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giovedì 10 dicembre 2015

Guida filosofica per tipi intelligenti di Roger Scruton


  • Tag: epistemologia neopositivismo dualismo senso comune uomo/animale tempo identità dio sacro scienze sociali
  • Biografia: giunto alla filosofia assetato di sapere la trovai piena di sofismo postmoderno inconcludente. Foucault lo stregone.
  • Cap1 perchè
  • Il dubbio serviva x spingere la curiositá. Oggi è un punto d arrivo senza costrutto. Nn si fonda una cultura sul dubbio
  • L alternativa è spesso un razionalismo astratto estraneo all uomo. Il campione: bertrand russell
  • Il senso comune è stato l obbiettivo da sovvertire. Si poteva farlo xchè era verotà condivisa. Ma oggi? Il dubbio ha eroso tutto
  • Lo scetticismo ci ha corrotto. Compito della filosofia: riprisrinare il senso comune
  • Scienza/filosofia. Scienza: una catena causale che sfocia nell inosservabile. Qui subentra la filosofia
  • Neoposit: il tentativo di rendere insensata la catena. Nn ha senso ciò che nn può essere verificato. Tipo il principip di verif
  • Perchè? Spiegazioni: causa e ragione. La s. si occupa di cause ma oltre un certo livello servono le ragioni quindi la f.
  • La filosofia salva le apparenze e solo un superficiale nn giudica dalle apparenze.
  • Cap.2 verità
  • Molta filos negativa ha combattuto la v ma dopo frege dsppiamo che noente verità niente senso.
  • Spiegate la verità: nn si può usare il linguaggio x mettersi tra linguaggio e mondo. Senso comune. Corrispondenza.
  • Alternative: coerenza e idealismo assoluto
  • Alternativa foucauld: verità decisa da chi comanda
  • Sintesi: pensiamo con i xchè che emergono da un ragionamento che necessita linguaggio che si organizza intorno alla verità che corrisponde ad una realtà.
  • Cap3 il demone
  • Realtà: il mondo è reale o un demone mi imbroglia? Senso comune e stoltezza di chi vi rinuncia: è stupido rinunciare ad un mezzo di conosc quando è l unico
  • Verità sintetiche a priori. Le più importanti x kant
  • Cap4 dualismo
  • Fitche: siamo intrappolati nella ns mente l unica cosa che esiste oggettivamente. Idealismo oggettivo. Solipsismo.
  • Il senso comune rompe il solipsismo e ci apre alla dimensione pubblica
  • Ma cosa distingue l uomo?
  • Cap5 persona
  • Il compito della filosofia: riportare l uomo sul piedistallo
  • cosa distingue uomo e animale? il desiderio di giustificare cio' che si fa (e quindi di vincolarsi per il futuro)
  • atti estranei all'animale: scelta, critica, humor, immaginazione, bellezza, simbolo,
  • la persona è libera, cosciente e intenzionata
  • Identità. Contro parfott x cui l identità è una convenzione. Così anche diritti e doveri lo diverrenbero. Guerra alle soluzioni insensate
  • Cap6 il tempo
  • Ambiguità del tempo. L adesso come concetto contradditorio
  • Agostino: so e nn so
  • Bergson: i due tempi
  • Platone inventa il fuori dal tempo
  • Problema: come può stare qlcs fuori dal tempo? Es  dio
  • Soluzione di spinoza: esistono due modi x vedere una cosa. Sub specie eternitatis
  • Critica di leiblitz: manca un principio di individuazione
  • Ma io chi sono? Esisto fuori dal tempo? Pur attratto da principi atemporali es etici o di identità nn riesco a immaginarmi fuori dal tempo
  • Imho: x designare quell intersezione tra tempo e nn tempo meglio parlare di eternità piuttosto che atemporalità
  • Cap7 dio
  • il filosofo che non si occupa di dio è poco interessante e quando scrive scrive per il collega su riviste trascurate da chi si preoccupa della brevità della vita
  • religione: rito+credenza. ci puo' essere la prima senza la seconda e viceversa
  • Durkenheim: la religione nasce per unire in comunità. pochi ne dubitano
  • spinoza contro il dio antropomorfo. uscire dal tempo ci rende tutto meno comprensibile. solo il dio personale risponde alle ns necessità
  • arg ontologico di anselmo. kant lo critica: l'esistenza nn è un predicato. ma anselmo richiede davvero che l'esistenza sia un predicato?
  • sacro: un oggetto che rinvia ad un soggetto. chi dissacra de-soggettivizza e de-responsabilizza
  • cap8 libertà
  • la libertà è sia evidente che necessaria (responsabilità colpa innocenza...). solo la filosofia libera l'uomo, la scienza è impotente
  • guardare l uomo come a un robot mette a rischio la ns socialità
  • non potrà mai esistere una scienza dell'uomo. l'unico discorso sull uomo è filosofico
  • cap9 moralità
  • dall illuminismo in poi prende piede la legge astratta (deontologia)
  • prima la morale era legata alla simpatia, alla pietà. diciamo alle virtù inculcate
  • principi naturali: uguaglianza formale. i diritti vanno rispettati. i doveri ottemperati. 
  • utilitarismo: ottimo ma solo se inquadrato in una cornice etica. es: default
  • cap9 sesso
  • una donna fa l amore con un uomo e poi scopre che non è suo marito. si suicida. capite quanto conta il sesso?
  • sesso: voglio te. questo te è una persona. l'importanza di distinguerla dall oggetto. compito della filosofia è sottolineare la distinzione e la gravità del non conoscerla
  • contro posner: per lui il sesso è l'eccitazione di alcuni organi. così definito si finisce fuori tema
  • nel sesso conta la virtù. contro il dibattito contemp che si concentra sui diritti
  • educazione sessuale: trattare il proprio corpo come sacro
  • cap10 musica
  • la musica è un oggetto intenzionale
  • oggetto intenzionale: lo percepiamo solo se vogliamo percepirlo
continua








martedì 11 dicembre 2012

Piccola difesa del dualismo

Swinburne è un dualista, trova che questa posizione sia il frutto di una esperienza.

Con questo non mancano gli argomenti per sostenerla, per esempio quello noto del cervello spezzato:


You take my brain out of my skull and you divide it into two, and you put one half
into one otherwise empty skull and the other half into another otherwise empty skull.
And if that’s not enough to produce two conscious persons, you add bits to each of
these brains from my identical clone and then you start these operating and you have
two living persons with conscious lives.  But you do not know which is me – it may
be that number 1 is me and it maybe that number 2 is me and it maybe that neither are
me. But one of these answers must be correct. And that again illustrates the point that
you could know everything that has happened to bodies (what has happened to every
atom of what was previously my brain) and yet no know what has happened to me.
Hence being me must involve something else as well as my body

E' davvero strano che il fisicalismo abbia preso piede in questo modo:


I just don’t think that physicalists have seriously faced
up to what are the data which need explaining. I suppose that they are thinking rather
loosely that since physical science has been very successful in explaining physical
events, all events must be physical events! But obviously that doesn’t follow

Sulla neuroscienza e sui correlati:


the discovery of innumerable causal correlations of this
kind is not the discovery of a scientific theory. For a scientific theory we need more
general laws indicating why certain sorts of brain event give rise to certain sorts of
mental event – why this brain event gives rise to that thought, and the other brain
event gives rise to the other thoughts. I don’t think there can be such a theory

L' internalismo uccide le pretese assurde di certi filosofi ispirati dalla neuroscienza:


There isn’t a quantifiable
difference between a red image and a blue image, although of course there is a
quantifiable difference between their causes. There isn’t a quantifiable difference
between the thought that ‘today is Friday’, and the thought that ‘Russia is a big
country’. Yet to have a scientific  theory you need general functional laws
determining how a certain sort of variation will give rise to another sort of variation

 http://users.ox.ac.uk/~orie0087/framesetpdfs.shtml







giovedì 28 gennaio 2010

Fede cieca

Scrivendo questo rigo ho in mente una cosa da dire.

No! Dice il matrerialista bloccandomi: tu non hai in mente proprio nulla, l' unica cosa che "hai" è un cervello che "formicola" in un certo modo stando rinsaldato nella sua scatola cranica. Tutto lì, il resto è illusione.

Ok, ho un cervello che frizza nella sua scatola cranica, questo lo so. Però, oltre al cervello, caro materialista, ti assicuro che avevo anche in mente qualcosa mentre scrivevo il rigo di cui sopra. Lo saprò, mica sono scemo. Lo so con una certezza che è almeno pari a quella con cui avvisto all' Osservatorio il transito delle comete.

Che avessi in mente qualcosa non devo dimostramelo, e spero di non doverlo dimostrare nemmeno a te, poichè è l' unica cosa certa in questo caos. Da lì, semmai, devo partire per capire meglio come stanno le cose in questo mondo.

Questi materialisti vè... mi sembra molto poco "scientifico" dire che la realtà debba coincidere con qualcosa che la nostra teoria (fisica o chimica) riesce a spiegare adeguatamente.

Non c' è un bel po' di dogmatismo in tutto cio'? Un dogmatismo che rasenta la cecità.

E' quel particolare dogmatismo a cui alludeva Bergson quando diceva: "la fede cieca non sposta le Montagne, la fede cieca non vede nemmeno che ci sono delle montagne da spostare".

link



p.s. ecco una metafora felice: la mente è un astronauta, il cervello è la sua astronave.