Visualizzazione post con etichetta compenso ai manager. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta compenso ai manager. Mostra tutti i post

mercoledì 27 aprile 2016

La paga del manager come una scommessa di Pascal

Perché i manager hanno stipendi stratosferici?
Perché probabilmente non contribuiscono in nulla alla creazione di ricchezza.
Chi trova strana l’affermazione  provi a pensare invece a coloro di cui conosciamo esattamente quanta ricchezza producono: i lavoratori a cottimo. Riscontra forse tra costoro miliardari degni di nota?
Ma un’analogia più calzante è quella con lo Stregone della tribù.
Andrea_Frazzetta_01
Parliamo del personaggio più prestigioso e ricco della comunità, a costui sono dovuti tributi in quantità, nonché deferente rispetto.
Perché? Perché lo stregone fa piovere. Forse.
In realtà non si sapeva se sapesse davvero far piovere, molto probabilmente questo potere non gli apparteneva affatto. Diciamo che una stima ottimistica si attestava tra i membri della tribù intorno al 50/51. Lui stesso, nei momenti di lucidità, non andava oltre nel valutare i suoi reali poteri.
Ma questo punto entrano in ballo due fatti cruciali:
1) l’importanza della pioggia: senza pioggia, carestia; con la pioggia, cornucopia. La differenza è enorme, ti cambia la vita.
2) la pigrizia naturale dello stregone: quando l’esito dipende tanto poco da te la strategia migliore è prendersela comoda. Danzare con foga per ore è molto stressante, meglio rivelare al popolo che i rituali ortodossi prevedono una pennica prolungata e regolare.
Il primo fatto rende rilevante per la tribù quella minuscola differenza dell’1%, per cui è razionale che la comunità punti tutto sullo Stregone.
Il secondo fatto autorizza compensi lauti per lo Stregone: solo in questo modo non barerà, anche per lui, infatti, diventa rilevante la piccola differenza dell’1%: il rischio di perdere tanta grazia fa svoltare la sua strategia razionale che passa dal fancazzismo all’impegno duro.
Anche il Papa, per dire, è ricchissimo, il Vaticano contiene mille tesori, e la sua persona rispettata ovunque. Perché? Perché forse Lassù non c’è nessuno, ma se c’è qualcuno è meglio per tutti – anche per il Papa - che faccia al meglio il suo stressante mestiere.
Ebbene, ai grandi manager si applica la stessa logica. Molto probabilmente una scimmia che lancia i dadi saprebbe fare altrettanto bene, ma non è detto, si accettano scommesse. Se la quota dello Stregone con la Scimmia è ormai scesa a 50/50 per i manager – la cui missione è di gran lunga meno trasparente rispetto a quella dello Stregone, e forse anche rispetto a quella del Papa - siamo ancora al 50/51. C’è un 1% che fa la differenza.
Ma perché fino a ieri stipendi e buone uscite non erano così da capogiro? Perché con la globalizzazione i grandi manager spostano una massa di ricchezza fino a ieri impensabile. Inoltre il business contemporaneo riguarda spesso le reti, un posto dove la competizione è di tipo “win take all” e una singola decisione puo’ estinguerti o fare la tua fortuna. Insomma, ti cambia la vita, come la pioggia per la tribù.
shaman
C’è poi un altro motivo: la paga motiva chi la prende ma quella del grande manager anche chi non la prende. Motiva innanzitutto i suoi sottoposto.
Più la paga è alta e il boss cazzeggia, più la schiera dei vice (quelli realmente operativi) è motivata a far bene per prendere il suo posto. Insomma, con una paga se ne elargiscono 20.
In politica conosciamo bene i ruoli di rappresentanza. Perchè il Presidente della Repubblica vive nel lusso e tra gli onori quando non fa niente dalla mattina alla sera eccezion fatta per qualche discorsetto bolso e inascoltato qua e là? Ma per motivare al meglio il lavoro condotto in un cono d’ombra sospetto dai molti politici che ambiscono a quella carica tanto privilegiata.
Lettura consigliata per approfondire: Tim Harford, La logica nascosta della vita.

giovedì 3 marzo 2016

HL Uno. Adattarsi - Elogio dell'errore: Perché i grandi successi iniziano sempre da un fallimento di Tim Harford

Uno. Adattarsi - Elogio dell'errore: Perché i grandi successi iniziano sempre da un fallimento di Tim Harford - #tostapane #varietà+selezione #unatesta #managerescimmie #100fallimentiounmegafallimento #bisognasaperperdere #poker #estinzioni

Uno Adattarsi
Note:1@@@@@@@@@@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 21
«Il bizzarro compito dell’economia è dimostrare agli uomini quanto poco sanno di ciò che immaginano di poter progettare.» FRIEDRICH VON HAYEK, La presunzione fatale, 1997
Note:PRESUNZIONE FATALE

Yellow highlight | Location: 27
«Ci potrebbe volere una vita intera per fabbricare un tostapane»
Note:IL TOSTAPANE

Yellow highlight | Location: 31
Thomas Thwaites, dottorando in design al Royal College of Art di Londra, si è reso conto di quale incredibile conseguimento fosse il marchingegno solo dopo avere deciso di imbarcarsi in quello che ha chiamato «progetto tostapane». Molto semplicemente, Thwaites voleva realizzare un tostapane partendo da zero.
Note:LA REINVENZIONE

Yellow highlight | Location: 34
più di quattrocento pezzi.
Note:400

Yellow highlight | Location: 35
Rame, per i cavi degli spinotti elettrici, i fili e i collegamenti interni. Acciaio, per il sistema di griglie e la molla che spinge fuori il pane tostato. Nickel, per il componente che scalda. La mica (un minerale abbastanza simile all’ardesia), per raffreddare il componente che scalda. Infine la plastica, per l’isolamento dei fili e della spina, e per tutte le principali rifiniture esterne.
Note:ELENCO

Yellow highlight | Location: 49
«Mi sono reso conto che se uno parte completamente da zero, ci potrebbe volere una vita intera per fabbricare un tostapane»,
Note:UNA VITA

Yellow highlight | Location: 54
Risolvere i problemi in un mondo complesso
Note:Tttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 56
tanti non sanno neppure quale sarà la destinazione finale del proprio lavoro. Il boscaiolo canadese che taglia un albero gigantesco non sa se il legno verrà usato per la struttura di un letto o per una matita.
Note:L IGNORANTE PRODUTTIVO

Yellow highlight | Location: 60
Anche la stessa varietà dei prodotti è sbalorditiva.3 In un qualsiasi grande magazzino sono esposti centinaia di migliaia di articoli diversi.
Note:VARIETÀ

Yellow highlight | Location: 63
su piazze economiche importanti come quelle di Londra e New York vengono offerti più di dieci miliardi di prodotti diversi.
Note:10MlRD

Yellow highlight | Location: 71
Il fenomeno che genera tale sviluppo economico ha del miracoloso, ed è molto meno scontato di quanto si tenda a credere. Le strategie alternative che perseguivano questo stesso obiettivo, dal feudalesimo alla pianificazione centralizzata, sono finite nei libri di storia.
Note:LA STRATEGIA VINCENTE

Yellow highlight | Location: 80
Tostare il pane non è una cosa complicata: basta evitare di bruciarlo, non fulminare chi utilizza l’apparecchio e non scatenare un incendio. È difficile che il pane assuma di per sé un ruolo attivo: non prova deliberatamente a fregarti come potrebbe fare una squadra di banchieri d’investimento; non cerca di ucciderti, terrorizzare il tuo Paese e mettere a repentaglio tutto quello che consideri importante, come potrebbe invece fare una cellula terroristica o un gruppo di rivoltosi iracheni.
Note:IL PANE NN TO FREGA

Yellow highlight | Location: 88
Questo genere di problemi è materia del libro che avete in mano: come combattere ribelli che, appunto, si ribellano; come sviluppare idee che abbiano un senso, sebbene molte siano difficili anche solo da concepire; come trasformare un sistema economico per rispondere ai cambiamenti climatici o per creare benessere nei Paesi poveri; come evitare che banche d’investimento truffaldine distruggano di nuovo il sistema bancario.
Note:I PROBLEMI CHE AFFRONTA QS LIBRO

Yellow highlight | Location: 91
Cercherò di convincervi del fatto che tali problemi hanno molti più aspetti in comune di quanto si creda.
Yellow highlight | Location: 95
Esperti sotto scacco
Yellow highlight | Location: 103
Sembra passato un secolo da allora, ma la battuta va dritta al punto: tutti si aspettavano troppo da un unico essere umano. Abbiamo un tremendo bisogno di credere nell’efficacia di un leader. Istintivamente, quando ci troviamo di fronte a una sfida complicata, cominciamo a cercare un leader che possa risolverla.
Note:UN UOMO SOLO

Yellow highlight | Location: 106
quasi ogni presidente precipita nei sondaggi appena la realtà comincia a prendere il sopravvento.
Note:LUNA DI MIELE

Yellow highlight | Location: 108
Forse tale istinto ha origine nel fatto che ci siamo evoluti operando in piccoli gruppi di caccia, risolvendo problemi che erano, per l’appunto, quelli di un gruppo ristretto.
Note:I PROBLEMI DEI CACCIATORI

Yellow highlight | Location: 116
Spesso, però, per risolvere problemi complessi come quelli attuali non bastano neppure le menti più eccelse. Forse la prova migliore di quanto stiamo dicendo si può ricavare da una straordinaria ricerca sui limiti dell’expertise avviata nel 1984 da un giovane psicologo chiamato Philip Tetlock.
Note:POVERTÀ DELL ESPERTO

Yellow highlight | Location: 122
senza soluzione di continuità, i pensatori più influenti della guerra fredda continuassero a contraddirsi aspramente gli uni con gli altri.
Yellow highlight | Location: 136
le previsioni sulla Russia pronunciate da esperti di cose sovietiche non erano più precise di quelle di specialisti della politica canadese.
Note:IGNORANZA SPEVIFICA

Yellow highlight | Location: 138
Una delle cose più divertenti scoperte da Tetlock è stata che più gli esperti erano famosi – i presenzialisti dei dibattiti televisivi – più erano incompetenti.
Note:FAMA E COMPETENZA

Yellow highlight | Location: 142
i suoi risultati dimostravano chiaramente che gli esperti facevano in ogni caso meglio dei non esperti.
Note:ESP VS NN ESP

Yellow highlight | Location: 144
la colpa non è loro, ma del mondo in cui vivono – e in cui viviamo anche noi –, il quale è troppo complicato perché chiunque possa farne un’analisi
Note:LE COLPE

Yellow highlight | Location: 148
La lunga e ingarbugliata storia del fallimento
Yellow highlight | Location: 149
Thomas Peters e Robert Waterman, portarono a termine Alla ricerca dell’eccellenza (Sperling & Kupfer, 2005),
Note:UN FAMOSO ERRORE DI VALUTAZIONE

Yellow highlight | Location: 152
misero insieme dati e giudizi soggettivi per creare una lista di quarantatré aziende cosiddette «eccellenti», che in seguito studiarono approfonditamente per scoprirne i rispettivi segreti. Solo due anni dopo Business Week pubblicò un articolo di copertina intitolato «Oops! E adesso chi è eccellente?» poiché quattordici di quelle quarantatré aziende, cioè quasi un terzo, avevano gravi problemi finanziari.
Yellow highlight | Location: 161
un accurato studio dello storico dell’economia Leslie Hannah, che verso la fine degli anni Novanta decise di risalire alle origini delle fortune di tutte le più grandi aziende mondiali nel 1912,
Note:HANNAH

Yellow highlight | Location: 169
La General Electric e la Shell erano a loro volta nella top ten sia nel 1912, sia nel 1995, anno in cui nessuna delle altre dieci aziende leader aveva mantenuto la posizione. Ancora più interessante è stato rilevare che non ce n’era nessuna neppure nelle prime cento. Nomi come Pullman e Singer rievocano un’epoca passata.
Note:SOPRAVVIVENZA SCARSA

Yellow highlight | Location: 181
La lezione sembra essere che il fallimento è parte integrante del modo in cui il mercato crea sistemi economici ricchi e sofisticati.
Note:FALLIMENTO E PROSPERITÀ

Yellow highlight | Location: 183
Che cosa accade, invece, se rivolgiamo la nostra attenzione ai tassi di sopravvivenza nei settori giovani e dinamici? La risposta è che i tassi di fallimento sono ancora più alti.
Note:DINAMISMO E FALLMENTO

Yellow highlight | Location: 185
La macchina per stampare fu inventata da Johann Gutenberg, un uomo che cambiò completamente la storia e che nel 1455 realizzò la famosa Bibbia che porta il suo nome, un progetto che però fu anche disastroso e lo estromise dal mercato. Il centro dell’industria della stampa si spostò rapidamente a Venezia,
Note:GUTENBERG

Yellow highlight | Location: 192
Quando la bolla delle cosiddette dot-com scoppiò, spazzò via innumerevoli giovani realtà economiche.
Note:DOT.COM

Yellow highlight | Location: 207
La moderna industria informatica costituisce un esempio eclatante: il settore più dinamico dell’economia è stato anche quello in cui si sono osservati fallimenti in ogni dove.
Note:INFORMATICA

Yellow highlight | Location: 210
Hughes, Transitron e Philco
Note:FALLIMENTI MEMORABILI

Yellow highlight | Location: 211
Intel e Hitachi.
Note:VINCENTI

Yellow highlight | Location: 212
Xerox,
Note:ALTRO FALLIMENTO

Yellow highlight | Location: 216
IBM
Note:SUCCESSORE

Yellow highlight | Location: 216
senza rendersene conto, perse il controllo della parte più importante del pacchetto, il sistema operativo, aggiudicato dalla Microsoft.
Note:ERRORE FATALE

Yellow highlight | Location: 218
Anche la Apple fu messa fuori gioco dalla Microsoft
Note:1980

Yellow highlight | Location: 219
(a ogni modo, più avanti si è rifatta vendendo musica, iPod e iPhone).
Note:RISCOSSA

Yellow highlight | Location: 220
Microsoft fu colta alla sprovvista da Internet, perse la guerra sui motori di ricerca con Google
Note:ERRORE MICROSOFT

Yellow highlight | Location: 222
l’industria di maggior successo degli ultimi quarant’anni è stata costruita grazie a un fallimento dopo l’altro.
Note:INFORMATICA E FALLIMENTI

Yellow highlight | Location: 224
L’Eclipse del 1893 non fu un successo:
Note:STORIA DRL TOSTAPANE

Yellow highlight | Location: 225
L’azienda che lo commercializzò non esiste più. Il primo tostapane di successo venne inventato solo nel 1910:
Note:TORNIAMO AL TOSTAPANE

Yellow highlight | Location: 228
Ci vollero diversi decenni per arrivare al pratico e familiare apparecchio che conosciamo oggi,
Note:DECENNI DI RIVOLGIMENTI

Yellow highlight | Location: 232
Non sono tanti i dirigenti d’azienda che amano ammetterlo, ma il mercato trova a tentoni la via giusta,
Note:TENTONI

Yellow highlight | Location: 235
Un paesaggio mutevole
Note:tttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 237
Spesso sinteticamente definita come il processo di sopravvivenza del più adatto, l’evoluzione è in realtà innescata dalla sconfitta del meno adatto.
Note:BIOLOGIA

Yellow highlight | Location: 240
processi semplici: applichi alcune varianti a quello che già hai, elimini gli errori e tieni i successi, e così all’infinito.
Note:IL FALLIMENTO ACCETTATO SEMPLIFICA TUTTO

Yellow highlight | Location: 243
Karl Sims: se avete visto Titanic, la trilogia de Il signore degli anelli o i film di Spiderman, allora avete avuto il piacere di conoscere il suo lavoro.
Note:EFFETTI SPECIALI

Yellow highlight | Location: 250
Sims applicò il processo evolutivo, istruendo il computer a scartare le creature incapaci di stare a galla e a generare mutazioni basate sui nuotatori migliori: variazione e selezione, dunque.
Note:VARIAZIONE E SELEZIONE

Yellow highlight | Location: 252
Dal più spontaneo e casuale dei processi emersero risultati notevoli: creature virtuali simili a girini, anguille e razze, oltre a una serie di entità apparentemente in grado di sopravvivere che non assomigliavano a nulla di conosciuto sulla Terra.
Note:CREATURE FANTASTICHE

Yellow highlight | Location: 257
Sims non era né l’artefice, né il giudice soggettivo di ciò che osservava: semplicemente, creava un ambiente evolutivo e registrava quello che vi accadeva.
Note:NO CONTROLLO

Yellow highlight | Location: 261
L’algoritmo evolutivo, che ripete sistematicamente variazione e selezione, ricerca soluzioni in un mondo in cui i problemi continuano a cambiare,
Note:CAMBIA LA STRATEGIA MA ANCHE IL PROBLEMA

Yellow highlight | Location: 297
Stuart Kauffman e John Holland, teorici della complessità del multidisciplinare Santa Fe Institute, hanno mostrato che il metodo evolutivo non è semplicemente uno dei tanti modi per risolvere problemi complessi. Data la forma verosimile di questi paesaggi in costante cambiamento, il mix evolutivo di piccoli passi e occasionali scommesse selvagge è il modo migliore per cercare soluzioni.20 Il principio dell’evoluzione è efficace perché, più che spingere verso una ricerca pervasiva e dispendiosa in termini di tempo della vetta più alta – che potrebbe anche sparire il giorno successivo –, produce soluzioni pronto uso a una serie di problemi complessa e in costante trasformazione.
Note:L ALGORITMO OTTIMALE PERCHÈ NN PROGETTA

Yellow highlight | Location: 315
Siamo più ciechi di quanto si pensi
Yellow highlight | Location: 316
Molti ritengono che i dirigenti delle grandi aziende debbano avere delle qualità: lo pensano sicuramente gli azionisti, che pagano loro profumati stipendi, ma anche i milioni di persone
Note:MANAGER

Yellow highlight | Location: 323
Un indizio interessante lo fornisce l’economista Paul Ormerod, che ha passato in rassegna ciò che i reperti fossili dicono riguardo alle estinzioni avvenute negli ultimi cinquecentocinquanta milioni di anni,
Note:FREQUENZA DELLE ESTINZIONI

Yellow highlight | Location: 326
se tale fenomeno è due volte più grande, è anche nove volte più raro.
Note:PIÙ GRANDE E PIÙ RARO

Yellow highlight | Location: 331
Ha studiato le statistiche di Leslie Hannah sulla morte dei giganti industriali
Note:LA PROVOCAZIONE DI OMEROD

Yellow highlight | Location: 332
il rapporto fra le dimensioni di un fenomeno di estinzione e la sua frequenza si è dimostrato esattamente lo stesso
Note:RITMO DELL ESTINZIONE (FREQUENZA ED ENTITÀ)

Yellow highlight | Location: 338
Le estinzioni biologiche e le estinzioni delle aziende hanno dunque in comune questa stessa caratteristica.
Note:PREOCCUPANTE ANALOGIA

Yellow highlight | Location: 348
pianificare è impossibile».
Note:PIANIFICARE È IMPOSSOBILEMEGLIO FALLIRE CHE PIANIFICARE

Yellow highlight | Location: 350
l’estinzione delle aziende dovrebbe assumere caratteristiche del tutto differenti rispetto a quella delle specie.
Note:MANAGER CAPACI COME L EVOLUZIONE CIECA?

Yellow highlight | Location: 354
Apple potrebbe tranquillamente sostituire Steve Jobs con uno scimpanzé
Note:LA PROVOCAZIONE DI O.

Yellow highlight | Location: 360
Chi ha voglia di brancolare nel buio in cerca di una soluzione vincente, commettendo ripetuti errori sotto gli occhi di tutti? Chi vuole votare per un politico che segue questo metodo, o sostenere un manager di medio livello la cui strategia sembra essere quella di sparare idee a casaccio
Note:STRATEGIA XDENTE

Yellow highlight | Location: 363
Bush vinse le presidenziali perché promise di «tirare dritto» per la sua strada,
Note:LE INUTILI IDEE CHIARE PIACCIONO

Yellow highlight | Location: 363
Kerry, perse anche perché aveva la reputazione di essere uno che cambiava idea?
Note:IL PENDOLO NN PIACE...A PARITÀ DI VEFFICIENZA

Yellow highlight | Location: 367
Thatcher disse: «Cambi direzione solo se lo vuoi. Le donne non sono per il cambiamento». Tony Blair era orgoglioso del fatto che non facesse mai marcia indietro.
Note:PIACE IL TESTONE

Yellow highlight | Location: 376
Un deficit di adattamento
Note:Tttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 378
Nel 1848, mentre stava preparando una carica esplosiva per aprire un varco nella roccia, questa esplose inaspettatamente e l’asta di ferro che Gage aveva in mano, un tondino lungo quasi un metro e spesso circa 3 centimetri, schizzò via e gli attraversò la guancia, passò dietro al suo occhio sinistro, gli perforò l’emisfero centrale sinistro e fuoriuscì dalla parte superiore della testa. Il tondino atterrò una trentina di metri più in là, e Gage, incredibilmente, sopravvisse.
Note:PHINEAS GAGE...UN GRANDE ESPERIMENTO COI NEURONI

Yellow highlight | Location: 383
Insieme con un grosso pezzo del suo cervello, se n’era andata anche una parte del suo carattere.
Note:CERVELLO E CARATTERE

Yellow highlight | Location: 384
L’Unione Sovietica rappresenta per l’economia quello che Phineas Gage rappresenta per lo studio dei neuroni.
Note:URSS...UN GRANDE ESPERIMENTO....IL PARADISO DOVE NN SI FALLISCE

Yellow highlight | Location: 386
gli economisti studiano le economie disfunzionali per scoprire i segreti di quelle sane.
Note:I FALLIMENTI CHE ISTRUISCONO

Yellow highlight | Location: 389
La nostra storia comincia in Russia, a nord del Mar Nero, nel ricco bacino carbonifero del fiume Don. Siamo nel 1901. Un ingegnere di ventisei anni di nome Piotr Palchinsky venne inviato dal regime zarista ad analizzare le miniere di carbone
Note:PIOTR PALCHINSCHY

Yellow highlight | Location: 395
Quando Palchinsky mostrò il suo resoconto ai suoi superiori, questi capirono che la sua ricerca poteva essere politicamente esplosiva, così lo spedirono in Siberia perché si dedicasse a compiti meno «sensibili».
Yellow highlight | Location: 401
Palchinsky riuscì a superare il confine russo per andare a lavorare in Europa occidentale, dove s’immerse nella cultura di Parigi, Amsterdam, Londra e Amburgo,
Note:P IN OCCIDENTE

Yellow highlight | Location: 403
Palchinsky voleva fare proprie le più moderne teorie di organizzazione del lavoro, ma anche la scienza e le tecnologie d’avanguardia.
Note:LE AMBIZIONI DI P

Yellow highlight | Location: 405
Palchinsky cominciò a scrivere articoli che suggerivano riforme adatte all’economia russa, offrendo consigli allo stesso governo zarista che l’aveva esiliato in Siberia.
Note:LE RIFORME DI P

Yellow highlight | Location: 415
Metteva in guardia dai progetti prestigiosi: perché perforare il terreno in cerca del petrolio e dell’eccitazione del getto quando c’era disponibilità di carbone e gas a basso costo?
Note:CONTRO LA GRANDEUR

Yellow highlight | Location: 418
Tendiamo a presumere che l’economia pianificata sia crollata perché mancava l’effetto galvanizzante della ricerca del profitto e la creatività del settore privato. Ma questo non ha molto senso, perché c’erano tanti personaggi creativi in URSS, incluso Palchinsky.
Note:URSS..ZEPPA DI IMPRENDITORI CREATIVI COME P...SOLO CHE NN POTEVANO FALIRE

Yellow highlight | Location: 421
E in URSS non mancavano neppure le tecniche motivazionali:
Note:URSS...BUONI INCENTIVI

Yellow highlight | Location: 423
Tanto che, intorno al 1950, molti esperti occidentali conclusero che il comunismo, per quanto crudele e antidemocratico, rappresentasse un modello di gestione economica più efficace del capitalismo. Il fallimento sovietico si rivelò in maniera molto più graduale, e fu caratterizzato da una patologica incapacità di sperimentare.
Note:SCALFARI

Note | Location: 425
LE VERE CAUSE

Yellow highlight | Location: 426
per i sovietici era infatti impossibile tollerare un’autentica varietà di metodi per risolvere un problema,
Note:LA VARIETÀ

Yellow highlight | Location: 461
primo, testare le nuove idee e provare strade nuove; secondo, nello sperimentare qualcosa di nuovo, farlo in una misura che permetta di sopravvivere a un fallimento; terzo, cercare riscontri e imparare dai propri errori lungo il percorso.
Note:IL METODO P IMPOSSIBILE FIORISCA IN URSS

Yellow highlight | Location: 477
sabotare l’industria sovietica cercando di imporre «obiettivi minimali».
Note:ACCUSA

Yellow highlight | Location: 481
Chiunque provasse a obiettare ai disastri tecnologici che si profilavano in URSS e a suggerire alternative, veniva accusato di «disfattismo».
Note:O 100 FLLIMENTI O UN MEGAFALLIMENTO

Yellow highlight | Location: 496
Oltre i «problemi Coca-Cola»
Note:Tttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 500
La variazione risulta difficile in ragione di due tendenze intrinseche alle organizzazioni. Una è la mania di grandezza: sia i politici sia i capi d’azienda amano i grandi progetti
Note:MANIA DI GRANDEZZA

Yellow highlight | Location: 503
La seconda tendenza consiste nel fatto che raramente amano i principi incoerenti fra loro e diversi di luogo in luogo.
Note:ODIO PER L INCOERENZA

Yellow highlight | Location: 506
Come disse Andy Warhol: «Mentre guardi alla televisione la pubblicità della Coca-Cola sai che anche il presidente beve Coca-Cola, e che anche tu puoi berla.
Note:INVIDIA...LA MANCANZA DI VARIETÀ CI RASSICURA

Yellow highlight | Location: 515
Ci piace pensare che ogni ospedale debba garantire lo stesso standard qualitativo.
Note:LA RICERCA DI LIBERTÀ DALLO STRESS DELLA SCELTA

Yellow highlight | Location: 516
«lotteria del codice postale»,
Note:PURTROPPO... PROVERBIO INGLESE

Yellow highlight | Location: 518
Vogliamo che tutti i servizi pubblici siano come la Coca-Cola: sempre identici e buoni.
Note:MA È UNA COSA NN AUSPICABILE...STANDO AL METODO SCIENTIFICO

Yellow highlight | Location: 523
Altrettanto difficile per le organizzazioni tradizionali sembra essere provvedere alla «selezione», cioè alla scelta di quello che davvero funziona sul campo.
Note:ALTRO PROBLEMA: LA SELEZIONE

Yellow highlight | Location: 531
Dovremmo dunque tollerare, persino celebrare tutti i politici che mettono alla prova le loro idee in modo talmente coraggioso da dimostrare che alcune non funzionano. Ma in realtà non lo facciamo mai.
Note:IL BUON POLITICO...NN SARÀ MAI ELETTO

Yellow highlight | Location: 549
Ci sono alcune dimostrazioni del fatto che più una persona è ambiziosa, più sceglierà di essere uno yes-man, e per buone ragioni, visto che questi tendono a essere premiati.
Note:YESMAN AMBOZIOSI

Yellow highlight | Location: 559
Problemi sempre uguali e già risolti sono l’ideale
Note | Location: 559
IL PROBLEMA COCA COLA

Yellow highlight | Location: 568
Perché è difficile imparare dai propri errori
Note:Tttttttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 569
poker.
Note:POKERTttttttttttttt

Yellow highlight | Location: 574
non è quando vincono un piatto consistente o riescono a portare a casa una mano eccezionale, ma quando hanno appena perso un sacco di soldi
Note:QUANDO SI XDE IL CTRL

Yellow highlight | Location: 578
riconoscere la sconfitta e ricalibrare il gioco è l’unica cosa da fare, per quanto dolorosa.
Note:IL DIFFICILE

Yellow highlight | Location: 582
«Una persona che non si fa una ragione delle proprie perdite è probabilmente destinata a correre rischi che in altre situazioni non prenderebbe nemmeno in considerazione».
Note:KAHNEMAN

Yellow highlight | Location: 585
Alcuni anni fa mia moglie e io prenotammo un weekend romantico a Parigi.
Note:UN MALORE PRIMA DELLA PARTENZA....SI VA LO STESSO!!!!!!!!!

Yellow highlight | Location: 615
Thaler e colleghi hanno analizzato il modo in cui le persone reagiscono alle offerte del banco
Note:IL GIOCO DELLE SCATOLE

Yellow highlight | Location: 618
il comportamento più stupefacente era quello dei concorrenti sfortunati, che solo raramente accettavano le proposte del banco.
Note:VOGLIA DI RIVALSA.....SEI STATO SFORTUNATO MA NN RIDIMENSIONI I TUOI OBBIETTIVI

Yellow highlight | Location: 621
Perché? Perché se l’avessero fatto, sarebbero rimasti «imprigionati» nell’errore commesso. Continuando a giocare, invece, avrebbero avuto la possibilità di una qualche forma di riscatto.
Note:NN ACCETTIAMO I FALLIMENTI

Yellow highlight | Location: 626
L’economista Terrance Odean ha scoperto che tendiamo a insistere in maniera folle e controproducente anche su titoli azionari ormai precipitati nella speranza che le cose si rimettano nel verso giusto.
Note:BORSA

Yellow highlight | Location: 633
la giusta reazione è incassare la battuta d’arresto e cambiare direzione,
Note:CHE FARE...INVECE

Yellow highlight | Location: 635
Una ricetta per l’adattamento
Note:Tttttttttt

Yellow highlight | Location: 636
più i nostri problemi diventano complessi e sfuggenti, più il «prova e sbaglia» si dimostra efficace
PROVA E SBAGLIA

mercoledì 25 giugno 2014

Globalizzazione e compenso ai manager

la globalizzazione ha fatto esplodere i compensi ai manager. Perché? Essenzialmente due ragioni:

1) La globalizzazione richiede all' impresa strategie allocative, un compito demandato ai manager.

2) Mercati più ampi (globalizzati), spingono la specializzazione del lavoro, il che aumenta la domnda di "coordinatori", ovvero di manager.

martedì 16 luglio 2013

I compensi dei manager


Marchionne guadagna quanto sei mila operai della Fiat, e il suo trattamento non è certo un’ eccezione nel mondo degli amministratori di multinazionali.

Non parliamo poi delle liquidazioni milionarie di manager che hanno combinato solo disastri.

E’ giusto arrabbiarsi?
Mi piace ·  · Non seguire più il post · Condividi · Modifica · 11 luglio
  • Jack Lupowitz Mi hai tolto le parole di bocca. Te lo farei fare a te l'attraversamento del deserto, la sosta nei campi libici e la traversata con la saretta incinta. Sempre ringraziando l'Altissimo che ti ama. Dài su, infilati il pigiama e call it a day. Anche oggi ci hai scandalizzato e indignato. Agh, è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo.
  • Jack Lupowitz E tu sei sempre il top.
  • Riccardo Mariani Il meglio è nemico del bene. Io vorrei dare loro una chance che ora viene negata. E allora giù critiche sarcastiche in nome del "meglio" (ma cos' è sto meglio?, farli arrivare con la love boat della costa crociere dopo averli sterilizzati?).
  • Davide Curioni Voglio dire, ok 10 volte. Ok 20. Di più è uno scandalo.
  • Jack Lupowitz Siccome si era partiti da Marchionne e i giusti incentivi per chi rischia. Che cosa rischia, esattamente, Marchionne? Niente. Se anceh dovesse fallire completamente gli obiettivi imprenditoriali dichiarati (e i suoi operai dovessero finire tutti sul lastrico), al massimo rischia una maxiliquidazione e paradiso terrestre alle bahamas assicurato. Incentivi per incapaci ben introdotti.
  • Davide Curioni Infatti non è sui rischi che si basano le retribuzioni. L'unico rischio che governa questi stipendi è quello del calciomercato. Uno bravo può essere acchiappato dalla concorrenza.
  • Davide Curioni Ciò non toglie che la bravura di certi soggetti (specialmente quelli con incarichi pubblici) è spesso discutibile. E comunque certe cifre sballano i mercati e dovrebbero essere proibite. In Svizzera mi pare stiano proponendo un referendum perché gli stipendi non superino il 12x.
  • Jack Lupowitz gli unici che rischiano - per quello che posso vedere direttamente - sono i piccoli imprenditori, tipo il pizzaiolo davanti a casa, italiano, che dà lavoro a tre persone, o lo "straccione" del bangladesh che apre una bottega di alimentari, lavora giorno e notte alternandosi con la moglie incinta, e deve pagare il pizzo ai vigili, alla burcorazia, alla questura, al fisco, allo stato, e a Marchionne, visto che poi Marchionne e la sua "azienda" saranno salvati anche dalle tasse dello straccione. Questo è quello che appare, camminando per strada. Chi dovrebbe essere premiato è sistematicamente vessato. Chi, invece, a fronte di stipendi miliardari, dovrebbe sommamente rendere conto del suo operato ed essere premiato o penalizzato in base ai risultati che ottiene, incredibilmente viene solo premiato. Viene, tutt'al più, spostato da un'azienda all'altra. (Come i sacerdoti coinvolti nei casi di pedofilia.) Mistero, per noi profani. E non sembra che sia un fenomeno solo locale, italiano, quello della casta dei supermanager superincompetenti e superintoccabili. Si fatica a capire quali siano i canali attraverso i quali ci si entra, in questa casta, per diventare garantiti a vita. Un Supersindacato molto potente. E se critichiamo i sindacati dei poveracci, che dovremmo fargli a questo? Propongo tutti su un canotto nella tratta Libia-Lampedusa. Last-minute all included.
  • Jack Lupowitz Non essendo propensa alle proibizioni, preferirei puntare sull'accountability. A fine anno, mi porti i risultati e paghi il conto. Non so quale provvedimento, sistema o misura possa garantire questo, ma senza responsabilità individuale, senza rispondere in prima persona di quello che si fa, rimettendoci anche soldi, sarà difficile migliorare il quadro.
  • Riccardo Mariani Hai una torta e devi dividerla con me e diana. Decidi per: 2/3 a te, 1/6 a me e 1/6 a diana. E’ giusto?

    Qualcuno penserà di sì.

    Qualcuno penserà di no.


    Qualcuno penserà: “dipende da dove vien fuori questa torta”.

    Io propendo per il terzo partito più che per quello delle “n-volte”.
  • Riccardo Mariani La bravura dei manager conta davvero poco coi maxi stipendi (saranno anche bravi ma in fondo ce ne sono tanti di pari bravura). Marchionne non è certo il Maradona dei manager (ce ne sono a bizzeffe del suo livello). Tutto si gioca sulla gestione dei rischi.

    p.s. Marchionne rischia molto: dovesse fallire alla Fiat, lo vede col binocolo un contratto di quel livello altrove. E la liquidazione milionaria in tutto cio’ c’ entra poco perché è stata messa lì dagli azionisti PROPRIO PERCHE’ A LORO conviene che Marchionne rischi molto meno (vedi secondo commento).
  • Riccardo Mariani Diana: “a fine anno mi porti i risultati e paghi il conto”.

    Chiediti quel che mi chiedo al primo commento: come mai con gli avvocati questo sistema funziona poco? (visto che nel mondo non è praticamente mai adottato). Manager e avvocati condividono molto: a loro affidiamo i nostri interessi.
  • Davide Curioni Per gli avvocati: se le loro retribuzioni fossero direttamente legate ai risultati ottenuti nelle cause, vivremmo in un mondo molto migliore. Ovviamente questo non converrebbe a loro. E difatti sono corporativamente contrari. Il fatto che in parcella ti facciano pagare a parte una quota per la loro "cassa avvocati" la dice lunghissima sui privilegi corporativi di questa casta. E' un pessimo esempio, quello che hai scelto. Uno dei mille scandali a cielo aperto, sotto gli occhi di tutti, ma intoccabili.
  • Riccardo Mariani Se lo straordinario stipendio di Marchionne discendesse dalle sue straordinarie qualità, saremmo a cavallo, non ci sarebbero scandali. Il popolo non si scandalizza certo per lo stipendio di Maradona o di Michael Jordan.
  • Riccardo Mariani Davide, parlo degli "avvocati nel mondo". E' chiaro che bisogna spiegare la faccenda, oltretutto gli avvocati sono una marea, pensare a un cartello mondiale è insoddisfacente (un cartello è affidabile max con una decina di soggetti coinvolti), occorre una spiegazione migliore.
  • Riccardo Mariani p.s. la cassa avvocati addebitata in fattura non è affatto un "privilegio" (è assurda la legge che la prevede). Se te la mettessero nell' onorario senza esplicitarla cosa cambierebbe per te? D' altronde se tu sei disposto a pagare certe cifre e loro non te la mettessero nell' onorario sarebbero irrazionali.
  • Davide Curioni E' un privilegio di casta. Se io fatturo, i contributi per il mio istituto previdenziale me li pago io, sottraendoli dal mio reddito. Quello che fanno gli avvocati, è indecente.
  • Davide Curioni Quanto agli "avvocati nel mondo", non credo che le ragioni per cui sono una casta privilegiata in Italia siano diverse da quelle del resto del mondo. Per cui non fatico a credere che il loro cartello sia equivalente anche altrove.
  • Riccardo Mariani Non hai capito: perché mai non potresti inserire il tuo contributo nel tuo onorario senza esplicitarlo? Perchè sei babbo natale o perchè non puoi permettertelo con il cliente? Lo stesso dicasi per gli avvocati: chi non puo' permetterselo esplicita il contributo ma abbassa l' onorario.
  • Davide Curioni Io dico solo questo: perché loro lo fanno e le altre categorie no?
  • Riccardo Mariani Non mi risulta che l' albo vieti di farsi pagare in base ai risultati. Questo taglia la testa al toro perché, stando a quello che dici, basterebbe che un avvocato decidesse per questa soluzione e si trverebbe mille clienti, a cominciare dalla tua ditta. E di avvocati scalzacani che tirano a malapena la fine del mese gironzolando come avvoltoi intorno al tribunale ce ne sono parecchi.
  • Riccardo Mariani Loro lo esplicitano, le altre categorie no. Lo fanno tutti. (tutte le persone razionali)
  • Davide Curioni Invece credo che l'albo lo vieti, ma se anche non lo facesse, perché secondo te gli avvocati non lo fanno? Fino a pochi anni fa era così nelle cause di risarcimento per gli incidenti automobilistici. Ora non è più possibile. Risultato: trovare avvocati che facciano queste cause non è facile. Quelli che le fanno, alla fine si intascano in onorari la metà del risarcimento ottenuto.
  • Davide Curioni Ripeto la domanda: perché loro lo esplicitano e le altre categorie no?
  • Riccardo Mariani nella sostanza mero formalismo. Poi magari ci sono ragioni psicologiche (ma mica tanto efficaci visto che con te funzionano al contrario!)
  • Riccardo Mariani Perché con gli avvocati non si è affermato lo schema che piacerebbe tanto ai clienti?

    Essenzialmente perché piacerebbe molto meno dopo aver conosciuto le tariffe aggiornate al nuovo schema.

    Cosa desidera il cliente, assicurarsi? Un assicuratore profe
    ssionale ha tariffe molto più contenute.

    Monitorare le prestazioni del professionista incentivandolo? Quando l’ esito finale del lavoro dipende in gran parte dalla fortuna, il monitoraggio incentivante è carissimo (Avvocato: “solo se la posta in palio è altissima mi impegno al massimo influenzando per quel poco che posso un esito che dipende in ogni caso dalla fortuna”). E nel caso degli studi legali esistono monitor più economici (committenze multiple, committenze diversificate, studi conglomerati, diversificazione dei fornitori di servizi legali, regalini natalizi…).

    Purtroppo con i manager molti di questi monitor alternativi non sono a disposizione, quindi le tariffe stratosferiche sono la norma.
  • Riccardo Mariani La gente non scenderebbe mai in piazza per contestare lo stipendio di Kobe Bryant mentre lo farebbe per contestare quello dei top manager. Perché? Forse perché il primo dipende dal talento, il secondo da una gestione oculata dei rischi da parte degli azionisti. Noi intuiamo subito che è razionale dare premi straordinari a chi possiede talenti straordinari ma un concetto come quello di “rischio” ci risulta artificioso se visto dall’ esterno, il nostro cervello non sembra fatto per pensare roba del genere.
  • Rita Vergnano non ho letto tutto, solo per dire che ormai non esiste più un tariffario legale (ufficilamente Gazzetta ufficiale agosto dell'altr'anno). Quindi ogni convenzione è libera. Il cliente può richiedere un preventivo, può anche mercanteggiare sul compenso a seconda del risultato avuto. Può fare di tutto. Uhmm.. sulla Cassa Previdenza Avvocati. Sì, può pure essere ingiusta la legge, ma non mi risulta che sia l'unica categoria rimasta ad usufruirne. Perchè continuo a vedere sulle parcelle di architetti e commercialisti la percentuale relativa all'importo da versarsi per la loro Cassa?
  • Rita Vergnano un'altra cosa: nelle cause in cui si vince non si pagano gli onorari perchè le spese sono a carico del soccombente e da lui rimborsate. Questa è la legge e la prassi. Per il risarcimento danni non so se Davide si riferisce al patto di quota lite (che era d'uso comune) ma che di fatto in Italia sarebbe vietato dalla legge.
  • Rita Vergnano ca va sans dire che anche prima dell'abolizione del tariffario le convenzioni al di sotto del minimo con le grandi società erano prassi abituale.
  • Davide Curioni Sì, Rita, ho parlato di avvocati perché li ha citati Ric, ma è vero che non è l'unica categoria "protetta".
  • Rita Vergnano comunque lavorandoci da trent'anni non mi risulta che siano una casta particolarmente privilegiata. O meglio, more solito si possono considerare privilegiati gli avvocati al top, quelli che hanno rischiato per ingrandirsi lo studio e sono a capo di miniaziende che, vuoi per merito, o vuoi per conoscenze e intrallazzi (ma anche qui non dura minga, la dura legge del mercato prevede che se ottieni l'incarico solo per conoscenza al prossimo giro, quando l'amministratore delegato della società non è più tuo cugino o quello che gioca a golf con te perdi il cliente)
  • Rita Vergnano di contro ci sono miriadi di giovani avvocati che sgomitano (sono in tanti ormai... tantissimi) facendo i galoppini per i grandi se vogliono stare al sicuro oppure barcamenandosi con pochi incassi e ... la Cassa Previdenza obbligatoria da pagare (perché non so come funziona per le altre categorie ma qui è d'obbligo un minimo che tu raggiunga il reddito o meno quella la paghi e poi le percentuali su quanti guadagni in più)
  • Rita Vergnano in sintesi più o meno l'esatta situazione che esplicita Diana tra i piccoli e i grandi imprenditori né più né meno, secondo me
  • Rita Vergnano @Ric, hai associato manager di grosse aziende e avvocati per il fatto che l'esito del loro lavoro dipende (più che per altre professioni) da troppi fattori difficilmente prevedibili e quindi in qualche misura il talento conta meno che in altre professioni? Non riesco bene ad afferrare il tuo paradosso. O perlomeno, all'apparenza sembrerebbe un paradosso, pagare di più proprio perchè il talento conta di meno
  • Rita Vergnano comunque lo vedo associato al discorso che avevamo fatto temporibus illis sui guidatori di camion d'esplosivo.
  • Riccardo Mariani I top manager sono lavoratori molto particolari: o li paghi poco, o li paghi moltissimo, non ha senso la via di mezzo. Perché?

    Per due motivi: 1) l’ esito finale della loro opera dipende in buona parte dalla fortuna (ambienti ad alta volatilità) e 2) 
    il padrone non riesce a capire bene quanto s’ impegnino realmente (conoscenza asimmetrica).

    Nota che sia 1) che 2) valgono in una certa misura anche per i professionisti. Ma ora occupiamoci dei manager.

    Se l’ esito del loro lavoro dipende tanto dalla fortuna e io padrone non posso controllarli, potrei valutare l’ idea di mettere una scimmietta al loro posto e pagarla due lire risparmiando non poco. Perché no? 

    Esagero, ovviamente, ma solo perché il concetto sia chiaro: al limite, se la fortuna conta così tanto, pigiare i pulsanti a caso è una strategia quasi alla pari delle altre considerata la sua convenienza. 

    Ingaggiare un top manager ha senso solo pagandolo moltissimo in modo che lui ragioni così: “con il mio sforzo inciderò ben poco sul risultato finale, oltretutto il mio azionista non puo’ monitorare la mia azione, avrebbe senso limitarsi a simulare e godersela viaggiando a destra e a manca negli alberghi di lusso. Ma la posta in palio è per me talmente elevata, il rinnovo del contratto da favola che mi hanno fatto è talmente appetitoso che quello sforzo sovrumano, per quanto destinato a spostare le cose solo di un millimetro, decido di profonderlo ugualmente. Visto il mio contratto, non voglio lasciare nulla di intentato.”

    Lo “stipendio favoloso” è l’ unico monitor che hanno a disposizione gli azionisti.

    p.s. nel caso dei professionisti esistono monitor più convenienti (ne elencavo qualcuno al commento precedente), anche se il rapporto azionista/manager ricalca quello cliente/professionista. pss. il talento conta meno rispetto ad altri professionisti strapagati (ho fatto l' esempio degli sportivi), sia chiaro, non in assoluto.
  • Davide Curioni Chiudo sulla questione (marginale) della cassa di previdenza per gli avvocati. Questa è un privilegio poiché di fatto, al contrario di quanto accade per i professionisti che non godono di questo privilegio, gli oneri ricadono interamente sui clienti. Esempio: si concorda una prestazione che ha un prezzo di 2000 euro. Al cliente si fatturerà € 2.516,80 comprensivo di cpa e IVA (€ 2.000,00 + 4% di cpa € 80,00 + 21% di IVA € 436,80). Niente male, vero?
  • Rita Vergnano Davide, quello è il contributo integrativo, di fatto poi il contributo soggettivo è pagato dagli avvocati (un fisso minimo qualunque sia il reddito) più scaglioni che vanno fino al 10%. Funziona esattamente come la mia INPS da dipendente, una parte a carico del datore di lavore e una parte a carico del dipendente. Quindi non è affatto vero che il costo ricade interamente sul cliente
  • Rita Vergnano e il contributo soggettivo è quello più alto: tra l'altro un avvocato iscritto all'albo che non produca reddito (e quindi di fatto non possa far pagare il 4% al cliente) paga comunque anche un minimo di contributo integrativo.
  • Rita Vergnano tra l'altro la Cassa Previdenza Avvocati sta andando incontro ai problemi che hanno afflitto tutte le Casse private (nonché l'INPS) diminuendo i redditi degli avvocati diminuiscono anche le entrate e la Cassa si trova in sofferenza e comincia ad intravedere problemi per il pagamento delle pensioni future.
  • Rita Vergnano su quei 2000 euro se fanno parte dello scaglione superiore il professionista ci paga il 10% (oltre al 4% che ha incassato dal cliente). Oltretutto gli sconti (quelli di cui parlava Riccardo prima, ti faccio l'onorario comprensivo di CPA e quindi lo vado a scorporare dai 2000 euro) sono abbastanza frequenti
  • Davide Curioni Rita, il punto è che la cassa degli avvocati dovrebbe essere affare degli avvocati. A me della cassa del mio avvocato non me ne frega nulla. Se io fatturo una prestazione ad un mio cliente, l'unico costo aggiuntivo che gli espongo è l'IVA. Non il mio IRPEF, non il miei contributi previdenziali, non l'IMU sul mio stabile, ecc.
  • Rita Vergnano esiste la Cassa Architetti, la Cassa Commercialisti, la Cassa Geometri, esistono forme obbligatorie di iscrizione all'INPS per cui si doveva OBBLIGATORIAMENTE mettere in fattura una certa percentuale di INPS. Esiste anche la Cassa Commercianti, che comunque anche senza che tu la vedi perché non è obbligatorio evidenziarlo, ovviamente va ad influire sul prezzo del prodotto finito.
  • Davide Curioni Ripeto, non ho detto che gli avvocati siano gli unici. Ho detto che è un privilegio, e ne resto convinto. Poi so benissimo che se non fosse esposto in fattura quell'importo sarebbe comunque ricompreso nel totale fatturato. Solo che se si concorda per 2000 euro, con una fattura fatta così l'avvocato ha la scusa per intascarsi un 4% in più. Cosa che quando fatturo io non posso fare. E cosa che secondo me dovrebbe essere illegale, poiché quella voce non è di nessun interesse per il cliente.
  • Riccardo Mariani Se io contratto per pagare 2000 e l’ altro poi mi chiede 2100, col fischio che glieli do’. Anzi, se dopo il bonifico di 2000 insiste, lo denuncio pure per molestie. La storia del “privilegio” deriva dal fatto che a volte non sappiamo nemmeno cosa sia un mercato: nel mercato esistono prezzi e quantità. Stop. Il prezzo è UNO e UNO solo, una volta fissato è quello, mica posso inseguire il cliente dicendogli: “no guarda, mi devi pagare ancora 100 euro per il toner delle fotocopie (o per la cassa previdenza). Se poi con qualche abracadabra gli avvocati riescono a bidonare qualche gonzo, peggio per il gonzo, ma io credo siano pochi. Al vero cliente non interessano né contributi soggettivi, né contributi integrativi, né il tipo di esposizione adottata per la parcella. Interessa solo IL prezzo.

    Certo, uno, nonostante la logica, resta col dubbio: ma allora il legislatore è un coglione quando parla di “diritto di rivalsa”. Sì, è un coglione matricolato, il concetto di “diritto di rivalsa” è insensato in un regime di libero mercato.
  • Davide Curioni Vero che interessa il prezzo (secondariamente, in primis interessa vincere la causa). Ma nessuno sta a questionare per il 4%. E non parlo per sentito dire.
    23 ore fa tramite cellulare · Mi piace
  • Rita Vergnano guarda io ci lavoro da trent'anni da avvocati. E' chiaro che se preventivo deve essere SEMPRE viene specificato l'importo degli onorari oltre IVA, CPA (e quando esisteva pure il rimborso forfettario) nel caso ci dimenticassimo di specificarlo erano c... nostri. Anche di noi impiegate eh.. e quando si pagavano gli acconti cash, ovviamente era tutto ricompreso. L'emissione della parcella comprendeva IVA e CPA. Se riuscivi a far passare il concetto che la ritenute era a carico loro era già tanto
  • Riccardo Mariani Io questiono. Comunque una cosa è certa: se nessuno sta a questionare sul 4% in più o in meno non si capisce perché gli avvocati non avessero già aumentato le loro tariffe del 4% (tanto nessuno avrebbe questionato) prima dell' introduzione della rivalsa. Se comunque dovesse essere vero quello che dici (non risponde alla mia esperienza) la cosa dimostra che la psicologia puo' contare (almeno nel breve) e l' istinto di servilismo verso la lettera della legge è potente, anche quando la legge è puro nonsense.
    23 ore fa · Modificato · Mi piace · 1