitabilmente pro-cicliche.


Alcune considerazioni in merito.



  1. Chi sostiene il gold standard accusa proprio il sistema monetario cartaceo senza copertura di acuire l' asprezza dei cicli. Niente carta, niente cicli, niente prociclicità.


  2. Avere politiche monetarie pro-cicliche è un inconveniente per chi intende implementare la cura monetarista alle recessioni. Ma la cura auspicata da chi sostiene il gold standard è di tutt' altro segno. Ecco allora che cio' che si presentava come accusa decade a semplice ossergvazione.


  3. Per i sostenitori del gold standard il modo migliore di reagire ad una recessione consiste nel liquidare al più presto tutte le attività frutto di investimenti mal indirizzati. Ma allora un sistema monetario gold standard, lungi dall' essere d' ostacolo, puo' addirittura facilitare il compito con la sua brutalità.


  4. Il sistema gold standard incoraggia i processi deflazionistici in tempi di recessione. Se la cosa sia negativa per il sistema è molto dubbio: qua e qua. Di sicuro non è negativa per un fervente adepto.

Per concludere, gli economisti austriaci sostengono un sistema gold standard. Per un monetarista il sistema presenta degli inconvenienti. Ma non puo' certo accusare la controparte di incoerenza qualora caldeggi una soluzione gold standard! Il gold standard è lo strumento migliore per centrare i suoi bersagli.


L' incoerenza del modello austiaco sta piuttosto nel postulare che investitori razionali commettano errori sistematici nella politica degli investimenti quand' anche sappiano di essere in presenza di tassi drogati da una politica monetaria che non si allinea ai canoni del gold standard.


Mi sembra più convincente criticare i sistemi di moneta-merce per la scarsa trasparenza sui quantitativi di base monetaria in circolazione. Insomma, una politica a obiettivo inflazione ha il pregio della trasparenza.

Carni scolpite



Completa pure qua la degustazione.

domenica 23 dicembre 2007

Bibbia contro Corano

E' una bella lotta sul piano delle vendite. Certo che la Religione gode di buona salute.
The combination of globalisation and rising wealth is proving to be a
bonanza for both religions

L' uomo primitivo era un selvaggio

Il senso della giustizia era bassissimo e il modo di trattare l' ambiente disastroso.

Climate change: the (Groucho) Marxist approach

Perchè dovrei fare qualcosa per la posterità? Cosa ha fatto la posterità per me.

Sentieri selvaggi. L' arte dell' uscire di scena.

Con occhi dilatati e fissi osservo il controluce che lo suggella: ride away (dominante), ride away (tonica). E' finito il più grande western di sempre.

Lo dico pacatamente, ricordandomi i rischi della pressione alta.


Come per ogni finale che annoda le budella pur orbato di apoteosi, è bello far seguire dibattito. Purchè solo interiore.


Brancolo, non so come farmi funzionare la testa. Senza reperirle, cerco con fatica complessa le parole adatte per giuticare il razzismo di Ethan. La sua malvagità è talmente priva di calcolo che ho una voglia matta di assolverlo accogliendolo nella comunità con una stretta di mano. Eppure dovrei fare tutto questo mantenendo le labbra serrate nella pressione del disgusto.


Fortunantamente un giudice, lo stesso che calibra i profili del canyon, ha già sentenziato. Lui non si è lasciato inebriare dai profumi caramellosi che rilascia tanta merda.


Il corpaccione del film si agita scoordinato (ma perchè tanto impegno nel disperato Ethan?). Non importa, ci importa qualcosa se i dettami della fasulla accademia siano stati violati? ci importa qualcosa se i pellerossi non risolvono gli inseguimenti sparando ai cavalli della diligenza?


Non siamo interessati alle proporzioni anatomiche del corpo filmico. Basta che quella carcassa contenga e preservi il suo cuore di tenebra. Qui c' è e pulsa con forza. E' tutto.


Il libertario ingenuo, smanioso di passare in rassegna il suo repertorio da sapientone, sempre in cerca di un foro per la sua pedanteria, ha spesso stretto ferre alleanze con il genere western.


Si sa...l' individualismo, la legge di natura...Ma per non ulcerare l' idillio è necessario che guardi questi film con un occhio solo, perchè qui le cartacee armonie a buon mercato, gli sbrodolosi amor di patata sono banditi. Sono invece deninciate le raccapriccianti ingordige e spesso la bontà si contorce sotto tacchi appuntiti ed eleganti.


Ma sopratutto tramonta il mito dell' individuo completo e buono per tutte le stagioni. L' organizzazione razionale di questa natura prevede un cambio della guardia. Il razzista è servito per dissodare la frontiere. L' eroe di ieri non ha nemmeno il tempo di civettare con lo spettatore vantando le sue gesta che già deve lasciare il proscenio consegnando il testimone allo staffettista successivo. Subito si dà alla fuga. Una fuga romantica, in controluce ma pur sempre una ritirata.


Ci lascia alle nostre democrazie. Completa la sua opera con il tempismo dell' uscita di scena. Sapremo noi completare il nostro convivio rendendo omaggio alla sporcizia da cui è originata la sicurezza che ci protegge?

sabato 22 dicembre 2007

La bellezza conta

I 20 college più belli d' America e i 20 più brutti.

Il segno dei tempi (secolarizzati)

Chiese convertite in librerie.

Imperdibile a Concorezzo


Tra i contralti sarà schierata anche la Miriam, vero punto di forza. Meglio non bucare l' evento!

Due teste pensano meglio di una? Guida ai forum da frequentare

Capita qua e là di imbattersi in forum interessanti e di prender parte alla discussione.

Ma i forum non sono tutti uguali:
  1. ci sono i forum/ring, dove si scavano trincee, ci si aqquatta e si comincia a sparare colpi di mortaio;
  2. e ci sono i forum/parrocchietta, dove è tutta una raffica di pacche sulle spalle e dove si trascorre il tempo a speculare quanto siano scemi coloro che a non si uniscano a noi. Il gruppo più estremo in questo senso è quello costituito solamente da me.

Qual è la frequentazione più propizia?

Voterei 2 pensando a quell’ atmosfera di serenità e pace che sprona l’ approfondimento e l’ assenza di radicalizzazione che rende più agevole rivedere e limare le proprie convinzioni.

E poi voterei 2 perchè qui si dimostra dati alla mano quanto possa essere dannosa la polarizzazione.

E poi voterei 2 perchè qui si dimostra quanto sia difficile rivedere le proprie idee in un clima polarizzato.

E poi voterei due perchè qui si dimostra quanto nella discussione gli estremisti siano più convinti ed influenti dei moderati. Per esempio sono un profluvio di parole che incute deferenza, quando qui si dimostra che non esiste correlazione tra mole parolaia, status e ragioni valide addotte.

Però voterei anche 1 perché la presenza di una controparte mi costringe ad essere più rigoroso nel mio schema senza dare nulla per scontato, neutralizza quella deferenza verso i trascinatori, annulla il nocivo istinto del gregge che rende piatti molti encefalogrammi .

E poi voterei 1 perchè qui si dimostra come la presenza di un avvocato del diavolo renda più rigorosi e creativi.

Mi sa che voterò 1, visto che qui si dimostra come due teste pensino meglio di una, perlomeno quando sono in gioco delle responsabilità concrete.

Forse vale proprio la pena di votare 1 visto che il libro più influente sull' argomento si chiude con un peana al dissenso.

***

E' tempo di conclusioni.

  1. Chi ama il rischio riceverà più stimoli frequentando 1.
  2. Poiché di solito i forum non prendono decisioni e non sono responsabilizzati, allora meglio frequentare 2.

***

Altri stimoli in Surowiecki cap.9

venerdì 21 dicembre 2007

Mathemagics

L' uomo più veloce al mondo nel calcolo mentale

I bambini presi con filosofia

Insegnata a 10 anni sembra faccia un sacco di bene.

The philosophy-based lessons encouraged a community approach to "inquiry" in the
classroom, with children sharing their views on Socratic questions posed by the
teacher


Sembra anche che i vantaggi perdurino.

Auguri glitterati