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venerdì 22 luglio 2016

PREMESSA Una alternativa alla laicità (Le nottole di Minerva) (Italian Edition) by Luca Diotallevi

Una alternativa alla laicità (Le nottole di Minerva) (Italian Edition) by Luca Diotallevi
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Note: PREMESSA@@@@@@@@@@@@un alternativa alla laicità: la libertà religiosa. E' tipica dei paesi anglosassoni. E' il loro modo di risolvere i problemi stato/chiesa. 4 Differenze 1 per un laico la libertà religiosa è una forma di libertà di coscienza, va esercitata in privato. per un liberale la libertà religiosa è il fondamento della libertà di coscienza. non puo' restringersi al privato senza tarpare la realizzazione dell'individuo 2 il laico è essenzialmente un monarca: c'è un solo principio che ordina la società. il liberale è poliarchico: esistono più principi. esiste lo stato ed esistono i corpi intermedi che interagiscono con lo stato. anzi, si puo' anche dire che molti stati europei non sono stati: in gb per esempio manca il principio dell unicità dell ordinamento che è fondamentale per uno stato. 3 per il laico la legge forma il diritto, per il liberale è il contrario: in nome del diritto posso disapplicare le leggi. occhio quindi al mito della legalità, è contraria alla dottrina sociale della chiesa 4 per il laico è essenziale una religione civile che tenga unito il popolo. per il liberale è necessaria la coscienza trasparente (tocqueville parlava di civile religion ma qui i termini potrebbero confondersi). la civil religion sono i valori condivisi ma non alternativi alla propria confessione privata. perché la laicità è ideologica? perché si presenta come l unico modo che consente a più religioni di convivere mentre ne esistono almeno due. Per luca diotallevi lo stato è una reazione moderna alla modernità. la modernità si annuncia come frammentazione e poliarchia in continua ricerca di punti di convergenza. gli spiriti nostalgici non potendo sopportare qs disordine introducono lo stato forte che riporti ad unità tutte le istanze.la laicità è dunque un ideologia reazionaria. la libertà religiosa nasce nella cristianità non altrove. nella storia è solo il cristiano che dice io posseggo la verità tu sei in errore ma non posso impormi e sono chiamato a rispettare la tua coscienza. vedi rivoluzione americana. diritto di zizzania: non separare il grano dal loglio. rispetto della coscienza errata in buonafede. a volte il diritto alla zizzania è stato esportato: es. in indonesia paese musulmano tollerante. la libertà religiosa non nasce dalla laicità ma dal diritto alla zizzania, ovvero dal diritto asimmetrico: io maggioranza rispetto te minoranza anche se tu al mio posto non mi avresti rispettato. il pluralismo religioso è innanzitutto un pluralismo intra-ecclesiale. verità scomoda ma storicamente accertata. il toleration act vige per pacificare la cristianità. la libertà religiosa nn è quindi il punto ragionevole d incontro tra credenti e non credenti ma è nato nella chiesa dei credenti. vaticano ii: in perfetta continuità con la chiesa secondo bastione di un ordinamento politico plurimo. anche il vaticano ii spinge il pedale del pluralismo. illuminismo francese: assertivo; illuminismo scozzese: critico. *** guerre di religione. scontro tra aristotele e agostino. lo stato è il monopolista della realtà politica? per a. sì, a lui spetta il governo di qs dimensione. molti religiosi lutero in primis sostengono qs via delegando al principe la gestione di una chiesa di stato e riservandosi solo una funzione provata l'anima. la teoria dei due regni: alla terra pensa il principe e solo il principe. l ordine deve prevalere sul conflitto. la chiesa cattolica ci mette del suo simpatizzando con la teocrazia facendo così toccare gli opposti. questa scelta politica di lutero scatena la bagarre, una scelta di dottrina sociale, quindi, più che una scelta religiosa. vince il modello luterano, ovvero il modello laico: la religione dei principi deve diventare la religione dei sudditi. solo in gb sopravvive l'agostinismo che poi darà vita al modello di libertà religioso tipico soprattutto degli usa. problema: se il problema è l' origine dei problemi allora san tommaso lo perpetua e lo porta nel cuore della cristianità. purtroppo sì ma nel 500 la scolastica nn è la teologia ufficiale della cc. ancora oggi la chiesa si divide su questo punto. ancora oggi il concetto di laicità è ben visto da molti membri della chiesa. e il concilio vaticano ii? riafferma il primato del conflitto e il diritto dei cattolici di lottare nell agone politico armati della loro fede. il problema dei valori non negoziabili. il problema non è il loro contenuto ma il modo in cui vengono presentati che non dice nulla dell opzione conflittuale, anzi sembrano negarla. ma l alternativa è solo la laicità una nuova distinzione: secolarità e laicità. il concetto di secolo è più neutrale. il concetto di laico è già un modo specifico di coordinare il rapporto tra chiesa e secolo. il secolo in agostino è l incontro tra eternità e mondo, un luogo di conflitto e incarnazione. l eucaristia costituisce una rappresentazione del secolo ovvero dell incontro tra l infinito e i limiti dell uomo. un conflitto sano da cui emerge guidata dallo spirito una verità. dignità: la dignità dell uomo è rispettata quando puo' contribuire conservando i suoi valori più profondi. la laicità non lo consente poichè teme questi valori quando non coincidono con la religione civile. bene comune: sono tanti i beni comune. in economia il bene comune è prodotto dall imprenditore. in famiglia dai genitori. lo stato produce l ordine pubblico, un bene comune tra i tanti molti conservatori non disdegnano la laicità, ovvero la presenza di un trono da cui ordinare tutto: se su quel trono ci metto un mio uomo ho fatto l affare. il classico confronto tra cattolico laico e cattolico liberale: maritain e sturzo (vedi corrispondenza Edit
La laicitàRead more at location 50
Note: TITOLO Edit
Spesso la ricerca e il confronto si dirigono verso ipotesi di riqualificazione della laicità (“buona”, “sana”, “positiva”…) o di una sua più o meno profonda revisione (cominciando, ad esempio, col contrapporre “laicità” e “laicismo”).Read more at location 58
Note: LAICITÀ E LAICISMO Edit
Certamente in Italia, ma non solo, è nella laicità che prevalentemente si cercano soluzioni alle questioni che si sono riaperte relativamente al ruolo pubblico della religione, a cominciare dal problema del suo rapporto con la politica.Read more at location 64
Note: RUOLO PUBBLICO R Edit
Né lo scenario muta quando la crisi della laicità è interpretata come sfida radicale alla modernità: “Se laicità, allora modernità; se non più laicità, allora non più modernità”.Read more at location 67
Note: MODERNITÀ E LAICITÀ Edit
Il metodoRead more at location 79
Note: TITOLO Edit
Il contributo della sociologiaRead more at location 94
Note: TITOLO Edit
Il percorsoRead more at location 105
Note: TITOLO Edit
Innanzitutto vorrei soffermarmi un poco sull’idea di un ritorno della religione e di come questo metterebbe in crisi la laicità.Read more at location 107
Note: RITORNO DELLA RELIGIONE Edit
la crisi della laicità è ancora più profonda di quanto in genere si ritenga, ovvero che questa è in realtà solo un aspetto – per quanto importante – della crisi di un intero regime politico. È in questo contesto che vorrei presentare l’interrogativo, il cui accreditamento costituisce l’obiettivo del saggio. Ovvero: la cultura e la storia della modernità, e della stessa Europa moderna, dispongono di altre risorse culturali e istituzionali, alternative a quelle della laicità,Read more at location 112
Note: TESI Edit
L’illuminismoRead more at location 119
Note: TITOLO Edit
L’operazione in questione sarà sviluppata nel solco dell’“illuminismo sociologico”. Con questa espressione Niklas Luhmann definiva il tentativo della sociologia di combattere «i presupposti centrali dell’illuminismo razionalisticoRead more at location 124
Note: DUE ILLUMINISMI? Edit
Come è noto, non manca chi sostiene che dalla modernità e dall’illuminismo si possa o si debba prendere congedo. A me invece pare che la cosa, oltre che non proprio auspicabile, sia anche piuttosto difficile se non improbabileRead more at location 130
Note: ANTI ILLUMINISMO Edit

venerdì 15 luglio 2016

Come dare a Cesare quel che è di Cesare? Come liberare lo Stato dalla Chiesa e viceversa? Oltre Cavour.

Un semi-decalogo riservato ai cattolici liberali.
CavourSuona
Faccio i cinque casi a cui, penso, possano essere ricondotte tutte le frizioni tra politica e religione. Chiedo scusa se li "etichetto" privilegiando il riferimento all'attualità a discapito del rigore terminologico.
  1. Otto per mille. Opponiti ad ogni finanziamento statale alla Chiesa Cattolica: mina l’indipendenza di chi riceve e rende più arrogante chi “graziosamente” concede dall'alto. Chiedi invece – sempre – una liberazione del cittadino dalle tasse.
  2. Omofobia. Battiti affinché ogni cittadino possa esporre il suo pensiero in modo libero, anche quando discrimina apertamente. In questo modo la Chiesa Cattolica sarà al riparo dalla sempre incombente censura neo-puritana del politically correct.
  3. Obiezione di coscienza. Punto chiave: difendi sempre-sempre-sempre la possibilità di praticarla quando si realizza attraverso l’astensione da un comportamento non in linea con la propria fede. Soprattutto se parliamo di pubblici ufficiali.
  4. Crocifisso in classe. Astieniti da ogni dibattito in merito: non esistono soluzioni chiare; limitati a perorare la privatizzazione di ogni struttura nei cui locali si pone il problema.
  5. Concordato. Rifiuta ogni trattamento di legge che riservi privilegi alla Chiesa Cattolica, le verrà sempre rinfacciato costringendola a vivere sotto schiaffo, una condizione che favorisce la mentalità dello “schiavo preferito”.
Approfondimenti in “Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation” di Kevin Vallier

lunedì 7 marzo 2016

The Libertarian Position on Religion in Public Life by KEVIN VALLIER

The Libertarian Position on Religion in Public Life by KEVIN VALLIER
Le posizioni libertarie in tema di laicità
(1) The Special Status of Religion: religious conscience and religious institutions should have no special protections in the law. Secular conscience and secular institutions are on a moral par with their religious counterparts. But this equal treatment should be understood as leveling up the protection given to secular conscience and secular institutions, not leveling down the protection given to religious conscience and religious institutions.
(2) Religious Discourse: in general, there are no ethical (and certain no legal) restraints on when a citizen can appeal to religious reasoning in her public discourse on political matters. Officials also have an absolute moral and religious right to freedom of speech, save when their speech constitutes a speech act that affects whether someone is coerced (like a judicial decision).
(3) Religious Exemptions: in general, since religious exemptions are reductions in coercion, libertarians should favor religious exemptions basically all of the time. Libertarians won’t like the special status given to religious exemptions, but it is better to have less coercion rather than more, so the inequality is no reason to support the continued coercion of the religious. Libertarians should treat secular requests for exemptions similarly.
(4a) Coercive Religious Establishment: libertarians should always oppose it.
(4b) Revenue Establishment: libertarians should oppose government attempts to fund expressly religious activities like proselytizing rather than a religious group’s charitable activity. Insofar as we have social insurance, libertarians should not oppose government funds going to religious organizations in addition to secular organizations unless they think that such funding will undermine the status and independence of the religious institutions in question, as those religious institutions understand their status and independence. Libertarians should not oppose school vouchers on the grounds that they’re forms of establishment. That would be an unacceptable reason to oppose an increase in the freedom of parents to choose schools for their children. It’s the sort of reason the statist left appeals to in order to trap children in government schools on the grounds that this will improve school quality.
(4c) Symbolic Establishment: here we face hard issues. Libertarians oppose the initiation of coercion but the use of religious or secularist symbols involves no coercion save the coercion required to prevent people from either removing those symbols or adding symbols of their own. So I think traditional libertarian political theory lacks the resources to address symbolic establishment. The only way I know how to address the issue is to argue that taxpayers own public buildings and objects (like courthouses and currency) and that the government should only use public buildings and objects in ways that represent everyone and does not reject the values of anyone. That sort of unanimity rule seems too demanding, though, given that some people can act as disgruntled holdouts. But if we go with a supermajority or simple majority rule, then dominant social groups, religious or secular, can legitimately press public buildings and objects to represent their views. So my conclusion is that libertarians qua libertarian need have no position on this issue, and should generally not be too bothered about attempts at symbolic establishment or ending symbolic establishment so long as symbolic establishment isn’t an indicator of coercive or revenue establishmentJudge Roy Moore, for instance, wants to post the Ten Commandments in Alabama courtrooms as a means of moving towards coercive establishment, so he should be opposed. But if a World War I memorial has a cross on it, it seems silly, even offensive, to forcibly remove it. I also can’t see why having “In God We Trust” on fiat currency most libertarians oppose is worth getting upset about. In fact, I think that unless symbolic establishment is meant to directly threaten or marginalize religious or secular minorities, then libertarians just shouldn’t care about it. Of course, as secular persons or religious persons, we might care. And I oppose symbolic establishment when I’m wearing my public reason hat. But I can’t find a good reason to worry about it in the cases I offerwhen I wear my libertarian hat

sabato 19 dicembre 2015

«Io, magistrato laico, vi spiego perché togliere i simboli cristiani dalle scuole è una violenza» http://www.uccronline.it/2015/12/19/io-magistrato-laico-vi-spiego-perche-togliere-i-simboli-cristiani-dalle-scuole-e-una-violenza/

lunedì 23 novembre 2015

Potere e libertà di Alessandro Passerin d'Entreves

Potere e libertà di Alessandro Passerin d'Entreves
  • intro
  • Perchè e quando obbedire? Il tema dell obbligazione politica rifiutata dal giuspositivismo avalutativo come troppo carica di valori
  • il diritto nn puo' nn avere una base morale. mito dell'avalutatività
  • anche l'utilitarismo è un'etica
  • lo stato nn si regge sulla pura forza. legalità e legittimità
  • l'eredità intellettuale dell allievo miglio
  • cap1 perchè obbedire?
  • giuspos: domanda insensata per un filosofo del diritto
  • giuspos: conta il come nn il xchè. conta l empiria: gli uomini obbediscono, punto. il problema semmai è come farli obbedire.
  • value clarification: depuramento dai valori. contro: il vero chiarimento è chiarire i propri valori
  • il probl del valore è un probl irrazionale: perchè devo obbedire all'arbitro?
  • l attacco del marxismo: problemi di sovrastruttura
  • berlin: l'argomento del linguaggio: diritto, libertà, giustizia saranno sempre termini carichi di valore
  • arg. della tradizione: tutta la tradizione del diritto è priva di senso? dal critone in poi.
  • il giusnat abbassi la mira: non prove ma ragioni.
  • il giudice che applica una legge che non condivide. obbligo morale di secondo grado.
  • argomento della legittimità: bisogna distinguerla dalla legalità
  • la compliance è decisiva.
  • cap2 a chi obbedire?
  • aristotele: allo stato organizz. finale perfetta
  • cristiani: a dio. il quadro alterato.
  • mito dell avalutatività e mito dell'empirismo assoluto
  • il profitto del più forte come norma suprema. realismo:machiavelli mosca pareto
  • autorità potenza: da sempre significato diverso
  • bandito (pura forza9 saggio (pura compliance) poliziotto (intermedio)
  • kelsen: stato e diritto si identificano. guardiamo agli stati che funzionano per capire cosa funziona.
  • giuspos: una norma è valida se emanata con sovranità. ma qs non significa dovere di obbedienza.
  • validità: dal ragionamento morale al mito dell avalutatività
  • lo scrutinio interiore dello stato
  • la filosofia politica nn puo' che essere filosofia morale
  • hobbes, l arcipositivista: è preferibile uno stato allo stato di natura? il ns risponde eccome
  • cap3 legalità e legittimità
  • tiranno: chi esercita un potere infondato
  • tesi: non si puo' separare la legalità dalla legittimità
  • weber: legittimità carismatica tradizionale razionale
  • weber: razionale implica legalità. quindi per lui legittimità e legalità qui si identificano.
  • la legalità è una descrizione. neutralità dei valori
  • continente: la legge come atto deliberato
  • continente: la scienza giuridica è formalismo
  • continente: la giustizia è conformità all ordinamento
  • kelsen: stato=diritto. ma allora ogni stato è uno stato di diritto. forza=giustizia. si giustifica il fatto compiuto
  • ma allora il diritto naturale è la sola forma di legittimità che resta
  • rule of law non è legalità
  • giusnat: il diritto nn è volontà ma un modo di sentire e di agire
  • cap5 libertà politica
  • è possibile definire la libertà politica in modo scientifico?
  • paradosso: nn ha senso discutere in modo avalutativo se la democrazia rende più liberi della dittatura.
  • analiticamente la lib politica si identifica con la lib sociale
  • cap7 manzoni e beccaria
  • condanna della tortura. perchè? perché lede la dignità umana.
  • e i giudici che nei periodi precedenti l'hanno applicata come vanno giudicati? qui manzoni e beccaria si dividono. beccaria vede le conseguenze manzoni il principio. vuole salvare la morale
  • manzoni tortura e colonna infame
  • manzoni: rafforzare l uomo non la legge
  • manzoni: un cristiano non potrà mai addurre a sua difesa che gli è stato ordinato
  • cap8 mosca
  • radici dell antidemocrazia. le ciacie sulla libertà
  • contesto: la delusione post unitaria
  • la salvezza: una buona èlite
  •  cap11 laicità
  • liberalismo e laicità non sono la stessa cosa
  • la laicità non è fenom universale ma det. storicamente e geograficamente: i paesi latini
  • la parola è forgiata dalla chiesa cattolica
  • storia: i molti meriti della laicità (per un liberale)
  • manzoni: il principio di libertà religiosa affonda nei vangeli (la laicità è un orpello)
  • difetti della laicità: stato/dio. una metafisica dello stato
  • croce: due fedi due religioni: una benefica, la laicità, l' altra venefica è sorpassata.
  • lo stato totalitario del 900 smonta le illusioni
  • acton: proprio lo scontro tra laici e religiosi ha regalato molte libertà agli anglosassoni. per qs che la libertà religiosa è preferita alla religione laica
continua


martedì 3 novembre 2015

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - il liberalismo convergente

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - il liberalismo convergente
  • il public reason liberal sostiene che una coercizione deve sempre essere giustificata pubblicamente per essere legittima
  • cosa impedisce ad un public reason liberal di sdoganare la religione? essenzialmente tre motivi
  • 1 stabilità: l'infedeltà fondamentale del religioso rende destabilizza il sistema (argomento giustificativo)
  • 2 rispetto: esibire la propria religione manca è una mancanza di rispetto verso l'altro (argomento giustificativo)
  • 3 neutralità: per fornire delle prove occorre confrontarsi utilizzando una ragione comune, il religioso deve rinunciare al suo credo per accedere a questo piano (argomento pre-giustificativo)
  • il liberale convergente respinge il terzo argomento: la discussione è un incontro tra diversi che non possono che presentarsi al tavolo con la loro ragione.
  • il liberale convergente bilancia 1 e 2 con altri 2 argomenti di pari forza:
  • 1 integrità: un uomo privato del suo credo pubblico è un uomo senza integrità.
  • 2 diversità: la diversità è un valore e dobbiamo ragionevolmente preservarla.
  • conclusione: il liberale convergente non chiede all uomo di fede di rinunciare al suo credo negli spazi pubblici ma, armato di quello, gli consentirà di entrare in discussione/conflitto al fine di trovare un punto d'intesa.
  • cosa differenzia un liberale convergente lc da un public reason liberal prl?
  • lc crede nella libertà religiosa
  • prl crede nella laicità
  • prl: quando due uomini di fede s'incontrano scoppierà una guerra. Per evitarla occorre che una religione più alta (la laicità) s'imponga.
  • lc: la guerra è costosa e quando due uomini di fede diversa s'incontrano troveranno un'intesa 
  • prl e lc appartengono comunque entrambi alla grande famiglia dei contrattualisti, differiscono solo per sensibilità verso i valori religiosi.
continua

lunedì 2 novembre 2015

Una alternativa alla laicità Luca Diotallevi

Una alternativa alla laicità Luca Diotallevi
  • un alternativa alla laicità: la libertà religiosa.
  • E' tipica dei paesi anglosassoni. E' il loro modo di risolvere i problemi stato/chiesa.
  • 4 Differenze
  • 1 per un laico la libertà religiosa è una forma di libertà di coscienza, va esercitata in privato. per un liberale la libertà religiosa è il fondamento della libertà di coscienza. non puo' restringersi al privato senza tarpare la realizzazione dell'individuo
  • 2 il laico è essenzialmente un monarca: c'è un solo principio che ordina la società. il liberale è poliarchico: esistono più principi. esiste lo stato ed esistono i corpi intermedi che interagiscono con lo stato. anzi, si puo' anche dire che molti stati europei non sono stati: in gb per esempio manca il principio dell unicità dell ordinamento che è fondamentale per uno stato.
  • 3 per il laico la legge forma il diritto, per il liberale è il contrario: in nome del diritto posso disapplicare le leggi. occhio quindi al mito della legalità, è contraria alla dottrina sociale della chiesa
  • 4 per il laico è essenziale una religione civile che tenga unito il popolo. per il liberale è necessaria la coscienza trasparente (tocqueville parlava di civile religion ma qui i termini potrebbero confondersi). la civil religion sono i valori condivisi ma non alternativi alla propria confessione privata.
  • perché la laicità è ideologica? perché si presenta come l unico modo che consente a più religioni di convivere mentre ne esistono almeno due.
  • Per luca diotallevi lo stato è una reazione moderna alla modernità. la modernità si annuncia come frammentazione e poliarchia in continua ricerca di punti di convergenza. gli spiriti nostalgici non potendo sopportare qs disordine introducono lo stato forte che riporti ad unità tutte le istanze.la laicità è dunque un ideologia reazionaria.
  • la libertà religiosa nasce nella cristianità non altrove. nella storia è solo il cristiano che dice io posseggo la verità tu sei in errore ma non posso impormi e sono chiamato a rispettare la tua coscienza. vedi rivoluzione americana. diritto di zizzania: non separare il grano dal loglio. rispetto della coscienza errata in buonafede. a volte il diritto alla zizzania è stato esportato: es. in indonesia paese musulmano tollerante.
  • la libertà religiosa non nasce dalla laicità ma dal diritto alla zizzania, ovvero dal diritto asimmetrico: io maggioranza rispetto te minoranza anche se tu al mio posto non mi avresti rispettato.
  • il pluralismo religioso è innanzitutto un pluralismo intra-ecclesiale. verità scomoda ma storicamente accertata. il toleration act vige per pacificare la cristianità. la libertà religiosa nn è quindi il punto ragionevole d incontro tra credenti e non credenti ma è nato nella chiesa dei credenti.
  • vaticano ii: in perfetta continuità con la chiesa secondo bastione di un ordinamento politico plurimo. anche il vaticano ii spinge il pedale del pluralismo.
  • illuminismo francese: assertivo; illuminismo scozzese: critico.
  • ***
  • guerre di religione. scontro tra aristotele e agostino. lo stato è il monopolista della realtà politica? per a. sì, a lui spetta il governo di qs dimensione.
  • molti religiosi lutero in primis sostengono qs via delegando al principe la gestione di una chiesa di stato e riservandosi solo una funzione provata l'anima.
  • la teoria dei due regni: alla terra pensa il principe e solo il principe. l ordine deve prevalere sul conflitto.
  • la chiesa cattolica ci mette del suo simpatizzando con la teocrazia facendo così toccare gli opposti.
  • questa scelta politica di lutero scatena la bagarre, una scelta di dottrina sociale, quindi, più che una scelta religiosa.
  • vince il modello luterano, ovvero il modello laico: la religione dei principi deve diventare la religione dei sudditi. solo in gb sopravvive l'agostinismo che poi darà vita al modello di libertà religioso tipico soprattutto degli usa.
  • problema: se il problema è l' origine dei problemi allora san tommaso lo perpetua e lo porta nel cuore della cristianità. purtroppo sì ma nel 500 la scolastica nn è la teologia ufficiale della cc.
  • ancora oggi la chiesa si divide su questo punto. ancora oggi il concetto di laicità è ben visto da molti membri della chiesa.
  • e il concilio vaticano ii? riafferma il primato del conflitto e il diritto dei cattolici di lottare nell agone politico armati della loro fede.
  • il problema dei valori non negoziabili. il problema non è il loro contenuto ma il modo in cui vengono presentati che non dice nulla dell opzione conflittuale, anzi sembrano negarla. ma l alternativa è solo la laicità
  • una nuova distinzione: secolarità e laicità. il concetto di secolo è più neutrale. il concetto di laico è già un modo specifico di coordinare il rapporto tra chiesa e secolo. il secolo in agostino è l incontro tra eternità e mondo, un luogo di conflitto e incarnazione.
  • l eucaristia costituisce una rappresentazione del secolo ovvero dell incontro tra l infinito e i limiti dell uomo. un conflitto sano da cui emerge guidata dallo spirito una verità.
  • dignità: la dignità dell uomo è rispettata quando puo' contribuire conservando i suoi valori più profondi. la laicità non lo consente poichè teme questi valori quando non coincidono con la religione civile.
  • bene comune: sono tanti i beni comune. in economia il bene comune è prodotto dall imprenditore. in famiglia dai genitori. lo stato produce l ordine pubblico, un bene comune tra i tanti
  • molti conservatori non disdegnano la laicità, ovvero la presenza di un trono da cui ordinare tutto: se su quel trono ci metto un mio uomo ho fatto l affare.
  • il classico confronto tra cattolico laico e cattolico liberale: maritain e sturzo (vedi corrispondenza
continua






Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - l'impostazione liberal - Rawls come paradigma

Liberal Politics and Public Faith: Beyond Separation di Kevin Vallier - l'impostazione liberal - Rawls come paradigma cap1.
  • public reason liberalism prl chiede che ogni coercizione sia giustificata in modo comprensibile a tutti.
  • tesi: se ben interpretato prl nn limita le libertà religiose...
  • obiettivo del liberalismo: far convivere chi la pensa diversamente sotto istituzioni imparziali.
  • critici di l .: il mito dell imparzialità. risposta di l.: settari.
  • l. ha problemi con la r.: può esistere solo in una dimensione privata.
  • rawls prototipo: la r. introduce il concetto di valore nn negoziabile e trascendente. qs la rende incompatibile con l.
  • storia standard: nel medioevo si condivideva la stessa r. e tutti andavano d accordo. con la comparsa delle sette cominciò una guerra intestina a cui pose fine la pace di westphalia che impose il primato statal/liberale e la privatizzazione della r.
  • locke hobbes: appellarsi alla ragione comune e nn alla fede particolare...
  • e la ragione naturale? purtroppo confligge di frequente. disaccordi continui. occorre altro - contrattualismo - x risolvere i disaccordi frequenti..
  • hobbes: lo stato trascende i particolari ovvero le religioni.
  • locke: la legge di natura è sufficientemente chiara tuttavia esistono disaccordi residuali che lo stato deve risolvere.
  • hobbes e locke modificano la teologia cristiana x renderla politicamente meno pericolosa. ecco spiegati i loro corposi excursus biblici.
  • i teorici del contratto sociale si vedono come risposta alle guerre di religione...
  • rawls I ritiene che i principi del suo contratto siano stabili xchè professarli reca una felicità in sè. realizza l uomo. il contratto sociale è un buon sostituto della religione
  • senza qs realizzazione interiore il free ride o chi ha paura deo free ride abbandonerebbero i principi di giustizia..
  • rawlsII considera rawls  I irrealistico: nn si possono condividere dei principi di giustizia e sentirsi realizzati se nn si condivide l intera visione del mondo ma il pluralismo rende impossibile tutto ciò.
  • pluralismo ragionevole: i disaccordi che pur permangono tra individui diversi anche nell esercizio di una ragione comune.
  • rawls II: la stabilità ha una natura politica e nn valoriale: conviene ma nn rende felici, può anche non convalidare i ns valori + profondi.
  • la stabilità politica richiedendo di condividere solo la formula politica rende possibile un certo pluralismo dei valori.
  • rawls rinuncia così alla comune visione del mondo.
  • critica: l adesione sincera dell altro è a rischio. nn ha una base solida.
  • rawls risponde: resta necessario che il cittadino liberale s impegni a giustificare pubblicamente la democrazia liberale. questo impegno puo' e deve essere preteso
  • quando i cittadini giustificano la formula politica negli stessi termini diremo che posseggono una ragione pubblica.
  • condizione: la politica deve avere un primato sulla persona.
  • rawls auspica che nei forum pubblici le visioni del mondo sostengano la visione politica.
  • dovere civile: giustificare la politica. x rawls è ammesso che lo si faccia attingemdo ai propri valori profondi. anzi è auspicabile.
  • l esempio di martin luther king: gran senso dei diritti xchè gran cristiano.
  • tuttavia per rawls le ragioni della religione restano di seconda classe. non è interessato ad esse. i valori condivisi sono più importanti di quelli esistenziali.
  • tensione: da un lato i valori religiosi esaltano il contratto sociale dall altro lo minacciano.
  • al cittadino religioso il liberal chiede di privatizzare la sua religiositá in eccedenza e di mettere l altra al servizio della politica
  • publuc reason liberalism prl: chi realizza una coercizione deve provarne la sua necessità pubblicamente.
  • liberal: la libertà è la norma. la c. va giustificata.
  • il principio di giustificazione della forza pg assume varie specificazioni a seconda del prl. i prossimi capitoli lo chiariranno.
  • quando una c. può essere pubblicamente giustificata allora è legittima.
  • i valori sottesi a prl: libertà uguaglianza rispetto.
  • prl: un prl nn può accettare che un certo giudizio privato magari xchè si dice naturale possa imporsi sugli altri.
  • npr e la religione: il buon cittadino nasconde la sua religione poichè ostentarla è fonte di divisione...
  • tipico argomento prl: condividiamo i valori di libertà e uguaglianza ma nn quello di bene x cui la religione va privatizzata.
  • i due argomenti liberal x restringere r.: stabilità e rispetto x il prossimo.
  • c è chi sostiene che il vincolo alla r. precede e serve la giustificazione poichè senza una ragione condivisa non si puo' nè giustificare nè ragionare.
  • x prl il r. che accetta i vincoli opera in favore della sua fede: può pretendere che anche l altro li accetti.
  • conclusione: prl discende dal c.s. e ha buoni motivi x privatizzare la r. x togliere qs vincolo nn basta chiedere onestà intellettuale.
  • la risposta dei r.: violata la ns integrità.
  • tesi: r. ha ragione ad opporsi ai vincoli ma nn riesce a giustificare l imposizione di vincoli a terzi.
  • come ottenere un lpr più tollerante verso la religione?: sostituire i principi di stabilità e rispetto per l'altro con i principi di integrità e rispetto per le diversità
continua