Broncobilly

martedì 18 giugno 2013

Dilemma

DYLAN: ho provato per mesi a cercare un lavoro qualsiasi ma nessuno mi ha assunto. Solo la disperazione mi ha spinto a rubare.

GONZALO: ho provato per mesi ad avere un appuntamento qualsiasi ma nessuno mi ha voluto. Solo la disperazione mi ha spinto a stuprare.

Chi vi sta più simpatico dei due?


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  • Davide Curioni Beh, simpatia zero, ma se proprio devo, Dylan. Di netto.
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  • Jack Lupowitz Gonzalo è il biondo. Dylan è il nero, che nessuno assume.
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  • Davide Curioni Ma che cambia, biondo o nero? Quello che cambia è che di mangiare non si può fare a meno. Di sc...are, sì. Quelli che veramente stanno antipatici, però, sono quelli alla Norma Rangeri (stamattina a PrimaPagina). Quelli sono la causa principale dei problemi di Dylan.
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  • Rita Vergnano mi fa pensare alla piramide di Maslow. Il bisogno primario è fame (che viene prima del bisogno di sesso che, a sua volta, viene prima del bisogno narcisistico o di considerazione). Quindi Dylan ha più giustificazioni in quanto gli manca un bisogno primario. O meglio dovrebbe aver rubato proprio per fame e non per soddisfare altri bisogni. E però: Dylan il nero che apparentemente vive in una tradizione tribale potrebbe non aver bisogno di sesso perchè l'organizzazione tribale è strutturata in modo che venga soddisfatto prima quel bisogno della fame
    2 ore fa · Mi piace
  • Rita Vergnano Gonzalo ha un lavoro, ha da mangiare in abbondanza, quindi, ma è solo e la struttura sociale non l'aiuta. Viceversa Dylan ha compagnia in abbondanza ma la struttura sociale non l'aiuta a procurarsi il cibo
    2 ore fa · Mi piace
  • Davide Curioni Rita, ma da dove ricavi queste informazioni?
    2 ore fa · Mi piace
  • Rita Vergnano quali informazioni? veramente mi baso sulle impressioni delle immagini e della precisazione di Diana
    2 ore fa · Mi piace
  • Davide Curioni Quelle che D viva in una "tradizione tribale", quelle che in questa fantomatica "tradizione tribale" il sesso sia più disponibile del cibo, ecc. Sinceramente, le foto per me sono inutili, i fatti sono tutto.
    2 ore fa · Mi piace
  • Rita Vergnano ah be... e dire che ho pure scritto "apparentemente" e "potrebbe".. comunque se la discussione è inutile tanto vale non postare niente 
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  • Davide Curioni Non ho detto che è inutile. Inutili sono le foto. Mo' Ric ci spiegherà dove voleva andare a parare.
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  • Rita Vergnano comunque che in Africa il sesso sia più disponibile del cibo, tanto per fare un esempio, è realtà... eh...
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  • Davide Curioni Ma non credo che la situazione sia ambientata in Africa. Tra i pochissimi indizi che abbiamo, c'è il nome Dylan. Che non è per nulla africano.
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  • Davide Curioni E, in ambito tribale, dubito che il concetto stesso di "stuprare" abbia un significato.
    circa un'ora fa · Mi piace
  • Riccardo Mariani Anch’ io opto per Dylan (ovviamente). Quello che disturba è l’ ampiezza dello scarto in presenza di un ragionamento analogo. Anzi, la differenza di SEGNO più che di SCARTO!

    Gonzalo, al limite, puo’ essermi leggerissimamente meno antipatico di un norma
    le stupratore. Al contrario Dylan mi è addirittura simpatico, non solo “meno antipatico” di un normale ladro!

    La ragione e il sentimento qui si separano, e questo non è mai un bene.

    p.s. Gonzalo è un carcerato messicano, Dylan è un newyorkese.
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  • Davide Curioni Se apri la foto, vedrai che il nero è in realtà olandese.
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  • Davide Curioni No, simpatico no. A me non sta simpatica nemmeno la vecchina sorpresa ieri a rubare nel supermercato. C'è la Caritas, al limite. Ma non puoi parlare di "ragionamento analogo": i reati sono MOLTO diversi. Altrimenti dovrai paragonare Gonzalo al compagno di banco che ruba la gomma alla Margherita in classe, visto che il ragionamento è "analogo".
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  • Riccardo Mariani le foto sono di pete brook, un fotografo specializzato in carceratihttp://prisonphotography.org/

    Prison Photography
    prisonphotography.org
    The Image / Incarceration / Representation / Media / Social Justice / Responsible Photography
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  • Rita Vergnano comunque secondo me quel che conta è la cultura di appartenenza. Poco importa se sia olandese o newyorchese. E quanta importanza si dia, in quella determinata cultura, al bisogno che origina il reato.
    circa un'ora fa · Mi piace
  • Riccardo Mariani Sesso e fame hanno il pregio di essere bisogni abbastanza vicini come urgenza, e anche culturalmente trasversali. In fondo digiuno e castità, per noi cattolici, sono due classici sacrifici, entrambi doni preziosi da porgere a Dio.
    circa un'ora fa · Mi piace · 1
  • Davide Curioni Mah, questa della "cultura di appartenenza" la trovo debole e pericolosa. Quando dicevo che nelle tribù il concetto di "stuprare" non ha significato, intendevo dal punto di vista legale. Nessuna tutela per la donna. Ma il concetto di stuprare è chiarissimo per le donne africane. Se avete idea di cosa sia la terrificante pratica del breast ironing (stiratura dei seni alle adolescenti fatta dalle madri, per renderle meno appetibili sessualmente) capirete cosa intendo.
    La cultura di appartenenza spiega ma non giustifica.
    circa un'ora fa · Mi piace
  • Davide Curioni Il fatto che i protagonisti di questa storia siano boliviani, spiega. Ma lui va lo stesso sbattuto dentro senza pietà ed attenuanti.http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_giugno_16/violenza-sessuale-boliviano-convivente-2221682807256.shtml

    Sfonda la porta e violenta la coinquilina Arrestato un trentenne
    milano.corriere.it
    L'uomo, di origine boliviana, è stato rintracciato poco lontano dalla casa dove è avvenuta la violenza
    circa un'ora fa · Mi piace · Rimuovi anteprima
  • Jack Lupowitz Vorrei sapere cosa Davide non trova antipatico, debole e pericoloso. E in quanto a digiuno e castità i cattolici non possono accampare primati. Né nel ramo sacrifici! Ho vissuto con donne arabe musulmane, ricordi? Fatti un agosto di Ramadan digiunando (neanche acqua, per per 15 ore al giorno, tutti i giorni per un mese) e LAVORANDO e pregando in ginocchio cinque volte al giorno. (*detto questo, il fatto che i cattolici non siano particolarmente portati al sacrificio è - dal mio punto di vista - un più. Se mai, l'obiezione è di scarsa credibilità o incoerenza quando predicano con tanto fervore valori come sacrificio e castità...)
    58 minuti fa · Modificato · Mi piace
  • Rita Vergnano ma non è questione di giustificare, è questione di capire il perchè. Per quanto riguarda il breast ironing non è molto chiaro. Qui http://news.bbc.co.uk/2/hi/5107360.stm per esempio mi pare si sostenga che non è praticata tanto per evitare lo stupro ma anche e soprattutto per evitare gravidanze indesiderate. Una sorta di controllo morale "forzato" escogitato dalle madri.

    BBC NEWS | Africa | Cameroon girls battle 'breast ironing'
    news.bbc.co.uk
    A campaign is under way in Cameroon to stop the practice of flattening the breasts of pubescent girls to stop sexual advances.
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  • Rita Vergnano che poi. Anche ammesso che in Africa i ragazzi siano dediti allo stupro molto più che negli Stati Uniti o in Olanda, mi pare che la soluzione escogitata dalle madri sia peggiore del male che voglio evitare. Razionalmente parlando eh...
    59 minuti fa · Mi piace
  • Riccardo Mariani Diana, non accampavo primati, le tue precisazioni semmai rinforzano il mio argomento.

    Davide, secondo te dunque esistono delle culture eticamente superiori? Ci pensavo giusto ieri quando ho postato sul libro di Napoleon Chagnon. Mi sa che diana avrà da ridire 
    57 minuti fa · Mi piace · 1
  • Jack Lupowitz @rita - Le madri sempre in prima linea, quando si tratta di pratiche nobili.
    57 minuti fa · Mi piace
  • Jack Lupowitz La cultura per me è quella familiare. E sì, esistono culture (famiglie) eticamente superiori. Nessuna obiezione.
    55 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano uhmmmm.. non so. Qui mi perdo. Perchè per me non esiste solo la cultura familiare. Ma anche quella del contesto sociale (non inteso come "colpa della società se esistono i poveri" per intenderci) ma inteso come forme di condizionamento culturale. Per esempio il bambino che ruba la gomma alla bambna compie un "reato" meno grave della vecchina che ruba al supermercato? E perchè? Perchè la nostra cultura stabilisce una serie di cose.. che i bambini non hanno responsabilità, che la gomma ha un valore scarso e via discorrendo. Ma il principio è uguale. Ruba. E nemmeno per soddisfare un bisogno, o comunque non un bisogno primario
    51 minuti fa · Mi piace
  • Davide Curioni "Vorrei sapere cosa Davide non trova antipatico, debole e pericoloso."
    Un sacco di cose. Più di quelle pericolose ed antipatiche. Per esempio, il canottaggio. 

    "mi pare si sostenga che non è praticata tanto per evitare lo stupro ma anche e soprattut
    to per evitare gravidanze indesiderate"
    Che sono ovviamente conseguenza dello stupro. Distinguere se per le madri un eventuale stupro senza gravidanza sia accettabile non credo sia semplice.

    "mi pare che la soluzione escogitata dalle madri sia peggiore del male che voglio evitare"
    Mah, sono entrambe cose bestiali, scegliere cosa sia peggio è arduo. Voglio vedere chi ha il coraggio di dire "preferirei che mia figlia fosse stuprata piuttosto che appiattirle il seno".

    "Davide, secondo te dunque esistono delle culture eticamente superiori"
    Sì, ovviamente. Quelle che hanno il cristianesimo nelle loro radici sono cento spanne sopra. E non solo eticamente, ma anche culturalmente. Poi possiamo raccontarci tutte le favolette politically correct che vogliamo.
    46 minuti fa · Mi piace
  • Jack Lupowitz @rita. La mia è un'iperbole, ma non tanto. Dentro qualsiasi famiglia - a prescindere dal contesto culturale, economico o altro - c'è sempre un margine di manovra che è quello che alla fine, secondo me, fa la vera differenza. Magari relativa, ma la fa. @davide. Dovresti parlare più spesso o solo di cannottaggio, allora.
    45 minuti fa · Modificato · Mi piace
  • Davide Curioni Diana, l'hai vista la faccina che ride?
    44 minuti fa · Mi piace
  • Jack Lupowitz Davide, l'hai vista la mia che non rideva?
    44 minuti fa · Mi piace
  • Jack Lupowitz Cento spanne! Uh! Che robona enorme, questa differenzona.
    44 minuti fa · Mi piace · 1
  • Davide Curioni No. Ma l'ho intuita. Capita, ma non giustificata, sia chiaro.
    43 minuti fa · Mi piace
  • Jack Lupowitz Eh, tu vai forte a giustificare te stesso, un po' meno gli altri. Perfino la vecchina che ruba per fame al supermercato sta cento spanne sotto a te. Bleah.
    42 minuti fa · Modificato · Mi piace
  • Jack Lupowitz Se dovessimo valutare l'impatto morale del cristianesimo assumendo come parametro le tue posizioni e dichiarazioni e interazioni virtuali, be', il Papa dovrebbe chiudere baracca.
    41 minuti fa · Modificato · Mi piace
  • Davide Curioni Se ci mettiamo a giustificare tutti quelli che rubano per povertà, siamo al Bronx di Jena Plissken. Certo, la vecchina fa tenerezza. Allora a lei diamo un lasciapassare per il furto.
    41 minuti fa · Mi piace
  • Jack Lupowitz Gné gné gné, amen.
    40 minuti fa · Mi piace
  • Davide Curioni Rita, sono parzialmente d'accordo. In generale (con mille eccezioni) vedo che i bambini che tendo a rubare le gomme e rompere i righelli vengono da certe famiglie. Ancora, con mille eccezioni, sarei pronto a fare scommesse sul futuro di quei bambini. Questo incidentalmente.
    Tuttavia, le mille eccezioni ci sono e, sebbene un castigo andrebbe dato, non credo che vadano giudicati con la stessa severità con cui giudicherei il "simpatico" stupratore proposto da Ric.
    37 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano comunque: il mio inglese fa schifo ma a me pare che qui non si parli di stupro "Breast ironing is not a new thing. I am happy I protected my daughter. I could not stand the thought of boys spoiling her with sex before she completed school," one woman explained. 

    "Unfortunately, television is encouraging all sorts of sexual immorality in our children." 

    Anthropologist Dr Flavien Ndonko says that breast ironing is not an effective method of preventing early sex and pregnancies because many of the girls still become pregnant. He recommends plain talking between parents and their daughters
    34 minuti fa · Mi piace
  • Riccardo Mariani Diana: “esistono famiglie eticamente superiori”. E il relativismo?
    32 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano eh? Davide allora non ti capisco e mi ritiro prima che partano gli sputi  (no dovrei lavorare) Qui che volevi dire allora? "Ma non puoi parlare di "ragionamento analogo": i reati sono MOLTO diversi. Altrimenti dovrai paragonare Gonzalo al compagno di banco che ruba la gomma alla Margherita in classe, visto che il ragionamento è "analogo".
    31 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano Allora sì il ragionamento è analogo ed è giusto paragonare Gonzalo al compagno di banco che ruba la gomma in classe a Margherita.
    31 minuti fa · Mi piace
  • Davide Curioni "spoiling her with sex" rende l'idea dello stupro, o almeno della circonvenzione. Poi, ovviamente, l'antropologo inglese vede le cose dal punto di vista inglese, dove le gravidanze minorili sono una piaga enorme, e non certo a causa degli stupri. Quello che avevo visto io sull'argomento si riferiva proprio agli stupri, e so che in Congo (racconti diretti) le donne che vanno al fiume a prendere acqua temono regolarmente la violenza.
    30 minuti fa · Mi piace
  • Davide Curioni Il reato di violenza sessuale è MOLTO diverso dal furto di un bene di proprietà. Confermo.
    29 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano ed è giusto anche paragonare e non avere pietà per la mamma camerunense che per evitare la "circonvenzione" (che non è stupro, a meno che le femmine siano eticamente incapaci di ragionare)
    29 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano stira il seno alla figlia
    29 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano ma il furto di Gonzalo è uguale al furto del bambino. E va trattato n linea di principio in maniera uguale
    28 minuti fa · Mi piace
  • Davide Curioni Mentre paradossalmente Dylan è più giustificato del compagno della Marghe, visto che ha fame.
    28 minuti fa · Mi piace
  • Davide Curioni Gonzalo era lo stupratore, o mi sono perso qualcosa?
    28 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano Davide, secondo me ti sei perso la condanna inequivocabile del bimbo che ruba la gomma alla povera Margherita e la condanna inequvocabile della mamma che per evitare che la figlia sia circuita dal ragazzo di turno gli stira il seno col ferro rovente 
    27 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano bisognerà anche condannare quella che nell'articolo se l'è fatta da sola perché non voleva essere costretta al matrimonio.
    27 minuti fa · Mi piace
  • Davide Curioni Rita, cosa ti ha fatto pensare che io giustifichi il breast ironing?
    26 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano cioè.. boh. Io seguo il ragionamento di Riccardo, sequo anche quello di Diana anche se non lo condivido del tutto, ma non riesco a seguire il tuo. :_)
    26 minuti fa · Mi piace
  • Riccardo Mariani Penso che Dylan ci sta più simpatico per ragioni psicologiche: la proprietà fisicamente più vicina a noi (corpo) ci è più cara di quella fisicamente più lontana (conto in banca). Non so poi se queste ragioni psicologiche abbiano un’ origine culturale.
    25 minuti fa · Mi piace
  • Riccardo Mariani Il furto del bambino per noi è quasi irrilevante visto che consideriamo i bambini come soggetti a bassa responsabilità.
    25 minuti fa · Mi piace
  • Davide Curioni Rita, ho tirato in ballo le pratiche africane per dire che anche in zone tribali non è che lo stupro sia più accettabile. La ragione sono stati i tuoi distinguo iniziali, che proprio non ho capito.
    24 minuti fa · Mi piace
  • Davide Curioni Lascia perdere gli antropologi inglesi: anche le donne africane temono lo stupro, solo che - a differenza delle europee - lo considerano spesso un dato di fatto ineludibile, da evitare in tutti i modi possibili ma, se capita, da accettare come da accettare sono la fame e la malaria.
    22 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano ma infatti io non ho mai scritto che lo stupro in Africa sia più accettabile. Ma se ascolti i missionari cattolici africani che hanno spiegato l'uscita del Papa Benedetto sui preservativi, in Africa la cultura sessuale è molto più libera. E non certo perché gli africani stuprano sistematicamente le africane.
    21 minuti fa · Mi piace
  • Rita Vergnano per quanto riguarda il concetto di stupro delle donne di altre culture lo distinguerei nettamente dal nostro. Per esempio per loro non esiste lo stupro tra marito e moglie, anche se il matrimonio è forzato. E più che i danni psicologici dello stupro sulla ragazzina temono probabilmente molti di più una gravidanza indesiderata con un'ulteriore bocca da sfamare.
    20 minuti fa · Mi piace
  • Davide Curioni Va beh, sono faccende complicate. In molte zone africane, il capo tribù si vanta di avere centinaia di figli (un po' perché non sa contare, di solito dice anche di avere più di cento anni, un po' perché può farsi a piacimento qualunque donna della tribù - e sono cose che ho sentito personalmente in Kenya). Però ho anche sentito i racconti delle donne che temono gli stupri andando al fiume. Generalizzare, come sempre, porta ad equivoci.
    18 minuti fa · Mi piace
  • Davide Curioni Anche la faccenda dello stupro tra marito e moglie, è altra storia spinosissima. Preferirei fare lo spazzino piuttosto che il giudice che deve dirimere queste cause.
    16 minuti fa · Mi piace
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  • Rita Vergnano @Riccardo: Penso che Dylan ci sta più simpatico per ragioni psicologiche: la proprietà fisicamente più vicina a noi (corpo) ci è più cara di quella fisicamente più lontana (conto in banca). Non so poi se queste ragioni psicologiche abbiano un’ origine culturale" Sì,può essere e mi sembra plausibilissima la spiegazione ma psicologicamente e culturalmente utilizziamo spesso e sovente il nostro corpo per il conto in banca. Mi spiego: si accettano lavori pericolosi per esempio, che mettono a rischio il nostro corpo. In ambito femminile esiste la prostituzione. Lo stesso ragionamento che fa Davide sullo stupro in zone povere è relativo alla percezione del limite cui può essere sottoposto il nostro corpo. La stessa madre o padre culturalmente non esita a far stuprare la figlia (secondo il nostro concetto attuale) da un uomo che può garantire a lei e ai figli che verranno, il benessere, mentre non esita a mutilarla se poco poco percepisce il rischio che venga stuprata da qualcuno che poi non se ne fa carico.
    11 minuti fa · Non mi piace più · 1
  • Riccardo Mariani Sono d’ accordo con quello che dici ma secondo me tu parli di scelte razionali, io invece mi riferisco a bias psicologici.

    Esempio: i camionisti che trasportano esplosivi hanno un indennizzo per il rischio che corrono. Dall’ indennizzo che accettano noi possiamo calcolare in euro il valore che attribuiscono alla loro vita. Tutto perfetto, tutto razionale. Eppure noi “psicologicamente” facciamo fatica a pensare che la vita sia monetizzabile, ci rifiutiamo di prendere atto che i camionisti hanno monetizzato la loro vita e che molti di noi lo fanno tutti i giorni. Questo bias ci fa considerare il corpo avvolto come in un aurea di sacralità, anche se poi, quando ci tocca agire, ci comportiamo in modo difforme accettando un lavoro leggermente più rischioso dietro congruo indennizzo.
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    • Davide Curioni "Dall’ indennizzo che accettano noi possiamo calcolare in euro il valore che attribuiscono alla loro vita."
      Falso. Possiamo calcolare il loro grado di ottimismo (forse, o forse la loro intellgenza), ma non il valore che attribuiscono alla vita.
      3 ore fa · Modificato · Mi piace
    • Rita Vergnano OK. Però secondo me si torna al fatto che l'antipatia o la simpatia, e di conseguenza attenuanti e giustificazioni dipendono molto da quanto il bisogno (che può essere individuale, ma anche esteso e generalizzato ai tipi di società nel tempo e nello spazio) è presente in maniera reale o in maniera artefatta (i bisogni indotti per esempio). In altre parole dalla misura in cui la realtà contingente o l'indottrinamento culturale ci fa spostare questi bias psicologici.
      3 ore fa · Mi piace
    • Rita Vergnano beh non saprei Davide. Per me calcoli il valore. Tanto è vero che chi ha fame reale accetta un indennizzo minore per rischiare la propria vita. Il minatore in Africa rischia la vita per poche lire, il camionista occidentale che attribuisce più valore alla propria vita lo fa soltanto dietro un indennizzo molto alto.
      3 ore fa · Mi piace
    • Davide Curioni Rita, le differenze non sono quelle. In occidente, nessun camionista rischia la vita trasportando esplosivi! Se fosse rischioso, non permetterebbero del tutto il trasporto, stiamo scherzando? E' per questo che parlavo di intelligenza. Se il camionista è intelligente, accetta il lavoro se ben pagato perché gli stupidi non lo accetterebbero. Discorso diverso sarebbe l'accettare di fare da cavia umana per la sperimentazione di un farmaco. Ma anche qui, in realtà sappiamo bene che queste cose non esistono, è vero?

      Nel terzo mondo, dove la fame è un problema serio, è chiaro che la vita vale meno, e tutti sono disposti a rischiarla per far mangiare i figli.
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    • Riccardo Mariani Davide: per quanto il soggetto sia ottimista, pretende un indennizzo: Quindi accetta un rischio e monetizza la sua vita.

      Rita: infatti nel mio precedente commento ventilavo un possibile link tra psicologia e cultura; ma lì le cose si complicano.
      3 ore fa · Mi piace
    • Davide Curioni Ric, come detto sopra, il rischio non esiste.
      3 ore fa · Mi piace
    • Davide Curioni Oppure tutto è un rischio, incluso respirare.
      3 ore fa · Mi piace
    • Riccardo Mariani Ok, allora l' indennizzo lo paghiamo per sport 
      3 ore fa · Mi piace · 1
    • Davide Curioni Esempi?
      3 ore fa · Mi piace
    • Davide Curioni Se trasporti esplosivi, devi avere un patentino ADR, e certe qualifiche. Quelle le paghiamo, ovvio. Non il "rischio vita".
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    • Rita Vergnano beh quel che hai fatto tu sopra: se trasportare esplosivi su un camion ha lo stesso rischio di trasportare latticini perché paghi di più il trasportatore di esplosivi che quello di latticini?
      3 ore fa · Mi piace
    • Davide Curioni Ma pensate seriamente che ci siano in circolazione camion potenzialmente esplosivi?
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    • Davide Curioni Ripeto: paghi le qualifiche professionali dell'autista.
      3 ore fa · Mi piace
    • Davide Curioni Ric, domanda personale: c'è una cifra che consideri essere il valore della tua vita? Cioè, ben oltre il semplice rischio. Uno ti dice: do x alla tua famiglia, e tu ti lasci ammazzare. Sai quantificare x, per quanto alta?
      3 ore fa · Mi piace
    • Rita Vergnano ma scusa Davide. Se il camon non fosse "potenzialmente" esplosivo non si pretenderebbero nemmeno qualifiche e abilità particolare per l'autista. E' una consecutio logica, secondo me. Poi è chiaro che ci sono mille precauzioni e procedure di sicurezza per evitare il rischio. Rischio potenziale per l'appunto
      3 ore fa · Mi piace
    • Riccardo Mariani Davide, come al solito quando si parla di rischi hai un blocco mentale. Arrenditi all’ evidenza, il rischio zero non esiste e il rischio è prezzato, contrattato e accettato: dai sub in missione pericolosa ai piloti di formula uno, non per tutti l’ inail è la stessa (chissà come mai visto che le patenti azzerano il rischio secondo la tua visione naif)! 
      3 ore fa · Mi piace · 1
    • Davide Curioni Ric, si pagano le qualifiche. Ovviamente non mi riferisco a pratiche fuori legge, ma qui non funziona come dici tu. Altro discorso sono gli sport estremi (infatti le assicurazione lì sì che mettono premi allucinanti).
      Rita: il camion sarebbe potenzialm
      ente esplosivo se messo in mano ad incompetenti o se privo dei requisiti di sicurezza. Poi, il disastro della stazione di Viareggio prova che un minimo rischio esiste sempre, ma ovviamente quella non è la norma, e nessuno accetterebbe un lavoro del genere se ritenesse quel rischio più probabile di quello che corro io prendendo la macchina per venire al lavoro. Io non pago tanto chi lavora in una centrale nucleare perché rischia! Rischia meno lui di me. Lo pago tanto perché ha qualifiche che io non ho.
      Il rischio zero non esiste: ovvio: come dicevo, anche respirare è un rischio.
      3 ore fa · Modificato · Mi piace
    • Davide Curioni Anche i sub: quelli che muoiono non muoiono quasi mai in missioni pericolose pagate. Muoiono molto più spesso quelli che lo fanno per passione. Lì si che si è più disposti a rischiare. Come per gli sport estremi.
      3 ore fa · Mi piace
    • Davide Curioni Attendo di conoscere i vostri x.
      3 ore fa · Mi piace
    • Jack Lupowitz @ric - Re: "eticamente superiori". Riformulo in: "tossicologicamente superiori" (=meno intossicanti per l'essere umano).
      3 ore fa · Mi piace
    • Riccardo Mariani Ripeto: se le licenze annullassero i rischi l’ inail (o qualsiasi assicurazione sul lavoratore) sarebbe la medesima per tutti, il che è palesemente assurdo.

      E poi cosa vuoi dire con questa storia delle patenti, forse che se non ci fossero non ci sareb
      ...Altro
      2 ore fa · Modificato · Mi piace · 1
    • Riccardo Mariani diana: vuoi dire che "intossicare l' essere umano" è eticamente indifferente?
      2 ore fa · Mi piace
    • Jack Lupowitz non secondo la mia etica, e la mia idea di "tossina".
      2 ore fa · Mi piace
    • Jack Lupowitz Se poi con questa risposta finisco nella casella non-relativisti, pace.
      2 ore fa · Mi piace
    • Jack Lupowitz Bisognerebbe poi valutare l'obiettività/scientificità/affidabilità dei test tossicologici che forniscono i parametri... ecc.
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    • Jack Lupowitz Per quanto mi riguarda, più che relativismo è solipsismo. I test li ho messi a punto io, li somministro io, e le conclusioni pure, sono le mie.
      2 ore fa · Modificato · Mi piace
    • Davide Curioni Cioè secondo te la guida dell'Ortles si fa pagare di più di una guida urbana perché rischia la vita?
      2 ore fa · Mi piace
    • Davide Curioni Non perché sta in giro una giornata anziché la mezzoretta della villa Bozzolo? Non perché offre una professionalità ben diversa?
      2 ore fa · Mi piace
    • Davide Curioni Non perché c'è una legge di domanda e offerta, e sono molti di più quelli che possono e non vedono l'ora di offrirsi a fare l'impiegato statale alla Bozzolo di quelli che si fanno il mazzo in montagna per un lavoro stagionalissimo e ben più pesante?
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    • Davide Curioni Un conto se mi presentavi l'esempio del pilota di F1. A quel punto sì che gli pago anche il rischio. Ma scommetto che per i soli soldi non lo farebbe nessuno. Lì rientra quella componente di passione che davvero ti può indurre ad accettare un rischio. Il muratore rischia la vita molto più di noi, eppure com'è che guadagna parecchio meno di noi?
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    • Davide Curioni Secondo il tuo ragionamento, sarebbe perché lui valuta la sua vita meno di quanto noi valutiamo la nostra. Ma la realtà, ovviamente, è molto diversa.
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    • Riccardo Mariani Davide, sei senz’ altro un buon imprenditore ma ti raccomando di non intraprendere mai nel ramo assicurazioni. Altrimenti, con il tuo premio unico uguale per tutti, falliresti in una settimana.

      Il comune potrebbe approntare un servizio di emergenza per tappare le buche al più presto. Ma sarebbe costoso e la vita dei motociclisti non vale tanto (varese: 1 morto e 1 ferito causa buca negli ultimi 15 gg).

      C’ è poi l’ aspetto più disturbante: se rinunciassi al mio smartphone per qualcosa di più modesto, con le somme risparmiate potrei salvare molte vite di bambini poveri africani (o alleviarne le sofferenze) ma non lo faccio perché evidentemente non reputo che quelle sofferenze valgano la cifra del mio risparmio. E dicendo questo ho monetizzato quelle sofferenze anche se faccio finta di non saperlo e di girarmi dall’ altra parte. E questo accade anche per te, per diana e per rita. Accade per tutti tutti i giorni: è la normalità, anche se ci spiace guardarla in faccia!
      2 minuti fa · Modificato · Mi piace
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Riccardo Mariani Sul mercato esistono persino le polizze vita rischio morte per coprire ai beneficiari parte del danno in caso di morte del contraente. Che senso avrebbero se la vita avesse un valore “infinito e non monetizzabile”? Se qualcosa ha un valore infinito e non monetizzabile anche una frazione di quel qualcosa è “infinito e non monetizzabile”. Per quanto piccola sia la frazione coperta da queste polizze è finita e monetizzabile, quindi anche l’ intero è finito e monetizzabile.
pochi secondi fa · Mi piace
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  • Davide Curioni Perché citi cose che non c'entrano nulla? Certo che le polizze hanno premi variabili! Se fai una polizza sanitaria e hai 80 anni ti costa di più rispetto a se hai 20 anni. Rischi di avere più problemi? Certo! La tua vita vale di più? No. Ma a pari età ...Altro
    circa un'ora fa · Mi piace
  • Davide Curioni Altro consiglio su una strada da percorrere. Prendi l'esempio di un fumatore. Sa che il suo comportamento è a rischio. Ma accetta il rischio in cambio del piacere del fumo. Accetterebbe lo stesso rischio in cambio di denaro? Solo se reputasse il rischio insignificante, altrimenti la stessa persona che fuma ti darebbe del pazzo ad una simile proposta.
    circa un'ora fa · Mi piace
  • Rita Vergnano a me sembrava chiaro che l'esempio del camionista di esplosivi era un'astrazione per far capire che non è così netta la divisione fra il conto in banca e il corpo. Il muratore viene pagato meno di te perchè non ha una specializzazione ok, ma viene paga...Altro
    circa un'ora fa · Mi piace
  • Davide Curioni PS: prendi il caso del bambino morto in auto dimenticato. La vita sua e dei 40 bambini americani che ogni anno muoiono in quel modo vale i costi di sviluppo, di acquisto, le seccature enormi per creare un meccanismo che impedisca simili eventi? No, sar...Altro
    circa un'ora fa · Mi piace
  • Davide Curioni Rita, anche fare il muratore dal punto di vista sicurezza sul lavoro sta diventando molto complicato. L'esempio del lavavetri poi è meno che azzeccato, perché a mio parere rischia di più il lavavetri che il muratore che lavori in sicurezza. Oltretutto, quello del lavavetri non è nemmeno un lavoro, e nessuno ha idea di quanto i lavavetri guadagnino. 
    Comunque ho preso anch'io quella del trasportatore di esplosivi come astrazione, per dire che non c'è esempio reale di quello che asserisce Ric.

    Un esempio in realtà a me viene in mente: l'equipaggio dell'Apollo 11. Ne parlavano ieri a Fahrenheit. Sono partiti con già il coccodrillo di Armstrong pronto. Quelli hanno davvero rischiato consapevolmente la pelle. Ma se qualcuno mi vuole far credere che l'abbiano fatto per denaro, sono pronto a seppellirlo dalle risate.
    circa un'ora fa · Mi piace
  • Davide Curioni Anche i soldati professionisti (cd. mercenari) che mettono seriamente in gioco la pelle sono persone che lo fanno più per passione che per il denaro. Quelli tipici delle missioni all'estero, invece, vanno con un'elevatissima probabilità di riportare la pellaccia a casa, tanto che quando qualcuno ce la lascia davvero, i giornali gridano allo scandalo. Ma come, era andato in una missione di pace ed è morto! Riportiamoli subito a casa tutti!
    circa un'ora fa · Mi piace
  • Riccardo Mariani Quella dei “mercenari per passione” è l’ ossimoro migliore della giornata.

    Assicurazioni: vuoi forse dirmi che l’ INAIL non fallirebbe in un quarto d’ ora con te al timone che fai pagare lo stunt man quanto l’ impiegato di concetto? 

    Ecco, assicura l
    ’ incolumità dei lavoratori con le tue finanze, vedrai come impari subito a fare quei distinguo che qui fai finta di negare.

    Bello poi quando dici: la vita del bambino morto in auto non vale i costi per prevenirla… però vale di più! Devi metterti d’ accordo con te stesso! E’ ovvio che si possono prevenire queste morti, ci sono mille modi (le istituzioni potrebbero organizzare un servizio di busing con personale che accompagni i bambini all’ asilo), ma nessuno con un costo adeguato al valore delle vite salvate.
    4 minuti fa · Mi piace
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  • Rita Vergnano io comunque mi sarei un po' persa nei distinguo infiniti dei mestieri, dei rischi e delle intenzioni specifiche del singolo astronauta o del singolo soldato professionista sulla scelta del lavoro
    14 minuti fa · Mi piace
  • Riccardo Mariani Vedo che il muratore con sega e martello paga un’ assicurazione infortuni superiore a quella pagata dal muratore che impiega solo i martelli. Ma allora i maggiori rischi esistono! Adesso si tratta di verificare se chi usa anche la sega “lo fa per passione”! 
broncobilly alle 08:36
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