giovedì 21 settembre 2017

L’argomento cattolico

L’argomento cattolico

Aborto, eutanasia, utero in affitto, gender, matrimonio omosessuale, contraccettivi… il cattolico è perennemente in trincea con l’elmetto ben calato sulla fronte a combattere una battaglia culturale che non gli dà respiro.
Sembra a volte disperato, sembra sul punto di cedere, eppure nel suo arsenale ha un’arma segreta, un argomento irresistibile che non ammette repliche: quello demografico.
A volte persino lui se ne dimentica: dovrebbe sfruttarlo meglio!
Cattolici, vi prego, produce più figli e meno parole!
E non quei soliti due bambinelli sperduti come se foste degli atei qualsiasi.
Proclamare dal pulpito di “non fare figli come conigli” avrà anche le sue ragioni ma è già una dichiarazione di resa.
Il cattolicesimo stenta? Fate figli. Il cattolicesimo perde colpi? Fatene di più. Il cattolicesimo è allo sbando? Fattene almeno 5.
Ecco, cinque è il numero giusto (per ora).
I movimenti cattolici sono meritori nella misura in cui i loro adepti figliano. I ciellini, per esempio, non sono messi male. Ma quelli del Rinnovamento sono ancora meglio. L’Azione Cattolica delude da anni.
Ricordatevi che i vostri figli la penseranno come voi e che l’ideologia è 1) contagiosa e 2) si eredita di padre in figlio, più della statura.
Cosa dite? La vostra non è ideologia ma fede? Fa lo stesso, non cambia una virgola.
***
Le strade sono invase da atei, non se ne puo’ più.
Per capire come liberarle in modo pacifico da questa presenza è necessario prima capire da dove spuntano.
A questi atei non sembra mancare niente, sono molto più rilassati di un tempo, a volte persino appagati.
Fatevi un giretto in Danimarca – il paese più ateo del mondo.
Sicurezza e fiducia predominano, se vi serve potete persino tirar su una bici per strada e utilizzarla senza troppe formalità deponendola poi dove vi pare (o quasi).
La Danimarca svetta nelle classifiche di cooperazione, sicurezza, fiducia e coesione sociale. Una delle società meno religiose al mondo!
Se vi capita di litigare andate in Tribunale. Ma vi fidate del giudice? In Danimarca si fidano.
Si fidano anche della polizia. Anche della maestra e dell’impiegato comunale. Si fidano delle istituzioni, che bisogno hanno di fidarsi di Dio? Dopo la morte ci penseranno. Il pensiero implicito è: tanto quando arriva la morte io non ci sono più.
Le istituzioni hanno sostituito dio nella mente di quei rozzi vichinghi.
Più le istituzioni sono affidabili, meno bisogno abbiamo della religione. E’ un fatto.
La corruzione politica è il miglior alleato della fede. Che non si abbia paura ad affermarlo!
Il grande Dio dei monoteisti è stato rimpiazzato dal Grande Governo degli statalisti.
***
Vediamo più da vicino questo fenomeno.
La società secolarizzata non si contrappone a quella religiosa, come si credeva, ne è un’escrescenza.
Nella società secolarizzata non c’è più posto per il sacro?
Ma sono i monoteismi ad aver combattuto per primi l’onnipresenza del sacro. Dovevate vedere come eravamo messi prima. Sono loro ad aver indicato la strada e spiegato come si fa.
Nella società secolarizzata si è spenta la fede?
Ma nelle società monoteistiche si sono spente molte più fedi. Se la società secolarizzata ha “confutato” un dio, la società monoteistica ne ha confutati e abbattuti cento!
Da dove prende la società secolarizzata concetti quali quello di “persona” o “umanità”? Ma dalla società monoteista, ovviamente. In particolare quelle cattoliche, che secondo l’insegnamento di san Paolo concedevano allo straniero di unirsi al gruppo senza riguardo per la razza.
Nella mente delle persone Dio e il Governo occupano la stessa sedia: se si siede uno non puo’ sedervisi l’altro.
In altri termini, il credente è un libertario dentro. Non crede al governo poiché ha già un suo dio. E viceversa.
La fede regna sovrana… se il governo è corrotto.
Il dio monoteista vi vede anche quando siete in bagno, è per questo che non vi mettete le dita nel naso nemmeno lì. Ebbene, quando il ministero piazzerà nel vostro bagno le sue telecamere (presto) potrete abbandonare Lui e la sua Omniscienza al loro destino.
Dopo l’alluvione, l’uragano, il terremoto… ci si sprofondava in preghiera invocando lo Spirito Santo. Oggi si chiama la Protezione Civile. Inutile perder tempo in preghiere, meglio PC che SS.
L’istituzione stabile, forte e trasparente erode giorno dopo giorno la nostra religione.
La religione declina più rapidamente laddove il governo vi scorta dalla culla alla tomba: Danimarca, Svezia e Francia.
Laddove invece si mostra più disinteressato – Stati Uniti – dio riesce ancora a sedersi su quell’unica “sedia per due”, a comparire in effige sulle monete.
Abbiamo un tremendo bisogno di sentirci “in controllo della situazione”. Se il governo non ci dà questa sensazione ci volgiamo agli astri. Altrimenti… Autori come Aaron Kay hanno esplorato questa dimensione della nostra psiche. Cercate pure in rete il suo lavoro, la rete seve a questo.
La fede nel governo e la fede in dio si compensano l’un l’altra. Questo spiega quanto siano connesse le due dimensioni: non comprendiamo la religione se non comprendiamo le credenze secolari. E viceversa.
***
Dedichiamoci ora all’enigma dell’ateismo: in passato chi smetteva di credere si convertiva ad un’altra fede. Fine.
Nel tempo e nello spazio l’umanità non ha mai conosciuto l’ateismo e ora, di colpo, c’è una parte di esso in cui il contagio si propaga. Cosa diavolo è successo?
Psicologi come Paul Bloom dicono che l’ateo autentico non esiste, sono scettici.
Tutti hanno il loro dio, tutti credono in realtà soprannaturali. Anche il neuroscienziato più à la page crede nella realtà della sua mente. Neghiamo lo spirito ma implicitamente ci crediamo.
Ad ogni modo la nostra mente offre meno resistenze alla fede rispetto all’ateismo. Qui uno come Pascal Boyer. Cercate in rete il suo lavoro, la rete serve a questo mica a scambiarsi i cuoricini.
La religione è intuitiva, la scienza è controintuitiva. Qui rinvio a Robert McCauley. Cercate e approfondite il suo lavoro, grazie alla rete potete accedervi senza bisogno di recarvi alla biblioteca di Stanford.
Per capire l’esplosione dell’ateismo dobbiamo anche capire che, così come esistono diverse tipologie di credenti, esistono anche diverse tipologie di ateismo, scusate se uso espressioni forzate: 1) l’ateo autistico, 2) l’ateo analitico e 3) l’ateo apatico.
L’ateo autistico non arriva nemmeno a comprendere il concetto di dio. Lo percepisce come incongruo, insensato. Ma perché un limite del genere?
Guardiamo cosa accade nella crapa di chi prega: si attivano tutti quei circuiti che segnalano empatia. Di solito si accendono quando cerchiamo di “metterci nei panni dell’altro”.
Nell’ateo autistico questi circuiti sono seriamente danneggiati e la cosa lo fa vivere in una specie di isolamento. Jesse Bering è l’autore che consiglio a chi intendesse approfondire questo punto, cercate in rete il suo lavoro.
Non è un caso se tra gli autistici in senso stretto la religione sia un concetto incomprensibile. Cio’ che manca in queste persone è un profondo senso della relazione interpersonale. Religione significa relazione, non scordatelo.
Un tempo questa gente era relegata tra i malati mentali o quasi, oggi a loro si aprono molte più opportunità. Ieri il nerd della scuola era vilipeso e bullizzato di continuo, oggi è rispettato e mandato nelle migliori università.
Da malato mentale a genietto di successo il salto e notevole… e anche l’influenza sociale della sua non-fede pesa molto di più.
Bering cita e studia il caso di Temple Grandin, scienziato ateo e animalista.
L’ateo-autistico puo’ ancora prendere in considerare un dio astratto e lontano, ma non chiedetegli di figurarsi un dio personale, quello proprio no.
C’è poi l’ateo intellettuale. Costui ha pensato a fondo la questione di dio dismettendo le sue credenze.
La nostra mente funziona proprio così: prima credere-poi dubitare.
Ma per dubitare bisogna prima analizzare, bisogna avere il tempo per farlo, bisogna avere il lusso per avere il tempo per farlo..
Anche secondo Blaise Pascal noi crediamo con il cuore e non con la ragione. Pascal non era un fan degli Scolastici medievali, ovviamente.
Ci sono molti esempi di intuizioni corrette da successiva analisi: la scienza non fa praticamente altro che questo.
Ma le persone intuitive sono anche più religiose? Rinvio al lavoro Amitai Shenhav per supportare la risposta affermativa.
Si noti che la cosa vale a prescindere dall’intelligenza, dal livello di istruzione, dal reddito, dal carattere e dall’età. E’ proprio lo stile cognitivo che rende prevedibile la nostra posizione in materia religiosa.
Quando un pensatore analitico mette nel mirino la sua fede puo’ anche darsi che la conservi, di certo sbollisce il suo fervore.
In questi casi si comincia a credere in un dio lontano che non interviene oppure in forme di panteismo. Rinvio al lavoro di Gordon Pennycook.
C’è anche una piccola ma robusta connessione tra intelligenza e ateismo. Ebbene, l’intelligenza ci porta ad analizzare e l’analisi a dubitare.
Will Gervais ha persino notato che se fissiamo “ Il pensatore” di Rodin diventiamo un filino più scettici.
Qui si rischia un po’ di confusione, meglio chiarire. Il pensatore non mette in dubbio la sua fede perché poco solida, e mi spiego meglio di seguito.
Considerate questa situazione: la gente puo’ essere intuitiva o analitica, solo i primi non analizzano la loro fede, i secondi sì. Chi analizza la propria fede puo’ conservarla o rigettarla. E’ chiaro che se cresce la quota di analitici cresce anche la secolarizzazione della società, e questo a prescindere dalla solidità razionale della fede. Succederebbe anche se l’oggetto di fede fosse la fisica newtoniana.
E ora un ulteriore passaggio: in una società in cui Big Government sostituisce Big God la fede perde importanza sociale cosicché è normale che più gente si soffermi ad analizzarla. Il rapporto tra intuitivi e analitici cambia: prima nessuno osava analizzare nel dettaglio cio’ che era l’architrave della vita in comune. Troppo pericoloso!
Quel che voglio dire che la molla che fa scattare il processo è la “sostituzione” di cui sopra.
Siamo più ricchi e possiamo concederci più tempo. Dio non è più una questione di vivere civile. E’ chiaro che ci possiamo permetterci più “analisi”… e quindi anche i dubbi relativi.
Ben più importante la terza categoria, quella degli “apatei” studiati da Pippa Norris.
Se le condizioni economiche e sociali migliorano diventiamo tutti più “apatei”.
Al contrario, un ambiente che ci mette a rischio ci “converte” anche.
La religione è una gruccia mentale, dice Al Franken. Ma prima di lui anche Freud e Feuerbach.
La ragione, la logica e anche la scienza hanno ben poco da offrirci quando entriamo in ansia. Morte e sofferenza pompano le credenze religiose.
Chris Sibley confronta i livelli di fede religiosa prima e dopo i terremoti. Cercate il suo lavoro.
Persino in laboratorio basta far presente la nostra esposizione al caso per ottenere segnali di credenza più robusta. Rinvio ancora al lavoro di Aaron Kay.
Dio è un appiglio, da lui traiamo sicurezza e conforto. Se ce le dà qualcun altro dio non ci serve più.
L’ “apateo” non rigetta la sua fede, semplicemente diventa pian piano indifferente. Puo’ permetterselo, non gli serve, ci pensa mamma-Stato a dargli quel che cerca.
C’è chi loda le virtù dell’ “apateo”: è tollerante e pieno di sani (e generici) principi. per una lode esemplare vedi Rauch.
A volte l’apteo era un credente in cerca di una regola a cui uniformarsi. Tutti noi lo siamo, in fondo: siamo dei conformisti naturali, ci sentiamo perduti senza una regola purchessia. Ora che non è più la religione a dettare le regole lui le cerca (e le trova) altrove. Semplice.
***
Riassunto: l’ateo autistico non capisce dio, l’ateo intellettuale ne dubita e l’apatico lo evita.
Prendiamo il caso dello scienziato: 1) è più incline all’autismo, 2) ha uno stile cognitivo analitico e 3) vive in ambienti più sicuri della media.
Chi si sorprende se lo scienziato medio ha più probabilità di essere ateo rispetto alla persona media?
Nella nostra mente la fede “viene prima”, ma in un mondo confortevole in cui possiamo intrattenerci con quel che “viene dopo”, la fede spesso deve cedere il posto.
***
Detto questo, chi vincerà tra fede e ateismo?
Il mondo sembra andare verso l’ateismo: siamo più sicuri, più analitici e sempre più individualisti.
Il mondo sembra andare verso l’ateismo ma la fede ha l’arma segreta: la demografia. La demografia potrebbe rivelarsi l’argomento vincente.
Se facciamo un figlio in più rispetto a quanti ne converte l’ateismo, vinciamo.
L’ateo non fa figli: o converte o è destinato a sparire. La partita è dunque aperta.
Ma c’è anche un’ altra via.
Nessuno auspica disastri naturali per innalzare i livelli di fede religiosa innalzando i rischi esistenziali. Tuttavia, esistono forme di rischio socialmente benefiche.
Pensate solo al welfare state e all’alta tassazione che ne deriva: si comprimono i rischi medi della popolazione ma anche la sua ricchezza.
Facciamo l’eloquente confronto USA-Svezia: gli usa sono più ricchi ma anche più diseguali. La Svezia sceglie di sacrificare parte della sua ricchezza per diminuire i rischi.
Il rischio accettato, quindi, potrebbe anche essere considerato buono nel momento in cui aumenta la ricchezza complessiva. E’ buono per taluni “antidoti” che consente alla società di sviluppare.
Ebbene, anche chi auspica una maggiore religiosità dovrebbe considerarlo “buono” visto che tra gli antidoti c’è la fede in dio.
E in effetti la fede in dio che troviamo negli USA non la troviamo certo in Svezia.
E’ questa la residua compatibilità tra religione e modernità, vediamo di non dimenticarcela: più Big Government implica meno Big God, e ci sono molti argomenti “moderni” per chiedere meno Big Government, molti argomenti che possono essere cavalcati anche da chi punta sul ritorno di Big God.
Quindi: 1) uniamoci a quella parte di mondo e (ripeto) 2) facciamo più figli.
demograf

Theological Incorrectness: Why Religious People Believe What They Shouldn't Jason Slone

Theological Incorrectness: Why Religious People Believe What They Shouldn't
Jason Slone
Last annotated on Thursday September 21, 2017
124 Highlight(s) | 98 Note(s)
Yellow highlight | Location: 95
CHAPTER
Note:1@@@@@@

Yellow highlight | Location: 96
"If you ask two people of the same religion one question, you'll get three answers."
Note:UNA DOMANDA DUE ROSPOSTE

Yellow highlight | Location: 99
people invent their own versions of religion
Yellow highlight | Location: 100
why are there so many different, competing, contradictory versions of it, even within one single religion?
Note:PERCHÈ TANTE VERSIONI

Yellow highlight | Location: 110
the generation and transformation of religious representations by individuals is not always harmless. Consider religious violence.
Note:VIOLENZA

Yellow highlight | Location: 113
how could these particular individuals twist their religion's teachings to such horrific ends?
Note:TERROROSTI

Yellow highlight | Location: 131
religious behavior is constrained by the cognitive mechanisms involved in everyday nonreligious behavior.
Note:UTILITÀ DELLA RELIGIONE

Yellow highlight | Location: 142
Abductive reasoning involves constructing general principles as explanations for particular events, such that if the principles are true, the event or phenomenon in question is explained.
Note:ABDUZIONE.... RAZIONALIZZAZIONE... LA VIA DI MOLTI

Yellow highlight | Location: 149
abductive reasoning is efficient-it does the most work with the least effort in the shortest time. It explains everything that needs to be explained at the moment
Note:PERCHÈ ABDUCTIVE?

Yellow highlight | Location: 157
The Early Scientific Study of Religion
Note:ttttttttt

Yellow highlight | Location: 158
using science to study religion isnot uncontroversial
Note:CAMPI DIVERSI?

Yellow highlight | Location: 160
Science is descriptive-it
Yellow highlight | Location: 161
Religion, on the other hand, is prescriptive-it
Yellow highlight | Location: 161
Religion deals with the "ought"
Yellow highlight | Location: 162
Science deals with the "is"
Yellow highlight | Location: 169
In other ways, however, religion and science are quite alike. Both require basic cognitive mechanisms to process data
Note:SIMILITUDINI

Yellow highlight | Location: 182
religion could be studied from an "outsider's" perspective, thus ignoring the truth or falsity of its claims.
Note:VISTI DA FUORI

Yellow highlight | Location: 378
CHAPTER
Note:2@@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 379
"While we believe V, people F believe X, and people H believe Z."
Note:MULTICULTI

Yellow highlight | Location: 380
Contemporary scholars of religion also tend to value multiculturalism.
Note:ccccccc

Yellow highlight | Location: 381
it seems to go without saying that religion is "cultural."
Note:RELIGIONE.... SOLO CULTURA

Yellow highlight | Location: 382
Religions of America; Religions of India; Japanese Religions; The Islamic Tradition; New Religious Movements; and so on.
Yellow highlight | Location: 397
the idea that societies shape individuals is an old one dating back to Marx, Durkheim, and Weber.
Note:I PADRI DEL CULTURALISMO

Yellow highlight | Location: 400
The Standard Social Science Model
Note:ttttttt

Yellow highlight | Location: 595
CHAPTER
Note:3@@@@@@@@

Yellow highlight | Location: 598
the object of the action is imagined.
Note:TIPICO DELLE RELIGIONI

Yellow highlight | Location: 599
"representations.
Yellow highlight | Location: 608
cognitive scientists believe that religion is a by-product of the processes of ordinary human cognition.
Note:BY PRODUCT

Yellow highlight | Location: 609
religious representations emerge quite naturally
Note | Location: 609
ccccccc

Yellow highlight | Location: 612
The Cognitive Revolution
Note:ttttttttt

Yellow highlight | Location: 615
Chomsky argued that human beings learn language from culture because of the way the brain works not because of the way culture works
Note:RIVOLUZIONE CHOMSKY

Yellow highlight | Location: 618
children learn to speak and comprehend language by memorizing and imitating
Note:ASSUNTO PRE CHOMSKY

Yellow highlight | Location: 622
Chomsky did not fully accept this "self-evident" process, though.
Note:ccccccc

Yellow highlight | Location: 627
it doesn't explain how one knows how to put the words together in the first place.
Note:METTERE INSIEME

Yellow highlight | Location: 628
language speakers in all cultures have a fairly comfortable grasp of syntax.
Note:SINTASSO CONNATURAYA

Yellow highlight | Location: 642
I. If you cheat you'll get ...2. No! Don't you even ...3. What is the name of that man on that TV show who ...4. Life is like a box of .. .
Note:FINISCI PLA FRASE

Yellow highlight | Location: 643
you are able to come up with words to finish my thoughts. How can you do that?
Note:ccccccc

Yellow highlight | Location: 645
If language acquisition is word by word, then fragments could not be completed
Note:CONFUTATO IL COMPORTAMENTISMO

Yellow highlight | Location: 651
human brains are very active in the language process.
Note:CERVELLO E LINGUAGGIO

Yellow highlight | Location: 653
Chomsky postulated that the brain must come prewired
Note:INNATO

Yellow highlight | Location: 660
scholars could "map the mind"
Note:DA ALLORA...

Yellow highlight | Location: 663
the brain is chock fill of structures that constrain the way humans behave.
Note:IL PUNTO CENTRALE

Yellow highlight | Location: 664
Cognition, Culture, and the Study of Religion
Note:tttttttt

Yellow highlight | Location: 668
Dan Sperber's book Rethinking Symbolism
Yellow highlight | Location: 669
the proper object of the study of culture should be the mechanisms that produce and transmit symbols rather than the meanings
Note:RUOLO DEL SIMBOLO

Yellow highlight | Location: 675
religious systems are susceptible to cognitive analysis because they are products of mind-brain processes.
Note:MENTE E RELIGIONE

Yellow highlight | Location: 686
a supernatural explanation is likely to be invoked if, for example, a person's terminal illness is suddenly cured (miraculously).
Note:L UOMO INCLINE ALLA CAUSA SUPERNATURALE

Yellow highlight | Location: 692
religious worldviews provide but one mental model among others
Note:MODELLO MENTALE

Yellow highlight | Location: 698
humans instead run through the mental models available to them for the purpose of finding one that seems to work best. This widely used cognitive strategy has been termed "God-in-the-gaps reasoning"
Note:DIO DEI GAP

Yellow highlight | Location: 699
when naturalistic explanations don't suffice.
Yellow highlight | Location: 699
religious ideas are but one of the "multiple sufficient schemata"
Note:UNO DEI TANTI MODELLI

Yellow highlight | Location: 703
The Ritual Form Hypothesis
Note:tttttttt

Yellow highlight | Location: 704
participants in religious rituals possessed competency in their understanding of ritual form.
Note:RUOLO DEL RITO

Yellow highlight | Location: 708
ACTOR -s ACTION -s PATIENT
Note:MODELLO COGNITIVO

Yellow highlight | Location: 739
Hyperactive Agency Detection Device
Note:tttttttttttt

Yellow highlight | Location: 740
McCauley's publication of Rethinking Religion,
Note:sssssssss

Yellow highlight | Location: 740
Guthrie's Faces in the Clouds
Note:ggggggg

Yellow highlight | Location: 741
humans attribute human characteristics (e.g., agency) to nonhuman things.
Note:ANTROPOMORFISMO

Yellow highlight | Location: 741
voices in the wind,
Yellow highlight | Location: 741
Mickey Mouse,
Yellow highlight | Location: 741
Earth as Gaia"
Yellow highlight | Location: 746
we are overly sensitive to the existence of agency in our world,
Note:AGENTE

Yellow highlight | Location: 751
you don't instinctively think "Uh oh. That's a rock!" You think it's a bear.
Note:OMBRA NERA NEL BOSCO

Yellow highlight | Location: 753
Guthrie.
Yellow highlight | Location: 754
The reason for why we overattribute agency in our world is because it is advantageous to do so.
Note:IL VANTAGGIO DI ANTROPOMORFIZZARE

Yellow highlight | Location: 755
mistake bears for rocks would be deadly.
Note:ccccccc

Yellow highlight | Location: 757
religion involves the attribution of agents in the world
Note:RELIGIONE E ANTROPOMORFISMO

Yellow highlight | Location: 758
religion is a form of anthropomorphism.
Yellow highlight | Location: 760
Counterintuitiveness and Cognitive Optimum
Note:ttttttt

Yellow highlight | Location: 762
Enter Pascal Boyer's
Yellow highlight | Location: 764
Boyer has shown that religious concepts are constrained cognitively by intuitions we have
Note:INTUIZIONE

Yellow highlight | Location: 773
human cognition provides us with an intuitive ontology
Note:ONTOLOGIA INTUITIVA

Yellow highlight | Location: 776
some thoughts are more "natural"
Yellow highlight | Location: 786
i. Natural objects (e.g., rocks)2. Artificial (i.e., made by humans) objects (e.g., chairs)3. Plants (e.g., flowers)4. Animals (e.g., dogs)5. Humans
Note:ENTI INTUITIVI

Yellow highlight | Location: 796
These representations are counterintuitive; they are nonnatural but learnable
Note:DIO

Yellow highlight | Location: 799
It seems that people find "weird" (by the standards of ontology) facts interesting.
Note:FATTI STRANI

Yellow highlight | Location: 806
One of the reasons why religious ideas have such widespread appeal is that they are interesting (i.e., attention grabbing),
Note:IDEA INTERESSANTE

Yellow highlight | Location: 811
Modes of Religiosity
Note:ttttttttttt

Yellow highlight | Location: 812
Harvey Whitehouse
Yellow highlight | Location: 814
religions tend to diverge into either a "doctrinal" or an "imagistic"
Note:DOTTRINA E VISIONE

Yellow highlight | Location: 835
Theological Correctness: What People Really Think
Note:ttttttttttt

Yellow highlight | Location: 840
Justin Barrett's research on "theological correctness"
Yellow highlight | Location: 849
people sometimes generate representations that contradict what they profess to believe
Note:CONTRADDIZIONE

Yellow highlight | Location: 853
For example, though professing to believe that God can do all things at one time, participants in the experiments represented God as, like humans, having to complete one task before attending to another. In the minds of the research participants, God answers one prayer in one part of the world and then moves on to the next,
Note:ESEMPIO SIMULTANEITÀ

Yellow highlight | Location: 858
humans possessing multiple levels of representation.
Note:PIÙ LIVELLI

Yellow highlight | Location: 858
know one thing in one context but represent it differently (even contradict their deeply held "beliefs") in another context,
Note:CONTESTO

Yellow highlight | Location: 869
theology involves postulations about those agents.
Note:TEOLOGIA

Yellow highlight | Location: 876
Metatheory and the Category of Religion
Note:ttttttttt

Yellow highlight | Location: 878
"What theory supports what counts as a category?"
Note:COME DEFINIRE LA RELIGIONE

Yellow highlight | Location: 879
umbrella is something that keeps the rain
Yellow highlight | Location: 881
zebra is a striped horse.
Yellow highlight | Location: 884
What if the zebra had red and green stripes instead of black or dark brown and white or buff?
Note:DEFINIZ DI ZEBRA

Yellow highlight | Location: 887
fulfill "necessary and sufficient conditions."
Yellow highlight | Location: 891
What makes a bird a bird?
Note:PROBLEMI

Yellow highlight | Location: 892
what makes a person a person.
Note:PROBLEMI

Yellow highlight | Location: 895
humans categorize objects in the world through the use of prototypes.
Note:PROTOTIPI

Yellow highlight | Location: 902
A penguin is a bird, but "less so" than say a parakeet or a jay.
Note:UN PÒ MENO

Yellow highlight | Location: 904
religion might be more fruitfully construed prototypically than classically.
Note:PROTOTIPO E DEF CLASSICA

Yellow highlight | Location: 907
it easier to evaluate whether Theravada Buddhism is more or less a "real" (i.e., prototypical) religion.
Note:IL BUDDISMO

Yellow highlight | Location: 908
it most certainly is. Despite the existence of strands of nontheism in Theravada theology,
Note:LO È

Yellow highlight | Location: 909
widespread representation of the Buddha as a superhuman agent.
Note:SUPERHUMAN

Yellow highlight | Location: 1,081
Harold Kushner's
Yellow highlight | Location: 1,081
When Bad Things Happen to Good People
Yellow highlight | Location: 1,082
the belief in God should not be threatened by the reality of evil
Note:TEODICEA

Yellow highlight | Location: 1,084
problem of "theodicy."
Yellow highlight | Location: 1,293
he takes a novice to the track and asks that person to pick a horse for him.
Note:METODO X SCOMMETTERE SUI CAVALLI

Yellow highlight | Location: 1,294
"Beginner's luck" seems to work
Note:LA FORTUNA DEL PRINCIPIANTE

Yellow highlight | Location: 1,296
luck.
Yellow highlight | Location: 1,301
Luck beliefs come to us quite easily.
Note:CREDERE NELLA JELLA E NELLA FORTUNA

Yellow highlight | Location: 1,307
The list of "luck beliefs" is extensive.
Note:PORTAFORTUNA

Yellow highlight | Location: 1,308
Radford and Radford's Encyclopedia of Superstitions (1969) is 264 pages long.
Yellow highlight | Location: 1,315
people not only believe in luck but also performrituals they believe (or hope) will improve their luck.
Note:RITUALI

Yellow highlight | Location: 1,523
cultural theories of religion are impoverished by a lack of understanding of how the mind works
Note:SPIEGA CULTURALE E SPIEGA COGNITIVA

Yellow highlight | Location: 1,529
people spend most of their time thinking abductively
Note:RAZIONALIZZARE... O AGGIORNARE

Yellow highlight | Location: 1,531
cognition that constrain religious behavior.
Note:COSTRETTI DAL CERVELLO

Yellow highlight | Location: 1,532
intuitive ontology (what kinds of things are in the world),
Note:PRIMO FATTORE

Yellow highlight | Location: 1,532
intuitive causality (how do those things work),
Note:SECONDO FATTORE

Yellow highlight | Location: 1,532
intuitive probability (how are those things likely to work).
Note:TERZO FATTORE

Yellow highlight | Location: 1,534
theological incorrectness is a natural by-product of the cognitive tools
Note:TH INC

Yellow highlight | Location: 1,535
incorrectness is, in most cases, not only natural but also harmless. If a person is playing golf and attributes a high (i.e., bad) score to bad luck, so what?
Note:TH INC INNOCUA

Yellow highlight | Location: 1,558
religion is a natural by-product of cognition,
Note:CONCLUSIONE

Yellow highlight | Location: 1,559
substantive studies of religion ought to include not just theology and ethnography but also cognitive psychology.
Note:STUDIARE LA RELIGIONE

Yellow highlight | Location: 1,569
defining religion prototypically allows for a truly comparative enterprise.
Note:COMPARARE

Yellow highlight | Location: 1,576
blank
CASO