sabato 18 ottobre 2008

Pensieri esoterici su Saviano

Il "fenomeno" Saviano. Alcuni rilievi critici su Fahreunblog.

Emergenza precariato? No, emergenza dualismo

Cosa si cela sotto quella che viene agitata come "emergenza del lavoro precario". Su Fahreunblog sfrutto alcune analisi di Ricolfi.

link

In difesa della media (inferiore)

Alcuni dati recenti stimolano su Fahreunblog un confronto tra scuola media e scuola elementare.

L' enigma di San Francesco

Un mio commento ad un libro chiave di Leonardo Boff. Cerco di isolare un' antinomia interna alla Teologia della liberazione.

Come costruire il futuro dell' Italia

Risorgimento e Resistenza, i due puntelli della Repubblica Italiana che saltano regolarmente. Ma perchè non riescono a fissarsi? Ne parla Augias e noi di Fahreunblog gli parliamo dietro.

Si finisce per spettegolare un po' su questa vetusta colonna della Rai.

Solide certezze che scompaiono

In questo periodo di crisi finanziaria il Papa si pronuncia sul ruolo dei soldi nella nostra vita. Mi permetto alcune puntualizzazioni su Fahreunblog. In due righe esprimo la relazione tra cristianesimo ed economia come mi piacerebbe che fosse e come ogni tanto sembrava emergere dalle encicliche di GPII.

Guttuso

Guttuso al sacro Monte di Varese. Ha senso la sua presenza? Alcuni varesini, tra il serio e il faceto, dicono la loro su Fahreunblog.

Libri maledetti da non bruciare

Questo articolo su Fahreunblog è dettato dalle impressioni sorte dopo una lettura di Time on the Cross, libro chiave per capire il fenomeno della Schiavitù ameriacana. Lo ha scritto Robert Fogel.

Certo che le idee, quando sono feconde, e questo libro ne accoglie parecchie, si sviluppano in tutte le direzioni sfuggendo totalmente al controllo del cervello che le ha prodotte.

Nei commenti si affronta un nodo che ritengo cruciale: il ruolo della semplificazione nel discorso pubblico. E in tutti i discorsi in genere. A cosa serve? Quando è dannosa? Come si relaziona con la pratica del dialogo?

Il Commercialista di Sondrio ci salverà!

Fahreunblog non è una compagnia boccaccesca che si esilia per raccontarsi delle storie. La crisi finanziaria che scuote il mondo doveva rientrare nei nostri discorsi. Ne parlo di sguincio in questo articolo. In realtà mi focalizzo sulla figura dello speculatore e su come sia facile quanto ingiusto utilizzarlo come capro espiatorio. La bastonata metaforica è indirizzata alla testa di Tremonti. Tanto su quella testa non crescono bernoccoli, neanche metaforici.

Nei commenti si finisce sulla psicologia e sulla sapiente arte di far aleggiare paure di convenienza. Ogni parte politiche puo' avanzare accuse documentate nei confronti degli avversari.

Per favore, sai dirmi quali sono i miei gusti?

C' è qualcosa che lega Baricco a Surowiecki? Direi di sì, ne parlo a Fahreunblog.

Conta più l' esperto o il popolo? Era inevitabile che si finisse lì.

Taleb scrocca una lezione di italiano

Su fahreunblog ripropongo alcune riflessioni intorno al Taleb ospite al festival di Mantova. Più che di Taleb si parla dell' intellettuale nel tritacarne dei Festival.

Il festival non si addice alla cultura dei timidi

Sebbene nessuno puo' aver mai notato la mia assenza, ultimamente mi sono trasferito armi & bagagli su Fahreunblog. Un posticino stimolante dove mi capita di proporre qualche riflessione.

Non vorrei lasciare nell' abbandono queste stanze che rimangono pur sempre un confortevole rifugio, finchè ce la faccio segnalo anche qui cio' che di là è trattato più compiutamente.

Qui parliamo dei modi in cui ciascuno di noi fruisce della cultura. Dopo alcune riflessioni sul fenomeno dei festival si finisce a citare Glenn Gould.

venerdì 10 ottobre 2008

Meditazioni nel bush

Di quando in quando sempra fermarsi per sentirsi suonare, fa come dei piccoli rallentamenti, ma non servono a cercare la nota, non è nemmeno la mania di suonarle proprio tutte, il suo virtuosismo lo esenta da simili espedienti. Sono invece dei minuscoli rapimenti a cui va soggetto, ed è inavitabile interpretarli alla luce degli sviluppi futuri. Perchè non si riesce mai ad ascoltarlo facendo sparire dall' orizzonte l' esito a cui saranno destinate le corde che vibrano qua sotto. Molte rock star si fanno ascoltare impreziosendo l' opera con il dramma del loro sacrificio, senza il quale tutto risulterebbe più sciapo. E così pure questo australiano, ma per lui tutto si svolge all' interno di un itinerario artistico, non c' è il cattivo gusto di nessun dramma esistenziale, eppure la leggera deformità con cui suona le ballate più classiche rendono imprescindibile l' impiego di un orecchio prospettico sintonizzato sui tentativi estremi di molti anni dopo, ovvero quei pezzi poco riusciti (ma quante cose racconta la musica venuta male!) dilatati e amorfi come fossero dei raga su cui vigila un occhio vitreo e impersonale. Quei pezzi in cui, come per un incanto indotto, il bush veniva tsasformato in un deserto tebano.

giovedì 9 ottobre 2008

mercoledì 8 ottobre 2008

DFW

ciao ric,
lascio qui un ricordo di David Foster Wallace.

E' un piccolo video.

Girando tra blog, articoli e siti americani, ho trovato il commento di un ragazzo in un blog, che parla di Infinite Jest. Giura che bisogna cominciare la lettura a pag.120.
Che la gente si scoraggia perché la prima parte è una specie di grandissimo fuckyou ai lettori, come per scoraggiarli e tenersi solo quelli fatti in un certo modo.
Io non lo so, l'ho visto in libreria l'altro giorno, quel libro - fa paura.
Ma chissà, magari quello del blogger è un buon consiglio.

martedì 7 ottobre 2008

Vertici (5)

Chopin fa riparare una sua Polacca dal miglior meccanico in circolazione.

Ah le Polacche di Chopin... le credavamo cioccolatini e le riscopriamo orologi. L' artiglio del meccanico la smonta e ci fa pure vedere le molle. Poi ci prende il ditino e ce lo fa passare sui denti dell' ingranaggio. Che emozione la decostruzione!

Per guardare meglio cio' che si ascolta, ecco un dettaglio dell' artiglio:



Per ascoltare meglio cio' che si guarda, entriamo in silenzio nell' officina...



Puntata precedente...

sabato 4 ottobre 2008

Voci da rieducare (5)

Un bel petto spremuto nel tentativo di intecciare polifonie pur avendo a disposizione una sola voce: la propria. Certe donne sono dei veri punti interrogativi.





Puntate precedenti...

venerdì 3 ottobre 2008

Quante ne impara un cuore solitario!

Un mio amico frequentava un club tre giorni alla settimana. Era alla ricerca di un' anima gemella, ma la voleva dal carattere dolce. Sapeva che al martedì scegliere una bionda aumentava le possibilità di una compagnia con queste caratteristiche. Il Giovedì i frequentatori cambiavano completamente, ma dalle meticolose indagini fatte, la dolcezza continuava ad essere una prerogativa delle bionede. Il mio amico si comportava di conseguenza.

La domenica sera al club affluivano tutti, sia le habituè del martedì che quelle del giovedì. Il mio amico nei fine settimana è particolarmente malinconico, senta avvicinarsi una nuova serie di giorni lavorativi che lo strazieranno; più che mai ha bisogno di dolcezza. Per non perdere il suo tempo dietro la persona sbagliata consulta i suoi appunti e si accorge con sgomento che per avvicinare il suo obbiettivo è molto meglio che si dedichi alle more.

La situazione di cui sopra illustra un' illusione statistica molto più comune di quanto si pensi. Ricordo di esperimenti sui farmaci che, separatamente, segnalavano l' efficacia delle medicine testate. Senonchè, riunendo gli esiti si notava come l' effetto placebo fosse predominante.

L' inghippo non è immediato ma nenache difficile. La probabilità è una frazione, ma sommare numeratori e denominatori non equivale certo a sommare frazioni. Non basta considerare la misura di una probabilità ma anche quanto una probabilità incide sull' altra qualora si sommino. Una probabilità puo' essere molto alta ma avere impatto nullo se sommata ad una probabilità bassa e "inamovibile".

Detto in modo molto semplice: le molte (ipotesi) brune del secondo gruppo potrebbero essere più dolci delle bionde del primo gruppo, anche se lo sono meno delle poche (ipotesi) bionde del loro gruppo. Unificando i gruppi la quantità premia la scelta di una bruna.

giovedì 2 ottobre 2008

Il Kamikaze innamorato

... la bombe qui pourrait tout detruire
je ne veux pas m' en soucier
car toujours le soleil va reluire
tant que je serais dans tes bras...



Indimenticabili granuli che nessuna saggina saprà mai spazzare via. Quando il vero virtuoso t' insegna sul campo che all' occorenza basta un braccio per la batteria e un dito per l' organetto, saltano mille tenaci catene e si sciolgono altrettante nevrosi compatte. Con il cartone di quel vinile, 17 anni fa, ci feci un quadretto... le piccole prelibatezze che offre l' immaturità... persone di buon senso hanno fatto sparire i misfatti, oggi resta solo un invisibile pic telematico...

lunedì 29 settembre 2008

I Have a Dream. Quando la politica USA sogna

L' ultimo sogno sembra averlo fatto nel 2003: una casa per tutti gli americani.

Per realizzarlo meglio ha cominciato strizzando l' occhiolino e dando di gomito ad alcune banche, magari sollecitando verso politiche aggressive (spericolate) il colosso bancario più strettamente legato con Washington, ossia FF.

Come molti sogni della politica anche questo si è trasformato in un incubo chiaro a tutti solo nel settembre 2008, cioè oggi. A pagare probabilmente sarà l' odiato "libero mercato", sempre pieno di imperfezioni da additare visto che è il luogo deputato a gestirle. Un po' come l' ospedale, sempre pieno di malati e di malattie.

Dirlo adesso ha il valore semi-nullo di una razionalizzazione. Le denunce di Bill Poole, governatore della Fed di Saint Louis, quelle non erano una "razionalizzazioni" però. E nemmeno il disegno di legge Dole/Hagel/Sununu, respinto dal Congresso democratico proprio perchè poneva un argine alla missione sociale della "casa per tutti" garantita contro l' avidità delle banche che, come si sa, danno soldi solo a chi già ce li ha. Nemmeno quello è una realizzazione, visto che veniva avanzato nel 2005.

La ricostruzione degli eventi a cura di Guido Tabellini sul 24 ore del 28/9/2008.



Comunque sembra scontato, l' arena dei giochi subirà drastici cambiamenti. Con cuore rassegnato dico che non tutto il male viene per nuocere, di alcune riforme si sente la necessità e introdurre forme di chiarezza puo' fare bene.

Nella battaglia sulle nuove regolazioni, la mia personale trincea libertaria penso che sarà all' incirca questa: agire sulla trasparenza e sul modo di presentare le offerte, imporre dei default poco rischiosi preservando comunque la libertà di scelta. Separare Informazione e Libertà (non per niente già prima della buriana avevo ordinato questo libro). E' una posizione di retroguardia? Ho l' impressione che pure quel fortino sarà travolto.