giovedì 22 novembre 2018

IL NAZIONALISMO

IL NAZIONALISMO COME L'HO CAPITO IO

Il nazionalista desidera un governo legittimo ma contrariamente a John Locke non pensa che la legittimità derivi semplicemente dal consenso. Si richiede agli interessati un sentimento comunitario che deriva da tradizioni comuni e una cultura condivisa: lingua, religione, consuetudini, codici morali, narrativa sociale ecc. Senza questa premessa non resta che l’alternativa anarchica o repressiva. Ma con questa premessa soddisfatta lo stato-nazione diventa un'unità naturale di governo. Cercare di estendere il governo oltre i confini degli stati-nazione è un esercizio futile di imperialismo, ostacolarlo nella sua azione interna è invece un'indebita interferenza.

L'obiezione più comune: il paradosso è che i nazionalisti vedono la nazione come qualcosa di "naturale" mentre si tratta di realtà artificiali. Le "Nazioni" sono per la maggior parte creature del 19 ° secolo: si pensi alla Germania o all'Inghilterra. Parliamo di "comunità immaginarie" che esistevano tra i letterati ma ma estranee alla gente comune.