LA GRADUAZIONE DEI TABU’
Thomas Jefferson liberò i suoi schiavi ma loro si rifiutarono di
accettare la loro nuova condizione preferendo la schiavitù. Thomas Jefferson
rispettò la loro scelta riassumendo le prerogative del padrone.
Thomas Jefferson fu dunque un padrone di schiavi? Per molti,
sì.
Esiste la schiavitù volontaria? Per molti no.
A me sembra evidente che che ci sia una differenza tra lo
schiavista tradizionale e Thomas Jefferson. Perché non la si vuole
accettare?
Ipotesi: i tabù non possono essere graduati.
https://feedly.com/i/entry/pCjzw1s9uw4o7o2a6k88mWl61VH8mv6Frk5BTARJuI0=_16a6abc98f4:2128228:2bd3d92a
martedì 30 aprile 2019
FINTO CORRUTTORE
Conoscete critiche serie alla figura del “finto corruttore”?
P.S. Intendo quel tale che finge di corrompere un amministratore per incastrarlo qualora lui cada nella trappola.
MISSIONE IMPOSSIBILE: GIUSTIFICARE LA PRIVACY
MISSIONE IMPOSSIBILE: GIUSTIFICARE LA PRIVACY
Negli USA la libertà accordata ai cittadini di detenere un’arma era considerata una garanzia contro eventuali governi criminali.
Una motivazione criticabile? Forse sì, ma non perché i governi non siano in buona parte criminali, bensì perché combatterli armi in pugno potrebbe peggiorare la situazione.
In questo senso la privacy funziona meglio delle pistole. D’altronde, è anche l’unica giustificazione seria del diritto alla riservatezza.
Chi prende sul serio la privacy deve prendere sul serio il diritto ad armarsi.
Negli USA la libertà accordata ai cittadini di detenere un’arma era considerata una garanzia contro eventuali governi criminali.
Una motivazione criticabile? Forse sì, ma non perché i governi non siano in buona parte criminali, bensì perché combatterli armi in pugno potrebbe peggiorare la situazione.
In questo senso la privacy funziona meglio delle pistole. D’altronde, è anche l’unica giustificazione seria del diritto alla riservatezza.
Chi prende sul serio la privacy deve prendere sul serio il diritto ad armarsi.
IL NOVANTANOVE PER CENTO
IL NOVANTANOVE PER CENTO
Il 99% delle obiezioni alla libera immigrazione non sono obiezioni alla libera immigrazione.
Gli immigrati abusano dello stato sociale? LASCIARLI ENTRARE, ma non ammetterli al welfare.
Gli immigrati votano nel modo sbagliato? LASCIALI ENTRARE, ma non votare.
Gli immigrati delinquono? LASCIALI ENTRARE e metti delle aggravanti sui loro crimini.
Gli immigrati danneggiano gli italiani poco qualificati? LASCIALI ENTRARE e tassali per risarcire i nativi.
Gli immigrati inquinano? LASCIALI ENTRARE, e tassa il loro inquinamento.
Eccetera.
https://feedly.com/i/entry//cnXVr/5HNe2pDqTI3udBeVx4AbJSW9TNhacAl8h6Dc=_1483548c214:162e911:eb6c5223
Il 99% delle obiezioni alla libera immigrazione non sono obiezioni alla libera immigrazione.
Gli immigrati abusano dello stato sociale? LASCIARLI ENTRARE, ma non ammetterli al welfare.
Gli immigrati votano nel modo sbagliato? LASCIALI ENTRARE, ma non votare.
Gli immigrati delinquono? LASCIALI ENTRARE e metti delle aggravanti sui loro crimini.
Gli immigrati danneggiano gli italiani poco qualificati? LASCIALI ENTRARE e tassali per risarcire i nativi.
Gli immigrati inquinano? LASCIALI ENTRARE, e tassa il loro inquinamento.
Eccetera.
https://feedly.com/i/entry//cnXVr/5HNe2pDqTI3udBeVx4AbJSW9TNhacAl8h6Dc=_1483548c214:162e911:eb6c5223
lunedì 29 aprile 2019
Avvocati LINK
https://feedly.com/i/entry/pCjzw1s9uw4o7o2a6k88mWl61VH8mv6Frk5BTARJuI0=_16a0dc6765b:78ac19c:2bd3d92a
Un libro molto duro contro gli avvocati americani.
Tesi: quando si tratta di garantire la giustizia in modo efficiente e conveniente, la presenza degli avvocati sembra essere di fatto l'ostacolo principale.
Nella sua parte più radicale si propongono formule processuali che estromettono di fatto l'opera dell'avvocato. L'idea è quella di tornare al paradigma inquisitorio abbandonando quello accusatorio.
Ok, ma come rimediare al problema dei giudici corrotti? Introducendo un 10% di false cause con tentativo di corruzione.
Interessante: si citano studi sull'efficacia dei non-avvocati rispetto agli avvocati in quattro contesti amministrativi: ricorsi contro il diniego dei sussidi di disoccupazione, ricorsi fiscali, ricorsi per invalidità e arbitrato sul lavoro. Nel complesso, i non giuristi hanno fatto altrettanto bene degli avvocati, e comunque meglio degli avvocati con scarsa esperienza. Di fatto, l'unico elemento statisticamente significativo riscontrato dallo studio di questi appelli è stato che gli avvocati hanno reso i casi più lunghi del 40%..
#Amazon
#Amazon
AMAZON.COM
America is a nation founded on justice and the rule of law. But our laws are too complex, and legal advice too expensive, for poor and even middle-class Americans to get help and vindicate their rights. Criminal defendants facing jail time may receive an appointed lawyer who is juggling hundreds ...
Lenti LINK
Letto ieri in un forum: "Sono andato a farmi le nuove lenti. Se ci pensi: le persone con gli occhiali stanno letteralmente pagando per usare i loro occhi. Il capitalismo è una merda che ci sfrutta".
La mia reazione: perché tanta ingratitudine per il mondo degli affari!
CIVILIZZATORE SOSPESO
https://feedly.com/i/entry/B7jw4LCucCLXhd0mcd9EmMn+sbxtNLGOdNAs60PDOTo=_16a6977081f:1f1c4c0:f466dfa2
Il Big Business è portatore di civiltà e tolleranza. Magari questo suo atteggiamento inclusivo è frutto di ipocrisia ma sta di fatto che esiste ed è forte. La cosa non è sorprendente: i clienti del big business vengono da ogni ceto e da ogni strato sociale: occorre trattare bene tutti!
Il Big Business è portatore di civiltà e tolleranza. Magari questo suo atteggiamento inclusivo è frutto di ipocrisia ma sta di fatto che esiste ed è forte. La cosa non è sorprendente: i clienti del big business vengono da ogni ceto e da ogni strato sociale: occorre trattare bene tutti!
LA DISTRIBUZIONE DEI LAVORI DOMESTICI
LA DISTRIBUZIONE DEI LAVORI DOMESTICI
Di solito le donne sgobbano di più a casa mentre gli uomini sono più spremuti sul posto di lavoro. C’è chi fotografa la situazione dicendo che le donne sono “intrappolate” a casa, ma la narrazione non è molto soddisfacente poiché neanche stare al lavoro fino a sera tardi è piacevole.
Ecco allora un resoconto più coerente: la quota di donne con istruzione superiore è in costante aumento. Cio’ ha contribuito all’arricchimento delle famiglie, specie quelle con coniugi istruiti. L’abbondanza è tale che molte coppie non devono nemmeno più lavorare a tempo pieno per generare un reddito soddisfacente. Ne consegue che molte donne benestanti si dedicano alla casa dando la priorità all'equilibrio tra vita lavorativa e vita privata rispetto ai ritorni finanziari puri. Con una così ampia percentuale di lavoratori altamente istruiti che rinunciano a tempo pieno e straordinari, le imprese stimano necessario aumentare i premi per i "superlavoratori" in modo da generare un’offerta adeguata per ricoprire i ruoli più impegnativi.
https://feedly.com/i/entry/Od/Z0OrlTBzSrJtcae1t5qtueOtvOco3UFNx6gD9Pd4=_16a677a7225:bc270a:2b35d9c8
Di solito le donne sgobbano di più a casa mentre gli uomini sono più spremuti sul posto di lavoro. C’è chi fotografa la situazione dicendo che le donne sono “intrappolate” a casa, ma la narrazione non è molto soddisfacente poiché neanche stare al lavoro fino a sera tardi è piacevole.
Ecco allora un resoconto più coerente: la quota di donne con istruzione superiore è in costante aumento. Cio’ ha contribuito all’arricchimento delle famiglie, specie quelle con coniugi istruiti. L’abbondanza è tale che molte coppie non devono nemmeno più lavorare a tempo pieno per generare un reddito soddisfacente. Ne consegue che molte donne benestanti si dedicano alla casa dando la priorità all'equilibrio tra vita lavorativa e vita privata rispetto ai ritorni finanziari puri. Con una così ampia percentuale di lavoratori altamente istruiti che rinunciano a tempo pieno e straordinari, le imprese stimano necessario aumentare i premi per i "superlavoratori" in modo da generare un’offerta adeguata per ricoprire i ruoli più impegnativi.
https://feedly.com/i/entry/Od/Z0OrlTBzSrJtcae1t5qtueOtvOco3UFNx6gD9Pd4=_16a677a7225:bc270a:2b35d9c8
domenica 28 aprile 2019
GENDER GAP (a scuola)
GENDER GAP (a scuola)
Le ragazze in classe con i maschi più secchioni rendono meno di quel che potrebbero rendere.
Strano, perché di solito chi frequenta i migliori migliora. A scuola come altrove.
Sembra che il gap sia più legato all’autostima che ad altro.
L’UNIVERSITA’ COME CARCERE
L’UNIVERSITA’ COME CARCERE
Tra gli studenti universitari la depressione colpisce sei volte di più che tra la popolazione. I dottorandi hanno tassi di depressione pari solo a quelli dei carcerati.
giovedì 25 aprile 2019
SINISTRA E TERRORISMO
SINISTRA E TERRORISMO
Un certo imbarazzo è evidente.
Da un lato si nega lo scontro tra civiltà al punto da negare l'esistenza stessa di civiltà differenti.
Dall'altro si postula che nella storia siano esistite civiltà sfruttate (loro) e civiltà privilegiate (noi).
Da un lato si negano le radici cristiane (o giudaico-cristiane, o le radici purchessia) dell'Europa.
Dall'altro si afferma come quelle radici abbiano condotto allo sfruttamento di altri popoli.
Forse le vittime principali di questo corto circuito sono proprio i cristiani nel mondo: allo stesso tempo bersaglio del terrorismo islamico e sempre pensate come appartenenti al gruppo dei privilegiati.
https://www.nytimes.com/2019/04/23/opinion/sri-lanka-bombing-christians.html?action=click&module=Opinion&pgtype=Homepage
Un certo imbarazzo è evidente.
Da un lato si nega lo scontro tra civiltà al punto da negare l'esistenza stessa di civiltà differenti.
Dall'altro si postula che nella storia siano esistite civiltà sfruttate (loro) e civiltà privilegiate (noi).
Da un lato si negano le radici cristiane (o giudaico-cristiane, o le radici purchessia) dell'Europa.
Dall'altro si afferma come quelle radici abbiano condotto allo sfruttamento di altri popoli.
Forse le vittime principali di questo corto circuito sono proprio i cristiani nel mondo: allo stesso tempo bersaglio del terrorismo islamico e sempre pensate come appartenenti al gruppo dei privilegiati.
https://www.nytimes.com/2019/04/23/opinion/sri-lanka-bombing-christians.html?action=click&module=Opinion&pgtype=Homepage
DISINCASTRARSI
DISINCASTRARSI
Problema: non sei d'accordo con qualcuno (per esempio sull’aborto). Sai che l’altro è in una posizione almeno pari alla tua per formarsi un'opinione sulla materia del contendere, ad esempio, oltre che ben informato, è intelligente e diligente almeno quanto te. Supponiamo che la discussione non produca un'intesa, sebbene entrambi proviate ad esporre con compiutezza le vostre ragioni. Come reagisci al fatto che il disaccordo persiste?
Proposta:
PRIMO PASSO. Verifica ideologica: se nell’altro esistono motivazioni ideologiche, trascuralo e mantieni la tua posizione.
SECONDO PASSO. Verifica metodologica: se la posizione dell’altro si basa su una mera intuizione, trascuralo e mantieni la tua posizione.
TERZO PASSO. Verifica termininologica. Se il dissidio è meramente termininologico, una volta chiarito puoi riconciliarti con l’altro.
QUARTO PASSO. Se le tre verifiche di cui sopra danno esito negativo, cambia la tua posizione e resta in attesa della sua reazione. Se il disaccordo persiste ricomincia dal primo passo.
mercoledì 24 aprile 2019
parole pericolose: PRIVILEGIO
https://feedly.com/i/entry/OcmPw51T3d5onYOISiwpM9BX1zA1+y5+OlQ7imrHSBw=_1840a88dabc:774d308:d8b4f5e5
parole pericolose: PRIVILEGIO
Concetto moralmente vacuo che le persone utilizzano per demoralizzare e disumanizzare chi non è d'accordo con loro.
BUONE MANIERE E CORRETTEZZA POLITICA
BUONE MANIERE E CORRETTEZZA POLITICA
Sarebbe meglio non confondere le due cose. Ricordo allora la differenza: le buone maniere sono reciproche, la correttezza politica no.
Esempio: sia le donne che gli uomini devono trattarsi in modo educato. Tuttavia, mentre una donna che critica gli uomini non viola il politicamente corretto, un uomo che critica le donne sì.
Neri e bianchi sono tenuti a trattarsi con gentilezza. Tuttavia, un nero che critichi l’operato dei bianchi non viola il politicamente corretto, un bianco che faccia altrettanto con i neri sì.
P.S. IMO: penso che i liberali abbiano sviluppato un'allergia al politicamente corretto perché censura il loro messaggio centrale: la giustizia sociale non esiste.
IL PASSATO INFINITO
La ragione per ritenere il tempo infinito è intuitiva: l'idea di
un inizio del tempo mi sembra metafisicamente impossibile in un modo simile a
quello di un confine dello spazio. Per qualsiasi posizione nello spazio, ha
senso chiedersi cosa ci sia alla sua destra (anche se la risposta è che non c'è
niente). Un luogo senza spazio ci appare impossibile.
Allo stesso modo, per qualsiasi momento, ha senso chiedere cosa è successo, diciamo, un minuto prima (anche se la risposta è che non è successo niente). Se ci fosse un inizio di tempo, non avrebbe avuto senso chiedere cosa fosse successo prima di quel momento. Il tempo non può nascere, perché una cosa sta per nascere implica un tempo in cui la cosa non esiste, seguita da un momento in cui la cosa esiste. Non puo’ esistere un tempo in cui il tempo non esisteva.
PRIMA OBIEZIONE
Alcuni filosofi credono che la nozione di un passato infinito sia inconcepibile perché una serie infinita non può mai essere completata procedendo un passo alla volta. Ma questi argomenti si scontrano con i paradossi di Zenone. Supponiamo che io lasci cadere una palla. Per raggiungere il terreno, la palla deve prima percorrere metà della distanza, quindi metà della distanza rimanente, quindi metà della distanza rimanente, e così via. La serie è infinita e le fasi devono essere completate una alla volta, in ordine. Tuttavia, gli oggetti caduti in effetti raggiungono il suolo.
SECONDA OBIEZIONE
La cosmologia del Big Bang dice che lo spazio-tempo è iniziato con il Big Bang, circa 14 miliardi di anni fa. Questo proverebbe che il tempo è finito nella direzione passata, sebbene infinito in quella futura.
Tuttavia, la teoria è ancora dibattuta poiché alcuni modelli cosmologici contemporanei incorporano un passato infinito. La maggior parte di questi sono modelli ciclici, in cui l'universo attraversa una serie infinita di big bang, ciascuno seguito da una fase di big crunch. Altre teorie postulano un infinito multiverso che genera periodicamente universi figli, in cui ogni universo figlio ha un'età limitata mentre il multiverso è di età infinita.
Un problema con la teoria del Big Bang è che la teoria richiede un inizio immotivato in uno stato straordinariamente improbabile, con un'entropia estremamente bassa. È stato calcolato che la probabilità che lo stato iniziale sia come la teoria lo richiede è inferiore a 1 su 10 alla 10ima potenza alla 124esima potenza.
Potresti pensare che, nonostante la sua improbabilità, sia lecito postulare quello stato iniziale, se ciò spiega ciò che osserviamo. Ma non è necessario, perché esistono ipotesi alternative: forse, piuttosto che 14 miliardi di anni fa, l'universo iniziò nel 1950, con il nostro cervello configurato per avere falsi ricordi per esempio sulle ossa dei dinosauri. Questa ipotesi, per esempio, per quanto strana è più probabile di molti ordini di grandezza rispetto alla teoria standard del Big Bang. Quindi, se la teoria standard del Big Bang è ragionevole, allora anche la teoria del 1950 è ragionevole. Ma tutti noi sappiamo che non è affatto ragionevole. Concludo che è almeno plausibile che l'universo abbia un passato infinito, oltre a un futuro infinito. È quindi interessante considerare ciò che segue se il passato è infinito.
IMO: l'ipotesi teista rende molto più probabile il big bang riconciliando scienza e ragionevolezza. Cio' però non implica che il tempo sia finito poiché il tempo puo' esistere anche in Dio e in assenza di universo. Il che salva la nostra intuizione di un tempo infinito. E' l'uomo che non puo' esistere in assenza di universo, in questo senso è il tempo dell'uomo ad essere finito, e cio' nega il fatto che noi siamo dei reincarnati.
Allo stesso modo, per qualsiasi momento, ha senso chiedere cosa è successo, diciamo, un minuto prima (anche se la risposta è che non è successo niente). Se ci fosse un inizio di tempo, non avrebbe avuto senso chiedere cosa fosse successo prima di quel momento. Il tempo non può nascere, perché una cosa sta per nascere implica un tempo in cui la cosa non esiste, seguita da un momento in cui la cosa esiste. Non puo’ esistere un tempo in cui il tempo non esisteva.
PRIMA OBIEZIONE
Alcuni filosofi credono che la nozione di un passato infinito sia inconcepibile perché una serie infinita non può mai essere completata procedendo un passo alla volta. Ma questi argomenti si scontrano con i paradossi di Zenone. Supponiamo che io lasci cadere una palla. Per raggiungere il terreno, la palla deve prima percorrere metà della distanza, quindi metà della distanza rimanente, quindi metà della distanza rimanente, e così via. La serie è infinita e le fasi devono essere completate una alla volta, in ordine. Tuttavia, gli oggetti caduti in effetti raggiungono il suolo.
SECONDA OBIEZIONE
La cosmologia del Big Bang dice che lo spazio-tempo è iniziato con il Big Bang, circa 14 miliardi di anni fa. Questo proverebbe che il tempo è finito nella direzione passata, sebbene infinito in quella futura.
Tuttavia, la teoria è ancora dibattuta poiché alcuni modelli cosmologici contemporanei incorporano un passato infinito. La maggior parte di questi sono modelli ciclici, in cui l'universo attraversa una serie infinita di big bang, ciascuno seguito da una fase di big crunch. Altre teorie postulano un infinito multiverso che genera periodicamente universi figli, in cui ogni universo figlio ha un'età limitata mentre il multiverso è di età infinita.
Un problema con la teoria del Big Bang è che la teoria richiede un inizio immotivato in uno stato straordinariamente improbabile, con un'entropia estremamente bassa. È stato calcolato che la probabilità che lo stato iniziale sia come la teoria lo richiede è inferiore a 1 su 10 alla 10ima potenza alla 124esima potenza.
Potresti pensare che, nonostante la sua improbabilità, sia lecito postulare quello stato iniziale, se ciò spiega ciò che osserviamo. Ma non è necessario, perché esistono ipotesi alternative: forse, piuttosto che 14 miliardi di anni fa, l'universo iniziò nel 1950, con il nostro cervello configurato per avere falsi ricordi per esempio sulle ossa dei dinosauri. Questa ipotesi, per esempio, per quanto strana è più probabile di molti ordini di grandezza rispetto alla teoria standard del Big Bang. Quindi, se la teoria standard del Big Bang è ragionevole, allora anche la teoria del 1950 è ragionevole. Ma tutti noi sappiamo che non è affatto ragionevole. Concludo che è almeno plausibile che l'universo abbia un passato infinito, oltre a un futuro infinito. È quindi interessante considerare ciò che segue se il passato è infinito.
IMO: l'ipotesi teista rende molto più probabile il big bang riconciliando scienza e ragionevolezza. Cio' però non implica che il tempo sia finito poiché il tempo puo' esistere anche in Dio e in assenza di universo. Il che salva la nostra intuizione di un tempo infinito. E' l'uomo che non puo' esistere in assenza di universo, in questo senso è il tempo dell'uomo ad essere finito, e cio' nega il fatto che noi siamo dei reincarnati.
REINCARNAZIONE
REINCARNAZIONE
L'universo ha plausibilmente un futuro infinito e un passato infinito. Dato questo tempo illimitato, ogni stato qualitativo di cio’ che contiene si ripeterà molte volte. Esisteranno quindi in futuro persone simili a te in ogni aspetto concepibile. Una persona del genere si qualificherà letteralmente come un'altra incarnazione di te. Le teorie che escludono questa evenienza devono negare la durata identità dell’universo.
L'universo ha plausibilmente un futuro infinito e un passato infinito. Dato questo tempo illimitato, ogni stato qualitativo di cio’ che contiene si ripeterà molte volte. Esisteranno quindi in futuro persone simili a te in ogni aspetto concepibile. Una persona del genere si qualificherà letteralmente come un'altra incarnazione di te. Le teorie che escludono questa evenienza devono negare la durata identità dell’universo.
LA STORIA NON ESISTE
Noi pigri non amiamo molto la Storia.
I libri di Storia sono sempre giganteschi, il che è un pessimo segnale. Tutti noi, se abbiamo qualcosa da dire, prima di dirla siamo tenuti a “mostrare i muscoli” per accreditarci, purtroppo funziona così. Ma si ha la sensazione che gli storici passino il 95% del loro tempo a “mostrare i muscoli” e il 5% a dire quel che debbono dire! La disciplina suona ridondante e qualsiasi affermazione risulta plausibile, se accompagnata dalle dovute precisazioni. Ognuno ha diritto di parola e la prende senza timori, non c’è mai la controprova di nulla, quanto agli esperimenti, fa ridere solo il pensarci. Uno sceglie la sua tesi preferita e passa la vita consolata a cumulare indizi a supporto.
C'è chi ha detto che la Storia era finita, ai non pigri non basta. Vorremmo che non sia mai esistita. Per questo preferiamo appostarci sulla luna e guardare il pianeta da lì. Da lì la storia non sembra esistere, tutto è più o meno fermo, più o meno uniforme.
Recentemente mi è venuto il dubbio che questa uniformità non sia completamente un abbaglio: forse la storia non esiste, forse la demografia è tutto.
Il grafico qui sotto, tanto per dire, abbraccia gli ultimi due millenni e descrive bene la storia umana. Al di là dell’insondabile mistero del nostro animo, infatti, il parametro della ricchezza materiale prodotta mi sembra centrale (con la ricchezza pro-capite le cose cambiano di poco).
Cosa si nota? L’ingenuo si concentra sull’impennata a cavallo tra XIII e XIX secolo e cio’ gli dà il destro per diffondersi sui meriti della Rivoluzione Industriale; e magari, tanto per metterci un po’ di pepe (la Storia annoia anche lui), la butta in politica sciogliendo il suo inno alla dea Ragione e al suo Messia in terra, ovvero l’ Illuminismo, sempre badando bene a puntare l’indice contro i freni posti da una Chiesa retriva. Il grafico di cui sopra diventa presto un totem da far girare in tutte le scuole per formare l’Uomo Nuovo.
Ma è solo un’illusione ottica.
Basta aver fatto il liceo per capire, infatti, che basta una sola equazione (iperbolica) per descrivere questo andamento storico. Non ci sono punti di rottura ma solo continuità. Tradotto: i meriti o demeriti di un certo periodo storico affondano le loro radici nel periodo storico precedente.
L’equazione valeva nell’anno 1 d.C. come nel ‘900. Sempre la stessa, ripeto. In questo senso è difficile affermare che alcune epoche siano state particolarmente “illuminate”: tutte si assoggettano allo stesso modo alla legge ferrea dell’equazione iperbolica.
Ma perché dico che la demografia ha preso il posto della Storia? Perché l’equazione specifica più promettente è quella che lega popolazione e ricchezza: più popolazione => più teste => più idee => più ricchezza => più popolazione.
LA STORIA NON ESISTE
Noi pigri non amiamo molto la Storia.
I libri di Storia sono sempre giganteschi, il che è un pessimo segnale. Tutti noi, se abbiamo qualcosa da dire, prima di dirla siamo tenuti a “mostrare i muscoli” per accreditarci, purtroppo funziona così. Ma si ha la sensazione che gli storici passino il 95% del loro tempo a “mostrare i muscoli” e il 5% a dire quel che debbono dire! La disciplina suona ridondante e qualsiasi affermazione risulta plausibile, se accompagnata dalle dovute precisazioni. Ognuno ha diritto di parola e la prende senza timori, non c’è mai la controprova di nulla, quanto agli esperimenti, fa ridere solo il pensarci. Uno sceglie la sua tesi preferita e passa la vita consolata a cumulare indizi a supporto.
C'è chi ha detto che la Storia era finita, ai non pigri non basta. Vorremmo che non sia mai esistita. Per questo preferiamo appostarci sulla luna e guardare il pianeta da lì. Da lì la storia non sembra esistere, tutto è più o meno fermo, più o meno uniforme.
Recentemente mi è venuto il dubbio che questa uniformità non sia completamente un abbaglio: forse la storia non esiste, forse la demografia è tutto.
Il grafico qui sotto, tanto per dire, abbraccia gli ultimi due millenni e descrive bene la storia umana. Al di là dell’insondabile mistero del nostro animo, infatti, il parametro della ricchezza materiale prodotta mi sembra centrale (con la ricchezza pro-capite le cose cambiano di poco).
Cosa si nota? L’ingenuo si concentra sull’impennata a cavallo tra XIII e XIX secolo e cio’ gli dà il destro per diffondersi sui meriti della Rivoluzione Industriale; e magari, tanto per metterci un po’ di pepe (la Storia annoia anche lui), la butta in politica sciogliendo il suo inno alla dea Ragione e al suo Messia in terra, ovvero l’ Illuminismo, sempre badando bene a puntare l’indice contro i freni posti da una Chiesa retriva. Il grafico di cui sopra diventa presto un totem da far girare in tutte le scuole per formare l’Uomo Nuovo.
Ma è solo un’illusione ottica.
Basta aver fatto il liceo per capire, infatti, che basta una sola equazione (iperbolica) per descrivere questo andamento storico. Non ci sono punti di rottura ma solo continuità. Tradotto: i meriti o demeriti di un certo periodo storico affondano le loro radici nel periodo storico precedente.
L’equazione valeva nell’anno 1 d.C. come nel ‘900. Sempre la stessa, ripeto. In questo senso è difficile affermare che alcune epoche siano state particolarmente “illuminate”: tutte si assoggettano allo stesso modo alla legge ferrea dell’equazione iperbolica.
Ma perché dico che la demografia ha preso il posto della Storia? Perché l’equazione specifica più promettente è quella che lega popolazione e ricchezza: più popolazione => più teste => più idee => più ricchezza => più popolazione.
martedì 23 aprile 2019
ESISTE UN DIRITTO ALLA PROPRIA CULTURA?
ESISTE UN DIRITTO ALLA PROPRIA CULTURA?
No.
No perché la "nostra" cultura sono le altre persone. O meglio, dipende dalle altre persone, da come si comportano, da quello che fanno.
Il diritto alla propria cultura è intrinsecamente totalitario.
LA BRUTTA FINE
LA BRUTTA FINE
Diciamolo: internet è finita male, almeno rispetto ai sogni degli anni novanta.
Da allora la massa è approdata nel web. Era poco esperta da un punto di vista tecnico e più interessata a consumare passivamente l'intrattenimento che a contribuire in modo creativo. Gestiva in modo poco maturo i contenuti non censurati ed era più disposta a rinunciare alla propria autonomia in cambio di comodità.
I blog simboleggiano la "vecchia visione" di Internet mentre Facebook incarna la nuova e vincente.
Quando leggi i blog, fai le tue scelte su chi seguire. Con Facebook, ti affidi all’algoritmo di un’ intelligenza artificiale.
Chi tiene un blog mette dentro ogni post un lavoro genuino. Su Facebook, molti post sono solo "condivisioni" occasionali dove la persona che l aopera non aggiunge nulla.
I blogger creavano "metadati". Inserivano i loro post in categorie aggiungendo tag con parole chiave. Ciò consentiva ai lettori di filtrare ciò che leggevano e di recuperare un senso evolutivo. Su Facebook, l'intelligenza artificiale cerca di dedurre i nostri interessi dal nostro comportamento. Non selezioniamo gli argomenti da soli ma veniamo sospinti ora da una parte, ora dall’altra.
L'ambiente più popolare per leggere e scrivere blog è il personal computer, che consente al lettore di pensare e dà a chi scrive uno strumento per comporre e modificare diversi paragrafi. L'ambiente consueto per la lettura e la pubblicazione su Facebook è lo smartphone, che favorisce lo scorrimento rapido di foro e parole sporadiche.
https://hackernoon.com/how-the-internet-turned-bad-b85b079ac45f
Diciamolo: internet è finita male, almeno rispetto ai sogni degli anni novanta.
Da allora la massa è approdata nel web. Era poco esperta da un punto di vista tecnico e più interessata a consumare passivamente l'intrattenimento che a contribuire in modo creativo. Gestiva in modo poco maturo i contenuti non censurati ed era più disposta a rinunciare alla propria autonomia in cambio di comodità.
I blog simboleggiano la "vecchia visione" di Internet mentre Facebook incarna la nuova e vincente.
Quando leggi i blog, fai le tue scelte su chi seguire. Con Facebook, ti affidi all’algoritmo di un’ intelligenza artificiale.
Chi tiene un blog mette dentro ogni post un lavoro genuino. Su Facebook, molti post sono solo "condivisioni" occasionali dove la persona che l aopera non aggiunge nulla.
I blogger creavano "metadati". Inserivano i loro post in categorie aggiungendo tag con parole chiave. Ciò consentiva ai lettori di filtrare ciò che leggevano e di recuperare un senso evolutivo. Su Facebook, l'intelligenza artificiale cerca di dedurre i nostri interessi dal nostro comportamento. Non selezioniamo gli argomenti da soli ma veniamo sospinti ora da una parte, ora dall’altra.
L'ambiente più popolare per leggere e scrivere blog è il personal computer, che consente al lettore di pensare e dà a chi scrive uno strumento per comporre e modificare diversi paragrafi. L'ambiente consueto per la lettura e la pubblicazione su Facebook è lo smartphone, che favorisce lo scorrimento rapido di foro e parole sporadiche.
https://hackernoon.com/how-the-internet-turned-bad-b85b079ac45f
STATE CAPACITY SOSPESA
Supponiamo che abbia proposto la seguente teoria dello sviluppo economico: la causa principale dello sviluppo economico è la capacità sociale.
Le società altamente sviluppate hanno un'immensa capacità sociale, come dimostrano le loro innumerevoli conquiste. Le società arretrate mancano di capacità sociale, come dimostrano i loro innumerevoli problemi.
Probabilmente non sarai impressionato. A prima vista, questa è una teoria circolare che non spiega nulla: perché le cose vanno così bene in X? Perché X ha una grande capacità sociale. Come facciamo a sapere che X ha una grande capacità sociale? Perché le cose vanno così bene in X!
A ben guardare, tuttavia, la teoria della capacità sociale non è completamente vuota. Fa una grande predizione empirica: I buoni risultati sociali correlati. Reddito, ricchezza, felicità, salute, cultura, divertimento, tempo libero e sicurezza andranno tutti insieme. E in effetti, questa previsione è vera: i buoni risultati sociali tendono ad andare insieme. Dire "La società X ha una buona salute perché ha un'elevata capacità sociale" è paragonabile a "La persona A è brava a imparare la matematica perché ha un alto quoziente intellettivo". In entrambi i casi, usiamo legittimamente buoni risultati generali per prevedere buoni esiti specifici .
Tuttavia, usare la capacità sociale per spiegare il mondo sembra profondamente insoddisfacente, per due ragioni principali: in primo luogo, gli osservatori informati sono già ben consapevoli che i risultati positivi sono correlati. In secondo luogo, una volta compreso il concetto di capacità sociale, è possibile esprimere immediatamente un'ovvia critica: "La domanda a cui teniamo veramente non è se la capacità sociale varia ampiamente tra i paesi, ma perché!"
https://www.econlib.org/state-capacity-is-sleight-of-hand/?highlight=%5B%22state%22,%22capacity%22%5D
Le società altamente sviluppate hanno un'immensa capacità sociale, come dimostrano le loro innumerevoli conquiste. Le società arretrate mancano di capacità sociale, come dimostrano i loro innumerevoli problemi.
Probabilmente non sarai impressionato. A prima vista, questa è una teoria circolare che non spiega nulla: perché le cose vanno così bene in X? Perché X ha una grande capacità sociale. Come facciamo a sapere che X ha una grande capacità sociale? Perché le cose vanno così bene in X!
A ben guardare, tuttavia, la teoria della capacità sociale non è completamente vuota. Fa una grande predizione empirica: I buoni risultati sociali correlati. Reddito, ricchezza, felicità, salute, cultura, divertimento, tempo libero e sicurezza andranno tutti insieme. E in effetti, questa previsione è vera: i buoni risultati sociali tendono ad andare insieme. Dire "La società X ha una buona salute perché ha un'elevata capacità sociale" è paragonabile a "La persona A è brava a imparare la matematica perché ha un alto quoziente intellettivo". In entrambi i casi, usiamo legittimamente buoni risultati generali per prevedere buoni esiti specifici .
Tuttavia, usare la capacità sociale per spiegare il mondo sembra profondamente insoddisfacente, per due ragioni principali: in primo luogo, gli osservatori informati sono già ben consapevoli che i risultati positivi sono correlati. In secondo luogo, una volta compreso il concetto di capacità sociale, è possibile esprimere immediatamente un'ovvia critica: "La domanda a cui teniamo veramente non è se la capacità sociale varia ampiamente tra i paesi, ma perché!"
https://www.econlib.org/state-capacity-is-sleight-of-hand/?highlight=%5B%22state%22,%22capacity%22%5D
UN’EQUAZIONE PER LA STORIA
UN’EQUAZIONE PER LA STORIA
In realtà esisterebbe. Descrive i millenni passati in modo affidabile, oltre a dire che tutto dovrebbe finire Venerdì 13 novembre 2026.
E’ stata elaborata negli anni sessanta e non è nemmeno facile da afferrare: la popolazione e la ricchezza si autoalimentano, la prima spinge la seconda e viceversa. Descrive bene la parallela crescita iperbolica degli ultimi 3000 anni di queste due variabili. In questo senso, nemmeno la rivoluzione industriale rappresenta una rottura dello schema.
Esempio (popolazione):
Anno 1: 100 milioni di persone
Anno 1000: 200 milioni di persone
Anno 1500: 400 milioni di persone
Anno 1750: 800 milioni di persone
Anno 1875: 1600 milioni di persone ... e così via.
Un modello del genere raggiunge una popolazione infinita in un tempo finito. Quello elaborato da Heinz von Foerster dopo aver analizzato la crescita della popolazione reale è molto simile e raggiunge una popolazione infinita nel 2026.
Per il reddito pro-capite le cose vanno all’incirca nello stesso modo.
Von Foerster ha pubblicato i suoi articoli nel 1960, che ironicamente è stato anche l'anno in cui le sue equazioni hanno cominciato a deragliare: la popolazione ha abbandonato il suo percorso di crescita iperbolico poiché proprio la fetta più ricca ha cominciato a fare meno figli e la crescita economica ne ha risentito.
Ma c’era d’aspettarselo, mentre la crescita iperbolica della ricchezza è facile da immaginare, quella della popolazione è più problematica: come puo’, per esempio, raddoppiare nel brevissimo periodo, occorrono almeno nove mesi per avere un figlio!
In altre parole, l’equazione vacilla perché non abbiamo più un modo per convertire il denaro in ricercatori innovativi che aumentino la nostra produttività. Il vecchio schema era abbastanza semplice: più denaro => più cibo => più popolazione => più ricercatori => più denaro. Il nuovo modo è solo più denaro => più anni all’università, più bamboccioni e più cagnolini…
Chissà se l' Intelligenza Artificiale ci riporterà in asse consentendoci di riconvertire l’eccesso di denaro in ricercatori: più soldi => più macchine intelligenti ricercatrici => più ricerca => più denaro.
https://slatestarcodex.com/2019/04/22/1960-the-year-the-singularity-was-cancelled/
In realtà esisterebbe. Descrive i millenni passati in modo affidabile, oltre a dire che tutto dovrebbe finire Venerdì 13 novembre 2026.
E’ stata elaborata negli anni sessanta e non è nemmeno facile da afferrare: la popolazione e la ricchezza si autoalimentano, la prima spinge la seconda e viceversa. Descrive bene la parallela crescita iperbolica degli ultimi 3000 anni di queste due variabili. In questo senso, nemmeno la rivoluzione industriale rappresenta una rottura dello schema.
Esempio (popolazione):
Anno 1: 100 milioni di persone
Anno 1000: 200 milioni di persone
Anno 1500: 400 milioni di persone
Anno 1750: 800 milioni di persone
Anno 1875: 1600 milioni di persone ... e così via.
Un modello del genere raggiunge una popolazione infinita in un tempo finito. Quello elaborato da Heinz von Foerster dopo aver analizzato la crescita della popolazione reale è molto simile e raggiunge una popolazione infinita nel 2026.
Per il reddito pro-capite le cose vanno all’incirca nello stesso modo.
Von Foerster ha pubblicato i suoi articoli nel 1960, che ironicamente è stato anche l'anno in cui le sue equazioni hanno cominciato a deragliare: la popolazione ha abbandonato il suo percorso di crescita iperbolico poiché proprio la fetta più ricca ha cominciato a fare meno figli e la crescita economica ne ha risentito.
Ma c’era d’aspettarselo, mentre la crescita iperbolica della ricchezza è facile da immaginare, quella della popolazione è più problematica: come puo’, per esempio, raddoppiare nel brevissimo periodo, occorrono almeno nove mesi per avere un figlio!
In altre parole, l’equazione vacilla perché non abbiamo più un modo per convertire il denaro in ricercatori innovativi che aumentino la nostra produttività. Il vecchio schema era abbastanza semplice: più denaro => più cibo => più popolazione => più ricercatori => più denaro. Il nuovo modo è solo più denaro => più anni all’università, più bamboccioni e più cagnolini…
Chissà se l' Intelligenza Artificiale ci riporterà in asse consentendoci di riconvertire l’eccesso di denaro in ricercatori: più soldi => più macchine intelligenti ricercatrici => più ricerca => più denaro.
https://slatestarcodex.com/2019/04/22/1960-the-year-the-singularity-was-cancelled/
sabato 20 aprile 2019
TI RACCONTO DA DOVE VIENI
TI RACCONTO DA DOVE VIENI
Ti stai forse chiedendo come viveva l’uomo primitivo?
La tua curiosità è lecita perché lì stanno le tue origini. Fortunatamente non è neanche troppo difficile da soddisfare: basta soggiornare presso quei popoli che ancora oggi vivono in quella condizione senza nessun contatto con la civiltà. Napoleon Chagnon lo ha fatto passando diversi mesi presso gli Yanomamö (foresta al confine tra Brasile e Venezuela). Il suo racconto ci disturba ma vale la pena ascoltarlo per capire la nostra natura più profonda.
L’uomo primitiva è sicuro di sé, piuttosto arrogante, sorprendentemente indifferente al mondo che va oltre la sua cerchia. La curiosità non è certo una sua virtù. Tu ti presenti al villaggio con motoscafi e torce elettriche, tutte cose che non ha mai visto e che gli farebbero immensamente comodo. Eppure lui non è sorpreso e non dà segno della minima ammirazione. Magari le desidera, le pretende, ma non ti dà alcun credito per il fatto che sei tu a detenerle. Capisci immediatamente quando sei al cospetto di un vero “selvaggio”. Lo distingui al volo da quelli che bazzicano le missioni: i primi hanno una specie di fierezza nello sguardo, un aspetto altezzoso. Sono cattivi e infidi. Quando sei in mezzo a loro, ti circondano incuriositi (tu ai loro occhi sei un essere subumano), ognuno chiedendo con grandi schiamazzi di essere ascoltato, e, se non rispondi prontamente, presumono che tu non senta e urlano ancora più forte. Se non ti capiscono la colpa è tua. Il primitivo è falso e racconta palle a raffica. Se penso alle cazzate sparate da antropologi che, accontentandosi di brevi presenze presso il suo villaggio, si sono bevuti di tutto... Il primitivo è un burlone, sempre intento a ordire dispetti puerili: si diverte, per esempio, a farti dire cose che offendono gli altri. Tra i primitivi il colpevole è l’ “ambasciatore”: ad esempio, se Kumamawä volesse dire a Wakupatawä che è veramente brutto, Kumamawä direbbe a me: "dì a Wakupatawä, 'Wa waridiwa no modahawa!' ('sei davvero brutto!')" Io, ovviamente , senza nessuna idea di quanto faccio mi limito a ripetere innocentemente quello che Kumamawä mi ha chiesto di riferire a Wakupatawä. Ecco, Kumamawä, anche se consapevole di come sono andate le cose, invece di prendersela con Wakupatawä, si arrabbierà nei miei confronti con grande spasso del mio emissario! Il loro criterio di bellezza femminile risiede essenzialmente nella quantità di peli pubici. Lo humor si fonda quasi sempre su volgarissimi doppi sensi a sfondo sessuale. Gli uomini hanno più mogli, le donne possono anche avere più compagni, finché questi non trovano una loro sistemazione migliore. Tra adulti è tassativamente proibito pronunciare i rispettivi nomi (tabù del nome). Sapere il nome di qualcuno e pronunciarlo dà una specie di potere su di lui. Ma puoi dire “la mamma di Nakabaimi”, i nomi dei bambini sono leciti (a meno che non siano malati). Oppure puoi usare uno dei tanti soprannomi denigratori. Lo straniero è sempre visto con sospetto e osteggiato. Il razzismo dei selvaggi è parossistico, bastano infime differenze per scatenare terribili invidia, crudeli esclusioni e disprezzi schifati. La parentela, ovvero il sangue, è al centro di tutto, quando vieni accettato dal gruppo diventi un parente "finzionale" e ti chiamano “fratello”. Ci si sposa solo tra cugini. Il primitivo è egalitarista a oltranza: uno vale uno e nessuno deve svettate, se qualcuno ci prova la sua testa cade presto e viene impalata davanti alla sua capanna. Solo la parentela ti eleva: il capo del villaggio è quello con più figli e cugini. I maschi sono ossessionati dal prestigio, l'onore è causa di duelli mortali. Occhio agli adolescenti, si arrabbiano rapidamente e si dimostrano aggressivi se qualcuno usa il loro nome ad alta voce (obbiettare all'uso pubblico del proprio nome è una sorta di esibizione di coscienza del proprio stato). I primitivi sono sessisti all'inverosimile e lo status delle sue donne risulta piuttosto infimo. Nelle sue conversazioni gli argomenti che ricorrono sono essenzialmente due: sesso e violenza. In un dialogo tipo c'è Tizio che dice a Caio di come si sia scopato X dopo aver spaccato la faccia a Y. Il primitivo ha sempre in testa la vendetta. Ogni famiglia che si rispetti è impegnata almeno in una faida che comporta raid settimanali nei villaggi finiti (minimo due morti)...
Eccetera.
LAVORATORI SFRUTTATI
LAVORATORI SFRUTTATI
Puo’ darsi che il capitalismo sfrutti i lavoratori, ma non è tutta colpa sua.
Da cosa lo deduco?
Dal fatto che quando l’impresa è co-gestita o gestita dai lavoratori stessi (cooperative) i lavoratori sono ancora più sfruttati.
Puo’ darsi che il capitalismo sfrutti i lavoratori, ma non è tutta colpa sua.
Da cosa lo deduco?
Dal fatto che quando l’impresa è co-gestita o gestita dai lavoratori stessi (cooperative) i lavoratori sono ancora più sfruttati.
PERCHE’ GLI STIPENDI NON AUMENTANO?
PERCHE’ GLI STIPENDI NON AUMENTANO?
Tra le cause c’è anche l’alta tassazione e l’esigenza di eluderla.
Se il tuo capo ti compra una sedia ergonomica e tollera orari flessibili, realizza forme di compensazione esentasse.
Ormai una quota crescente degli stipendi è pagata in questo modo senza che traspaia nelle statistiche.
Risultato: il boss tratta i lavoratori troppo bene e li paga troppo poco.
LA FINAZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA
LA FINAZIARIZZAZIONE DELL’ECONOMIA
Ne avete sentito parlare anche voi, vero?
Esiste?
Forse no.
Chi la sostiene fa notare che i volumi finanziari rappresentano una quota crescente del PIL.
Ma la finanza si occupa di gestire i patrimoni, non il reddito. Sarebbe meglio rapportarla alla ricchezza disponibile, non al PIL.
In questo caso la quota della finanza nell’economia è costante da almeno mezzo secolo.
venerdì 19 aprile 2019
CHI HA PAURA DELLA PSICOLOGIA EVOLUZIONISTA?
CHI HA PAURA DELLA PSICOLOGIA EVOLUZIONISTA?
1) Chi pensa che cio’ che è naturale sia anche buono.
2) Chi pensa che cio’ che è buono debba essere naturale.
3) Chi pensa sia 1 che 2.
4) Chi teme il determinismo genetico.
http://www.arnoldkling.com/blog/another-dispatch-from-the-idw/
1) Chi pensa che cio’ che è naturale sia anche buono.
2) Chi pensa che cio’ che è buono debba essere naturale.
3) Chi pensa sia 1 che 2.
4) Chi teme il determinismo genetico.
http://www.arnoldkling.com/blog/another-dispatch-from-the-idw/
HL 3. ARE CEOS PAID TOO MUCH?
3. ARE CEOS PAID TOO MUCH?
Note:3@@@@@@@@@@
Note:3@@@@@@@@@@
Yellow highlight | Location: 653
Many intellectuals and journalists allege that CEOs are paid too much (or paid too much relative to workers),
Note:IL PUNTO DI PARTENZA
Note:IL PUNTO DI PARTENZA
Yellow highlight | Location: 655
“a silent killer wreaking havoc on our economy.”
Note:LA PAGA CEO X MOLTI
Note:LA PAGA CEO X MOLTI
Yellow highlight | Location: 657
The more likely truth, however, is that CEO pay largely has to do with competition, in this case the chase for talent.
Note:ALTERNATIVA
Note:ALTERNATIVA
Yellow highlight | Location: 659
it is in the best interests of the board and shareholders to drive a business to be a creator, and high CEO salaries are part of that mix.
Note:ESPLICITIAMO
Note:ESPLICITIAMO
Yellow highlight | Location: 667
The debates around CEO pay reflect how we deal with the excellence around us, how well we deal with cases in which rewards go to those who have failed,
Note:LE IMPLICAZIONI
Note:LE IMPLICAZIONI
Yellow highlight | Location: 672
top CEOs may make 300 times the pay of typical workers, and since the mid-1970s CEO pay for large publicly traded American corporations has gone up by about 500 percent,
Note:PROPORZIONI
Note:PROPORZIONI
Yellow highlight | Location: 677
there aren’t actually many people capable of leading large companies?
Note:UNA QUESTIONE DI DOMANDA E OFFERTA?
Note:UNA QUESTIONE DI DOMANDA E OFFERTA?
Yellow highlight | Location: 679
CEO pay mostly—not entirely—reflects the productive contributions of talented individuals to very important companies, rather than corruption, rent-seeking, and personal enrichment.
Note:ANDANDO A VEDERE I DATI
Note:ANDANDO A VEDERE I DATI
Yellow highlight | Location: 681
limited CEO talent in a world where business opportunities for the top firms are growing rapidly.
Note:IL MODELLO MGLIORE X CAPIRE
Note:IL MODELLO MGLIORE X CAPIRE
Yellow highlight | Location: 684
when it comes to CEO pay we can (mostly) trust business.
Note:LA SELEZIONE DEI TALENTI È BUONA
Note:LA SELEZIONE DEI TALENTI È BUONA
Yellow highlight | Location: 685
The efforts of America’s highest-earning 1 percent have been one of the more dynamic elements of the global economy.
Note:DOBBIAMO MEYTERCELO IN TESTA
Note:DOBBIAMO MEYTERCELO IN TESTA
Yellow highlight | Location: 688
Economists sometimes speak of CEOs as arbitrary beneficiaries of a variable called “skill-biased technical change.”
Note:L ACCUSA
Note:L ACCUSA
Yellow highlight | Location: 691
But skill-biased technical change does not fall from the sky; rather, it comes about because it was the vision, deeply held and tenaciously enacted, of a number of CEOs.
Note:VISIONE
Note:VISIONE
Yellow highlight | Location: 697
CEOS ARE PAID FOR CREATING VALUE
Note:Ttttttttttttttttttt
Note:Ttttttttttttttttttt
Yellow highlight | Location: 698
One of the most striking features of CEO pay growth is just how much it is tied to the overall performance of U.S. stocks.
Note:MISURIAMO
Note:MISURIAMO
Yellow highlight | Location: 699
determinants of CEO pay are not so mysterious
Note:Ccccccccccc
Note:Ccccccccccc
Yellow highlight | Location: 702
Xavier Gabaix and Augustin Landier,
Note:I DUE CHE HANNO STUDIATO LA CONNESSIONE
Note:I DUE CHE HANNO STUDIATO LA CONNESSIONE
Yellow highlight | Location: 709
the sixfold increase in average CEO pay over the 1980–2003 period can be explained in large part by the roughly sixfold increase in average market capitalization over those same years.
Note:IL RISCONTRO
Note:IL RISCONTRO
Yellow highlight | Location: 711
in bad times CEO pay goes down,
Note:ALTRO RISCONTRO
Note:ALTRO RISCONTRO
Yellow highlight | Location: 713
In other words, it isn’t just an upward ratchet,
Note:Cccccccccccccc
Note:Cccccccccccccc
Yellow highlight | Location: 715
CEOs are some of the biggest critics of CEO compensation for the leaders of other companies.
Note:CURIOSO...PARALLELO CN I GRANDI ATLETI
Note:CURIOSO...PARALLELO CN I GRANDI ATLETI
Yellow highlight | Location: 723
If you look at the top-performing teams in NBA history, they are almost always based around (at least) one player who is one of the top few in the NBA and playing at or near the top of his game. Bill Russell, Magic Johnson, Larry Bird, Michael Jordan, LeBron James, and Stephen Curry
Note:I SUPERPAGATI
Note:I SUPERPAGATI
Yellow highlight | Location: 726
At the same time, not every gamble on a big star—or supposed big star—is going to succeed.
Note | Location: 727
Cccccccccccccc
Yellow highlight | Location: 727
The New York Knicks poured many millions of dollars into Carmelo Anthony, who is now well over thirty, and they remain a mediocre team
Note:UN CASO DI FALLIMENTO
Note:UN CASO DI FALLIMENTO
Yellow highlight | Location: 730
But how did Anthony get that money? By manipulating the shareholders and board of the company that owns the New York Knicks? No. Anthony offered the promise of something
Note:CARMELO ANTHONY
Note:CARMELO ANTHONY
Yellow highlight | Location: 742
since 1926, the entire rise in the U.S. stock market can be attributed to the top 4 percent of corporate performers.
Note:UN DATO DA CONSIDERARE...UN RONALDO SUERPAGATO FA BENE A TUTTO IL MOVIMENTO...
Note:UN DATO DA CONSIDERARE...UN RONALDO SUERPAGATO FA BENE A TUTTO IL MOVIMENTO...
Yellow highlight | Location: 750
THE SKILL SET OF THE MODERN CEO
Note:Ccccccccccccccc
Note:Ccccccccccccccc
Yellow highlight | Location: 752
how to operate its core business,
Note:PRIMA ABILITÀ
Note:PRIMA ABILITÀ
Yellow highlight | Location: 753
As the world has become more financialized, a CEO must have a good sense of financial markets
Note:SECONDA
Note:SECONDA
Yellow highlight | Location: 757
Today’s CEOs also must have better regulatory and public relations skills
Note:TERZA
Note:TERZA
Yellow highlight | Location: 759
If a major company is reputed to be racist or sexist or homophobic,
Note:POLITICALKY CORRECT
Note:POLITICALKY CORRECT
Yellow highlight | Location: 764
American companies are much more globalized than ever before,
Note:CONOSCENZA DEL MONDO
Note:CONOSCENZA DEL MONDO
Yellow highlight | Location: 770
skill requires a knowledge of the global economy that is actually fairly mind-boggling.
Note:QUARTA
Note:QUARTA
Yellow highlight | Location: 773
virtually all major American companies are becoming tech companies, one way or another.
Note:QUINTA COMPETENZA
Note:QUINTA COMPETENZA
Yellow highlight | Location: 780
On top of all of this, major CEOs still have to do the job they have always done—which includes motivating employees, serving as an internal role model, helping to define and extend a corporate culture, understanding the internal accounting, and presenting budgets and business plans to the board.
Note:OLTRE AL RESTO
Note:OLTRE AL RESTO
Yellow highlight | Location: 783
a good CEO must have a reasonably well-rounded sense of nearly the entirety of the contemporary human experience, whether as worker, consumer, funder, media communicator, or political activist.
Note:PRATICAMENTE UN FILOSOFO
Note:PRATICAMENTE UN FILOSOFO
Yellow highlight | Location: 787
most important CEO skills have shifted from being company specific to being those of a generalist,
Note:TEORIA DEL TUTTO
Note:TEORIA DEL TUTTO
Yellow highlight | Location: 794
all CEOs require a basic set of finely honed character traits to succeed at the very top of the corporate world.
Note:UNA QUESTIONE DI CARATERE
Note:UNA QUESTIONE DI CARATERE
Yellow highlight | Location: 799
on average, top CEO talent helps larger firms proportionally more than smaller firms, and high salaries can be useful as a means of allocating the best talent to their most important uses. If Mark Zuckerberg had been running a midsized financial services company rather than Facebook, that would have been a waste of his talents,
Note:I GRANDI
Note:I GRANDI
Yellow highlight | Location: 802
A study found that when we take such “matching” factors into account, the optimal highest marginal tax rate on CEOs probably should be in the range of 27 to 34 percent.
Note:COME TASARLI ?
Note:COME TASARLI ?
Yellow highlight | Location: 805
some other economists who do not take this factor into account recommend marginal tax rates as high as 70 to 80 percent—they’re focusing on the fact that wealthy people may not always enjoy their marginal consumption very much.
Note:CHI GUARDA SOLO AI CONSUMI XSONALI GIUNGE A CONCLUSIONI DIFFERENTI
Note:CHI GUARDA SOLO AI CONSUMI XSONALI GIUNGE A CONCLUSIONI DIFFERENTI
Yellow highlight | Location: 812
The individuals who are the major players in private equity firms are very often potential or former CEOs themselves, and the firms they acquire are tightly held, so those individuals are not likely to be ripped off by the CEO of a firm they acquire.
Note:GUARDIAMO AD UN IMPREASA PARTICOLARE X AVERE CONFERME...QIELLE CHE COMPRANO CATORCI RISTRUTTURANO E RIVENDONO...I COMPENSI CEO SONO CRESCIUTI COME ALTROVE
Note:GUARDIAMO AD UN IMPREASA PARTICOLARE X AVERE CONFERME...QIELLE CHE COMPRANO CATORCI RISTRUTTURANO E RIVENDONO...I COMPENSI CEO SONO CRESCIUTI COME ALTROVE
Yellow highlight | Location: 824
if we look at the numbers over the period when CEO pay rose so rapidly, we see that law partner compensation rose at roughly the same rate.
Note:UN PARALLELO CON CHI NN PUÒ FARE IL FURBO
Note:UN PARALLELO CON CHI NN PUÒ FARE IL FURBO
Yellow highlight | Location: 829
From 1993 to 2010, the pay of top baseball players went up 2.5 times, the pay of top basketball players rose 3.3 times, and for football the multiple was 5.8.
Note:ANCORA UN PARALLELO CON GLI ATLETI
Note:ANCORA UN PARALLELO CON GLI ATLETI
Yellow highlight | Location: 830
CEOs gained about as much as the baseball players,
Note:Cccccccccccc
Note:Cccccccccccc
Yellow highlight | Location: 837
corporate governance has become a lot tighter and more rigorous since the 1970s. The 1950s and 1960s were much more of a “good ol’ boy”
Note:ALTRO FATTORE CHE CONTA
Note:ALTRO FATTORE CHE CONTA
Yellow highlight | Location: 840
That suggests it is in the broader corporate interest to recruit top candidates for increasingly tough jobs.
Note:Ccccccccc
Note:Ccccccccc
Yellow highlight | Location: 842
the stock market reacts positively when companies announce compensation plans tying CEO pay to stock prices or other long-term indicators
Note | Location: 843
UN ALTRO PEZZO DEL PUZZLE
Yellow highlight | Location: 847
CEO pay has less to do with income inequality than it might seem at first glance.
Note:DICIAMOLO CHIARO....L ERRATA IMPRESSIONE CHE DANNO I GIORNALI
Note:DICIAMOLO CHIARO....L ERRATA IMPRESSIONE CHE DANNO I GIORNALI
Yellow highlight | Location: 849
very high senior management returns stem from value creation,
Note:L ORIGINE DI TUTTO
Note:L ORIGINE DI TUTTO
Yellow highlight | Location: 850
within business firms, returns to higher-tier workers have not risen relative to the pay of the lower-tier workers,
Note:CONTRO L IMPRESSIONE GENERALE
Note:CONTRO L IMPRESSIONE GENERALE
Yellow highlight | Location: 851
The main exception to that claim is workers at the very top,
Note:CCCCCCCC
Note:CCCCCCCC
Yellow highlight | Location: 855
the main driver of income inequality has been the blossoming of superstar firms that sell an innovative product
Note:NN SONO I SUPERPAGATI A CREARE DISEG
Note:NN SONO I SUPERPAGATI A CREARE DISEG
Yellow highlight | Location: 860
income inequality is mostly about the differences between the superstar companies and the others.
Note:RIPETIAMOLO IN ALTRA FORMA
Note:RIPETIAMOLO IN ALTRA FORMA
Yellow highlight | Location: 863
Building a superstar firm helps those firms raise wages for just about everyone.
Note:CONSEGUENZA
Note:CONSEGUENZA
Yellow highlight | Location: 865
WHEN GREAT CEOS DIE
Note:Ttttttttttttt
Note:Ttttttttttttt
Yellow highlight | Location: 868
A database of 149 sudden deaths of top executives in the United States found that changes in leadership directly affect firm values; that is, when good leaders die, companies tend to lose value.
Note:ALTRO INDIZIO
Note:ALTRO INDIZIO
Yellow highlight | Location: 870
It turns out that leader quality accounts for about 5 to 6 percent of the value of the company.
Note:NUMERI
Note:NUMERI
Yellow highlight | Location: 875
Sascha O. Becker and Hans K. Hvide
Note:SOPRA
Note:SOPRA
Yellow highlight | Location: 880
Hospitalizations are more frequent events than deaths, and the data from hospitalizations tell a pretty similar story
Note:POSSIAMO FARE MEGLIO
Note:POSSIAMO FARE MEGLIO
Yellow highlight | Location: 886
CEOs are paid less than the value they bring to their companies.
Note:CONCLUSIONE
Note:CONCLUSIONE
Yellow highlight | Location: 887
CEOs capture only about 68 to 73 percent of the value they bring to their firms.
Note:Cccccccccccc
Note:Cccccccccccc
Yellow highlight | Location: 894
Lucian A. Taylor,
Note:ALTRO STUDIOSO SOTTO
Note:ALTRO STUDIOSO SOTTO
Yellow highlight | Location: 894
typical major CEO captures somewhere between 44 and 68 percent
Note:ALTRA STIMA
Note:ALTRA STIMA
Yellow highlight | Location: 898
you won’t find credible estimates suggesting that major CEOs, taken as a group, are capturing more than 100 percent of their value added.
Note:IN NEGATIVO
Note:IN NEGATIVO
Yellow highlight | Location: 901
the way to get paid a lot more is for your company to do well. It’s quite common for 60 to 80 percent of a top executive’s pay to come in the form of bonuses, options, and other forms of compensation that are directly dependent on how well the firm does.
Note:FORMULA STOCK OPTION
Note:FORMULA STOCK OPTION
Yellow highlight | Location: 906
“golden parachutes”
Note:UNA COSA CHE INDIGNA MOLTI
Note:UNA COSA CHE INDIGNA MOLTI
Yellow highlight | Location: 908
throwing out the CEO can involve a destructive battle. A golden parachute can help ensure that a bad corporate leader will abandon the mess he or she has created and will do so in a relatively constructive manner,
Note:PRIMA FUNZIONE DEL PARACADUTA
Note:PRIMA FUNZIONE DEL PARACADUTA
Yellow highlight | Location: 911
Second, in some cases the shareholders wish to encourage a CEO to explore risky new strategies that may fail.
Note:ALTRA STRATEGIA
Note:ALTRA STRATEGIA
Yellow highlight | Location: 916
ARE COMPANIES TOO FOCUSED ON THE SHORT TERM?
Note:Ttttttttttttttttttt
Note:Ttttttttttttttttttt
Yellow highlight | Location: 919
In reality, this is usually another complaint about CEO pay. Often the critics charge that equity- and options-based pay for CEOs helps drive this phenomenon,
Note:L ACCUSA INDIRETTA DI SHORTERMISM
Note:L ACCUSA INDIRETTA DI SHORTERMISM
Yellow highlight | Location: 926
It can be very difficult to distinguish between short-termism and an inability to see into the future.
Note:PRIMO PROBLEMA
Note:PRIMO PROBLEMA
Yellow highlight | Location: 932
Usually the short-termism behind the failures isn’t fully revealed until someone with a better long-term vision comes along.
Note:Ccccccccccc
Note:Ccccccccccc
Yellow highlight | Location: 934
It is not hard to think of examples where companies made big mistakes because they were thinking too long-term.
Note:L ERRORE OPPOSTO NN È MENO FREQUENTE
Note:L ERRORE OPPOSTO NN È MENO FREQUENTE
Yellow highlight | Location: 952
Circa 2018, Jeff Bezos ended up as the richest man in the world, and he achieved that status by sticking with some long-run goals.
Note:CASO....LE STOCK PREMIANO IL LUNGO
Note:CASO....LE STOCK PREMIANO IL LUNGO
Yellow highlight | Location: 953
markets are striking a pretty decent balance between short-term and long-term considerations.
Note:IL MERCATO PUNISCE LO SHORTTERMISM
Note:IL MERCATO PUNISCE LO SHORTTERMISM
Yellow highlight | Location: 954
Kenneth French and Nobel laureate Eugene Fama,
Note:SOPRA
Note:SOPRA
Yellow highlight | Location: 960
If we look at the CEOs of major corporations, they seem to have pretty long time horizons. If we look at bosses who left S&P 500 companies in 2015, their average tenure in office was eleven years
Note:LAVORATORI DI LUNGO XIODO
Note:LAVORATORI DI LUNGO XIODO
Yellow highlight | Location: 968
In information technology the average life of a corporate asset is measured at about six years, in health care it is about eleven years, and for consumer products it runs from twelve to fifteen years.
Note:IL LUNGO XIODO NEI FATTI
Note:IL LUNGO XIODO NEI FATTI
Yellow highlight | Location: 974
American economy is shifting toward sectors with relatively short asset lives, many of them being service sectors. As a result, what we might need in many cases are more CEOs who are able to make the shift toward a shorter-term orientation.
Note:CI VORREBBE PIÙ SHORTERMISMO NN MENO
Note:CI VORREBBE PIÙ SHORTERMISMO NN MENO
Yellow highlight | Location: 983
What the data show is that in the U.S. economy, R&D expenditure relative to GDP has been roughly constant for about thirty years.
Note:UN INDICATORE DI VISIONE
Note:UN INDICATORE DI VISIONE
Yellow highlight | Location: 984
since services have been growing as a percentage of the American economy, and services R&D is harder to pull off with success, the trend can be read as a signal of a slightly positive overall trend.
Note:Ccccccccc
Note:Ccccccccc
Yellow highlight | Location: 991
venture capital typically is considered one of America’s big success stories, as I will discuss in chapter 7. American venture capital is highly sophisticated and skilled at taking risks for the prospect of a big payoff. But it is also, in some regards, oriented toward the short term. A venture capital round very often will be capped at ten years.
Note:IL CASO DEI VENTURE CHE SVILUPPANO E LANCIANO
Note:IL CASO DEI VENTURE CHE SVILUPPANO E LANCIANO
Yellow highlight | Location: 1,000
Sometimes I’ve heard or read claims that payouts to shareholders represent more than 90 percent of net income for firms in the S&P 500.
Note:ALTRA CRITICA CHE SPIEGHEREBBE L AMORE X IL SHORT
Note:ALTRA CRITICA CHE SPIEGHEREBBE L AMORE X IL SHORT
Yellow highlight | Location: 1,002
The reality is that major companies are paying out to shareholders about 22 percent of their net income, which is not an unusual or unhealthy figure.
Note:NEI FATTI
Note:NEI FATTI
Yellow highlight | Location: 1,004
And money paid out to wealthy shareholders typically ends up invested in some other part of the economy.
SENZA DIRE
SENZA DIRE
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