giovedì 3 marzo 2016

HL Uno. Adattarsi - Elogio dell'errore: Perché i grandi successi iniziano sempre da un fallimento di Tim Harford

Uno. Adattarsi - Elogio dell'errore: Perché i grandi successi iniziano sempre da un fallimento di Tim Harford - #tostapane #varietà+selezione #unatesta #managerescimmie #100fallimentiounmegafallimento #bisognasaperperdere #poker #estinzioni

Uno Adattarsi
Note:1@@@@@@@@@@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 21
«Il bizzarro compito dell’economia è dimostrare agli uomini quanto poco sanno di ciò che immaginano di poter progettare.» FRIEDRICH VON HAYEK, La presunzione fatale, 1997
Note:PRESUNZIONE FATALE

Yellow highlight | Location: 27
«Ci potrebbe volere una vita intera per fabbricare un tostapane»
Note:IL TOSTAPANE

Yellow highlight | Location: 31
Thomas Thwaites, dottorando in design al Royal College of Art di Londra, si è reso conto di quale incredibile conseguimento fosse il marchingegno solo dopo avere deciso di imbarcarsi in quello che ha chiamato «progetto tostapane». Molto semplicemente, Thwaites voleva realizzare un tostapane partendo da zero.
Note:LA REINVENZIONE

Yellow highlight | Location: 34
più di quattrocento pezzi.
Note:400

Yellow highlight | Location: 35
Rame, per i cavi degli spinotti elettrici, i fili e i collegamenti interni. Acciaio, per il sistema di griglie e la molla che spinge fuori il pane tostato. Nickel, per il componente che scalda. La mica (un minerale abbastanza simile all’ardesia), per raffreddare il componente che scalda. Infine la plastica, per l’isolamento dei fili e della spina, e per tutte le principali rifiniture esterne.
Note:ELENCO

Yellow highlight | Location: 49
«Mi sono reso conto che se uno parte completamente da zero, ci potrebbe volere una vita intera per fabbricare un tostapane»,
Note:UNA VITA

Yellow highlight | Location: 54
Risolvere i problemi in un mondo complesso
Note:Tttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 56
tanti non sanno neppure quale sarà la destinazione finale del proprio lavoro. Il boscaiolo canadese che taglia un albero gigantesco non sa se il legno verrà usato per la struttura di un letto o per una matita.
Note:L IGNORANTE PRODUTTIVO

Yellow highlight | Location: 60
Anche la stessa varietà dei prodotti è sbalorditiva.3 In un qualsiasi grande magazzino sono esposti centinaia di migliaia di articoli diversi.
Note:VARIETÀ

Yellow highlight | Location: 63
su piazze economiche importanti come quelle di Londra e New York vengono offerti più di dieci miliardi di prodotti diversi.
Note:10MlRD

Yellow highlight | Location: 71
Il fenomeno che genera tale sviluppo economico ha del miracoloso, ed è molto meno scontato di quanto si tenda a credere. Le strategie alternative che perseguivano questo stesso obiettivo, dal feudalesimo alla pianificazione centralizzata, sono finite nei libri di storia.
Note:LA STRATEGIA VINCENTE

Yellow highlight | Location: 80
Tostare il pane non è una cosa complicata: basta evitare di bruciarlo, non fulminare chi utilizza l’apparecchio e non scatenare un incendio. È difficile che il pane assuma di per sé un ruolo attivo: non prova deliberatamente a fregarti come potrebbe fare una squadra di banchieri d’investimento; non cerca di ucciderti, terrorizzare il tuo Paese e mettere a repentaglio tutto quello che consideri importante, come potrebbe invece fare una cellula terroristica o un gruppo di rivoltosi iracheni.
Note:IL PANE NN TO FREGA

Yellow highlight | Location: 88
Questo genere di problemi è materia del libro che avete in mano: come combattere ribelli che, appunto, si ribellano; come sviluppare idee che abbiano un senso, sebbene molte siano difficili anche solo da concepire; come trasformare un sistema economico per rispondere ai cambiamenti climatici o per creare benessere nei Paesi poveri; come evitare che banche d’investimento truffaldine distruggano di nuovo il sistema bancario.
Note:I PROBLEMI CHE AFFRONTA QS LIBRO

Yellow highlight | Location: 91
Cercherò di convincervi del fatto che tali problemi hanno molti più aspetti in comune di quanto si creda.
Yellow highlight | Location: 95
Esperti sotto scacco
Yellow highlight | Location: 103
Sembra passato un secolo da allora, ma la battuta va dritta al punto: tutti si aspettavano troppo da un unico essere umano. Abbiamo un tremendo bisogno di credere nell’efficacia di un leader. Istintivamente, quando ci troviamo di fronte a una sfida complicata, cominciamo a cercare un leader che possa risolverla.
Note:UN UOMO SOLO

Yellow highlight | Location: 106
quasi ogni presidente precipita nei sondaggi appena la realtà comincia a prendere il sopravvento.
Note:LUNA DI MIELE

Yellow highlight | Location: 108
Forse tale istinto ha origine nel fatto che ci siamo evoluti operando in piccoli gruppi di caccia, risolvendo problemi che erano, per l’appunto, quelli di un gruppo ristretto.
Note:I PROBLEMI DEI CACCIATORI

Yellow highlight | Location: 116
Spesso, però, per risolvere problemi complessi come quelli attuali non bastano neppure le menti più eccelse. Forse la prova migliore di quanto stiamo dicendo si può ricavare da una straordinaria ricerca sui limiti dell’expertise avviata nel 1984 da un giovane psicologo chiamato Philip Tetlock.
Note:POVERTÀ DELL ESPERTO

Yellow highlight | Location: 122
senza soluzione di continuità, i pensatori più influenti della guerra fredda continuassero a contraddirsi aspramente gli uni con gli altri.
Yellow highlight | Location: 136
le previsioni sulla Russia pronunciate da esperti di cose sovietiche non erano più precise di quelle di specialisti della politica canadese.
Note:IGNORANZA SPEVIFICA

Yellow highlight | Location: 138
Una delle cose più divertenti scoperte da Tetlock è stata che più gli esperti erano famosi – i presenzialisti dei dibattiti televisivi – più erano incompetenti.
Note:FAMA E COMPETENZA

Yellow highlight | Location: 142
i suoi risultati dimostravano chiaramente che gli esperti facevano in ogni caso meglio dei non esperti.
Note:ESP VS NN ESP

Yellow highlight | Location: 144
la colpa non è loro, ma del mondo in cui vivono – e in cui viviamo anche noi –, il quale è troppo complicato perché chiunque possa farne un’analisi
Note:LE COLPE

Yellow highlight | Location: 148
La lunga e ingarbugliata storia del fallimento
Yellow highlight | Location: 149
Thomas Peters e Robert Waterman, portarono a termine Alla ricerca dell’eccellenza (Sperling & Kupfer, 2005),
Note:UN FAMOSO ERRORE DI VALUTAZIONE

Yellow highlight | Location: 152
misero insieme dati e giudizi soggettivi per creare una lista di quarantatré aziende cosiddette «eccellenti», che in seguito studiarono approfonditamente per scoprirne i rispettivi segreti. Solo due anni dopo Business Week pubblicò un articolo di copertina intitolato «Oops! E adesso chi è eccellente?» poiché quattordici di quelle quarantatré aziende, cioè quasi un terzo, avevano gravi problemi finanziari.
Yellow highlight | Location: 161
un accurato studio dello storico dell’economia Leslie Hannah, che verso la fine degli anni Novanta decise di risalire alle origini delle fortune di tutte le più grandi aziende mondiali nel 1912,
Note:HANNAH

Yellow highlight | Location: 169
La General Electric e la Shell erano a loro volta nella top ten sia nel 1912, sia nel 1995, anno in cui nessuna delle altre dieci aziende leader aveva mantenuto la posizione. Ancora più interessante è stato rilevare che non ce n’era nessuna neppure nelle prime cento. Nomi come Pullman e Singer rievocano un’epoca passata.
Note:SOPRAVVIVENZA SCARSA

Yellow highlight | Location: 181
La lezione sembra essere che il fallimento è parte integrante del modo in cui il mercato crea sistemi economici ricchi e sofisticati.
Note:FALLIMENTO E PROSPERITÀ

Yellow highlight | Location: 183
Che cosa accade, invece, se rivolgiamo la nostra attenzione ai tassi di sopravvivenza nei settori giovani e dinamici? La risposta è che i tassi di fallimento sono ancora più alti.
Note:DINAMISMO E FALLMENTO

Yellow highlight | Location: 185
La macchina per stampare fu inventata da Johann Gutenberg, un uomo che cambiò completamente la storia e che nel 1455 realizzò la famosa Bibbia che porta il suo nome, un progetto che però fu anche disastroso e lo estromise dal mercato. Il centro dell’industria della stampa si spostò rapidamente a Venezia,
Note:GUTENBERG

Yellow highlight | Location: 192
Quando la bolla delle cosiddette dot-com scoppiò, spazzò via innumerevoli giovani realtà economiche.
Note:DOT.COM

Yellow highlight | Location: 207
La moderna industria informatica costituisce un esempio eclatante: il settore più dinamico dell’economia è stato anche quello in cui si sono osservati fallimenti in ogni dove.
Note:INFORMATICA

Yellow highlight | Location: 210
Hughes, Transitron e Philco
Note:FALLIMENTI MEMORABILI

Yellow highlight | Location: 211
Intel e Hitachi.
Note:VINCENTI

Yellow highlight | Location: 212
Xerox,
Note:ALTRO FALLIMENTO

Yellow highlight | Location: 216
IBM
Note:SUCCESSORE

Yellow highlight | Location: 216
senza rendersene conto, perse il controllo della parte più importante del pacchetto, il sistema operativo, aggiudicato dalla Microsoft.
Note:ERRORE FATALE

Yellow highlight | Location: 218
Anche la Apple fu messa fuori gioco dalla Microsoft
Note:1980

Yellow highlight | Location: 219
(a ogni modo, più avanti si è rifatta vendendo musica, iPod e iPhone).
Note:RISCOSSA

Yellow highlight | Location: 220
Microsoft fu colta alla sprovvista da Internet, perse la guerra sui motori di ricerca con Google
Note:ERRORE MICROSOFT

Yellow highlight | Location: 222
l’industria di maggior successo degli ultimi quarant’anni è stata costruita grazie a un fallimento dopo l’altro.
Note:INFORMATICA E FALLIMENTI

Yellow highlight | Location: 224
L’Eclipse del 1893 non fu un successo:
Note:STORIA DRL TOSTAPANE

Yellow highlight | Location: 225
L’azienda che lo commercializzò non esiste più. Il primo tostapane di successo venne inventato solo nel 1910:
Note:TORNIAMO AL TOSTAPANE

Yellow highlight | Location: 228
Ci vollero diversi decenni per arrivare al pratico e familiare apparecchio che conosciamo oggi,
Note:DECENNI DI RIVOLGIMENTI

Yellow highlight | Location: 232
Non sono tanti i dirigenti d’azienda che amano ammetterlo, ma il mercato trova a tentoni la via giusta,
Note:TENTONI

Yellow highlight | Location: 235
Un paesaggio mutevole
Note:tttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 237
Spesso sinteticamente definita come il processo di sopravvivenza del più adatto, l’evoluzione è in realtà innescata dalla sconfitta del meno adatto.
Note:BIOLOGIA

Yellow highlight | Location: 240
processi semplici: applichi alcune varianti a quello che già hai, elimini gli errori e tieni i successi, e così all’infinito.
Note:IL FALLIMENTO ACCETTATO SEMPLIFICA TUTTO

Yellow highlight | Location: 243
Karl Sims: se avete visto Titanic, la trilogia de Il signore degli anelli o i film di Spiderman, allora avete avuto il piacere di conoscere il suo lavoro.
Note:EFFETTI SPECIALI

Yellow highlight | Location: 250
Sims applicò il processo evolutivo, istruendo il computer a scartare le creature incapaci di stare a galla e a generare mutazioni basate sui nuotatori migliori: variazione e selezione, dunque.
Note:VARIAZIONE E SELEZIONE

Yellow highlight | Location: 252
Dal più spontaneo e casuale dei processi emersero risultati notevoli: creature virtuali simili a girini, anguille e razze, oltre a una serie di entità apparentemente in grado di sopravvivere che non assomigliavano a nulla di conosciuto sulla Terra.
Note:CREATURE FANTASTICHE

Yellow highlight | Location: 257
Sims non era né l’artefice, né il giudice soggettivo di ciò che osservava: semplicemente, creava un ambiente evolutivo e registrava quello che vi accadeva.
Note:NO CONTROLLO

Yellow highlight | Location: 261
L’algoritmo evolutivo, che ripete sistematicamente variazione e selezione, ricerca soluzioni in un mondo in cui i problemi continuano a cambiare,
Note:CAMBIA LA STRATEGIA MA ANCHE IL PROBLEMA

Yellow highlight | Location: 297
Stuart Kauffman e John Holland, teorici della complessità del multidisciplinare Santa Fe Institute, hanno mostrato che il metodo evolutivo non è semplicemente uno dei tanti modi per risolvere problemi complessi. Data la forma verosimile di questi paesaggi in costante cambiamento, il mix evolutivo di piccoli passi e occasionali scommesse selvagge è il modo migliore per cercare soluzioni.20 Il principio dell’evoluzione è efficace perché, più che spingere verso una ricerca pervasiva e dispendiosa in termini di tempo della vetta più alta – che potrebbe anche sparire il giorno successivo –, produce soluzioni pronto uso a una serie di problemi complessa e in costante trasformazione.
Note:L ALGORITMO OTTIMALE PERCHÈ NN PROGETTA

Yellow highlight | Location: 315
Siamo più ciechi di quanto si pensi
Yellow highlight | Location: 316
Molti ritengono che i dirigenti delle grandi aziende debbano avere delle qualità: lo pensano sicuramente gli azionisti, che pagano loro profumati stipendi, ma anche i milioni di persone
Note:MANAGER

Yellow highlight | Location: 323
Un indizio interessante lo fornisce l’economista Paul Ormerod, che ha passato in rassegna ciò che i reperti fossili dicono riguardo alle estinzioni avvenute negli ultimi cinquecentocinquanta milioni di anni,
Note:FREQUENZA DELLE ESTINZIONI

Yellow highlight | Location: 326
se tale fenomeno è due volte più grande, è anche nove volte più raro.
Note:PIÙ GRANDE E PIÙ RARO

Yellow highlight | Location: 331
Ha studiato le statistiche di Leslie Hannah sulla morte dei giganti industriali
Note:LA PROVOCAZIONE DI OMEROD

Yellow highlight | Location: 332
il rapporto fra le dimensioni di un fenomeno di estinzione e la sua frequenza si è dimostrato esattamente lo stesso
Note:RITMO DELL ESTINZIONE (FREQUENZA ED ENTITÀ)

Yellow highlight | Location: 338
Le estinzioni biologiche e le estinzioni delle aziende hanno dunque in comune questa stessa caratteristica.
Note:PREOCCUPANTE ANALOGIA

Yellow highlight | Location: 348
pianificare è impossibile».
Note:PIANIFICARE È IMPOSSOBILEMEGLIO FALLIRE CHE PIANIFICARE

Yellow highlight | Location: 350
l’estinzione delle aziende dovrebbe assumere caratteristiche del tutto differenti rispetto a quella delle specie.
Note:MANAGER CAPACI COME L EVOLUZIONE CIECA?

Yellow highlight | Location: 354
Apple potrebbe tranquillamente sostituire Steve Jobs con uno scimpanzé
Note:LA PROVOCAZIONE DI O.

Yellow highlight | Location: 360
Chi ha voglia di brancolare nel buio in cerca di una soluzione vincente, commettendo ripetuti errori sotto gli occhi di tutti? Chi vuole votare per un politico che segue questo metodo, o sostenere un manager di medio livello la cui strategia sembra essere quella di sparare idee a casaccio
Note:STRATEGIA XDENTE

Yellow highlight | Location: 363
Bush vinse le presidenziali perché promise di «tirare dritto» per la sua strada,
Note:LE INUTILI IDEE CHIARE PIACCIONO

Yellow highlight | Location: 363
Kerry, perse anche perché aveva la reputazione di essere uno che cambiava idea?
Note:IL PENDOLO NN PIACE...A PARITÀ DI VEFFICIENZA

Yellow highlight | Location: 367
Thatcher disse: «Cambi direzione solo se lo vuoi. Le donne non sono per il cambiamento». Tony Blair era orgoglioso del fatto che non facesse mai marcia indietro.
Note:PIACE IL TESTONE

Yellow highlight | Location: 376
Un deficit di adattamento
Note:Tttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 378
Nel 1848, mentre stava preparando una carica esplosiva per aprire un varco nella roccia, questa esplose inaspettatamente e l’asta di ferro che Gage aveva in mano, un tondino lungo quasi un metro e spesso circa 3 centimetri, schizzò via e gli attraversò la guancia, passò dietro al suo occhio sinistro, gli perforò l’emisfero centrale sinistro e fuoriuscì dalla parte superiore della testa. Il tondino atterrò una trentina di metri più in là, e Gage, incredibilmente, sopravvisse.
Note:PHINEAS GAGE...UN GRANDE ESPERIMENTO COI NEURONI

Yellow highlight | Location: 383
Insieme con un grosso pezzo del suo cervello, se n’era andata anche una parte del suo carattere.
Note:CERVELLO E CARATTERE

Yellow highlight | Location: 384
L’Unione Sovietica rappresenta per l’economia quello che Phineas Gage rappresenta per lo studio dei neuroni.
Note:URSS...UN GRANDE ESPERIMENTO....IL PARADISO DOVE NN SI FALLISCE

Yellow highlight | Location: 386
gli economisti studiano le economie disfunzionali per scoprire i segreti di quelle sane.
Note:I FALLIMENTI CHE ISTRUISCONO

Yellow highlight | Location: 389
La nostra storia comincia in Russia, a nord del Mar Nero, nel ricco bacino carbonifero del fiume Don. Siamo nel 1901. Un ingegnere di ventisei anni di nome Piotr Palchinsky venne inviato dal regime zarista ad analizzare le miniere di carbone
Note:PIOTR PALCHINSCHY

Yellow highlight | Location: 395
Quando Palchinsky mostrò il suo resoconto ai suoi superiori, questi capirono che la sua ricerca poteva essere politicamente esplosiva, così lo spedirono in Siberia perché si dedicasse a compiti meno «sensibili».
Yellow highlight | Location: 401
Palchinsky riuscì a superare il confine russo per andare a lavorare in Europa occidentale, dove s’immerse nella cultura di Parigi, Amsterdam, Londra e Amburgo,
Note:P IN OCCIDENTE

Yellow highlight | Location: 403
Palchinsky voleva fare proprie le più moderne teorie di organizzazione del lavoro, ma anche la scienza e le tecnologie d’avanguardia.
Note:LE AMBIZIONI DI P

Yellow highlight | Location: 405
Palchinsky cominciò a scrivere articoli che suggerivano riforme adatte all’economia russa, offrendo consigli allo stesso governo zarista che l’aveva esiliato in Siberia.
Note:LE RIFORME DI P

Yellow highlight | Location: 415
Metteva in guardia dai progetti prestigiosi: perché perforare il terreno in cerca del petrolio e dell’eccitazione del getto quando c’era disponibilità di carbone e gas a basso costo?
Note:CONTRO LA GRANDEUR

Yellow highlight | Location: 418
Tendiamo a presumere che l’economia pianificata sia crollata perché mancava l’effetto galvanizzante della ricerca del profitto e la creatività del settore privato. Ma questo non ha molto senso, perché c’erano tanti personaggi creativi in URSS, incluso Palchinsky.
Note:URSS..ZEPPA DI IMPRENDITORI CREATIVI COME P...SOLO CHE NN POTEVANO FALIRE

Yellow highlight | Location: 421
E in URSS non mancavano neppure le tecniche motivazionali:
Note:URSS...BUONI INCENTIVI

Yellow highlight | Location: 423
Tanto che, intorno al 1950, molti esperti occidentali conclusero che il comunismo, per quanto crudele e antidemocratico, rappresentasse un modello di gestione economica più efficace del capitalismo. Il fallimento sovietico si rivelò in maniera molto più graduale, e fu caratterizzato da una patologica incapacità di sperimentare.
Note:SCALFARI

Note | Location: 425
LE VERE CAUSE

Yellow highlight | Location: 426
per i sovietici era infatti impossibile tollerare un’autentica varietà di metodi per risolvere un problema,
Note:LA VARIETÀ

Yellow highlight | Location: 461
primo, testare le nuove idee e provare strade nuove; secondo, nello sperimentare qualcosa di nuovo, farlo in una misura che permetta di sopravvivere a un fallimento; terzo, cercare riscontri e imparare dai propri errori lungo il percorso.
Note:IL METODO P IMPOSSIBILE FIORISCA IN URSS

Yellow highlight | Location: 477
sabotare l’industria sovietica cercando di imporre «obiettivi minimali».
Note:ACCUSA

Yellow highlight | Location: 481
Chiunque provasse a obiettare ai disastri tecnologici che si profilavano in URSS e a suggerire alternative, veniva accusato di «disfattismo».
Note:O 100 FLLIMENTI O UN MEGAFALLIMENTO

Yellow highlight | Location: 496
Oltre i «problemi Coca-Cola»
Note:Tttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 500
La variazione risulta difficile in ragione di due tendenze intrinseche alle organizzazioni. Una è la mania di grandezza: sia i politici sia i capi d’azienda amano i grandi progetti
Note:MANIA DI GRANDEZZA

Yellow highlight | Location: 503
La seconda tendenza consiste nel fatto che raramente amano i principi incoerenti fra loro e diversi di luogo in luogo.
Note:ODIO PER L INCOERENZA

Yellow highlight | Location: 506
Come disse Andy Warhol: «Mentre guardi alla televisione la pubblicità della Coca-Cola sai che anche il presidente beve Coca-Cola, e che anche tu puoi berla.
Note:INVIDIA...LA MANCANZA DI VARIETÀ CI RASSICURA

Yellow highlight | Location: 515
Ci piace pensare che ogni ospedale debba garantire lo stesso standard qualitativo.
Note:LA RICERCA DI LIBERTÀ DALLO STRESS DELLA SCELTA

Yellow highlight | Location: 516
«lotteria del codice postale»,
Note:PURTROPPO... PROVERBIO INGLESE

Yellow highlight | Location: 518
Vogliamo che tutti i servizi pubblici siano come la Coca-Cola: sempre identici e buoni.
Note:MA È UNA COSA NN AUSPICABILE...STANDO AL METODO SCIENTIFICO

Yellow highlight | Location: 523
Altrettanto difficile per le organizzazioni tradizionali sembra essere provvedere alla «selezione», cioè alla scelta di quello che davvero funziona sul campo.
Note:ALTRO PROBLEMA: LA SELEZIONE

Yellow highlight | Location: 531
Dovremmo dunque tollerare, persino celebrare tutti i politici che mettono alla prova le loro idee in modo talmente coraggioso da dimostrare che alcune non funzionano. Ma in realtà non lo facciamo mai.
Note:IL BUON POLITICO...NN SARÀ MAI ELETTO

Yellow highlight | Location: 549
Ci sono alcune dimostrazioni del fatto che più una persona è ambiziosa, più sceglierà di essere uno yes-man, e per buone ragioni, visto che questi tendono a essere premiati.
Note:YESMAN AMBOZIOSI

Yellow highlight | Location: 559
Problemi sempre uguali e già risolti sono l’ideale
Note | Location: 559
IL PROBLEMA COCA COLA

Yellow highlight | Location: 568
Perché è difficile imparare dai propri errori
Note:Tttttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 569
poker.
Note:POKERTttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 574
non è quando vincono un piatto consistente o riescono a portare a casa una mano eccezionale, ma quando hanno appena perso un sacco di soldi
Note:QUANDO SI XDE IL CTRL

Yellow highlight | Location: 578
riconoscere la sconfitta e ricalibrare il gioco è l’unica cosa da fare, per quanto dolorosa.
Note:IL DIFFICILE

Yellow highlight | Location: 582
«Una persona che non si fa una ragione delle proprie perdite è probabilmente destinata a correre rischi che in altre situazioni non prenderebbe nemmeno in considerazione».
Note:KAHNEMAN

Yellow highlight | Location: 585
Alcuni anni fa mia moglie e io prenotammo un weekend romantico a Parigi.
Note:UN MALORE PRIMA DELLA PARTENZA....SI VA LO STESSO!!!!!!!!!

Yellow highlight | Location: 615
Thaler e colleghi hanno analizzato il modo in cui le persone reagiscono alle offerte del banco
Note:IL GIOCO DELLE SCATOLE

Yellow highlight | Location: 618
il comportamento più stupefacente era quello dei concorrenti sfortunati, che solo raramente accettavano le proposte del banco.
Note:VOGLIA DI RIVALSA.....SEI STATO SFORTUNATO MA NN RIDIMENSIONI I TUOI OBBIETTIVI

Yellow highlight | Location: 621
Perché? Perché se l’avessero fatto, sarebbero rimasti «imprigionati» nell’errore commesso. Continuando a giocare, invece, avrebbero avuto la possibilità di una qualche forma di riscatto.
Note:NN ACCETTIAMO I FALLIMENTI

Yellow highlight | Location: 626
L’economista Terrance Odean ha scoperto che tendiamo a insistere in maniera folle e controproducente anche su titoli azionari ormai precipitati nella speranza che le cose si rimettano nel verso giusto.
Note:BORSA

Yellow highlight | Location: 633
la giusta reazione è incassare la battuta d’arresto e cambiare direzione,
Note:CHE FARE...INVECE

Yellow highlight | Location: 635
Una ricetta per l’adattamento
Note:Tttttttttt

Yellow highlight | Location: 636
più i nostri problemi diventano complessi e sfuggenti, più il «prova e sbaglia» si dimostra efficace
PROVA E SBAGLIA

mercoledì 2 marzo 2016

Warren Buffett, out of sample, by Scott Sumner http://econlog.econlib.org/archives/2016/03/warren_buffett_1.html

Stevenson and Wolfers' Flawed Happiness Research By Eric Falkenstein

Stevenson and Wolfers' Flawed Happiness Research By Eric Falkenstein - #ovoidesimmetrico #felicitàabreve #invidiaegoismo #soldiefelicità
  • Stevenson and Wolfers' Flawed Happiness Research By Eric Falkenstein
  • what's wrong with so many academic debates.
  • Richard Easterlin found that within a given country people with higher incomes were more likely to report being happy. However, between developed countries, the average reported level of happiness did not vary much...
  • Similarly, although income per person rose steadily in the United States between 1946 and 1970, average reported happiness showed no long-term trend and declined between 1960 and 1970.
  • I agree with Easterlin, and the relative-status utility function
  • Furthermore, evolution favors a relative utility function as opposed to the standard absolute utility function,
  • Economists from Adam Smith, Karl Marx, Thorstein Veblen, and even Keynes focused on status,
  • if economist used a relative utility function many (most) seminal models would become ambiguous, and the whole field loses much of its foundation.
  • Wolfer... second set of findings concern cross-sectional data within a country. Easterlin did not dispute this, however. Given positional goods like mates and lakefront property, relative wealth should matter.
  • So, what about the original Easterlin note, that among developed countries, where people are more worried about obesity than malnutrition, as GDP/ capita rises we aren't getting happier? Well, Sacks, Stevenson, and Wolfers (2013) adress this point directly, and show this chart...
  • When an economist tells you a symmetric ovoid contains a highly significant trend via the power of statistics, don't believe them: real effects pass the ocular test of statistical significance... as from 2010 Easterlin and co-authors have data with similar blobs, but they draw downward-sloping lines over them...I think it's best to say, no relation, and to stop drawing lines on blobs.
  • the biggest problem with the Sacks, Stevenson and Wolfers analysis is that they estimate a short-term relationship between life satisfaction and GDP, rather than the long-term relationship.
  • We should aspire higher than envy, which paradoxically seems to elevate greed,
  • I otherwise admire, usually libertarian leaning, are quite averse to the Easterlin conclusion, thinking it will lead us to adopt a luddite policies because growth would not matter in such a world (see Ron Bailey here, or Tim Worstall there).
  • key is that while I admit that my relatively impoverished grandfather was probably as happy as I am, I'm also very glad I live now: growth is good in spite of my envious homunculus.
  • as productivity growth is the natural consequence of free minds and markets, flattening growth means not merely focusing on 'more important things' but rather squelching freedom, and liberty is more important than equality... how would one prevent Larry Ellison or LeBron James from being richer than everyone else? The only way would be to destroy new companies or merit-based systems, why the worst rise to the top in hierarchies
continua

Introduzione - I nemici della Repubblica: Storia degli anni di piombo by Vladimiro Satta

Introduzione in I nemici della Repubblica: Storia degli anni di piombo  by Vladimiro Satta - #democraziaeterrorismo #elezioniunivoche #stiledivitaebenessere #controilcomplotto
La violenza politica, nelle sue varie espressioni, è un fenomeno ricorrente nella storia dell’Italia unita.1 Il periodo che va dalla fine degli anni Sessanta agli anni Ottanta fu il più violento dalla nascita della Repubblica.Read more at location 24
Note: VIOLENZA POLITICA Edit
Una vena di aggressività affiorò il 1° marzo 1968 a Roma (scontri di Valle Giulia) dall’interno del movimento studentesco,Read more at location 30
Note: L INCIPIT Edit
tragico salto di qualità con l’apparizione dello stragismo, una forma di terrorismo di estrema destraRead more at location 35
Note: STRAGISMO Edit
sempre a destra, furono intessute trame golpiste che, pur non essendo mai arrivate oltre la soglia del tentativo di colpo di Stato inscenato da Junio Valerio BorgheseRead more at location 39
Note: GOLPISMO Edit
Nella seconda metà del 1970 prese le mosse la lotta armata condotta dalle Brigate rosse e da altri gruppi di estrema sinistra,Read more at location 41
Note: BRIGATE ROSSE Edit
scatenò un terrorismo nero di nuova generazione – si pensi ai Nuclei armati rivoluzionari – per certi aspetti speculare a quello rosso.Read more at location 46
Note: RISPOSTA NERA Edit
il Paese fu teatro di azioni di terrorismo internazionale, specie mediorientale, e nel 1981 dell’attentato contro papa Giovanni Paolo II (un discorso a parte andrebbe fatto per il disastro aereo del 27 giugno 1980 nel cielo di Ustica).Read more at location 47
Note: TERRORISMO IMTERNAZIONALE Edit
L’origine straniera della definizione «anni di piombo», comunque, ci ricorda che il caso italiano non fu isolato. Uno studioso del terrorismo su scala mondiale, Walter Laqueur, titolando un suo famoso libro, chiamò il periodo 1958-1975 L’età del terrorismo.Read more at location 57
Note: UN FENOMENO UBIQUO Edit
Le ricerche in chiave comparatistica di Leonard Weinberg e altri mostrano che l’avvento di sistemi democratici nel mondo contemporaneo ha coinciso con l’ascesa del fenomeno terroristico in svariati Paesi.Read more at location 59
Note: DEMOCRAZIA E TERRORISMO Edit
la novità della democrazia genera spesso grandi aspettative seguite da delusioniRead more at location 62
Note: CAUSA Edit
per una fascia consistente delle masse popolari, la fine della dittatura doveva essere il preludio di una rivoluzione sociale,Read more at location 70
Note: L RIVOLUZIONE SOCIALE Edit
Ancora, nota Weinberg, le elezioni possono essere libere e corrette, ma quando i risultati sono sempre favorevoli a una parte e sfavorevoli al principale partito di opposizione ciò può indurre taluni a smettere di accettare le regoleRead more at location 76
Note: ELEZIONI UNIVOCHE Edit
i modelli totalitari e i radicalismi di destra e di sinistra continuavano a godere di un livello di popolarità ormai desueto presso altre democrazie occidentali.Read more at location 92
Note: MODELLI TOTALITARI Edit
Non si può dire, viceversa, che l’insorgenza della violenza politica e dei terrorismi fosse conseguenza delle condizioni materiali di vita della popolazione.Read more at location 95
Note: CONSIDERAZIONI MATERIALI Edit
demonizzavano la trasformazione dello stile di vita degli italiani in tale direzione, intendevano combattere tutto ciò.Read more at location 99
Note: STILE DI VITA Edit
nel caso italiano, sono stati molto studiati – e continuano a esserlo – i terroristi e i gruppi da essi formati, mentre lo sono stati molto meno gli apparati statali preposti a contrastarli.Read more at location 110
Note: CHI CONTRASTAVA IL TERRORISMO? Edit
Emergerà così un quadro assai più realistico di quelli proposti dalle consuete raffigurazioni in chiave di complotto, le quali non a caso risultano a volte caricaturali e altre volte nebulose, mai convincenti. In realtà, gli errori e le manchevolezze di vario tipo – operativo, amministrativo, giudiziario, normativo e politico – furono compensate da decisioni opportune e da successi che, messi insieme, portarono alla vittoria finale.Read more at location 115
Note: CONTRO IL COMPLOTTO Edit
gli attacchi contro la democrazia furono di provenienza varia, e non già un’unica trama recitata da attori che un Grande Vecchio travestiva con costumi dai colori diversi di volta in volta.Read more at location 126
Note: GRANDE VECCHIO