giovedì 8 agosto 2019

IL RITAGLIO (le mie ossessioni musicali)

IL RITAGLIO (le mie ossessioni musicali)

C’è poi la fase in cui i figli si mettono a ritagliare. Intere giornate dedicate a questa attività, alla fine (intorno all’ora di cena) il genitore si sente sia appagato che scorato: appagato nel vedere la fantasia dei suoi bambini riflessa nel profilo abbozzato di quelle effimere immaginette ricavate dai fogli di carta, scorato per il disordine dei ritagli che regna nella stanza. Con questa mista disposizione d’animo si accinge a separare il grano dal loglio destinando quest’ultimo alla pattumiera bianca. Ogni tanto un figlio lancia l’allarme: “non buttarlo! è la pecorella del pastore!”. Hai confuso il ritagliato con il ritaglio, capita, molto spesso si somigliano. Ma è davvero la pecorella del pastore quella che hai in mano? Mah, il sospetto ti viene, sembra che i bambini siano particolarmente inclini a vedere le cose anche dove nessuno le ha progettate.

Quando l’uomo si è “ritagliato” un linguaggio su misura per comunicare ha creato lo stesso casino, senonché non è passato nessun genitore a buttare nella spazzatura bianca i ritagli, sono rimasti lì, poi qualcuno con il tempo c’ha rimesso mano trafficando con gli avanzi e ha battezzato il tutto: arte. Musica, per esempio.

Nella storia dell’uomo la musica non ha nessun significato, è roba da buttare in spazzatura. Senonché, ogni tanto si alza un “bambino” particolarmente geniale ad implorarti di non buttarla via perché in realtà significa questo e quello e per lui è particolarmente preziosa.

Tra l’immaginetta e i ritagli c’è lo stesso rapporto che c’è tra il linguaggio naturale e la musica. Le immaginette hanno un riferimento ben preciso, ma con un po’ di fantasia ce l’hanno anche i ritagli, in realtà ne hanno più di uno, tutti collocati in quel territorio a metà strada tra arbitrio e precisione. E’ la terra dell’immaginazione, o della fantasia.

Capire e godere dell’arte consiste nell’esercitare questa fantasia che associa a una “forma” un significato, anche se quella forma non è stata progettata per rinviare ad alcun significato. L’esercizio è tanto più divertente e tanto più facilitato dalla ricchezza delle forme con cui ti confronti, ma anche dalla ricchezza della tua esperienza e della tua cultura. Se hai visto tante cose potrai capire meglio che forma assumono le nuvole in cielo.